David Archibald : Febbraio 2015 – Aggiornamento del ciclo solare

Il ciclo solare 24 continua ad essere inferiore alla maggior parte delle previsioni realizzate durante gli anni del declino del ciclo solare 23. David Archibald fornisce un aggiornamento sullo stato attuale del ciclo solare 24, dimostrando che rimane piuttosto basso, e non segue le proiezioni “ufficiali” basate su modelli e/o altri strumenti di previsione, alcuni dei quali, che sostenevano fin dal 2006 che il ciclo 24 sarebbe stato il 30-50% più forte del ciclo 23. Finora, il ciclo solare 24 è stato più simile ai cicli solari 10-15 che sono iniziati nel 1855 e si sono conclusi nel 1923. È interessante notare che il ciclo solare 10 ha prodotto il famoso evento Carrington, che se si fosse verificato oggi, sarebbe probabilmente stato devastante per la nostra rete elettrica ed elettronica molto sensibile.

Figura 1 : Sunspot number Fonte: SILSO data/image, Royal Observatory of Belgium, Brussels – Il Ciclo Solare 24 è nella fase di massimo solare da più di un anno ormai. Il declino delle macchie solari dal secondo picco è in corso.

Figura 2 : Indice AP 1932-2015 L’Indice AP, un indice geomagnetico guidato dal magnetismo del Sole e il vento solare, e questo rimane a livelli dei precedenti minimi dei cicli solari.

Figura 3 : Sunspot Area rispetto all’Indice Ap 1932-2105 Dal sito di Jan Janssens : Solaemon, questo grafico compara l’indice Ap con le aree delle macchie solari dal 1932. I minimi assoluti nell’Indice Ap corrispondono ai minimi del ciclo solare, ma il picco nell’indice Ap può essere molto più ritardato rispetto ai picchi del ciclo solare. Si noti che l’indice Ap era molto forte durante il periodo di raffreddamento dal 1970 fino ai minimi dei cicli solari 20/21.

Figura 4 : Mensile flusso solare F10.7 dal 1948 al 2015 – Il flusso F10.7 è un osservatore imparziale e quindi molti lo preferiscono al numero delle macchie solari. Questo grafico, conferma un secondo picco nel Ciclo Solare 24 nel corso dell’ultimo anno. Con un flusso F10.7 sopra i 100 siamo in fase di riscaldamento, sotto i 100 in raffreddamento. Questo dato negli ultimi anni ha fornito un piccolo impulso al riscaldamento nel sistema climatico terrestre.

Figura 5 : Inclinazione dell’angolo della corrente eliosferica da 1976 al 2015 – L’angolo dell’inclinazione della corrente eliosferica si appiattisce nel minimo solare. Per il minimo del ciclo solare SC23-SC24, si è verificato nel mese di ottobre 2009. Da quel minimo e da quando si effettuano le registrazioni, questo angolo di inclinazione è quello che è salito più velocemente da tre cicli e mezzo. Il picco dell’angolo d’inclinazione è anche quello che risulta essere il più ampio nel record delle registrazioni.

Figura 6 : Pressione del flusso del vento solare, dal 1967 al 2015 –  Questo grafico mostra un aumento dal minimo alla fine del 1960, al picco durante il massimo del ciclo solare 22 e poi il declino di 23 anni da quel picco. E’ questo il ritmo che modula il flusso dei raggi cosmici galattici nei pianeti interni del sistema solare.

Figura 7 : Oulu Conteggio dei neutroni, dal 1964 al 2015 – I raggi cosmici galattici producono una doccia continua di neutroni nella bassa atmosfera. Il significato climatico di questi neutroni è che forniscono i siti di nucleazione per la formazione delle nubi. Nubi, che a sua volta riflettono più luce solare che sulla terra o nel mare aperto, raffreddando il pianeta. Il conteggio di neutroni segue l’attività solare con un ritardo di circa un anno, che riflette il tempo necessario al vento solare per raggiungere le parti esterne del sistema solare.

