Nessuna evidenza di influenza planetaria sull’attività solare

Immagine scattata con il telescopio solare svedese da l’osservatorio Muchachos Roque di La Palma, Spagna
 
Nel 2012, Astronomy & Astrophysics avevano pubblicato uno studio statistico sui record isotopici dell’attività solare, in cui Abreu et al. sostenevano che non vi era evidenza di un’influenza planetaria sull’attività solare.
 
 
Astronomy & Astrophysics in una nuova pubblicazione di analisi di questi dati isotopici da parte di Cameron e Schüssler corregge gli errori tecnici nei test statistici effettuati da Abreu et al.Essi trovano alcuna prova di un effetto planetario sull’attività solare.
 
No evidence for planetary influence on solar activity, by R. Cameron and M. Schüssler. Published in Astronomy & Astrophysics, 2013, DOI: 10.1051/0004-6361/201321713
Dalle conclusioni si legge :
 

 

Il Sole è una stella magneticamente attivo. La sua attività si manifesta come macchie scure e facole luminoso sulla sua superficie visibile, così come violente espulsioni di massa e l’accelerazione di particelle ad alta energia derivanti dal rilascio di energia magnetica nella sua atmosfera esterna. La frequenza con cui si verificano questi fenomeni varia in un ciclo di attività piuttosto irregolare di circa 11 anni, durante i quali il campo magnetico globale del Sole inverte. Il campo magnetico solare e il ciclo di attività originari di un meccanismo dinamo autoeccitato basata su flussi convettivi e rotazione in terzo esterno del raggio solare.

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“….L’apparente accordo tra le periodicità in registrazioni di isotopi cosmogenici come proxy per l’attività solare e le coppie planetarie è statisticamente insignificante. Non ci sono prove di una influenza planetaria sulle attività solare….”
 
Il Sole è una stella magneticamente attiva. La sua attività si manifesta come macchie scure e facole luminose sulla sua superficie visibile, con violente espulsioni di massa e accelerazioni di particelle ad alta energia derivanti dal rilascio di energia magnetica nella sua atmosfera esterna. La frequenza con cui si verificano questi fenomeni varia in un ciclo di attività piuttosto irregolare di circa 11 anni, durante i quali il campo magnetico globale del Sole inverte.
 
Osservazioni sistematiche delle macchie solari dall’inizio del 17 ° secolo indicano che l’attività solare varia anche in tempi più lunghi, compresi i periodi di bassa attività, come ad esempio il cosiddetto minimo di Maunder tra il 1640 e il 1700. L’analisi degli isotopi radioattivi negli ​​anelli degli alberi e nelle calotte polari mostrano così grandi minimi di attività solare, che si sono verificati nel corso dell’ultimo millennio, e ci hanno rivelato una serie di quasi-periodi nelle variazioni di attività, che vanno da 80 a circa 2000 anni. Prima della scoperta della natura magnetica delle macchie solari e gli altri fenomeni associati, una teoria popolare associava il ciclo dell’attività della nostra stella con i periodi orbitali planetari. Affermazione motivata ​​principalmente dalla somiglianza tra ciclo di circa 11-yr solare e il periodo orbitale 11.87 anni di Giove. In linea di principio, i pianeti possono influenzare il Sole esercitando maree (simile alle maree terrestri causate dalla luna), ma questi effetti sono estremamente piccoli (l’altezze delle maree è di pochi millimetri, al massimo) in confronto a tutte le altre forze dinamiche. Inoltre, le analisi statistiche dettagliate hanno più volte dimostrato che le somiglianze apparenti tra alcuni periodi planetari e le variazioni di attività solare sono stati coerenti con il caso e sono statisticamente insignificanti.
 

