La meteorologia italiana è senza futuro. Aiutaci ad invertire la rotta!

Nella società italiana si riscontra, a diversi livelli e in vari ambiti, un diffuso e crescente interesse verso la meteorologia e le sue applicazioni. Ciononostante, il futuro dei servizi meteorologici istituzionali italiani è paradossalmente oggi più che mai incerto. Mentre gli altri paesi stanno investendo nella conoscenza dei processi del clima e dell’atmosfera, anche per meglio affrontare le sfide del nuovo millennio (adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici, riduzione dell’inquinamento atmosferico, produzione di energia da fonti rinnovabili, efficienza energetica, ecc.) l’Italia non ha ancora percorsi di formazione di livello universitario in grado di formare professionisti, ricercatori e docenti nel settore della meteorologia. I Servizi Regionali sono in difficoltà, bloccati dal Patto di Stabilità e privi di forme di coordinamento efficaci. La Meteorologia Aeronautica, che ha supplito fino ad oggi alla grave mancanza di un Servizio Meteorologico Nazionale Civile, ha subito una profonda riorganizzazione e tagli di risorse. Manca una coordinamento forte di tutte le organizzazioni che in Italia si occupano di meteorologia. La formazione universitaria, da sempre sottodimensionata rispetto alle altre nazioni con cui l’Italia si confronta, risente del mancato turn-over dei docenti e di una sostanziale indifferenza delle università rispetto alla meteorologia. Più in generale, da anni non vi è più né il ricambio, né la sostituzione del personale che va in pensione. I nostri giovani che vogliono lavorare in questo campo trovano spazio e valorizzazione delle loro professionalità solo all’estero. Questo Paese è uno dei più industrializzati nel mondo e si merita un Servizio Meteo Nazionale all’altezza degli altri Paesi. Stiamo perdendo conoscenze e capacità. E’ necessario dedicare un budget separato per la meteorologia e le scienze dell’atmosfera. E’ dimostrato, per esempio, che per ogni euro investito in Meteorologia la collettività ne risparmia dai 20 ai 70 (tramite le previsioni del tempo per il turismo, i trasporti, la protezione civile, la prevenzione delle alluvioni/siccità, etc.). Questa situazione favorisce quei privati che pensano e progettano solo secondo regole biecamente commerciali, penalizzando quei pochi che intendono operare seriamente a livelli professionali. L’allerta meteorologica della popolazione non può essere argomento commerciale. Firma e aiutaci a invertire questo declino!

Link : https://www.change.org/p/presidente-del-consiglio-la-meteorologia-italiana-%C3%A8-senza-futuro-aiutaci-a-cambiare-direzione?recruiter=54064130&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=autopublish&utm_term=mob-sm-share_petition-no_msg&fb_ref=Default

3 pensieri su “La meteorologia italiana è senza futuro. Aiutaci ad invertire la rotta!

  1. Trovo assurdo che esistano servizi meteo regionali, come se ogni regione avesse un sistema nuvoloso indipendente da quello delle regioni limitrofe.
    Credo che un SERVIZIO METEO NAZIONALE potenziato sarebbe in grado di fornire previsioni attendibili che renderebbero superflua l’esistenza
    Dei servizi regionali.
    O forse non è così?

      (Quote)  (Reply)

  2. Giovanni Iacopetti,
    non sono d’accordo: l’Italia è un paese talmente pieno di microclimi addirittura a scala provinciale, nemmeno regionale, che servirebbe un servizio capillare adatto ad ogni singola zona, curato da professionisti locali , che si occupano propriamente di quel microclima per le previsioni. Pensiamo quando danno pioggia sulle regioni adriatiche, vuol dire che piove dalle Venezie fino al Molise? Pensare che spesso ci sono differenze abissali tra la zona di Cesenatico e quella di Rimini che distano solo 30 km una dall’altra. E di questi esempi in Italia se ne possono fare a centinaia. Perciò io credo in una organizzazione nazionale che deve supportare in toto le previsioni locali, ma in un paese come il nostro, che non è un paese normale, questa è pura fantascienza.

      (Quote)  (Reply)

  3. dario,

    Dario
    Mi pare che l’ultimo paragrafo della tua mail coincida con i miei auspici.
    Peccato che al momento il nostro Paese non sia …normale.

      (Quote)  (Reply)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Immagine CAPTCHA

*

Aggiungi una immagine

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.