Il circuito quantico di dinamiche frattali spaziali ZDQD utilizzato come rilevatore di flare solari, la diminuzione delle onde gravitazionali e il prossimo raffreddamento del clima sulla Terra di Reginald T. Cahill
Scuola di Scienze Chimiche e Fisiche, Flinders University, Adelaide 5001, Australia [email protected] I progressi in Fisica 10, 236-242, 2014
Fluttuazioni della velocità dello spazio, che hanno uno spettro 1/f, è dimostrato essere la causa delle eruzioni solari. La direzione e la grandezza del flusso dello spazio è stato rilevato in numerose e diverse tecniche sperimentali, ed è vicino al normale piano dell’eclittica. I dati ricavati dal circuito Quantum Zener Diode –ZDQD-, con diodo Zener, dimostrano che le fluttuazioni della velocità dello spazio corrispondono strettamente al conteggio delle macchie solari del ciclo SC23 e rivelano che le importanti eruzioni solari seguono queste grandi fluttuazioni della velocità dello spazio di circa 6 giorni. Ciò implica un periodo di avvertimento di circa 5 giorni, che ci permette di utilizzare tale circuteria come rilevatore di future e importanti eruzioni solari. Questo, ha conseguenze importanti, in quanto è in grado di proteggere i diversi veicoli spaziali e i diversi sistemi elettrici situati sulla Terra dal successivo arrivo di plasma espulso durante un brillamento solare. Queste fluttuazioni, sono le reali onde gravitazionali, ed hanno una grande importanza. Questa scoperta è una significativa applicazione del fenomeno teorico e dinamico dello spazio. In questo lavoro, evidenziamo inoltre che l’impatto di questo flusso turbolento sul clima della Terra è l’input principale dell’energia nei sistemi, che è la base del rivelatore –ZDQD-. Queste larghe fluttuazioni nello spazio hanno un forte impatto sia sul sole, che su la Terra e spiegano le correlazioni delle temperatura con l’attività solare e che l’incremento o l’abbassamento delle temperature della Terra non è causato dall’attività solare. Ciò implica che il dibattito sul clima terrestre è mancato di un processo fisico chiave. Le future decrescenti onde gravitazionali implicheranno una successiva epoca di raffreddamento per la Terra per i prossimi 30 anni.
Il semplice setup elettronico, il circuito ZDQD, utilizzato come rilevatore
Figura 1: Il circuito con il diodo Zener Diode rivelatore dell’onda gravitazionale, con montata la batteria AA da 1.5V, il diodo Zener 1N4728A avente una tensione di Zener di 3.3V, in modalità di polarizzazione inversa, il resistore R da 10KOhm. La tensione V ai capi del resistore viene misurata e utilizzata per determinare la fluttuante corrente di tunneling (L’effetto tunnel è un effetto quanto-meccanico che permette una transizione ad uno stato impedito dalla meccanica classica) attraverso i diodi Zener.
Figura 2: In alto, le misurazioni delle fluttuazioni della corrente nel diodo Zener, dall’inizio del ciclo solare SC23, 1° gennaio 2000. Sotto, il conteggio delle macchie solari per lo stesso periodo. Si osservi la stretta correlazione tra questi due fenomeni.
Alcuni passi estratti dalle conclusioni :
“…… La velocità e la direzione del flusso da tali rivelatori hanno confermato i risultati degli esperimenti precedenti, iniziati con Michelson e Morley nel 1887 utilizzando l’interferometro. Altre tecniche sperimentali hanno usato le velocità RF nei cavi coassiali, cavi doppi RF coassiali e fibre ottiche, velocità RF in cavi coassiali doppi. L’implicazione principale è che esiste lo spazio, perché è rilevabile, ed ha notevole flusso frattale turbolente, ed è un sistema dinamico complesso, contrariamente a quanto affermato dal 1905 che lo spazio non esiste…..Utilizzando rivelatori di onde gravitazionali a diodi Zener con un filtraggio di dati, affermiamo la possibilità di prevedere con circa 5 giorni di preavviso il manifestarsi di un grande brillamento solare. Inoltre, poiché questi rivelatori sono così semplici da poter realizzare, potrebbero essere inclusi in tutte le sonde spaziali future, così da aumentare notevolmente l’affidabilità dei nuovi sistemi d’allarme. Il dati usati in questo studio provengono da un progetto che oramai opera da circa 18 anni, che era basato sul presupposto errato che le attuali fluttuazioni del giunzioni pn in polarizzazione inversa erano causate fluttuazione quantistiche, come affermato nella consueta interpretazione della teoria quantistica. Tuttavia recenti esperimenti, hanno dimostrato che le fluttuazioni di corrente registrate nei diodi sono completamente determinate da fluttuazioni nello spazio di passaggio. Una seconda importante scoperta è che le correlazioni su tempi lunghi tra le variazioni di temperatura della Terra e il conteggio dei brillamenti solare si spiegano come risultato delle onde gravitazionali, e non per le piccole variazioni dell’irradianza solare che si accompagnano con i brillamenti solari.
Figura 3: Grafico che riporta la turbolenza delle onde gravitazionali, dal 1749 ad oggi (grafico rosso), in base al conteggio dei flare solari, come mostrato in fig. 1. I dati sono stati estratti dal portale di D. Archibald, aggiornamento solare del marzo 2012. I dati dei flare solari sono stati filtrati usando un filtro passa-basso. Qui si sostiene quindi che il ciclo solare di 11 anni è causato da una galattica turbolenza nel flusso dello spazio, che ora può essere facilmente misurata usando il circuito ZDQD. Oltre il 2014 abbiamo utilizzato le ampiezze di Fourier estrapolare al 2050 (blu trama), che assume uno spettro 1 / f in corso. Questa estrapolazione ci suggerisce che siamo di fronte ad un’epoca di bassa turbolenza del flusso di spazio, e quindi una riduzione delle temperatura della Terra.
Tutto ciò ci porta a prevedere che la prossima diminuzione delle onde gravitazionali rintracciabile nelle fig. 2 e 3, si tradurrà in un raffreddamento del clima terrestre, come è stato sperimentato nelle precedenti epoche della Terra quando le onde gravitazionali subirono un periodo di attività ridotta. ….. La scienza del clima è mancata di un processo fisico chiave fino ad ora….”
Il documento : http://vixra.org/pdf/1410.0014v1.pdf