Con la nuova registrazione ricostruita dell’attività solare, desunta dalle isotopi radioattivi di berillio e carbonio nelle carote di ghiaccio, che copre gli ultimi 9400 anni, Abreu et al. (2012, A & A, 548, A88) hanno recentemente rivisitato questo problema. Hanno confrontato i quasi-periodi che si trovano in questo set di dati tra 40 e 600 anni, con periodi nella coppia di marea esercitata su un guscio sottile nell’interno solare, che si presume sia deformato in maniera ellittica. Abreu et al. trovato similitudini apparentemente sorprendenti tra il solare e dei periodi planetari in 5 fasce d’epoca. La loro analisi statistica sembra dimostrare che queste coincidenze non sono dovuti al caso, il che significherebbe che i pianeti influenzano l’attività solare, dopo tutto.

In un nuovo documento pubblicato in A & A, R. Cameron e M. Schüssler, tuttavia, individuano quesri errori tecnici sottili nei test statistici effettuati da Abreu et al., correggono questi errori, riducendo la statistica significatività  di molti ordini di grandezza a valori coerenti con una coincidenza casuale puro. I quasi-periodi nei dati degli isotopi quindi non forniscono alcuna prova che ci sia alcun effetto planetario sull’attività solare.

Fonte : http://phys.org/news/2013-09-evidence-planetary-solar.html

Michele

30 pensieri su “Nessuna evidenza di influenza planetaria sull’attività solare

  1. Non è poi tanto fuori tema, anche perchè ad oggi l’unica strada fattibile che possa collegare la genesi del ciclo solare ai pianeti è la gravitazione….
    ecco….è interessante ricordare come il padre fondatore della legge della meccanica classica fosse estremamente interessato alle pratiche rosacrociane.

    Ed io che pensavo che solo l’autore del mio avatar evesse la passione per questi compagni di merende..

    🙂

    http://en.wikipedia.org/wiki/Isaac_Newton%27s_occult_studies

    “However, the Rosicrucian movement still would have a profound influence upon Newton, particularly in regard to his alchemical work and philosophical thought.”

    Chissà oggi “chi” della “top teen” degli autori scientifici dei peer-review fa parte di questi club.

    Noooo perchè ….un buon partito (dati storici alla mano) fa comodo..
    per far avanzare il proprio peer review
    😆

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  2. Ahiahiahi Michele…il tuo avatar..i compagni di merende…È così bello questo blog perché vuoi farti far visita…. ..?! 😛 p.s. solar flux sotto 100,ok per ripresa ottobre novembre ma per intanto se spegne

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  3. almeno venti anni fa ho letto un libricino sugli interessi esoterici di Newton che ha dedicato a questi molte più energie e tempo rispetto a tutto il resto. C’era scritto che la legge di gravitazione universale era stata ispirata dalla legge dell’amore universale che era nota in quel periodo in certi “ambienti”. L’amore è inversamente proporzionale alla distanza dei due amanti. La casa editrice mi sembra di ricordare era abbastanza seria e l’autore straniero, ma non ricordo di più, l’avevo notato perché lavoravo come obiettore di coscienza in una biblioteca.

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  4. http://www.focus.it/ambiente/natura/inizia-la-stagione-delle-aurore-boreali_27082013_C38.aspx

     

    Dalla Lapponia all’Alaska, questo spettacolo pirotecnico naturale quest’anno sarà davvero memorabile per la concomitanza con il picco di attività solare: le numerose e intense tempeste solari in atto regaleranno infatti cieli popolati da luci verdi, gialle, azzurre e violette che fluttueranno fino a sfiorare la Terra, creando effetti strabilianti.

    Si si…ci sono tante macchie solari fronte Terra adesso !

    Bella mi scienza ufficiale !
    😆

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  5. A mio modo di vedere, gli scritti più chiari, esaurienti ed indispensabili per conoscere lo spirito dei Rosacroce sono i libri e le trascrizioni delle conferenze di Rudolf Steiner.
    L’antroposofia di Rudolf Steiner è un mondo infinito che comprende tanto dove tra l’altro tutto è cosmico, perfino l’agricoltura (biodinamica).
    Vorrei precisare però che Steiner non è stato assolutamente un occultista, né uno spiritualista
    come si può pensare o come si può leggere su internet, né tantomeno un esoterista perché più volte ha scritto che questi sono i tempi in cui niente deve essere tenuto nascosto.
    Leggendo la sua opera omnia non risulta che essere stato uno scienziato (cristiano) dello spirito

