Siamo prossimi al giro di boa dei ghiacci artici e la fusione sembra quasi terminata. La traccia (secondo il fornitore NSIDC) ci dice che siamo leggermente sotto il 2013/2014, fortunatamente lontani dal 2012 e con una situazione pressochè simile al 2011.
http://nsidc.org/arcticseaicenews/charctic-interactive-sea-ice-graph/
Secondo il fornitore danese siamo già in pista per la risalita, leggermente sotto il 2013/2014 e di poco superiori al 2011.
http://ocean.dmi.dk/arctic/icecover.uk.php
Se si osserva il grafico che riporta l’anomalia dei ghiacci, sembra che quest’ultima abbia raggiunto un certo livellamento, si noti infatti come a partire dal 2007 i dati sembrano oscillare attorno alla linea del chilometro quadrato -1.000.000 :
http://arctic.atmos.uiuc.edu/cryosphere/IMAGES/seaice.anomaly.arctic.png
In giro leggo di un possibile collegamento dell’indice AMO con i ghiacci artici. Credo che nel giro di qualche anno avremo una migliore visione del possibile collegamento.
Michele
Eh, purtroppo siamo messi molto male 🙁
Dall’infarto climatico del 2012 non so se ci riprenderemo
Nix novariensis(Quote) (Reply)
non credo che sia solo l’AMO francamente e quindi non mi aspetto colossali cambiamenti negli anni a venire. Si parla dell’AMO- spesso per giustificare i freddi anni 60 e 70 e quest’anno con AMO- abbiamo avuto un’estate caldissima ed avremo un inverno probabilmente caldo/ molto caldo. Poi ci si giustifica con la posizione delle depressioni che si avvitano ad ovest del continente finendo per ingenerare una risposta calda continua. E quindi???
Roberto 7382(Quote) (Reply)