Una nuova ricerca scientifica, pubblicata sulla rivista Elsevier, cerca di dare una risposta a questo affascinate interrogativo attraverso lo studio dell’interazione solare-planetaria.
Studio fenomenologico sulla tempistica dei minimi dell’attività solare dello scorso millennio, attraverso una modellazione fisica dell’interazione fra il Sole e i pianeti
di Rodolfo Gustavo Cionco e Willie Soon
DOI: 10.1016/j.newast.2014.07.001
Riassunto
In questo studio integriamo numericamente il movimento orbitale del Sole attorno al baricentro del sistema solare sotto la perturbazione persistente dei pianeti di epoca J2000.0 (= mezzogiorno UT [tempo universale] del 1° Gennaio 2000), indietro per circa un millennio e avanti per un altro millennio, fino al 3000 dC. Attraverso l’analisi dell’interazione fra il Sole e i pianeti (SPI), e sulla base dei lavori di Wolff e Patrone (2010), abbiamo calcolato le corrispondenti variazioni della specifica energia potenziale (PE) immagazzinata all’interno del Sole, che potrebbe essere rilasciata dagli scambi delle due rotazioni, elementi fluidi-massa che conservano il loro momento angolare. Questa produzione di energia avviene per effetto della dinamica roto-traslatoria del nucleoattorno al baricentro del sistema solare. Troviamo che le variazioni massime di questi stoccaggi di energia potenziale corrispondono molto bene con le occorrenze dei ben documentati eventi dei“Grandi Minimi solari” (GM), su tutte le registrazioni dell’attività magnetica solare, disponibile per i passati 1000 anni. E’ anche chiaro che i cambiamenti massimi di PE precedono gli eventi dei grandi minimi solari, in quanto siamo in grado di identificare i precursori dell’imminente indebolimento dell’attività solare per un periodo prolungato. La dinamica di questi minimi PE si spiega con il posizionamento del sole alla minima distanza dal baricentro, nonchè alla notevole quantità di tempo che il sole impiega nel suo movimento rotatorio intorno al baricentro stesso . Abbiamo effettuato il nostro calcolo della PE per i prossimi mille anni, fino al 3000 dC. Se la nostra assunzione è corretta, ossia che i minimi dell’attività solare corrispondono ai minimi PE, allora possiamo identificare un bel paio di eventi significativi di minimi solari GM, con un raggruppamento di impulsi minimi PE a partire da circa 2150, 2310, 2500, 2700 e 2850.
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Riporto la Figura n°3 ripresa dal documento :
Parametro di traslazionale-rotazione Ω/ω (vedi il pannello superiore); energia potenziale totale, Petot (vedi il pannello centrale), memorizzati nel Sole a tre punti chiave e delega del numero dele macchie solari, SN, ricostruita da Usoskin et al. (2014) (linea continua; pannello inferiore) che copre l’ultimo millennio. L’annuale osservazione del SN (linea tratteggiata) è indicata dal 1749-2013, nel pannello inferiore. I minimi mpulsi della PEtot, sono prodotti dall’approccio del Sole vicino al baricentro. Inoltre, anche questi epoche, Ω/ω rapporto ha i suoi valori massimi. Gli eventi noti dei grandi minimi solari, dedotti dalle deleghe dell’attività solare, sono contrassegnati con le diciture (DM, WM, SM, MM, e DM). I nomi degli impulsi minimi Petot, tra il minimo di Oort e il minimo di Wolf (MeP) e il relativo minimo prolungato in corso (OnP) sono identificati, così come quelli corrispondenti ai diretti eventi minimi storici GM.
Fonte : http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1384107614000992
Michele