Archivio mensile:Agosto 2016

Sequenza sismica tra le province di Rieti, Perugia, Ascoli Piceno, L’Aquila e Teramo: aggiornamento e approfondimento

Al momento (ore 7.00) sono state registrate numerose repliche e sono 39 gli eventi sismici localizzati di magnitudo pari o maggiore di 3.0. Il più forte è avvenuto nella zona di Norcia (PG) con magnitudo 5.4 alle 04:33. (*)

In tabella la lista degli eventi sismici localizzati dopo il terremoto delle ore 03:36 italiane.

La zona interessata dalle repliche (aftershocks), che in prima approssimazione rappresenta l’estensione della faglia attivata, è pari a circa 25 km ed è allineata in senso NNO – SSE. Questa dimensione è coerente con un terremoto di magnitudo 6. La mappa di scuotimento del terremoto più forte, calcolata con i dati delle reti accelerometriche dell’INGV e del Dipartimento della Protezione Civile, indica uno scuotimento del terreno relativamente più alto nella zona Nord-Occidentale. I valori di picco più alti registrati sono pari a circa il 45% di g alla stazione della Rete Accelerometrica Nazionale di Arquata del Tronto, a 11 km dall’epicentro.

Il terremoto avvenuto questa notte nella zona dell’Appennino centrale alle ore 3:36 (ora italiana) ha avuto epicentro in provincia di Rieti (vicino Accumoli) ed ha interessato anche le province di Perugia, Ascoli Piceno, L’Aquila e Teramo. I comuni più vicini all’epicentro sono: Accumoli, Amatrice, Arquata del Tronto.

La magnitudo locale (Richter) del terremoto è pari a 6.0. La magnitudo momento Mw, calcolata con l’analisi delle forme d’onda della Rete Sismica Nazionale, è pari a 6.0.

Secondo i questionari arrivati fino a questo momento sul sito http://www.haisentitoilterremoto.it/, il terremoto di questa notte è stato risentito in gran parte dell’Italia centrale. Di seguito la mappa (aggiornata alle ore 06:53) che mostra la distribuzione dei risentimenti sul territorio in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg).

Il meccanismo focale indica il movimento di una faglia di tipo estensionale con piani orientati NNO-SSE, in coerenza con la distribuzione degli aftershocks e con il regime tettonico dell’Appennino.

L’area è stata colpita da forti scosse di terremoto nel passato. I principali terremoti storici sono avvenuti nel 1639 (Magnitudo 6.2), 1646 (Magnitudo 5.9) e nel 1703 (Magnitudo 6.9) (fonte: CPTI15).

La zona colpita dal terremoto odierno rientra nella fascia ad altissima pericolosità sismica che corre lungo l’asse della catena appenninica.

Le profondità ipocentrali delle repliche sono modeste, quasi tutte entro i primi 10 km. I turnisti della sala sismica stanno localizzando i principali aftershocks della sequenza, concentrandosi al momento su quelli più forti. Alcune squadre di ricercatori e tecnici dell’Istituto sono sul terreno per installare reti temporanee di monitoraggio ad integrazione della rete permanente.


(*) Nel post di questa mattina e sul sito cnt.rm.ingv.it si riportava erroneamente un evento di magnitudo 5.1 alle ore 04:32 italiane, che risulta invece essere un terremoto di magnitudo 2.5. Ci scusiamo per l’inconveniente.

Fonte : https://ingvterremoti.wordpress.com/2016/08/24/sequenza-sismica-tra-le-province-di-rieti-perugia-ascoli-piceno-laquila-e-teramo-aggiornamento-e-approfondimento/

Holidays In Progress ….

VacanzeE’ tempo di ferie ! Settimana di relax, con il blog che entra in pausa, con relativo e momentaneo stop per quanto riguarda l’uscita degli articoli.

