Archivio mensile:Luglio 2017

Ondate di calore in aumento nelle capitali europee

La durata e l’intensità delle ondate di calore estive è molto aumentata negli ultimi anni nella maggior parte delle capitali europee, in particolare quelle dell’area centrale e sud-orientale. Se in queste zone nel periodo 1980-1997 il numero di giorni di ondata di calore era pari al 7-8% dei giorni estivi, nel periodo 1998-2015 si è arrivati al 12-14%. Dunque, quasi un raddoppio del numero di giorni molto caldi.

E’ uno dei risultati di uno studio “Increasing Heatwave Hazards in the Southeastern European Union Capitals”, pubblicato sulla rivista Atmosphere dal Consorzio LaMMA insieme all’Istituto di biometeorologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibimet-CNR), al Centro di bioclimatologia dell’Università di Firenze e all’Accademia dei Georgofili.
I livelli di rischio Heatwave Hazard Index (HWHI) nelle capitali degli Stati membri 28-UE durante il periodo 1980-1997.
I livelli di rischio Heatwave Hazard Index (HWHI) nelle capitali degli Stati membri 28-UE durante il periodo 1998-2015. 

L’analisi dell’andamento delle ondate di calore in Europa è stata fatta su una lunga serie meteorologica (36 anni, dal 1980 al 2015) di dati raccolti dalle stazioni meteo situate nelle capitali dei 28 paesi dell’Unione europea, relativi al periodo maggio-settembre.

I ricercatori hanno applicato un indicatore chiamato HeatWave Hazard Index (HWHI), ovvero una versione migliorata e sintetica del EuroHEAT HW comunemente usato, che permette di analizzare contemporaneamente i diversi aspetti dell’ondata di calore: il numero di giorni, il numero delle ondate di calore lunghe e intense e la data della prima.

Nel 60% delle capitali europee sono stati osservati aumenti di durata e intensità delle ondate, soprattutto nelle città centro-orientali e sudorientali. In controtendenza, invece, le capitali sud-occidentali (Spagna e Portogallo), in cui si è registrata una diminuzione negli ultimi 18 anni rispetto ai 18 precendenti.
Queste differenze sono associate a due configurazioni climatiche completamente differenti. Se nel periodo 1980-1997 erano le zone dell’Europa occidentale e settentrionale a mostrare i più alti livelli di HWHI, mentre le aree dell’Europa meridionale e sud-orientale presentavano valori più bassi e maggiore instabilità atmosferica, nel periodo 1998-2015 si è verificata una situazione diametralmente opposta, con una persistenza dei sistemi di alta pressione, e quindi di gran caldo, sulle zone dell’Europa meridionale e soprattutto sud-orientale.

L’HWHI è triplicato a Zagabria e Atene, raddoppiato a Vienna, Budapest, Ljubiana, Nicosia e Roma, dove la frequenza dei giorni di ondata è passata dal 5 al 13%.

Variazione percentuale dell’indicatore ‘Heatwave Hazard Index’ (Hwhi) nel periodo 1998-2015 rispetto al periodo 1980-1997 nelle capitali dei 28 Stati membri dell’UE

L’utilizzo di un indicatore unico e semplificato permette di fornire indicazioni utili a chi deve attuare le strategie di mitigazione e adattamento urbano in relazione al problema delle ondate di calore. A livello europeo, stando ai risultati, la priorità andrebbe data alle città sudorientali, le più colpite negli anni recenti.

Fonte : http://www.lamma.rete.toscana.it/news/ondate-di-calore-aumento-nelle-capitali-europee

Anomalie Temperature e Precipitazione Italia – Dati CNR Giugno 2017

Questi sono i Dati del CNR, sono quindi le anomalie ufficiali Italiane e sono calcolate basandosi sulla rete AM/Enav integrando anche gli osservatori più antichi sparsi per la penisola, la media di riferimento è la 71-00 utilizzata ufficialmente anche dell’Aeronautica e che dal 2011 è divenuta quella ufficiale anche per l’Organizzazione Meteorologica Mondiale ( OMM ).

Anomalia Temperature Giugno 2017 :

Il mese chiude con un’anomalia positiva pari a +3.22°C , ed è il 2° mese di Giugno più caldo dal 1800. Il record spetta al Giugno del 2003, con una temperatura superiore alla media di riferimento pari a +4.79°C .

Anomalie Precipitazioni Giugno 2017 :

Il mese chiude con un deficit del -53%, ed è il 12° mese di Giugno più secco dal 1800. Il record di mese più secco spetta al Giugno del 1928 con un deficit del -78% .

Fonte : http://www.isac.cnr.it/climstor/climate_news.html

Michele

C’è una macchia solare …. (*)

Ecco un nuovo (ma piccolo.. piccolo..) incidente di percorso durante la discesa del corrente ciclo solare SC24. Seconda e terza settimana di luglio con una nuova regione solare, la sunspot AR2665.

