Ancora balene & terremoti

Era il lontano 2011, ed avevo realizzato quest’articolo a titolo : Non c’è miglior sensore che quello all’interno di un corpo vivente. Articolo suddiviso in due parti :

http://daltonsminima.altervista.org/2011/02/24/non-c%E2%80%99e-miglior-sensore-che-quello-all%E2%80%99interno-di-un-corpo-vivente-%E2%80%93-prima-parte/

http://daltonsminima.altervista.org/2011/02/28/non-c’e-miglior-sensore-che-quello-all’interno-di-un-corpo-vivente-–-seconda-parte/

Un forte terremoto di magnitudo M6.3, registrato nella passata notte italiana in Alaska e una recente e traumatica notizia che ha investito il regno animale (notizia comunicatami da un nostro lettore nella giornata di ieri), hanno decisamente e violentemente riattivato in me il ricordo di quella stretta e sincronica comunicazione che intercorre tra ( in termini di occorrenza nel luogo e tempistica), il disorientamento e/o morte di alcune specie animali (come le balene o i delfini o altre) e le violente manifestazioni geologiche.

La cronaca di questi giorni, uscita è ripresa da molte testate giornalistiche sul web. Domenica 27 luglio 2015 :

http://mainenewsonline.com/content/15075401-researchers-failed-find-answer-mass-whale-die-alaska

 ….I ricercatori che lavorano sulle delle carcasse di balene in Alaska, hanno dichiarato che non potranno mai trovare la motivazione della recente morte di 18 balene in via di estinzione trovate galleggiare nei pressi dell’isola di Kodiak dell’Alaska. Il team, che lavora al caso, riferisce che la raccolta dei campioni dalle carcasse delle balene è molto problematica. In un primo momento c’erano 18 balene di due specie, 10 balenottere comuni e 8 megattere. Riferiscono inoltre, che le megattere, sono ridotte così male (decomposte) che il prelievo di qualsiasi campione utilizzabile per le loro analisi non era possibile. Kate Wynne, specialista di mammiferi marini presso l’università di Sea Grant dell’Alaska, ha detto in una dichiarazione che la scoperta di queste balene in una condizione così pessima è un evento insolito e misterioso. Wynne riferisce inoltre che i ricercatori vedono raramente una carcassa di una balena, una circa ogni paio d’anni….

Adesso, il terremoto registrato in Alaska, non molto lontano da l’isola di Kodiak :

M 6.3 – SOUTHERN ALASKA – 2015-07-29 02:35:57 UTC

http://www.emsc-csem.org/Earthquake/earthquake.php?id=452663

 

Michele

2 pensieri su “Ancora balene & terremoti

  1. C’è da dire che le carcasse delle balene sono state scoperte tra la fine di maggio e l’inizio di luglio, ed erano già allora in avanzato stato di decomposizione.
    Trovare un nesso su una base esclusivamente geografica non è un po’ forzato, vista l’ampia distanza temporale?
    Qualche mese mi pare eccessivo per parlare di “stretta e sincronica comunicazione che intercorre … … in termini di occorrenza nel luogo e tempistica”

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  2. Black Carapax:
    C’è da dire che le carcasse delle balene sono state scoperte tra la fine di maggio e l’inizio di luglio, ed erano già allora in avanzato stato di decomposizione.

    La stessa regione, il 24,26 e 29 Giugno, era stata interessata da vari sisma di magnitudo M5.8,M4.8,M4.9

    http://geofon.gfz-potsdam.de/eqinfo/list.php?datemin=2015-01-01&datemax=2015-07-29&latmin=57&latmax=62&lonmin=156&lonmax=150&magmin=3&fmt=html&nmax=1000

    [img]http://geofon.gfz-potsdam.de/data/alerts/2015/gfz2015mhqd/gfz2015mhqd.jpg[/img]

    La destabilizzazione ambientale, molto probabilmente, è maturata nel tempo.

      (Quote)  (Reply)

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