Figura 8 : Somma della forza del campo magnetico polare solare, dal  1976 al 2015 – Questo dato ci viene fornito dall’osservatorio solare Wilson, grazie all’aggiornamento dei dati del dottor Hoeksma. Come per l’angolo dell’inclinazione della corrente eliosferica, sembra esserci un’ampiezza superiore e non molta energia nel sistema.

Figure 9 : Livellato conteggio del numero delle macchie solari nei mesi del minimo
Anche questo grafico e stato ripreso dalla piattaforma di Jan Janssens. Questa figura mostra che il ciclo solare 24 (linea verde) rispetto alle medie dei cicli solari da 10 a 15 (linea blu) e cicli solari da 16-23 (linea rossa continua). In termini di cicli analoghi, il ciclo solare 24 è stato più simile ai cicli solari da 10 a 15.

Figura 10 : Latitudine delle macchie solari – Ancora una volta dal sito di Jan Janssens, questa figura mostra la latitudine delle macchie solari del ciclo solare 24 (linea verde) rispetto alla media dei cicli solari dal 19 al 23. Come nota ai fini della comprensione di questo grafico, si specifica che si è utilizzato un diverso mese di partenza del minimo. In questo caso è l’agosto del 2007. Questo grafico è importante perchè evidenzia che il ciclo solare 24 non è più veloce o più lento rispetto ai precedenti cinque cicli. Ciò non esclude che il ciclo solare 24 diventi un ciclo molto lungo se la coda comprenderà un periodo senza macchie solari.

Fonte : http://wattsupwiththat.com/2015/02/15/solar-cycle-24-update-for-february-2015/

9 pensieri su “David Archibald : Febbraio 2015 – Aggiornamento del ciclo solare

  1. La figura 8
    😯

    Due interrogativi :
    A) Quanti cicli solari occorreranno per uscire da questo minimo solare ?
    b) Quanto sprofonderà ulteriormente il magnetismo della nostra stella nel prossimo ciclo solare ?

    Grazie simone per la traduzione

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  2. Attualmente il ciclo solare appare in fase di declino post massimo: ormai da 4 mesi consecutivi lo smoothed sunspot number è in calo. Anche il sn mensile ed il solar flux confermano questo declino.
    Penso sia iniziato il percorso che ci porterá al prossimo minimo. Naturalmente ciò non esclude temporanei sussulti di attivitá, ma non credo cambieranno la tendenza.

    Sul ciclo 25 si è detto troppo e nulla al tempo stesso. Per una possibile previsione, suggerisco di vedere le rubriche solari pubblicate negli ultimi mesi.

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  3. Michele:
    La figura 8

    Due interrogativi :
    A) Quanti cicli solari occorreranno per uscire da questo minimo solare ?
    b) Quanto sprofonderà ulteriormente il magnetismo della nostra stella nel prossimo ciclo solare ?

    Grazie simone per la traduzione

    Al primo interrogativo abbiamo tentato di rispondere, umilmente, anche noi di NIA nella Rubrica Solare: l’andamento del campo magnetico delle macchie potrebbe essere una “spia” di ciò che accadrá in futuro. Finora lo è stato.

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  4. Buongiorno a tutti!
    Volevo porre l’attenzione sulla discesa del SF che si è registrato neghli ultimi 10 giorni, nonostante una presenza consistente di macchie.
    Ricordo che nei mesi scorsi, in condizioni simili del Sole, il SF faceva registrare valori decisamente superiori, attorno a 130-140.

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  5. Infatti, considerato che attualmente abbiamo flusso a 114 e vento sotto i 350 km/h con puntate sotto i 300 ad esempio ieri (292km/h) appena la macchiona degli ultimi giorni girera’ penso che vedremo sf a quota 105-110 circa e potremmo avere a questo punto sf mensile 121 +- 2.
    Notevoli sono gia’ adesso rispetto allo scorso mese il calo ulteriore degli indici geomagnetici e del conteggio delle macchie solari.
    Insomma, passo dopo passo stiamo costruendo il nuovo minimo. In attesa di vedere stabilizzarsi i valori dei due poli magnetici, che salvo sorprese saranno i piu’ deboli degli ultimi 100 anni.

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