Toscana, 24 Agosto 1456 come oggi : Il grande turbine descritto da Nicolò Machiavelli

Di grande interesse è una cronaca di Nicolò Machiavelli riguardante un potente tornado abbattutosi nell’Italia centrale il 24 agosto del 1456. Riportiamo di seguito la vivida descrizione del fenomeno fatta dallo scrittore fiorentino.

Ma tornando alle cose d’Italia, dico come e’ correva l’anno 1456, quando i tumulti mossi da Jacopo Piccinino finirono; donde che, posate l’armi dagli uomini, parve che Iddio le volessi prendere Egli, tanta fu una tempesta di venti che allora seguì, la quale in Toscana fece inauditi per lo addietro, e a chi per lo avvenire lo intenderà, maravigliosi e memorabili effetti. Partissi a’ 24 d’agosto, una ora avanti del giorno, dalle parti del mare di sopra di verso Ancona, e attraversando per la Italia entrò nel mare di sotto verso Pisa, uno turbine d’una nugolaglia grossa e folta, la quale, quasi che due miglia di spazio per ogni verso occupava. Questa, spinta da superiori forze, o naturali o soprannaturali che le fussero, in se medesimo rotta, in se medesimo combatteva; e le spezzate nugole, ora verso il cielo salendo, ora verso terra scendendo, insieme si urtavano; e ora in giro con velocità grandissima si movevano, davanti a loro uno vento fuori di ogni modo impetuoso concitavono; e spessi fuochi e lucidissimi vampi intra loro nel combattere apparivono. Da queste così rotte e confuse nebbie, da questi così furiosi venti e spessi splendori, nasceva un romore non mai più da alcuna qualità o grandezza di tremuoto o di tuono udito; dal quale usciva tanto spavento, che ciascuno che lo sentì giudicava che il fine del mondo fusse venuto, e la terra, l’acqua e il resto del cielo e del mondo, nello antico caos, mescolandosi insieme, ritornassero. Fe’ questo spaventoso turbine, dovunque passò, inauditi e maravigliosi effetti: ma più notabili che altrove, intorno al castello di San Casciano seguirono. E’ questo castello posto propinquo a Firenze a otto miglia, sopra il colle che parte le convalli di Pesa e di Grieve. Infra detto castello, adunque, e il borgo di Santo Andrea, posto sopra il medesimo colle, passando questa furiosa tempesta, a Santo Andrea non aggiunse, e San Casciano rasentò in modo che solo alcuni e cammini d’acune case abbaté; ma fuori, in quello spazio che è dall’uno de’ luoghi detti all’altro, molte case furono infino al piano della terra rovinate. I tetti de’ templi di San Martino a Bagnolo e di Santa Maria della Pace, come sopra quelli erano, furono più che un miglio discosto portati. Un vetturale, insieme con i suoi muli, fu, discosto dalla strada, nelle vicine valli trovato morto. Tutte le più grosse querce, tutti i più gagliardi arbori, che a tanto furore non volevano cedere, furono non solo sbarbati, ma discosto molto da dove avevano le loro radici portati. Onde che, passata la tempesta e venuto il giorno, gli uomini stupiti al tutto erano rimasi. Vedevasi il paese desolato e guasto: vedevasi la rovina delle case e de’ templi: sentivansi i lamenti di quelli che vedevano le loro possesioni destrutte, e sotto le rovine avevano lasciato il loro bestiame e i loro parenti morti: la qual cosa a chi vedeva e udiva recava passione e spavento grandissimo. Volle sanza dubbio Iddio piuttosto minacciare che castigare la Toscana; perchè se tanta tempesta fusse entrata in una città, infra gli abitatori assai e spessi, come la entrò infra querce e arbori e case poche e rade, sanza dubbio faceva quella rovina e fragello che si può con la mente conietturare maggiore. Ma Iddio volle, per allora, che bastasse questo poco di esemplo a rinfrescare intra gli uomini la memoria della potenza sua”.

https://books.google.it/books?id=PQiHTdVh8woC&pg=PA384&lpg=PA384&dq=turbine+machiavelli&source=bl&ots=Xy9ZdZvseM&sig=E60rxeFNBavUXbwGKTF7ybTiGW8&hl=it&sa=X&ved=0CEAQ6AEwB2oVChMIvYnRsonqxgIVCtcsCh3dqwDd#v=onepage&q=turbine%20machiavelli&f=false

