Archivio mensile:Agosto 2013

La mappa degli Stati Uniti …… sott’acqua

Ho trovato questa pagina web, grazie ad un messaggio di Antony Watts, del blog WUWT, rilasciato sul proprio profilo di facebook. E’ tempo di ferie e spensieratezza allora, quale migliore occasione per condividere con voi, quest’articolo a dir poco esilarante, redatto da un sedicente gruppo denominato “Humanistic cafe“.

Buona lettura, è uno spasso ! 🙂

——————————————————————————————————————————————————————

Non c’è nessuna quantità di dati empirici per convincere il conservatore moderno che il cambiamento climatico è una realtà.

Non è il fatto che le calotte polari si stanno sciogliendo. Non è il fatto che il ghiaccio marino sta scomparendo. Non è il fatto che la concentrazione globale di anidride carbonica ha raggiunto 400 parti per milione . Non è il fatto che le tempeste e gli incendi provocano indiscriminatamente caos con allarmante regolarità. Nemmeno il fatto che il 2001-2010 è stato il decennio più caldo nella storia registrata.

 

 

E, non importa da dove viene l’informazione,  NOAA o NASA, tutti sono parte di una unica cospirazione “Il nuovo ordine mondiale” cospirazione o, per lo meno, un complotto socialista per sradicare, dio, la libertà e Ted Nugent.

Il Pentagono sta analizzando queste trama già da tempo, perché già nel 2004 ha iniziato una determinata pianificazione, scenari piuttosto sgradevoli derivanti da mega siccità e massicce inondazione. Spostamenti di popolazione e mancati raccolti porteranno verso destabilizzazioni e disordini in tutto il mondo. Al Pentagono, sono pagati per analizzare i dati reali e sono più di un pò inquientati per quello che la scienza del clima suggerisce.

Il conservatore moderno è un ossimoro se mai ce ne fu uno. E, questi idioti ossimori – come Gohmerts (NOTA : Gohmert è un politico americano, che non crede nel fatto che il cambiamento climatico è opera dell’uomo e che i dati supportano una teoria fraudolenta) e la Bachmanns ( NOTA : Bachmann considera i cambiamenti climatici  una bufala.‘) 

…..

Il cambiamento climatico non è menzionato nel vecchio testamento, così al diavolo pure questo. Così come i dirigenti della Exxon, che pure essi devono essere da qualche parte – forse nel libro delle lamentazioni.

Sembra, ci vorrà qualcosa di biblico per i Gohmerts, per comprendere finalmente che cosa sta accadendo. Forse un diluvio – bisognerà scavare nella storia dell’Arca di Noè.

Un Teapocalypse!

Il Dio geova, punisce solo i negazionisti e salva i credenti. Non è questo il modo in cui vanno queste cose. Solo che questa volta, è la scienza di cui stiamo parlando. Questo sarà l’aspetto che avrà il nostro paese :

 

 

Questo sarà il nostro paese,  se il cambiamento climatico colpisce solo gli stati i cui rappresentanti della Camera e del Senato vogliono negare il riscaldamento globale.

Ora, alcuni stati avranno un po ‘di fortuna – si salveranno grazie alle catene montuose . Poche città verranno salvate,  come San Antonio e Austin. Ma, Red’ Merica verrà colpita duramente.

…..

Forse allora, finalmente, il conservatore moderno avrà creduto l’innegabile. Poi, naturalmente, sarà davvero troppo tardi per lui. La maggior parte della vera America sarà andata.

Non c’è nulla di discriminante circa il cambiamento climatico globale, però, colpirà i credenti e gli stessi negazionisti. Coloro che vorranno fare i cambiamenti necessari o quelli che non vogliono fare nulla.

Quando le inondazioni e gli incendi arriveranno, i negazionisti laboriosamente negheranno di aver negato, mentre il resto di noi si arrampicherà, per salvare ciò che potremo salvare di madre Terra.

Non dobbiamo arrivare a questo, ma lo farà e sarà qualcosa di biblico.

 

 

Fonte : http://humanistcafe.wordpress.com/2013/08/03/teapocalypse-the-map-of-denier-states-under-the-sea/

Nowcasting solare : Crescita AR 1818 & 1817 & 1°Capitolo “Conoscenze basi del Sole”

Per molti di noi, è il meritato periodo delle vacanze.
Alleggeriamo quindi i contenuti della piattaforma, riproponendo per le prossime settimane i vari capitoli delle “Conoscenze basi del Sole“, intervallati da piccole sorprese e sempre, con un occhio di riguardo, rivolto verso quelle importanti vicende che madre natura potrebbe regalarci in queste settimane.
Un sentito saluto rivolto anche a tutte quelle persone che sono alle prese con il lavoro e/o delicate contingenze di natura familiare.
L’ammistrazione di Nia, Michele

Veloce aggiornamento della situazione solare attuale.
L’ipotesi di una probabile fase di ripresa delle manifestazioni solari, che avevo ipotizzato in questo mio precedente lavoro : http://daltonsminima.altervista.org/?p=26248, sembra poter trovare conferma in quest’ultime 24h.