Lancio questo veloce e breve post per eventuali news dell’ultim’ora. Aggiornamenti che posso riguardare l’attività solare, la situazione dei ghiacci in proiezione periodo di minimi, geologia e altro…. Scrivete quà dentro tutto quello che volte. Rispettate i vostri interlocutori con educazione e moderazione. Tutto quà ! Cercherò di essere presente pure io, fra un tuffo e l’altro…

Prima di salutarvi, lasciatemi lanciare un caro saluto a tutte quelle persone che per vicende di varia natura non possono staccare la spina in questo periodo !

Ciao.. ciao.. buone vacanze !

Michele

Falsi allarmismi sul riscaldamento globale ….

Sfondo

E’ tempo di ferie e la forza e la passione per scrivere articoli o effettuare traduzioni fronte il Pc è hai minimi. Riportiamo quindi alcuni interessanti post ripresi dal gruppo : https://www.facebook.com/groups/248129525296/,  presente sulla piattaforma di facebook e gestito dal Sig.Fernando Arno di Messina.

Gruppo, nel quale vengono quotidianamente pubblicate tutta quelle serie di breve notizie (in parte riprese da articoli usciti su blog esteri o documenti scientifici), che interessano il cambiamento climatico, la possibile connessione con l’attività solare e il discusso riscaldamento del pianeta.

I post riportati di seguito, sono gli ultimi due brevi articoli usciti da poco sulla piattaforma e che si collegano perfettamente con le tematiche trattate in quest’ultimi anni sulla nostra piattaforma :

Primo articolo, la bella russa e la sua prossima piccola era glaciale

Zharkova

La giovane, bella donna che osservate nella foto, è la Professoressa Valentina Zharkova, ricercatrice presso la Northumbria University (Newcastle). A lei si deve una delle scoperte più importanti in ambito fisico/astronomico; lo studio del campo magnetico solare.
Secondo la Professoressa il campo magnetico solare si compone di due fasce sovrapposte, una più esterna ed una più interna alla massa solare. L’azione dei due campi è sinergica e permette il trasporto dell’energia dal nucleo solare verso l’estero; quando la sovrapposizione si interrompe, il campo magnetico e l’attività solare diminuiscono di intensità in modo drammatico, dando luogo ad un parziale “raffreddamento” della nostra Stella, con una riduzione del numero delle macchie solari e dell’energia irradiata verso la Terra. Secondo la Professoressa in questo momento il Sole si trova in una condizione di “pausa”, con i due campi magnetici non sovrapposti ed isolati nelle due aree polari solari.
Questa condizione si sarebbe già verificata durante il ciclo di Maunder e per molti anni; secondo la Professoressa ci attende qualcosa di simile, però meno estesa nel tempo, circa 30-35 anni e non 65 come accadde tra il 1645 ed il 1715. La Professoressa non è in grado di poter prevedere quali saranno gli impatti di questa mutata attività solare in assenza di modelli matematici che simulano una riduzione dell’irradiazione solare verso la Terra, teme però gravi conseguenze per effetto della riduzione delle temperature pressoché certa tra il 2020 ed il 2053 (quindi, date assai precise). Alla domanda precisa: “Può l’elevata concentrazione di CO2 mascherare il raffreddamento?”, la Professoressa risponde con un’evidenza a dir poco scomoda. Gli altri ricercatori si sono, infatti, opposti alla divulgazione delle Sue ricerche ed hanno opposto resistenza anche alla pubblicazione ed all’esame dei possibili impatti ed interazioni. In pratica, la scienza ottusa dell’AGW a tutti i costi, una scienza in realtà ente politico, ha cercato di impedire la divulgazione dello studio, delle potenziali conseguenze, ha cercato anche di mascherare l’assenza delle variabili solari all’interno dei presunti modelli matematici previsionali circa l’AGW e se e come le interazioni tra attività solare e CO2 possano o meno mascherare o incrementare il raffreddamento terrestre.  Complimenti alla Professoressa per i suoi lavori, si ringrazia vivamente Al Gore e l’IPCC per il tentativo di boicottaggio della verità scientifica!

