Anche il Tevere è stato sede di un possibile cambiamento tra il 2008 e il 2010 ?

Influenza delle variazioni del clima sulle piene del Tevere a Roma

di Bencivenga M. e Bersani P.
RIASSUNTO – Nella memoria si cerca di comprendere l’in-fluenza che ha avuto il clima, con le sue variazioni nel tempo, negli eventi di piena del Tevere a Roma. Nella prima parte si prendono in esame tutte le piene sto-riche, dal V secolo a.C. al XX secolo, che hanno causato inondazioni alla città di Roma e si nota una grande corri-spondenza tra la scarsezza di inondazioni nel periodo caldo medievale (800-1200 d.C.) e l’abbondanza di inondazioni re-gistrate invece nel periodo 1550-1850 denominato “Piccola Era Glaciale”. Nella seconda parte della memoria si conferma e si sotto-linea l’intuizione avuta dal Prof. Sabino Palmieri nell’indivi-duare un Change Point Climatico nel bacino del Tevere intorno al 1980. Infine si fa l’ipotesi che intorno al 2008-2010 si stia concretizzando un nuovo Change Point Climatico, il clima dei prossimi anni darà la risposta sul suo effettivo avverarsi.
Alcuni significativi passi ripresi dal documento :
Le piene del fiume Tevere a Roma sono note sin dall’antichità per le inondazioni che causavano alla città di Roma. La prima inondazione di cui si ha certezza storica risale al 414 a.C., essendo documentata da Tito Livio. Naturalmente dal V secolo a.C. ad oggi sono nel tempo cambiate notevolmente le condizioni dell’alveo in città e soprattutto a valle della città.
La memoria delle inondazioni della città di Roma nel periodo romano è arrivata ai nostri giorni grazie agli scritti degli Autori antichi, Tito Livio e Dione Cassio in particolare, mentre le piene del periodo medievale sono state studiate e tramandate da diversi Autori.
Inoltre nella città di Roma per volere dei Papi, a cominciare dall’inondazione del 1180, le inondazioni del fiume venivano ricordate segnando il livello raggiunto dalle acque di piena apponendo (o incidendo) delle lapidi-ricordo su costruzioni poste nei pressi del fiume.

TargaFigura n°1

Come risalta subito all’occhio in figura 1 vi sono due secoli (il X e l’XI d.C.) in cui non sono note inondazioni del Tevere ed altri secoli in cui è nota una sola inondazione. Ciò può essere dovuto o a variazioni del clima (PINNA, 1996) o alla scarsa conoscenza storica, soprattutto del periodo medievale. Il secolo XVI è stato invece il secolo che ha fatto registrare il maggior numero di inondazioni. Ciò è dovuto a due fattori principali: il clima e lo stato di manutenzione dell’alveo del fiume sia nella città di Roma (in
particolare per la presenza dei ponti e dei molini galleggianti) sia nei tratti a monte e a valle della città.
È interessante notare che in PINNA 1996, “Le variazioni del clima, dall’ultima glaciazione alle prospettive per il XXI secolo”, si individua un periodo caldo medievale (800-1200 d.C.) e la cosidetta fase fredda denominata “Piccola Era glaciale” nel periodo 1550-1850. Il periodo caldo medievale sembra coincidere con il periodo assai
scarso di inondazioni in figura 1, mentre la Piccola Era glaciale sembra invece coincidere con i secoli in cui è avvenuto il maggior numero di inondazioni. Per il XVI secolo, il secolo delle grandi inondazioni, bisogna però anche considerare, come detto, le cause antropiche, consistenti soprattutto nella pessima manuntenzione del
fiume a Roma: il Tevere (PENSUTI, 1923) era denominato infatti “receptaculus omnium purgamentorim urbis” (ricettacolo di ogni immondezza della città).

Figura n°5 Figura n°6

A guardare con attenzione il grafico di figura 5 si vede che nell’ultimo decennio 2000-2010 vi è una risalita rispetto al decennio precedente per tutte le portate di piena
Anche se dal 2008-2010, la temperatura non ha subìto variazioni in senso negativo vi sono alcuni indizi quali l’aumento della piovosità sia annuale che nel semestre primavera – estate e l’innalzamento dei livelli di falda nel bacino del Tevere che lasciano ipotizzare che
vi sia forse in atto un nuovo Change point climatico.

Fonte : http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/periodici-tecnici/memorie-descrittive-della-carta-geologica-ditalia/memdes_96_bencivenga_bersani.pdf

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