Archivi giornalieri: 26 Giugno 2014

Le mucche a Serravalle del Chienti scesero dalla montagna due giorni prima delle scosse di Colfiorito del 1997

Ipotesi sulla fase preparatoria del terremoto

Da una raccolta di testimonianze sul terremoto avvenuto in Umbria e nelle Marche il 26 settembre 1997 è emerso che parte della popolazione fece una serie di osservazioni particolari e forse riconducibili alla fase preparatoria dell’evento sismico. Molte emissioni acustiche furono ascoltate nei mesi precedenti le scosse principali da tutti coloro che vivevano intorno a Colfiorito. I boati si intensificarono prima del 26 settembre insieme con l’aumento di piccole scosse di terremoto e a causa di ciò parte della popolazione, impaurita, prese a dormire nelle proprie automobili.

Da qualche giorno a qualche ora prima delle due scosse del 26 settembre molte persone osservarono fenomeni particolari: bagliori di colore blu in assenza di nuvole, come se fuoriuscissero dal terreno, cielo arrossato come in un’aurora o come se dietro alle montagne vi fosse un incendio, osservato in piena notte dopo la prima scossa, e altri fenomeni luminosi che sono stati riportati in occasione di quasi tutti i forti terremoti, specie quelli avvenuti nelle ore notturne. Anche il comportamento strano degli animali fu osservato in diverse località, come ad esempio il nervosismo dei cani e l’irrequietezza degli animali da allevamento.

Se la presenza di uno sciame sismico non sempre culmina in un forte terremoto, invece, la comparsa di queste anomalie in concomitanza di uno sciame sismico può indicare l’arrivo di una forte scossa? Certi comportamenti degli animali sono sempre riconducibili all’arrivo di un forte terremoto? E’ possibile costruire degli strumenti in grado di misurare eventuali segnali percepiti dagli animali? Per rispondere a queste domande è stata accuratamente analizzata l’osservazione fatta da diverse persone nel paese di Serravalle del Chienti sullo spostamento delle mucche che, normalmente al pascolo su Monte Maggio, sono scese in paese due giorni prima delle forti scosse, per poi ritornare sulla montagna il 28 settembre 1997. Lo studio è stato recentemente pubblicato sulla rivista Animals ed è liberamente consultabile all’indirizzo http://www.mdpi.com/2076-2615/4/2/292.

Esso esamina le cause che possono aver provocato la migrazione degli animali, fino a supporre che qualcosa abbia potuto disturbare il loro pascolo. L’ipotesi che gli autori hanno discusso in relazione alle testimonianze, ai dati meteorologici e al comportamento usuale di questi mammiferi, è stata la presenza di ioni positivi nell’aria. Tali ioni sono stati osservati in esperimenti di compressione delle rocce, potendo quindi essere legati al terremoto, e dovrebbero rendere conto anche dell’osservazione dei fenomeni luminosi, vedi http://blueplanetheart.blogspot.it/2014/01/luci-prima-del-sisma-ecco-lo-studio.html.

Le cariche elettriche, che si concentrano sulle punte, sarebbero migrate dalla regione dell’ipocentro alle asperità della superficie terrestre, cioè sulla cima delle montagne, e quì sarebbero passate in atmosfera per ionizzazione. Gli ioni in atmosfera si attaccano alle goccioline d’acqua e ai granelli di polvere potendo essere respirati. A questo punto è noto da alcuni esperimenti condotti già negli anni 70 che le cariche elettriche positive, una volta entrate nel sangue, vanno a stimolare la produzione di serotonina. L’aumento di serotonina ha l’effetto di provocare diversi tipi di malesseri, e può aver prodotto un senso di fastidio nelle mucche spingendole ad allontanarsi dal pascolo poco prima del terremoto, quando la crosta stava per fratturarsi.

 

Fonte : http://blueplanetheart.blogspot.it/2014/06/le-mucche-serravalle-del-chienti.html

Michele