06 Agosto – 14 Agosto 2013
Ingresso allineamento planetario Saturno-Venere-Sole-Mercurio (6 Agosto) e successivo ingresso Giove-Marte-Mercurio-Sole (14 Agosto).

Abbiamo nell’emisfero sud, nascita di due macchie solari (Ar 1817 ; 1818 ) dalla interessante evoluzione della coalescenza magnetica. Nelle passate ore, Ar 1817 ha generato un flare di cat. C8.4.
Nulla di particolarmente significativo da segnalare per il momento, ma situazione da monitorare , visto e considerato che la regione è in procinto di posizionarsi fronte Terra.

L’evoluzione delle due regioni, ben visibile in questa animazione.

——————————————————————————————————————

1°) Capitolo Sole – Proprietá globali

Il Sole é la stella piú vicina a noi ed é delle centinaia di migliaia che esistono nella nostra Galassia. Il Sole “costituisce il “centro” del nostro Sistema Solare intorno al quale girano tutti i pianeti che lo costituiscono, inclusa la Terra, comete e asteroidi. Il Sole, non solo governa questi movimenti orbitali come, data la sua vicinanza, é il responsabile per la vita sulla Terra, che senza l´astro, sarebbe manifestamente impossibile.

IL SOLE

Occupando una posizione media in un braccio della spirale, con circa 8,5 mil persecs (30 mila anni luce) dal centro galattico, il Sole ha come vicina piú prossima, ad una distanza di 4,3 anni luce la stella Próxima Centauri, con cui partecipa nel movimento di rotazione di rotazione delle stelle attorno alla Galassia: ad una velocitá di 250 km/s, completa una rivoluzione in circa 200 milioni di anni.

Il Sole nel sistema solare in una rappresentazione artistica
Localizzazione del Sole nella Galassia in una rappresentazione artistica mostrando la posizione del Sole nella Via Lattea con differenti viste

Dovuto alla sua situazione nella Galassia, alla sua fase di evoluzione, alle sue dimensioni e luminositá, il Sole si presenta come una normalissima stella con dimensioni medie e con circa 4,5 miliardi di anni di “vecchiaia” (circa la metá del suo tempo previsto di vita), essendo classificata come una stella nana di classe spettrale G2 e le cui caratteristiche sono le seguenti:

Massa: M = 1,989 x 10^30 kg

Raggio equatoriale: R = 695 000 km

Densitá média: r = 1409 kg/m3

Densitá al centro: r = 160 000 kg/m3

Distânza dalla Terra: 1 UA = 1,496 x 10^8 km

Luminositá: L=3,9×10^26watts=
=3,9×1033 ergs/s

Temperatura efettiva: Tef = 5785 K

Temperatura al centro: Tc = 15 000 000 K

Magnitudine assoluta bolométrica: Mbol = 4,72

Magnitudine assoluta visuale: MV = 4,79

Tipo spettrale e classe di luminositá: G2 V

Índici dei colori: B-V=0,62
U-B=0,10

Composizione chimica principalel: (% nº)
Idrogéno = 92,1 %
Elio = 7,8 %
Ossigéno = 0,061 %
Carbonio = 0,030 %

Composizione chimica principale (% massa):
Idrogéno » 73 %
Elio » 25 %
elementi piú pesanti » 2%

Período rotazionale: all´equatore 25 giorni
nei poli 36 giorni
all´interno 27 giorni

Per avere piú concreta delle dimensioni del Sole, il diametro equatoriale del Sole (1.392.400 km) equivale a circa 109 volte il diametro della Terra e il suo volume 1,41 x 1027 m3 é di 332.830 terre.

Dimensione comparativa del Sole con le altre stelle conosciute. Questa immagine comparativa delle dimesioni del Sole con le altre stelle conosciute, permette di farci precepire perché il Sole é classificata come una stella Nana.

Dala sua nascita, quasi la metá dell´idrogeno esistente nel suo nucleo giá é stato consumato nella produzione di energia che irradia.

Dimensioni relative del Sole e della Terra. In questo montaggio. approssimativamente in scala, é possibile comparare le dimensioni realative del Sole e della Terra.

