Una nuova previsione del NOAA suggerisce che il corrente El Niño sta per svanirà velocemente e che quest’ultimo sarà sostituito da un forte evento La Niña. Il Dr. Roger Pielke mi ha suggerito un nuovo modello, prodotto dal laboratorio di ricerca del NOAA – ESRL : Experimental NOAA/ESRL PSD and CU CIRES Forecast in Global Tropics Domain
Oggi, l’uscita di questo nuovo modello, suggerisce l’ingresso un forte e grande evento di raffreddamento per l’oceano pacifico in questo 2016. Le previsioni delle anomalie delle temperature oceaniche superficiali -SST-, sono state prodotte partendo dalle condizioni inziali registrate a partire dal trimestre : Novembre-Dicembre-Gennaio 2015-2016. Il segnale avanza con passi (conteggio) di 0.3 °C. Per consulatare i valori numerici : http://esrl.boulder.noaa.gov/psd/forecasts/sstlim/sstgl.map.latest
Il Dr. Roger Pielke aggiunge :
“…. se le SST globali, l’inferiori temperature delle troposfera e il crollo delle anomalie di calore che si registreranno nella parte superiore dell’oceano saranno corrette …. questa situazione, sarà un buon banco di prova per i modelli climatici globali.“
http://esrl.boulder.noaa.gov/psd/forecasts/sstlim/for4gl.html
Fonte: http://wattsupwiththat.com/2016/02/19/new-noaa-forecast-suggests-current-el-nino-will-fade-fast-and-be-replaced-by-a-strong-cooling-la-nina-this-year/
che effetti potrebbe avere la nina sul porssimo inverno?
alessandro1(Quote) (Reply)
alessandro1,
Per ora starei ai fatti: il Nino si sta indebolendo in modo molto evidente ed è probabile si riduca fino alla neutralità entro l’avvio dell’estate o poco dopo.
L’analisi delle acque sottosuperficiali in tal senso è piuttosto eloquente: http://www.bom.gov.au/cgi-bin/wrap_fwo.pl?IDYOC007.gif
Questo però non garantisce l’arrivo della Nina e non dice nulla sulla sua intensità.
Inoltre, esiste una “barriera di predicibilità”, collocata nel cuore della primavera, che necessita di essere superata prima che le previsioni ENSO siano sufficientemente attendibili.
Aspettiamo con curiosità una eventuale conferma di tale modello sperimentale.
Riguardo gli effetti, l’ideale per un inverno freddo e nevoso in Europa sarebbero:
1) QBO negativa a tutte le quote,
2) ciclo solare debole, cioè prossimo al minimo;
3) Nina debole o al più moderata, eventualmente anche neutralità o Nino molto debole non creano ostacoli particolari al freddo.
Tutte le principali ondate di freddo invernali, dal 1950 ad oggi, si sono verificate nelle condizioni sopracitate: 1956, 1963, 1979, 1985, 1991, 1996, 2005-2006, 2012, tanto per citare quelle che mi vengono in mente su due piedi.
Una Nina forte costituirebbe un elemento di “disturbo”, le cui conseguenze sono da valutare.
FabioDue(Quote) (Reply)
Tecnicamente parlando …. se l’indice “ONI” sta tra +/- (0,5 – 1)
http://www.cpc.ncep.noaa.gov/products/analysis_monitoring/ensostuff/ensoyears.shtml
http://daltonsminima.altervista.org/2015/12/03/otto-grandi-ondate-di-freddo-italiane-in-visione-solare-lunare-geomagnetica-stratosfericaqbo/
[img]http://daltonsminima.altervista.org/wp-content/uploads/2015/12/Tabella-2.jpg[/img]
Allora …. l’inverno in Italia può essere divertente
Quest’anno .. l’indice ha toccato il valore di 2.3 a fine dicembre,
troposfera infiammata dal soffio del pacifico, per la gioia degli Ugo Bardistiii…
😆
Michele(Quote) (Reply)
Ci sono anche modelli per l’ENSO realizzati tenendo conto dell’attività solare e il moto lunare :
http://www.coolingnews.com/the-cause-of-enso
[img]http://www.coolingnews.com/wp-content/uploads/2015/11/ENSO-forecast-Oct-2015-2020.jpg[/img]
Anche questo dice Ninà
Michele(Quote) (Reply)
Michele,
Quello che si può dire ad oggi è che le prospettive del prossimo inverno saranno ben diverse da quelle della stagione ormai al termine, per tutte le ragioni esposte. Poi, nel corso del prossimo autunno, capiremo meglio che cosa la stagione ci riserverà.
FabioDue(Quote) (Reply)