Illusioni verdi: Il collegamento delle celle solari ai gas serra

Le celle solari sono ben 23.000 volte peggiori dell’anidride carbonica, secondo il nuovo libro “Illusioni verdi”.

BERKELEY, California, 4 giugno 2012 – Le celle solari non compensano i gas a effetto serra o frenano l’uso dei combustibili fossili negli Stati Uniti, secondo un nuovo libro ambientale, Verde Illusioni (giugno 2012, University of Nebraska Press), scritto da University of California. Verde Illusioni, spiega come l’industria solare è cresciuta fino a diventare uno dei principali emettitori di esafluoroetano (C2F6), trifluoruro di azoto (NF3), e l’esafluoruro di zolfo (SF6). Questi tre potenti gas serra, utilizzati dai costruttori di celle solari, sembrerebbero innocui, se confrontati alla CO2.

In verità, l’esafluoroetano ha un potenziale di riscaldamento globale che è 12.000 volte superiore a quello della CO2, secondo il gruppo di esperti intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC). E’ prodotto, al 100 per cento dagli esseri umani e sopravvive per ben 10 mila anni, una volta rilasciato nell’atmosfera. L’azoto trifluoruro è di 17.000 volte più virulento della CO2, e la SF6, è il gas serra più insidioso, ed è ben più di 23.000 volte più minaccioso.

L’industria del solare fotovoltaico, è la maggiore responsabile della più rapida crescita delle emissioni di questi gas e del suo accumulo all’interno l’atmosfera terrestre, secondo il National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA). Uno studio del NOAA, indica infatti, che le concentrazioni atmosferiche di SF6 sono aumentate in modo esponenziale. Un articolo pubblicato sulla rivista peer-reviewed Geophysical Research Letters documenta che i livelli di NF3 atmosferici sono aumentati dell’11 per cento all’anno.

“Se la produzione fotovoltaica cresce, così saranno anche gli effetti collaterali associati”, afferma Zehner. “Ancora peggio, non ci sono prove che le celle solari compensino l’uso di combustibili fossili nel contesto americano”. Zehner spiega, che le sovvenzioni energetiche alternative mantengono i costi al dettaglio dell’energia elettrica incrementale inferiore, che poi spinge la domanda. “E’ un effetto boomerang”, osserva Zehner. “La cosa più dura è che gettiamo energia alternativa nella rete elettrica, poi la domanda  torna a colpirci in testa. Storicamente, abbiamo riempito la domanda, con la costruzione di altri impianti a combustibile fossile”.

Invece, Zehner auspica il passaggio a tasse energetiche e altre misure di conservazione.

“Se la limitazione di CO2 è il nostro obiettivo, potrebbe essere meglio orientare il nostro tempo e le risorse a tali opzioni prima; le celle solari sembrano una strategia dispendiosa e costosa”, dice Zehner. “E’ difficile concepire una giustificazione per l’estrazione di imposte dalla classe operaia per finanziare impianti di tecnologie fotovoltaiche nei sobborghi cerchiati d’oro in Arizona e California.”

Illusioni Verdi:  I segreti sporchi dell’energia pulita e il futuro delle forme di ambientalismo, uno sguardo sincero al ribasso delle tecnologie verdi ed ad una serie di rinfrescanti semplici soluzioni sostitutive”, secondo Kirkus Reviews.

La copertina :

University of Nebraska Press | ISBN: 978-0-8032-3775-9 | $29.95 | June, 2012 | 439 pages | 6×9 inches | Non-profit

 

Contact: Ozzie Zehner, Author

(415) 501-0073 Acacia Gentrup, Publicity Manager (402) 472-3581 University of Nebraska Press

Fonte : http://www.ereleases.com/pr/solar-cells-linked-greenhouse-gases-23000-times-worse-carbon-dioxide-book-green-illusions-80276

Michele

10 pensieri su “Illusioni verdi: Il collegamento delle celle solari ai gas serra

  1. Io sono molto scettico su queste ricerche finanziate da chissà chi . Io credo che l’aumento della CO2 non provochi nessun effetto sostanziale sul bilancio termico della Terra così come non fanno nulla i gas che vengono dispersi per la fabbricazione delle celle fotovoltaiche.

