Circa un paio di mesi fa, c’eravamo lasciati con questa carta, redatta dal Dott. Angelo De santis (INGV), all’annuale conferenza in terra austriaca, sugli studi/ricerche geofisiche EGU2014 :
Verso una possibile transizione geomagnetica ?
http://daltonsminima.altervista.org/2014/05/13/verso-una-possibile-transizione-geomagnetica/
Una breve passo ripreso dal riassunto ripreso dalla carta :
Una possibile ed imminente inversione geomagnetica o escursione non sarebbe del tutto inaspettata. In tal caso, tale fenomeno rappresenterebbe uno dei pochissimi pericoli naturali a carattere globale. L’anomalia del Sud Atlantico (SAA) è un grande ed intensa depressione superficiale del campo magnetico terrestre terrestre, causata da un flusso magnetico inverso del nucleo terrestre esterno. In analogia, con i fenomeni dei punti critici, caratterizzati da una certa quantità cumulativa, ci collochiamo nella misura della superficie di questa anomalia, nel corso degli ultimi 400 anni, con una legge di potenza o funzione logaritmica in tempo inverso, decorate anche da logaritmiche oscillazioni periodiche, la cui singolarità finale (un punto critico tc) rivela un grande cambiamento nel prossimo futuro (2034 ± 3 anni), quando l’area SAA raggiungerà pressochè un emisfero.
Adesso, l’agenzia spaziale europea, attraverso una recente news, pubblicata sul suo portale, conferma, non solo quanto riportato nel precedente studio, ma certifica anche la recente accelerazione, dello spostamento del polo nord magnetico.
La recente news :
La prima serie di risultati ad alta risoluzione fornitici, da i tre satelliti dell’ESA, in dettaglio “Swarm”, stanno rivelando i recenti cambiamenti occorsi al campo magnetico, che protegge il nostro pianeta. Lanciato nel novembre 2013, Swarm, sta fornendo intuizioni senza precedenti sul complesso funzionamento del campo magnetico della Terra. Campo magnetico della Terra, che ci protegge dalla radiazione cosmica e dal bombardamento delle particelle cariche.
Le misurazioni effettuate nel corso degli ultimi sei mesi confermano la tendenza generale di indebolimento del campo, con il calo più drammatico, concentrato nell’emisfero occidentale.
Tuttavia, in altre aree del nostro pianeta, come l’Oceano Indiano meridionale, il campo magnetico si è rafforzato da gennaio. Le ultime misurazioni, confermano anche il movimento del polo nord magnetico verso la Siberia.
Questi cambiamenti, sono basati sui segnali magnetici derivanti dal nucleo della Terra. Nel corso dei prossimi mesi, gli scienziati analizzeranno i dati, per svelare i contributi magnetici provenienti da altre fonti, vale a dire il mantello, la crosta, gli oceani, la ionosfera e la magnetosfera.
Tutto questo, ciò fornirà, una nuova visione su i diversi processi naturali, da quelli che si verificano in profondità, all’interno del nostro pianeta, oppure nello spazio-tempo, innescato dai processi dell’attività solare. A sua volta, questa informazione, produrrà una migliore comprensione del perché, il campo magnetico si sta indebolendo.
“Questi primi risultati, dimostrano, l’ottima performance di Swarm“, ha dichiarato Rune Floberghagen, della Swarm Mission, di ESA.
“Con una risoluzione senza precedenti, i dati, mostrano anche la capacità di Swarm di tracciare una cartina dalle caratteristiche (scala) fine del campo magnetico.”
I primi risultati sono stati presentati oggi al terzo meeting di Swarm a Copenhagen, Danimarca.
Fonte : http://www.esa.int/Our_Activities/Observing_the_Earth/Swarm/Swarm_reveals_Earth_s_changing_magnetism
Michele