Archivi giornalieri: 10 Luglio 2013

L’attività solare può fare da innesco per i terremoti ?

Sembra di no ! Infatti, i geofisici hanno smentito una credenza di lunga data che le variazioni dell’attività solare possa essere collegata ad un aumento dell’attività sismica. I ricercatori della United States Geological Survey (USGS) hanno studiato i diversi fenomeni che si pensa possano indurre l’attività sismica. Una teoria, affermerebbe infatti, che ad un aumento dell’attività solare, come le macchie solari, la velocità del vento solare, o le tempeste magnetiche potrebbero innescare maggiori, o più grandi, terremoti.

Di recente c’è stato un grande interesse per questo tema, da parte della stampa popolare, probabilmente a causa di un paio di terremoti più grandi e molto devastanti. Questo ci ha motivato a indagare per noi stessi, anche se non era vero “, dice Jeffrey Love dal USGS, autore principale dello studio. Ma quando Love e il suo collega, Jeremy Thomas della Northwest Research Associates, hanno esaminato la relazione tra i picchi dell’attività solare e i grandi terremoti, hanno trovato che non vi era alcuna correlazione.

Figura 1. Serie temporali del (a) numero mensile di macchie solari G (giallo) e le medie annuali (nero), (b) Media universale-giornaliera del vento solare vicino alla Terra V (arancione) media annuale (bianca), (c) universale mediagiornaliera dell’attività geomagnetica indice AA (blu) e la media annuale (bianco), (d) grandezze dei terremoto globali, qui riportati per Magnitudo  7.5

 

Ci sono stati alcuni terremoti come quello del 1960 in Cile di magnitudo 9,5, dove, di sicuro, ci sono state più macchie solari e maggiore attività geomagnetica rispetto alla media. Ma poi per il terremoto in Alaska nel 1964 tutto era più basso del normale. Non c’è alcun schema evidente tra attività solare e sismicità, quindi i nostri risultati sono stati inconcludenti “, dice Love.

I ricercatori hanno utilizzato i dati del British Geological Survey, USGS, la NASA e la National Oceanic and Atmospheric Administration per contare il numero dei terremoti per giorno, mese e anno. Hanno poi classificato questi conteggi a seconda di come si presentava l’attività solare-terrestre. Essi hanno dimostrato che ci sono molti terremoti anche se non c’è molta attività solare.

Dal lavoro precedente avevamo trovato che i sensori posizionati a Terra, in prossimità delle zone dove si sono verificati i terremoti, non hanno mostrato alcun segnale “precursore”, che potrebbe essere utilizzato per prevedere un terremoto. Tuttavia, alcuni studi storici e alcuni recenti sembrano indicare un innesco solare per i terremoti, così abbiamo deciso di indagare su questo“, dice Love. “Un’affermazione importante è che ci possa essere una relazione tra l’attività solare-terrestre e la tempistica del grande terremoto di Sumatra, così abbiamo rivolto il nostro sguardo in quell’evento specifico“, spiega Love.

Il terremoto di Sumatra si è verificato il giorno di Santo Stefano nel 2004 e ha avuto una magnitudo di 9.3 – il terzo più grande terremoto mai registrato. “Ma per quanto ne sappiamo l’attività solare era perfettamente normale e non c’è motivo di pensare che condizioni normali potrebbero causare altri o più grandi terremoti”. La teoria è stata proposta alla fine del XIX secolo da Rudolf Wolf, un astronomo e matematico svizzero, noto per le sue ricerche sulle macchie solari. Love capisce perché la gente potrebbe credere che ci sia una correlazione tra i due fenomeni. “E’ naturale per gli scienziati cercare di trovare le relazioni tra le cose“, dice. “Naturalmente, questo non significa che una relazione esiste realmente!“.

 

Dalle conclusioni :

Da un’analisi retrospettiva dei dati storici, non possiamo risolvere con sicurezza una relazione statisticamente significativa tra l’occorrenza delle variabili solari-terrestre e i terremoti. Pertanto, non possiamo fiduciosamente rifiutare l’ipotesi nulla del non innesco solare-terrestre dei terremoti. Questo non significa, naturalmente, che non sia presente tale ruolo è che proprio non riusciamo a rilevare la sua presenza nei dati storici. Questo vuol dire, che non abbiamo alcuna correlazione verificabile, che può essere utilizzata per prevedere oggettivamente terremoti futuri. In contrasto con il lavoro qui riportato, alcuni sostenitori della ipotesi che l’interazione solare-terrestre può effettivamente innescare terremoti hanno segnalato l’identificazione di diversi tipi di correlazioni di possibile rilevanza. Prima che tali crediti possono essere considerati validi, i sostenitori devono dimostrare la significatività statistica delle loro correlazioni nei set di dati storici oggettivamente scelti. Per difendersi da ispezioni e e pregiudizi, i sostenitori del solare-terrestre innesco di terremoti hanno anche bisogno di dimostrare la persistenza e la significatività statistica delle loro correlazioni vantate nei confronti dei dati futuri. Questo non è stato fatto. E finché non lo è, l’ipotesi che l’interazione solare-terrestre può innescare terremoti deve essere considerato con notevole scetticismo.

 

Fonti :

http://astronomicamens.wordpress.com/2013/04/12/does-solar-activity-trigger-earthquakes/

http://earthweb.ess.washington.edu/jnt/Thomas_Love_GRL_2013.pdf