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  2. A prescindere dalla fondatezza della ricerca in questione, tutto questo dovrebbe farci capire con che atteggiamento tutti noi si dovrebbe approcciare queste tematiche. La verità nessuno ce l’ha in mano e la scienza vera è per definizione perfettibile.
    La prossima volta cerchiamo di essere cauti sulle “uova di colombo” che risolvono tutti i problemi in un baleno…. la realtà è molto più complessa di quanto si vorebbe far credere.
    In Italia negli ultimi anni sono stati erogati 6 miliardi di € in incentivi per il fotovoltaico, a fronte di un ritorno di 1 solo miliardo… adesso si profila l’ipotesi che anche dal punto di vista ambientale potrebbe essere stato controproducente…

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  3. E’ già l’ importante é che gli interessi degli attuali gestori dell’ energia a livello globale non vengano scalfiti in nessun modo. La produzione di energia distribuita sul territorio non deve essere permessa come tutti i sistemi che non usano petrolio … mettiamo subito la fotovoltaic TAX in modo da impedire ogni possibile concorrenza.

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  4. Luci0:
    E’ già l’ importante é che gli interessi degli attuali gestori dell’ energia a livello globale non vengano scalfiti in nessun modo.La produzione di energia distribuita sul territorio non deve essere permessa come tutti i sistemi che non usano petrolio… mettiamo subito la fotovoltaic TAX in modo da impedire ogni possibile concorrenza.

    Quoto.
    Personalmente sarei disposto a pagare l’energia il doppio, purchè venga da rinnovabili.
    Sacrifici adesso per benessere futuro.
    E non credo ai gas serra, ma black carbon e tutti gli altri tipi di inquinamento mi fanno paura.

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  5. Luci0:
    @sbergonz ti sei mai chiesto perché la CO2é così poca rispetto all’ ossigeno ?

    Ho sempre pensato che sia poca perchè ogni tentativo di aumento provoca un aumento dell’efficienza della fotosintesi clorofilliana nel mondo vegetale.
    L’aumento della co2, “trascina” l’aumento dell’efficienza.
    Come risposta passiva.
    Così come il valore nullo non ci sarà mai, morirebbero tutte le piante!
    Un mondo tutto ossigeno sarebbe privo di vita.

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  6. Io credo invece é che le piante la mantengono bassa ovvero se la mangiano tutta … solo un riscaldamento può liberare un leggero eccesso di CO2. In definitiva le piante o il mondo vegetale non può espandersi ulteriormente perché non ha cibo a sufficienza.

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  7. Luci0:
    Io credo invece é che le piante la mantengono bassa ovvero se la mangiano tutta … solo un riscaldamento può liberare unleggero eccesso di CO2.In definitiva le piante o il mondo vegetale non può espandersi ulteriormente perché non ha cibo a sufficienza.

    Esatto.
    E’ quello che intendevo.

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  8. Lucio, hai letto bene il mio commento?
    Ho fatto un discorso di principio scientifico, nient’altro.
    Non ho alcuna simpatia per le lobby petrolifere/energetiche e sono un grande scettico del G.W. di origine antropica, ma c’è anche un discorso di sostenibilità economica da parte del sistema che dovrà essere rivisto. Non si può andare avanti ad incentivi all’infinito.
    Per finire sono un sostenitore dei grandi sistemi di produzione energetica rinnovabile.
    Nell’ordine:
    1- Solare termodinamico
    2- Eolico
    E, ….. fra cinquant’anni (?)
    3- Reattori a fusione nucleare che utilizzeranno H2 prodotto dalla scomposizione elettrolitica dell’acqua attraverso energia elettrica prodotta da uno dei due sistemi precedenti.
    Ciao ciao

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  9. L’unica possibilità è restituire all’ambiente quello che si è preso. Costruire città sempre più autosufficienti; dove non si può recuperare gli ecosistemi.
    Poi abbandonare questo pianeta e cercarne altri, simili o migliori.
    Altre strade se vogliamo sopravvivere non ci sono. Tellus ripeto. Ci spazza via quando vuole.
    cancellare il passato sarebbe un errore..

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