….

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Secondo breve post, decisamente più accademico. Un nuovo elenco di ricerche scientifiche che afferma…

Sono ben 35 gli studi che evidenziano l’iterazione tra l’attività solare, le variazioni delle Correnti Oceaniche e relativo trasporto di energia e le temperature del pianeta.
Studi che coinvolgono la Cina, l’India, la Penisola Coreana, parte dell’Africa, l’Europa e gli Stati Uniti. Studi effettuati sui rilevamenti storici, sui carotaggi dei ghiacciai, attraverso gli anelli degli alberi, i reperti fossili e gli archeobatteri. In nessun caso, anche per l’effetto temporale di alcuni riferimenti, si può collegare la CO2 alle variazioni climatiche, presenti come passate. Studi scientifici, non modelli astratti e farraginosi…

Chen et al. 2016, mostra le variazioni climatiche e dell’aridità dei terreni in Cina in funzione delle oscillazioni atlantiche.
http://link.springer.com/article/10.1007%2Fs00704-016-1752-7

Faust et al., 2016, correla le oscillazioni multidecade dell’Atlantico e le variazioni termiche, d’estensione dei ghiacciai, della portata dei fiumi in Norvegia negli ultimi 2800 anni.
http://www.sciencedirect.com/…/article/pii/S0012821X15007669

Livsey et al., 2016, le influenze sulle piogge e la siccità degli ultimi 4300 anni nell’area del Golfo del Messico e le interazioni con le oscillazioni multidecade dell’Atlantico inerenti gli ultimi 3000 anni.
http://www.sciencedirect.com/…/article/pii/S0277379116300129

Valdés-Manzanilla 2016, inondazioni negli stati messicani del Tabasco e Chiapas
http://link.springer.com/article/10.1007/s11069-015-2039-5…

Yu et al., 2016, le influenze delle oscillazioni multidecade dell’Atlantico sulle le anomalie della circolazione atmosferica e le temperature del Nord America.
http://iopscience.iop.org/…/10.1…/1748-9326/11/7/074001/meta

Wang et al. 2016, ricostruzione basata sullo studio degli anelli degli alberi della variabilità della temperatura in Cina, lungo il corso del fiume Heihe, tra il 1445 ed il 2011.
http://link.springer.com/article/10.1007/s40333-015-0138-5

Krishnamurthy e Krishnamurthy 2016, relazione dell’impatto degli eventi El Nino sulla stagione dei monsoni, in India.
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/joc.4815/full

Liu et al., 2016, studio sulle connessioni delle variazioni multidecade dell’Oceano Pacifico e la siccità che ha colpito la Cina orientale, area della steppa Hulun.
http://www.sciencedirect.com/…/article/pii/S1367912015301152

Diaz et al., 2016, ricostruzione degli ultimi 5 secoli di precipitazioni invernali delle isole hawaiane.
http://journals.ametsoc.org/doi/abs/10.1175/JCLI-D-15-0815.1

Qiaohong et al., 2016, relazione tra gli eventi siccitosi e gli eventi naturali ENSO, PDO, NAO.
http://adsabs.harvard.edu/abs/2016EGUGA..18.3177S

McCarthy et al. 2015, influenza dell’AMO sulle temperature globali e su quelle dei mari.
http://www.nature.com/…/jo…/v521/n7553/full/nature14491.html

Toonen et al., 2016, influenza del NAO e dell’AMO sulle inondazioni storiche e connessioni con le eventuali variazioni dovute ad impatto da cambiamento climatico. Studio effettuato in Germania sui depositi sedimentari.
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/esp.3953/abstract

Nagy et al., 2016, oscillazioni multidecade dell’Oceano Pacifico ed impatto sulle temperature globali.
http://link.springer.com/article/10.1007%2Fs00382-016-3179-3

Laken e Stordal 2016, studio sugli eventuali collegamenti tra ENSO, aerosol ed attività solare, con relativi impatti sull’Europa.
http://rsos.royalsocietypublishing.org/…/3/2/150320.abstract

