Multifrattali suggeriscono l’esistenza di un processo fisico sconosciuto nel Sole

6wart007-Floating_DebrisLe famose macchie solari presenti sulla superficie della stella sono il risultato di forti dinamiche dei campi magnetici, e il loro numero è un indicatore importante dello stato dell’attività solare. Presso l’istituto di fisica nucleare dell’accademia polacca delle scienze di Cracovia, in Polonia, i ricercatori hanno condotto delle analisi multifrattali sulla variazioni del numero di macchie solari. I risultati che emergono dai grafici rilevano una forma sorprendentemente asimmetrica, il che suggerisce che nella genesi delle macchie solari possono essere coinvolti processi fisici finora ad ora sconosciuti.
Le analisi matematiche multifrattali hanno fornito preziose informazioni sui fenomeni dinamici, che si verificano a vari livelli di complessità.
I frattali hanno una qualità caratteristica di auto-similarità: ogni frammento mantiene una somiglianza con la sua forma iniziale, anche dopo l’ingrandimento o la riduzione. E’ degno di nota che il ridimensionamento di un determinato frammento di un frattale ordinario avviene alla stessa velocità, e se allarghiamo un frattale x un numero di volte in un solo posto, altre strutture simili si presenteranno simili a quelle originali e se fatto in una posizione diversa, l’allargamento avverrà nello stesso modo. Alcuni frattali sono così distintivi che hanno guadagnato la fama anche nella cultura popolare. Questi includono, tra gli altri, il triangolo di Sierpinski costruito nel 1915 da Waclaw Sierpinski, e la serie caratteristica descritta per la prima volta dal matematico francese di origine polacca, Benoit Mandelbrot.

L’analisi multifrattale, condotta dall’istituto di Fisica Nucleare dell’Accademia polacca delle scienze a Cracovia, in Polonia, suggerisce l’esistenza di un meccanismo sconosciuto sul Sole, influenzate dalle variazioni del numero di macchie solari. Grafici sull’analisi multifrattale della variabilità delle macchie solari mostrano una chiara asimmetria. Nella figura sopra riportata, l’asse orizzontale rappresenta il grado di singolarità, mentre l’asse verticale mostra lo spettro di singolarità. (Image: IFJ PAN, NASA / GSFC / SDO).

“I grafici generati dall’analisi multifrattale rivela una certa asimmetria, ed è su questo che abbiamo rivolto la nostra attenzione. Fino ad oggi, l’asimmetria è stata trattata come un sottoprodotto del metodo di calcolo. Abbiamo dimostrato che l’asimmetria ci potrebbe portare preziose informazioni sulla natura dei processi analizzati. Con questo approccio, guardando alcuni dei grafici, per esempio quelli riguardanti il numero di macchie solari sulla faccia del Sole, arriviamo a conclusioni molto interessanti”, dice il Prof. Stanislaw Drozdz (PAS INP , Cracovia University of Technology).
“In un certo senso, i multifrattali sono frattali di frattali. Essi non sono semplicemente la somma dei frattali e non possono essere divisi per tornare alle loro componenti originali, perché la loro “trama” è frattale in natura. Questo specifico intreccio specifico provoca ogni frammento di un multifrattale per ingrandire a un ritmo diverso”, spiega il dottor Pawel Oswiecimka (INP PAS), il co-autore.

I risultati delle analisi multifrattale sembrano supportare l’ipotesi che il Sole può funzionare con non uno ma due meccanismi responsabili della generazione di campi magnetici. La ricerca proseguirà in collaborazione con l’Osservatorio Reale del Belgio di Bruxelles.

Il documento scientifico : http://journals.aps.org/pre/abstract/10.1103/PhysRevE.91.030902
Fonte : http://www.sciencedaily.com/releases/2015/04/150429113204.htm

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Immagine CAPTCHA

*

Aggiungi una immagine

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.