Secondo G.Boscovich nel 1749 la descrizione del turbine di Machaivelli era alquanto confusa, mentre quella dell’Ammirati era piu’ realistica; Sappiamo che nemmeno il temporale piu’ violento riuscirebbe ad attraversare indenne l’Appennino, nemmeno un uragano, tantomeno riuscirebbe un tornado.
Sicuramente, condizioni di severo maltempo, erano in atto quel giorno dalla Toscana, alle Marche, ma lo stesso Machiavelli non descrive mai il presunto percorso del turbine da Ancona alla Toscana, tantomeno i suoi danni; comincia la sua descrizione proprio e solo dalla Toscana. Entrambi infatti, sia il l’Ammirati che Machiavelli, asseriscono che il turbine comparve dalle parti di Val d’Elsa, e che i maggiori effetti si ebbero fra S.Andrea e S.Casciano. L’Ammirati, piu’ precisamente, descrive il turbine che dalla Val d’Elsa si sposta sulle zone collinari, presso Locarno, successivamente sulla valle fra S.Casciano e S.Andrea per terminare la sua corsa oltre l’Arno, prima delle alte montagne presso Settignano, ad E di Firenze. Descive quindi un percorso piu’ verosimile, di circa 20 miglia (32 km), e contraria a quella del Machiavelli. Nella descrizione del turbine stesso Machiavelli lo definisce confuso e largo quasi due miglia (3 km), l’Ammirati piu verosimilmente, meno di un miglio (1 km,comunque enorme); Secondo Boscovich Machiavelli descriveva la tempesta in se, mentre l’Ammirati il vero turbine che ne scendeva alla base. Successivamente anche il Muratori fara’ una descrizione del vortice, molto coerente con quella del Ammirati, e non con quella di di Machiavelli. La configurazione piu’ probabile è stata quindi quella di un intensa cella tornadica che si è spostata dal mare sopra Pisa ad ENE verso Firenze, avendo i massimi effetti nei dintorni di S.Casciano, e non da Ancona a Pisa. Entrambi gli autori descrivono comunque gli stessi dannosi effetti, che non modificano la potenza del turbine medesimo.

Fonti :

http://tornadoitalia.altervista.org/

http://www.tornadoit.org/tornadostorici.htm

8 pensieri su “Toscana, 24 Agosto 1456 come oggi : Il grande turbine descritto da Nicolò Machiavelli

  1. jack1973,

    Le previsioni a novant’anni di distanza sono le migliori.
    Se anche ci fosse qualcuno di noi ancora vivo, queste previsioni acchiappa-click saranno ormai (meritatamente) perdute nell’oblio, nessuno verrà mai a dirti “Hai cannato malamente”.
    🙂

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  2. Black Carapax,

    Non c’avevo pensato… giustissimo! Bene, allora, inizierò a fare anche io le previsioni a lunghissimo periodo.
    Per ora, con i miei “sensori naturali”, localmente faccio previsioni migliori di qualunque sito web… 🙂

    Michele,
    Sul picco della seconda metà del XX secolo c’è ben poco da dire… e, credo, giustifichi ampiamente le variazioni climatiche dell’ultimo ventennio.
    Bisognerà vedere quanti anni (direi almeno una ventina) dovranno passare prima che il lungo minimo solare di cui tanto si è discusso incida significativamente sulle temperature globali…

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  3. Michele:
    Per puro caso … 1456

    Hai anticipato un mio dubbio, non avevo i dati sottomano e mi chiedevo come si localizzasse l’evento rispetto all’attività solare.
    Peraltro a logica mi sarei aspettato un momento di alta attività pre-Spörer, con alte temperature ed alti potenziali sul Tirreno, se veramente la cella proveniva da ovest.

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  4. Black Carapax,

    No, postumi di fratture multiple agli arti inferiori…. percezione di variazioni di pressione fino a 72 ore!! 😀 😀

    Tornando al meteo… la situazione sembra farsi interessante: sia GFS che ECMWF vedono una bella apertura da nord-ovest fino a dopo ferragosto… certo, se sarà confermata, si incazzeranno coloro che hanno scelto questa settimana di ferie…. 🙂

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