E-Cat: Test indipendenti confermano, COP = 5.6 ± 0.8

Colgo le ripetute segnalazioni lasciate dal nostro @ab2010 nella sezione “Scienza&Gw“, per comunicarvi che un recente test indipendente su l’E-Cat, condotto in Svezia, sembrerebbe confermare un output energetico maggiore dell’input.

Innanzitutto ricordiamo che cosa è “l’E-Cat ” e come funziona il dispositivo dell’ingegnere italiano Andrea De Rossi :

L’E-Cat è una macchina che produce calore attraverso un processo nucleare a bassa energia, detto “volgarmente” fusione fredda. Una tecnica che genera energia a temperature molto più basse da quelle di fusione nucleare, allo stesso tempo in maniera più semplice e sicura. L’idea della fusione fredda viene dal lavoro di Martin Fleischmann: le sue tecniche sono state oggetto di esperimenti in tutto il mondo, sempre discussi.

Il riassunto del documento scientifico pubblicato su Arxiv  :

http://arxiv.org/abs/1305.3913

http://arxiv.org/ftp/arxiv/papers/1305/1305.3913.pdf

Indicazione di una anomala produzione di energia termica in un dispositivo reattore

Un’indagine sperimentale sulla possibile produzione anomala di calore in un particolare tipo di tubo reattore denominata E-Cat HT viene effettuata. Il tubo reattore viene caricato con una piccola quantità di polvere di nichel idrogeno caricato più alcuni additivi. La reazione viene principalmente per effetto del calore dalle bobine resistenza all’interno del tubo reattore. Misurazione del calore prodotto è stata eseguita con telecamere ad alta risoluzione imaging termico, registrando dati ogni secondo dal tubo reattore caldo. Le misurazioni di potenza elettrica sono state effettuate con una grande larghezza di banda analizzatore di potenza trifase. I dati sono stati raccolti in due prove sperimentali della durata di 96 e 116 ore, rispettivamente. Una produzione anomala di calore è stato indicato in entrambi gli esperimenti. L’esperimento 116 ore comprendeva anche una calibrazione del set-up sperimentale, senza la carica attivo presente nel E-Cat HT. In questo caso, il calore supplementare è stato generato al di là del calore atteso dall’ingresso elettrico. Computerizzata volumetrica e densità di energia gravimetrica sono risultati decisamente superiori a quelli di qualsiasi sorgente chimico noto. Anche per le ipotesi più conservative per quanto riguarda gli errori nelle misurazioni, il risultato è ancora un ordine di grandezza maggiore rispetto alle fonti energetiche convenzionali.

Strumento impostato per il test. Da sinistra a destra: i due portatili che si collegano alle telecamere IR, che inquadrano da l'alto (vale a dire la base) della E-Cat HT2 e uno dei suoi lati, rispettivamente, più la telecamera, e il PCE-830. L''E-Cat HT2 è appoggiato su dei montanti in metallo e le due telecamere a infrarossi su treppiedi.

In rete ho trovato anche le prime critiche al test condotto in svezia :

http://www.ecoblog.it/post/68761/e-cat-test-davvero-indipendente-i-dubbi-rimangono

(1) Dopo essersi laurato in filosofia nel 1973, un anno dopo Rossi annunciò di avere inventato un metodo per trasformare i rifiuti organici in petrolio fondando la Petroldragon. Fu poi accusato di truffa a e danno ambientale, cavandosela con sei mesi di carcere, nonostante la bonifica del sito della Petroldragon sia costato più di 40 milioni di €. Successivamente sostenne di produrre nergia elettrica dal calore di scarto, ma i suoi dispositivi non risultarono funzionanti.(fonte Wikipedia).

(2) Arxiv non è una rivista scientifica, ma un sito su cui i ricercatori possono autopubblicare i propri risultati senza peer review.

(3) Senza entrare troppo nei dettagli tecnici, gli autori sostengono di avere stimato la potenza dalla relazione di Steffan- Boltzmann P= εσT^4, ipotizzando un’emissività pari a 1. Tale emissività viene anche usata per calibrare le letture di temperatura della fotocamera, per cui è proprio il caso di dire che il gatto si mangia la coda. Nella didascalia della figura 7 si dice che usando una emissività più bassa, il software della fotocamera fornisce temperature più alte, il che è naturale, visto che a parità di potenza radiante rilevata dalla fotocamera, T deve essere più alta se ε è più bassa. Gli autori incorrono però in un incredibile errore quando scrivono che queste temperature più alte darebbero una maggiore densità di energia (dimenticandosi che che le variazioni di ε e T si bilanciano).

 

Michele

30 pensieri su “E-Cat: Test indipendenti confermano, COP = 5.6 ± 0.8

  1. ci vogliono 4 anni per avere un brevetto validato..

    per quanto riguarda aprire il cubo o no:

    se ho un cavo che arriva in un cubo, che mi assorbe 10kwh

    e all’uscita del cubo ho 30kwh cosa altro si vuole?

    la fisica aspetterà un pò prima di spiegare come sia possibile, nel frattempo rossi cura i suoi interessi.. perchè mi sa che la tecnologia sia talmente semplice che ad occhi esperti, si capisce in un attimo il come funziona..

    poi il perchè funziona ci penseranno i cervelloni.. d’altronde è sempre stato così nella storia del mondo.. prima il fenomeno, e poi la spiegazione..

    una truffa del genere a che pro? dove ti vai a nascondere che hai gli occhi del mondo puntati addosso?? prende i soldi e scappa su marte??

    per quanto riguarda la teoria che cerca di spiegare cosa succede nel cubo di stagnola , nei primi anni 90 un tale F.Santandrea 🙂 scrisse qualche cosa in proposito dell annichilazione dell’elettrone..

