Secondo l’istituto meteorologico danese, domenica 28 giugno 2015, l’estensione del ghiaccio marino artico ha registrato, per questa data, il più alto valore dell’ultimo decennio. Ciò significa, che il ghiaccio, non si sta sciogliendo velocemente come negli ultimi anni. Ed inoltre… sarà interessante osservare, non solo come si concluderà la stagione, ma se la ripresa registrata a fine luglio/inizio (stagioni 2013/2014) si presenterà nuovamente….
Buon inizio settimana,
MC
FabioDue,
in ogni caso mi sembra strano ad esempio oggi sempre sul lungo periodo vedono molto freddo sull atlantico settentrionale tra scozia islanda groenlandia e sacndinavia.. anche guardando quelle a 500 il vortice polare sembra si sposti dal polo fino all’ islanda
si parla sempre nel lungo periodo le carte che guardo son quelle di meteogiornale.
ovviamente bisogna aspettare ma cosa succederebbe se fosse davvero così?
Ermes(Quote) (Reply)
I ghiacci artici in estate sono in massima parte oltre la Groenlandia. Dunque le vicende meteo dell’isola non li riguardano direttamente: prova ne è il fatto che l’estensione dei ghiacci prosegue tranquillamente nella sua riduzione, senza crolli.
FabioDue(Quote) (Reply)
Siamo in zona grigia (riferimento 1979-2000)
https://sunshinehours.files.wordpress.com/2015/07/arctic_sea_ice_extent_zoomed_2015_day_186_1981-2010.png?w=1024&h=682
[img]https://sunshinehours.files.wordpress.com/2015/07/arctic_sea_ice_extent_zoomed_2015_day_186_1981-2010.png?w=1024&h=682[/img]
Michele(Quote) (Reply)
green-land……..ma secondo voi un eventuale scoglimento totale dei ghiacci in groenlandia potrebbe in qualche modo cambiar la circolazione rendendola perennemente anticiclonica con l’irraggiamento del suolo ?
piero(Quote) (Reply)
http://i.picasion.com/pic80/353447262abbfa1209b49b0f7aeb8143.gif
piero(Quote) (Reply)
Si scioglie per poi tornare con neve e ghiaccio.
Tranquillo è tutto ciclico.
Viceversa sarà interessante notare quali potranno essere le regioni del pianeta che subiranno maggioremente questi violenti cambiamenti climatici.
Qui su Nia ricordo di aver presentato qualche ricerca che evidenzia come (già avvenuto in passato) questi cambiamenti hanno la caratteristica di essere maggiormente locali e non globali. In poche parole, ci saranno nazioni e/o regioni del pianeta che subiranno maggiormente dette alterazioni. La mia idea è inoltre che stiamo entrando in un regime climatico altamente non-lineare, con estremizzazioni rivolte da entrame le parti. Difficile fare in questo momento previsioni, ne locali e ne globali, fino a quando un minimo di equilibrio viene raggiunto.
Adesso la vedo proprio dura, specie se si parla di tempistiche.
Michele(Quote) (Reply)
Michele,
sara’…. ma una + 8 stabile a 850hpa polare a luglio mi fa un po essere dubbioso … di certo la prima a subirne le conseguenze sara’ l’europa ….
piero(Quote) (Reply)