Zanardo et al., 2016, interazione tra NAO ed inondazioni nel continente europeo con relativi impatti economici.
http://adsabs.harvard.edu/abs/2016EGUGA..18.3061Z

García-García e Ummenhofer 2015, variabilità dalle precipitazioni multidecennali ed influenza degli eventi AMO ed ENSO.
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/2014GL062451/full

Dieppois et al., 2016, variazioni climatiche in Francia negli ultimi 500 anni, sia nel breve che nel medio e lungo periodo, e fattori che le hanno influenzate.
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/joc.4660/abstract

Penalba e Rivera 2016, risposta regionale agli eventi El Nino/La Nina ed impatti sulla siccità e piovosità delle aree del Sud America.
http://www.adv-geosci.net/42/1/2016/adgeo-42-1-2016.html

Gastineau e Frankignoul 2015, influenza del NAO sulle temperature superficiali del mare (SST) ed impatti sulla circolazione atmosferica.
http://journals.ametsoc.org/d…/abs/10.1175/JCLI-D-14-00424.1

Li et al., 2016, correlazioni tra NAO ed AMO ed influenze sulla circolazione atmosferica, sulle temperature superficiali del mare SST e fasi di riscaldamento e raffreddamento del pianeta.
http://adsabs.harvard.edu/abs/2016EGUGA..1811364L

Yamakawa et al., 2016, correlazione tra l’attività solare, la temperatura superficiale dei mari (SST) e la circolazione atmosferica.
http://www.sciencedirect.com/…/article/pii/S104061821501143X

Salau et al., 2016, suesto studio indaga gli effetti di El Niño / Southern Oscillation (ENSO) sulla temperatura e piovosità in Nigeria.
http://www.mdpi.com/2225-1154/4/1/5/htm

Liu et al., 2015, correlazione tra la radiazione solare (ERS), l’energia liberata dagli eventi ENSO, le eruzioni vulcaniche e le temperature superficiali del mare (SST).
http://www.sciencedirect.com/…/article/pii/S0377026515300051

Katsuki et al., 2016, fattori correlati ai tifoni ed alle piogge torrenziali che hanno colpito la penisola coreana durante la piccola era glaciale studiati attraverso i sedimenti.
http://link.springer.com/article/10.1007/s10933-015-9861-3

Czymzik et al., 2016, influenze solari sul variabilità climatica attraverso la variabilità della portata e degli eventi che hanno colpito il fiume Ammer (Germania merdizionale) gli ultimi 5500 anni, permesso dall’analisi dei sedimenti.
http://www.clim-past.net/12/799/2016/

Malik and Brönnimann, 2016, influenza dell’AMO, NAO, PDO sulle piogge monsoniche estive in India e interazioni tra i monsoni ed il clima zonale, con relativo impatto sulle colture.
http://adsabs.harvard.edu/abs/2016EGUGA..1813222M

Lakshmi and Tiwari, 2015, impatto dei cicli solari, della variabilità magnetica del sole sugli eventi ENSO e sul clima del sub continente indiano.
http://www.nonlin-processes-geophys-discuss.net/…/npgd-2-14…

Wang et al., 2016, variazioni dei monsoni estivi ed impatti sul clima in Cina dall’ultima glaciazione ad oggi, attraverso l’analisi dei sedimenti, con relativi impatti dell’attività solare ed oscillazione caratteristica delle temperature.
http://www.sciencedirect.com/…/artic…/pii/S0012821X16303545…

Tiwari et al., 2015, influenza dell’attività solare e variazione delle temperature regionali in India ed anomalie di risposta nell’area NE.
http://link.springer.com/article/10.1007/s00024-014-0929-1

Salas et al., 2016, studio delle falde acquifere in Sud America, specificatamente nel nord del Cile, ed impatto degli eventi El Nino/La Nina sull’accumulo e scarico dei bacini idrogeologici. Il ciclo solare di Hale (22 anni), sembra avere grande impatto sugli eventi ENSO.
http://www.sciencedirect.com/…/article/pii/S0048969716315777