    ““Se l’elettrone coincide con la frequenza di risonanza dello spazio, sarà possibile, con una perturbazione stazionaria, “aprire l’elettrone” e rilasciare la sua energia” ”

    da: http://www.nextme.it/scienza/energia/4425-fusione-fredda-e-cat-abundo-teoria

    😉

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  2. io ve lo ripeto
    attenzione a parlare di uno che ha già fatto truffe ai cittadini ed allo stato
    l’università di Bologna infatti si è subito defilata dal progetto proprio perchè le credenziali della persona sono molto basse

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  3. @FBO
    ma allora anche il prof. Focardi è un buffone? io prima di dire certe cose mi documenterei. e poi sono obbiettive le fonti da cui provengono queste notizie di truffe ai danni dei cittadini? sai benissimo quanto ci voglia poco a screditare una persona nota.

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  4. A mio modo di vedere, le vicende controverse sono spesso quelle più costruttive, comunque le più interessanti.
    In generale, per qualsiasi questione sarebbe molto meglio sapere il più possibile.
    Nella persona di Rossi e nel suo prodotto per il momento personalmente ho solo molta fiducia ma non posso dire altro per incompetenza e per oggettiva assenza di alcune informazioni necessarie.
    Che possa essere una truffa a me pare quasi impossibile, però anche nel caso si dimostrasse tale, comunque sarebbe preferibile conoscere ogni dettaglio.
    Molto negativo sarebbe invece che la vicenda non si conoscesse completamente o peggio ancora che non procedesse.
    Anche le credenziali di Bendandi sono molto basse, eppure sono quasi tre anni che mi interesso ai suoi studi. Può darsi che non si riuscirà a convalidare le sue teorie, può darsi anche di sì, ma fino a quando il suo lavoro non verrà spiegato completamente, cioè fino a quando il suo lavoro non sarà validato o screditato adeguatamente, la sua figura salterà sempre fuori, evocato da persone solamente fiduciose e da altre solo critiche solo perché non era titolato o non ha seguito studi regolari.

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  5. Luci0 :
    Insomma non voglio dare giudizi affrettati su Rossi la storia lo deciderà ! A me sta simpatico per il suo coraggio, incoscienza, temerarietà. Non sta facendo niente di eclatante … prima si era messo contro il petrolieri e i gestori dei rifiuti, adesso rientra con la fusione fredda a dar noia ai produttori di energia, trovando un sistema moltiplicare per 5 la resa termica dell’ energia elettrica … Resta il fatto che, se era un truffatore, nella vicenda del petrolio sintetico, invece di finire indagato avrebbe fatto bene a scappare con il malloppo. Quindi qualcosa di strano nella vicenda c’ é stato …

    neanche io… ma seguo altre strade già battute.. 😉 sappiamo bene tutti la storia del capo espiatorio, questa persona può essere entrata in mezzo ad un caos assurdo senza rendersene conto..
    può capitare a chiunque e aggiungo…. in risposta a FBO, a volte quando inizia un meccanismo inarrestabile è difficile, ma comunque mai impossibile fermalo. e noi persone siamo in un mare di guai! anche se crediamo di essere stati corretti.

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  6. Io non capisco per quale motivo Rossi dovrebbe rendere nota l’entità del catalizzatore.
    A me pare che fino ad ora non abbia sbagliato una mossa, inoltre:
    – per prenotare un e-cat domestico non occorre versare 1 euro.
    – i primi due acquirenti hanno acquistato due impianti da 1 MW successivamente ad un test prolungato nel tempo.
    (A.R. : “Stiamo vendendo impianti a clienti che fanno loro i loro test e decidono liberamente se investire nell’E-Cat o meno, sulla base dei risultati, senza volere a tutti i costi sapere cosa c’è dentro”)
    – l’e-cat non è brevettabile perché a meno del catalizzatore, è tale e quale, forse solo molto simile, al dispositivo di Piantelli.
    – non avendo reso noto il catalizzatore Rossi sta collaborando con tecnici specializzati e penso si stia divertendo un bel po’.
    Quest’ultimo non è un piacere che preclude o ritarda l’eventuale vantaggio della comunità, considerando che sta collaborando con persone altamente qualificate.
    – non avendo reso noto il catalizzatore probabilmente Rossi ha dato un forte impulso allo studio delle LERN da parte di altri studiosi ed enti di ricerca.
    A che pro vendere per 1 milione qualcosa che non funziona come dichiarato ? Per restituire il malloppo dopo pochi mesi ed essere incriminato per truffa ?
    Se Rossi rendesse noto il catalizzatore allora chiunque potrebbe realizzare un e-cat e quindi addio all’Italia come paese privilegiato alla produzione.

    Il 10 giugno e’ apparsa una notizia sul sito della Hydro Fusion Ltd (licenziatario per il Nord Europa dell’E-Cat).
    L’azienda svedese e la Leonardo Corporation di Andrea Rossi stanno ufficialmente cercando un cliente pilota per l’utilizzo di un impianto E-Cat da 1MW da installare in Svezia.
    La proposta e’ veramente allettante, e supponiamo che in tanti cercheranno di approfittarne. Come mai? Perche’ chi decidera’ di testare l’E-Cat da 1MW (quello a bassa temperatura) dovra’ sostenere unicamente le spese del calore prodotto dall’impianto, mentre tutto il resto (l’impianto, il trasporto e l’installazione) sara’ a carico della Leonardo Corporation e dalla Hydro Fusion stessa. L’accordo includerebbe anche il consenso a far visitare l’impianto in funzione anche ad altri potenziali clienti. Al momento l’installazione e’ prevista nel tardo autunno del 2013.

    http://e-catalyzer.it/category/andrea-rossi

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