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  6. Sono intervenuto su NIA la prima volta nell’agosto del 2010 scrivendo che la prime previsioni dei terremoti furono fatte da Rudolf Falb. Io Falb l’ho conosciuto leggendo un libricino di Rudolf Steiner.
    In un altro libro acquistato l’anno scorso Steiner scrive che i terremoti sono influenzati dai corpi celesti. Occorrerebbe leggere l’originale in tedesco.
    Occorrerebbe andare a rivedere la data di pubblicazione perché Steiner conosceva personalmente il musicista antroposofo di Faenza Lamberto Caffarelli, che era amico di Bendandi o perlomeno si conoscevano e si stimavano reciprocamente.
    La descrizione che Steiner fa delle energie che Sole e Terra si scambiano sono molto simili a quelle di Ighina ma io non ricordo in quale libro le ho lette e di libri di Steiner ne ho tanti …. Con questo chiudo la parentesi Steiner perché occuparsi di Steiner significherebbe innanzitutto studiare l’evoluzione dell’Uomo durante i periodi precedenti alla nascita della Terra e una cosa del genere, qui in questo forum, sarebbe giustamente vietata)

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  7. ab2010,

    I frattelli d’amore ( vedi Dante) così si chiamavano prima dei rosa croce.

    http://it.wikipedia.org/wiki/L%27amor_che_move_il_sole_e_l%27altre_stelle

    In orgine, diversi secoli fa, l’ideologia che questi grandi intellettuali cercavano, fra mille difficoltà di portare alla luce era buona cosa, da quello che ho compreso.

    Poi credo che l’ideologia sia andata persa, manipolata, travisata..che dire…

    Pur avendo studiato per diversi anni Da vinci e il suo lato nascosto, sono sempre stato dell’idea che su questa piattaforma certe tematiche non dovessero essere trattate, ma alcuni commenti o scambi di battute educati e centrati come stai riportando te ci stanno proprio bene.

    Questa non è cosa nascosta è la vera storia di come grandi personaggi hanno fatto crescere cultura e scienza.
    Non la spazzatura che c’è oggi.

    Grazie del contributo.

    Mic

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  8. Michele,
    mi sono inventato infatti la denominazione “spirito dei Rosacroce” perché senza dover andare a rileggere Steiner (ne avrei guadagnato in precisione e correttezza) volevo far intendere che agisce da sempre la sua influenza sull’evoluzione spirituale dell’Uomo ancor prima perfino di Gesù pur essendo nell’essenza, la rosicruciana, un’influenza cristica (Gesù ha accolto Cristo per gli ultimi tre anni della sua vita, per questo si identificava con lui) non certo operante solo dalla fondazione dell’ordine nel XV secolo. La via rosicruciana deve essere intesa secondo Steiner, anche come una di tre tipi di strade verso la conoscenza spirituale, se ricordo bene. 
    Nel merito, quindi leggere “Le nozze chimiche di Christian Rosenkreutz” non serve a niente, anche perché è incomprensibile. Ovviamente l’interpretazione più seria la fa Steiner nell’introduzione allo scritto nelle Edizioni SE, niente di simile un’altra persona è riuscita a scrivere (http://www.libroco.it/dettaglio_libro.php?codiceweb=730521215904517)
     

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  9. @Fano
    l’errore è documentabile ampiamente in rete.. è un buon esercizio…
    vedete la figura: http://www.aanda.org/articles/aa/full_html/2013/09/aa21713-13/F1.html
    nel pdf di Fano corrisponde : A&A 557, A83 (2013).
    il bello è che leggendo dagli appunti universitari presenti online.. palesemente indicano quello da non fare, ”nel posizionare gli spazi tra i moltiplicatori nell’operazione ” o ”frequenze di campionamento”…onde evitare la convoluzione si contragga verso l’inizio..
    vedere convoluzione aperiodica
     

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