Per essere una stella di caratteristiche medie, ci vorrà altrettanto tempo (4,5 miliardi di anni) per trasformare il restante idrogeno in elio, dopo passerá per radicali cambiamenti con un grande aumento della temperatura e una diminuzione della luminositá, con conseguente distruzione della Terra e la formazione di una nebulosa planetaria.l

La nebulosa planetária "Occhio di gatto" - NGC 6543 La morte di una stella di massa identica a quella del Sole risulta nella formazione di una nebulosa planetaria.

SAND-RIO

Ricerche sul clima e l’estensione del ghiaccio del mare nell’Artico evidenziano una correlazione con l’attività solare

Un documento pubblicato dal Danish Meteorological Institute trova una notevole correlazione tra le osservazioni del ghiaccio marino artico nel corso degli ultimi 500 anni e “la lunghezza del ciclo solare, che è una misura di attività solare. Una stretta correlazione (R = 0,67) di alta rilevanza (0,5% di probabilità di un evento casuale) si trova tra i due modelli, suggerendo un collegamento tra l’attività solare ed il clima dell’Oceano Artico.” Il documento aggiunge a molti altri che dimostrano che l’estensione del ghiaccio artico del mare e il clima è controllato da variazioni naturali dell’attività solare, oceano e oscillazioni atmosferiche, venti e tempeste, non da CO2 prodotta dall’uomo.

Lunghezza del ciclo solare [SCL] mostrato da linea tratteggiata, indice di estensione del ghiaccio marino da osservazioni nel Mare di Groenlandia (Koch) mostrato dalla linea continua.

Variazione multi-decennale dell’estensione del ghiaccio marino nella parte orientale della Groenlandia: 1500-2000 dC

di Knud Lassen e Peter Thejll

Riassunto

L’estensione del ghiaccio nel Nord Atlantico varia nel tempo con scale di tempo secolari, e viene discussa la causa di queste variazioni. Noi consideriamo l’indice di ghiaccio Koch che descrive la quantità di ghiaccio avvistato dall’Islanda, nel periodo 1150-1983 dC. Questa misura di estensione del ghiaccio è una misura non lineare e ridotta la quantità di ghiaccio nel Mare della Groenlandia, ma dà una visione d’insieme delle quantità di ghiaccio attraverso più di 800 anni. La lunghezza della serie permette una visione della variabilità naturale dell’estensione del ghiaccio e questa comprensione può essere utilizzata per valutare le variazioni moderne. Così troviamo che la ritirata recentemente riportata del ghiaccio nel Mare della Groenlandia potrebbe essere correlata alla chiusura della cosiddetta Piccola Età Glaciale all’inizio del XX secolo. Abbiamo anche guardato la variabilità nell’arco di 80 anni dell’indice Koch [mare di ghiaccio] e confrontato con la periodicità simile trovata nella lunghezza del ciclo solare, che è una misura di attività solare. Una stretta correlazione (R = 0,67) di alta rilevanza (0,5% di probabilità di un evento casuale) si trova tra i due modelli, suggerendo un collegamento tra l’attività solare ed il clima dell’Oceano artico.

 

Fonte : http://hockeyschtick.blogspot.co.uk/2013/07/new-paper-finds-arctic-climate-sea-ice.html


Niente di nuovo sotto il sole, se non …

L’attività solare, in questi primi giorni del mese di agosto, si sta mantenendo estremamente scarsa e per certi versi in ulteriore calo.

La testimonianza più diretta di questa continua fase di stanca, la possiamo trovare, non solo nei principali indici di monitoraggio, vedi il Solar flux, l’indice Ap o il SSN (in ulteriore calo rispetto al mese di luglio), ma in particolar modo anche nei flare. Infatti, se ci lanciamo in una veloce lettura del catalogo delle manifestazioni sopra riportate, scopriamo che, per trovare tre miseri eventi di categoria M1.5 dobbiamo risalire ad inizio luglio.

http://www.lmsal.com/solarsoft/latest_events_archive/events_summary/2013/07/03/gev_20130703_0700/index.html

Ad animare l’eliosfera fronte Terra, da un mese a questa parte, troviamo quindi come sole ed uniche dinamiche EM, la connessione con i buchi coronali. Infatti, una di quest’ultime manifestazioni, si sta manifestando proprio in queste ore. Connessione con il buco coronale Ch577.

La visione unita, a 360°, fornitaci dalle sonde stereo behind e ahead è decisamente sconcertante. La presenzadelle Ar è ben chiara, ma è ben chiara anche la loro scarsa se non totale assenza coalescenza magnetica (zone di colorazione bianco poco evidenti) .

Un chiaro esempio le Ar fronte Terra, puntini solo puntini….

