Mi è giunta notizia, leggendo gli ultimi post pubblicati sul blog Tallbloke’s Talkshop, che il dott. Nicola Scafetta sta per presentare un nuovo documento scientifico. Una documentata e completa risposta scientifica, alle recenti critiche sulla teoria planetaria come origine delle varizione solari e climatiche sul nostro pianeta, formulate da Holm & Cauquoin, nei primi mesi del 2014. La carta, in corso di stampa, uscirà su Astrophysics and Space Science ed è disponibile al seguente indirizzo : http://people.duke.edu/~ns2002/pdf/art_10.1007_s10509-014-2111-8.pdf
Riassunto
Nel corso degli ultimi anni, una serie di opere hanno proposto che le armoniche planetarie regolano le oscillazioni solari. Anche il clima della Terra sembra presentare una firma di più armoniche astronomiche. Qui mi rivolgo alcune critiche, sostenendo che le armoniche planetarie non apparirebbero nei dati. In questo documento mostrerò che una analisi attenta e migliore dei dati disponibili supporta la teoria planetaria di variazione solare e del clima anche nei casi criticati. In particolare, mostro che: (1) un’alta risoluzione delle registrazioni delle deleghe cosmogeniche del 10Be e 14C dell’attività solare, sia durante l’Olocene, che durante la fase interglaciale Marine 9.3 (MIS 9.3), 325-336 anni fa, presentano quattro picchi spettrali comuni (con un livello di confidenza ⪆95%) a circa 103, 115, 130 e 150 anni (questa è la banda di frequenza che genera il Maunder e il Dalton come grandi minimi solari) che può essere dedotta da un semplice modello solare basato su un accoppiamento non lineare generico tra l’armoniche planetarie e solari; (2) l’analisi (MVDR), conferma l’esistenza di armoniche astronomiche persistenti nei registri del clima decennali e su scale multidecadali, quando viene utilizzato un appropriato con una finestra di lunghezza (L≈110 anni) per garantire una risoluzione spettrale sufficiente a risolvere almeno le principali armoniche astronomiche. La lunghezza della teorica finestra ottimale desumibile da considerazioni astronomiche è tuttavia di ⪆178.4 anni, perché le frequenze planetarie sono armoniche di un tale periodo. Tuttavia, questa lunghezza, è maggiore del segnale disponibile della temperatura, di 164 anni. Così, il miglior test di coerenza, può essere attualmente effettuato solo utilizzando una singola finestra purchè il disco strumentale della temperatura venga confrontato direttamente con la temperatura e gli spettri astronomici. Come fatto in Scafetta (J. Atmos Sol Terr Phys 72 (13)….: 951-970, 2010) e riconfermato in questa carta. L’esistenza di una coerenza spettrale tra oscillazioni planetarie, solari e climatiche è confermato nei seguenti periodi: anno di 5,2 – 5,93 – 6,62 – 7,42 e 9,1 (principale ciclo di marea lunare), anno di 10,4 ( relativo a 9,93-10,87-11,86 armoniche del ciclo solare), anno di 13,8-15,0, ~ 20 , ~ 30 e ~61, 103, 115, 130, 150 e circa 1000. Questo lavoro risponde alle critiche di Cauquoin et al. (Astron Astrophys 561:.. A132, 2014), che hanno ignorato le teorie planetarie alternative di variazione solare, e di Holm (J. Atmos Sol Terr Phys 110-111:…. 23-27, 2014A), che hanno utilizzato una inadeguata analisi fisica e di frequenza temporale dei dati.
Michele