In una recente pubblicazione dal titolo Terrestre variazione della temperatura della Terra in relazione alla variabilità magnetico solare, tra cui l’attuale ciclo di Schwabe, Cornelis (Kees) de Jager e Hans Nieuwenhuijzen , dalla Space Research Organisation dei Paesi Bassi, hanno analizzato la dipendenza della temperatura terrestre globale, con i polari, come pure i campi magnetici equatoriali. L’aspetto nuovo in questa ricerca è che tutte le indagini precedenti in questo campo, hanno cercato soltanto una possibile dipendenza della temperatura del suolo terrestre con il numero di macchie solari, macchie solari che sono un “proxy”, solo per i campi magnetici equatoriali del sole. Ma il sole ha due grandi aree magnetiche, l’area equatoriale e quella polare. In questa ricerca entrambi sono inclusi .
Nella loro analisi, gli scienziati di Utrecht hanno limitato le variazioni, relativamente al solo lungo termine, di entrambi i campi, così come per la temperatura, questo per escludere fenomeni nel breve termine, quali le variazioni di temperatura dovuti a vulcani o processi come El – Nino.
Includendo le due zone del campo magnetico, nella loro analisi, si è potuto dimostrare che durante la maggior parte dei quattro secoli indagati, cioè dal periodo che va dal 1610, fino a circa 1900-1950 , le temperature medie terrestri terrestri dipendono esclusivamente dalle variazioni del campo magnetico solare. Dopo il 1900 vi è un eccesso crescente della temperatura che viene attribuito ad attività antropiche . Dopo l’impressionante grande massimo del 20° secolo il sole, ha attraversato un eccezionale transizione di fase, relativamente lunga, non nuova e già osservata, da circa il 2005 al 2010.
Di solito, le transizioni tra le fasi di variabilità solare prende non più di uno o due anni. Durante questo periodo di transizione, l’attività solare era eccezionalmente bassa. Il conseguente piccolo contributo per le temperature terrestri è la causa dell’arresto nella crescita della temperatura osservata a partire dalla metà del 20° secolo .
Quanto sopra può essere illustrato in figura 1, il diagramma mostra tre curve. Quella centrale è la temperatura del suolo terrestre media (punti) attraverso il quale una curva media lisciata viene disegnata. (La tecnica LOWESS è stata utilizzata per livellare i dati). La riga superiore mostra il contributo solare e la curva inferiore è la differenza tra i due. Essa mostra una variazione quasi piatta che dimostra, che la componente nel lungo termine delle temperature terrestre è unicamente dovuta alla variazione dei campi magnetici del sole. La media di “zero-line” mostra un lento e non spiegato, aumento della temperatura nel corso dei secoli.
Il documento è pubblicato su “Natural science” vol. 5, pp 1112-1120, 2013 (accesso libero) e può anche essere consultato presso il seguente indirizzo :
http://www.cdejager.com/wp-content/uploads/2013/10/2013-CdeJ-HN-Sun-climate-NS-5-1112.pdf
Michele