Hassan et al., 2016, esistenza di rapporti significativi tra il numero delle macchie solari e diversi parametri climatici terrestri come precipitazioni, temperatura, gocce di rugiada, aerosol ed ENSO.
http://www.sciencedirect.com/…/article/pii/S1364682615300985

Wahab et al., 2016, correlazione tra i cicli solari e la NAO.
http://www.journalijar.com/uploads/112_IJAR-8350.pdf

Bernal et al., 2016, studio dell’intensità dei monsoni e della variabilità idroclimatica in Brasile dall’Olocene ai giorni nostri attraverso l’esame dei precipitati presenti in una stalagmite.
http://www.sciencedirect.com/…/article/pii/S0012821X16302953

Malik et al., 2016, ruolo dell’attività solare sui monsoni in India.
http://www.geography.unibe.ch/…/Abstract_ABDUL-MALIK_ger.pdf

Serykh and Sonechkin, 2016, fattori che influenzano l’ENSO e correlazione matematica che dimostra la non disconnessione degli eventi (riscaldamento stagionale, ciclo delle macchie solari, nutazione un effetto secondario delle attrazioni del Sole e della Luna sulla Terra), e la non caoticità degli stessi.
http://adsabs.harvard.edu/abs/2016EGUGA..18….8S

 

Michele

Anomalie Temperature e Precipitazione Italia – Dati CNR Luglio 2016

Questi sono i Dati del CNR, sono quindi le anomalie ufficiali Italiane e sono calcolate basandosi sulla rete AM/Enav integrando anche gli osservatori più antichi sparsi per la penisola, la media di riferimento è la 71-00 utilizzata ufficialmente anche dell’Aeronautica e che dal 2011 è divenuta quella ufficiale anche per l’Organizzazione Meteorologica Mondiale ( OMM ).

Anomalia Temperature Luglio 2016 :

Il mese chiude con un’anomalia positiva pari a  +1.37°C, ed è il 14° mese di Luglio più caldo dal 1800. Il record spetta al Luglio del 2015 con una temperatura superiore alla media di riferimento pari a +3.51°C.

Anomalie Precipitazioni Luglio 2016 :

Luglio sulla falsa riga di Giugno, mese multicolore, con anomalie positive e negative distribuite su tutto il paese. Nel complesso il mese chiude con un leggero deficit del -8%. Il record di mese più secco spetta al luglio del 2007 con un deficit del -84%, mentre il più umido al Luglio del 1833 con un +238 %.

Fonte : http://www.isac.cnr.it/climstor/climate_news.html

Janssens J. ha aggiornato la sua pagina web

Mentre il ciclo solare (nella sua preliminare fase di discesa) sta mostrando passeggeri periodi d’accelerazione con : balzi del flusso solare, crescita di deboli macchie solari, esplosioni di massa coronale etc.. Janssens J., persona della quale non conosco minimamente alcuna generalità, ha recentemente aggiornato (in data 3 luglio 2016) la sua ottima pagina web di monitoraggio d’avanzanzamento del ciclo solare SC24.

Per gli amanti dello studio/monitoraggio del Sole, consiglio caldamente la pagina web sotto riportata. Pagina web costruita in maniera decisamente ottima, con tutti i principali indici solari e meno conosciuti, tenuti costantemente aggiornati e sotto osservazione.

http://users.telenet.be/j.janssens/SC24web/SC24.html#RSC24

Di seguito ho riportato traccia di alcuni dei principali indici di monitoraggio dell’attività solare.

Absolute and smoothed sunspotnumber SC23-SC24

Hemispheric sunspotnumber SC23-SC24

Butterfly-diagram

Sunspot Area

Hemispheric sunspot area

Smoothed number of C-, M-, and X-class flares

Buon fine settimana/inizio,

Michele