Uno studio britannico del Met Office, che prevedeva che le temperature sarebbero aumentate fino a mezzo grado centigrado negli ultimi 10 anni, sta per essere ridicolizzato dopo che, recentemente, è stato rivelato che le reali temperature stanno diminuendo.
Lo studio peer-reviewed di Doug M. Smith et al, intitolato : “Previsione delle temperature superficiali per il prossimo decennio, perfezionata da un modello climatico” -, e che è stato presentato sulla rivista Science – aveva previsto erroneamente, da diversi anni, che negli ultimi dieci anni si sarebbe registrato un caldo record.
Nel documento, si affermava:
“… Prevediamo un ulteriore riscaldamento nel corso del prossimo decennio, con un 2014, previsto essere di 0,30 ° ± 0,21 ° C [con un intervallo di confidenza che va dal 5 al 95%] più caldo, rispetto al valore osservato nel 2004. Inoltre, prevediamo che almeno la metà degli anni dopo il 2009 saranno più caldi rispetto al 1998, l’anno più caldo attualmente registrato.”
Tuttavia, adesso, siamo in grado di analizzare i dati reali sulle variazioni di temperatura, quindi possiamo osservare che, in realtà, si è verificato un raffreddamento di 0.014 gradi negli ultimi 10 anni, e cioè un valore di temperatura media addirittura inferiore alla stima più bassa.
Inoltre, neanche un solo anno è stato più caldo del 1998, nonostante il documento prevedeva che almeno tre anni lo sarebbero stati.
Il grafico riportato qui sopra, di Kalte Sonne, mostra i dati osservati dal meteo office (sottile linea grigia) con le predizioni di Smith (linee di colore rosso e blu) e l’andamento reale (spessa linea nera) sovrapposti. Possiamo vedere chiaramente, che non solo la linea di tendenza reale è ben al di fuori della gamma di previsioni di Smith et al., ma quest’ultima in realtà si abbassa leggermente.
Sul blog tedesco che si occupa di clima “Die Kalte Sonne”, lo scienziato Frank Bosse dice che nello studio di Smith et al. si è omesso di prendere in considerazione i cicli oceanici noti e altri fattori naturali.
Smith ha allora replicato, scrivendo un nuovo saggio che ha preso in considerazione più fattori, ma Bosse scrive che l’intervallo di incertezza lo rende “più o meno inutile”.
Dalla traduzione ripresa sulla piattaforma NoTricksZone, Bosse conclude:
“Finché l’uomo non è in grado di determinare con la precisione necessaria il ruolo della variabilità naturale sul nostro clima osservato, il calcolo dell’impatto dei gas serra rimarrà una profezia. Ti senti in colpa perché stai ancora utilizzando le lampadine a incandescenza? Non ti preoccupare per questo !”
Fonte : http://www.climatechangedispatch.com/global-warming-study-ridiculed-after-temperatures-drop.html
Michele