Da segnalare c’è il piccolo incremento del flusso solare corretto, balzato a 94.

Spaceweather indentifica questa macchia, come la più grande regione solare in questo 2017. Al momento, la macchia solare è riuscita a generare flare di modesta categoria. Come dato di cronaca, nella notte fra sabato e domenica, si è registrato il flare di maggiore intensità. Flare di categoria M1.3.

Teniamo sotto controllo la regione, anche se ritengo che non sarà in grado di generare salti significativi del flusso solare e/o flare – CME significativi in termini EM.

Quindi ….

(*) Una rondine non fa primavera…

Michele

Francia, stop alla vendita di auto a diesel e benzina entro il 2040

E da noi ??? (Mio commento personale …)

🙂

L’annuncio del ministro per la transazione ecologica durante la presentazione del ”piano per il clima”. Previsti aiuti alle famiglie per l’acquisto di auto ”pulite”.

ROMA – La Francia fermerà la vendita delle auto diesel e benzina: lo ha dichiarato il ministro per la transizione ecologica Nicolas Hulot anunciando che avverrà entro il 2040. Hulot ha anche parlato di misure di sostegno per coloro, con basso reddito, che vogliono acquistare auto più pulite.

L’annuncio è avvenuto durante la presentazione il “piano per il clima” proprio nella ‘patria’ degli accordi sottoscritti dai 195 Paesi che hanno partecipato alla Cop21 con l’intenzione di limitare le emissioni di C02. Riconoscendo che l’obiettivo è “pesante”, in particolare per l’industria automobilistica, Hulot ha aggiunto: “accelereremo gli aiuti per l’acquisto di auto meno inquinanti per le famiglie a basso reddito”.

fIn un’Europa nella quale cresce il numero delle città pronte a vietare la circolazione ai mezzi con motori inquinanti il tricolore francese mostra di abbracciare la politica ambientalista richesta dagli accordi di Parigi sul clima. E c’è da credere che il numero delle auto a gasolio andrà diminuendo drasticamente nei prossimi cinque anni.

Fonte  : http://www.repubblica.it/ambiente/2017/07/06/news/francia_stop_alla_vendita_di_auto_a_diesel_e_benzina_entro_il_2040-170112467/?rss

 

Sulle registrazioni delle temperature satellitari …

Un mio caro amico su facebook (Antonio 🙂 )sul proprio profilo di facebook scrive….

Temevo che saremmo arrivati a questo! Potrei fare una conferenza, o anche un seminario, per spiegare tutti i truffaldini aggiustamenti che sono stati apportati alle temperature globali basate su misure al suolo (chi non lo sa non può nemmeno immaginarlo…). Il Global Warming esiste ma la sua origine e la sua intensità spesso e volentieri non sono discusse in modo corretto. I modelli interpretativi ‘ufficiali’ sono clamorosamente sbagliati anche perché si basano su un modello di ‘effetto serra’ che è fisicamente errato (è così). Da tempo si sa che i dati da satellite (solo dal 1979) mostrano cose diverse e addirittura un sostanziale appiattimento delle temperature durante gli ultimi 17-20 anni. Ma in questi giorni alcuni ‘scienziati’ hanno miracolosamente scoperto che i satelliti sbagliano (!?) e che quindi bisogna ‘ricalibrarli’ assumendo per ‘buone’ le temperature ottenute al suolo. Tutto è possibile…
Ovviamente se le correzioni dell’RSS sono corrette ora si deve spiegare perche’ l’altro record satellitare, l’ UAH, che prima coincideva con l’RSS, sarebbe ora anch’esso improvvisamente sbagliato!
A questo punto io non penso che sarò costretto ad aspettare le future misure di temperatura per capire chi aveva ragione e chi torto perché quì non si tratta di chi la fa franca! Questi continui autoritari e paternalistici blitz correttivi, che ora hanno raggiunto anche lo spazio, sono imbarazzanti. Da almeno due decenni avvengono solo in un senso e mai nell’altro. Non esiste una decente trattazione degli errori delle misure ‘a priori’ e quindi le continue modifiche ‘a posteriori’ sono inaccettabili. Viceversa, esistono parecchi lavori scientifici pubblicati che dimostrano come, anche accettando gli aggiustamenti imposti, i modelli ufficiali siano ancora incapaci di riprodurre le osservazioni entro la loro naturale barra di errore.
Ma purtroppo ‘questi’ sono i tempi. E chi vorrà continuare con profitto le proprie ricerche dovrà abbandonare il sogno utopistico di cercare ogni volta ampie condivisioni….

Fonte : https://notalotofpeopleknowthat.wordpress.com/2017/06/30/rss-find-their-missing-warming/