Quindici giorni fa, avevo ipotizzato una possibile (anche se di breve intensità e durata) ripresa delle fenomenologie elettromagnetiche della nostra stella, in riferimento alla visione eliocentriche dal 6 al 14 agosto.  Si veda questo quest’articolo: http://daltonsminima.altervista.org/?p=26248

Rimango basito e con mille punti interrogativi circa l’evoluzione di questo ciclo solare, sia in relazione alle dinamiche planetarie e relative tempistiche di soggiorno di questo ciclo solare al massimo e relativa discesa verso il prossimo ciclo solare SC25.

L’ipotesi di un ciclo irregolare e  molto lungo è sempre più confermata giorno dopo giorno. Non riesco proprio a trovare o identificare come potrà la nostra stella avere un secondo massimo solare, come paventato dalla Nasa….

Giove & Venere e la Terra a Novembre-Dicembre sempre più chiave di volta di questo ciclo solare….

Michele

La prova che il ciclo lunare influenza il sonno umano

 

Christian Cajochen1,  Songül Altanay-Ekici1,  Mirjam Münch2,  Sylvia Frey1,  Vera Knoblauch3, Anna Wirz-Justice1

  • 1 Centre for Chronobiology, Psychiatric Hospital of the University of Basel, 4012 Basel, Switzerland
  • 2 Solar Energy and Building Physics Laboratory, Swiss Federal Institute of Technology Lausanne, 1015 Lausanne, Switzerland
  • 3 Centre for Sleep Medicine, Hirslanden Clinic, 8702 Zollikon, Switzerland

 

Riassunto

 

Ritmi endogeni di periodicità lunare di circa (~ 29,5 giorni) e le loro basi molecolari e genetiche di fondo sono state dimostrate in un certo numero di specie marine [1 e 2]. Al contrario, vi è una grande quantità di folclore, ma alcuna consistente associazione, fra i cicli lunari, con la fisiologia umana e il comportamento [3]. Qui mostriamo che le misure soggettive e oggettive del sonno variano a seconda della fase lunare e quindi possono riflettere una ritmicità lunare nell’uomo. Per escludere fattori confondenti come l’aumento della luce di notte o la potenziale distorsione nella percezione, per quanto riguarda un influsso lunare nel sonno, abbiamo analizzato retrospettivamente la struttura del sonno, l’attività elettroencefalografica durante la fase di non-rapid-eye-movement NREM del sonno, e la secrezione degli ormoni della melatonina e il cortisolo, trovati, in condizioni di laboratorio, rigorosamente controllate, in un ambiente trasversale. In nessun momento durante e dopo lo studio erano volontari o investigatori consapevoli della analisi a posteriori rispetto alla fase lunare. Abbiamo scoperto, che circa nel plenilunio, l’elettroencefalogramma (EEG) e l’attività delta durante il sonno NREM, un indicatore del sonno profondo, è diminuita del 30%, il tempo di addormentarsi è aumentato di 5 min, e la durata totale del sonno si è ridotta di 20 min. Questi cambiamenti sono stati associati con una diminuzione della qualità soggettiva del sonno e una diminuzione dei livelli di melatonina endogena. Questa è la prima prova attendibile che il ritmo lunare è in grado di modulare la struttura del sonno negli esseri umani, se misurati in condizioni altamente controllate, in un protocollo di studio circadiano di laboratorio, senza riferimenti temporali.

 

Figura 1. Tempo di caduta nella fase di addormentamento e fase lunare

Ogni punto dei dati (totale di 64 notti doppio tracciato) rappresenta l’EEG definito come tempo di insorgenza del sonno (cioè, la latenza del sonno: tempo tra luci e la prima occorrenza EEG di fase 2 del sonno in minuti). Il diverso codice e il colore dei simboli, raffigurano il diverso genere e fasce di età: rosa per le giovani donne, blu per i giovani uomini, bianco per le donne più anziane, e grigio per gli uomini più anziani. Nota: la dipendente distribuzione delle fasi lunari (immagini superiore ascissa) potrebbe essere dotata di una funzione di sinusoide [f = y0 + a, sin (2, pi, x / b + c); bontà di adattamento, r = 0,46]. Le caselle colorate delineano le classi luna 1, 2, e 3, con la luna di classe 1 le notti che si sono verificate tra -4 e + 4 giorni intorno alla luna piena, luna di classe 2 le notti che si sono verificate tra 5-9 giorni prima o dopo la luna piena, e la classe di luna 3, per quelle notti che si è verificate tra 10 e 14 giorni prima e dopo la luna piena.

 

 

Fonte :  http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0960982213007549

 

Michele