Anomalie Temperature e Precipitazione Italia – Dati CNR Giugno 2017

Questi sono i Dati del CNR, sono quindi le anomalie ufficiali Italiane e sono calcolate basandosi sulla rete AM/Enav integrando anche gli osservatori più antichi sparsi per la penisola, la media di riferimento è la 71-00 utilizzata ufficialmente anche dell’Aeronautica e che dal 2011 è divenuta quella ufficiale anche per l’Organizzazione Meteorologica Mondiale ( OMM ).

Anomalia Temperature Giugno 2017 :

Il mese chiude con un’anomalia positiva pari a +3.22°C , ed è il 2° mese di Giugno più caldo dal 1800. Il record spetta al Giugno del 2003, con una temperatura superiore alla media di riferimento pari a +4.79°C .

Anomalie Precipitazioni Giugno 2017 :

Il mese chiude con un deficit del -53%, ed è il 12° mese di Giugno più secco dal 1800. Il record di mese più secco spetta al Giugno del 1928 con un deficit del -78% .

Fonte : http://www.isac.cnr.it/climstor/climate_news.html

Michele

39 pensieri su “Anomalie Temperature e Precipitazione Italia – Dati CNR Giugno 2017

  1. Un giorno racconteremo ai nostri figli che nei mesi di mezzo… cascava acqua dal cielo, lentamente e regolarmente …anche per 3…4 giorni di seguito…

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  2. Sicuramente le temperature del Mediterraneo e dell’Atlantico stanno influendo su questa situazione, non tanto perché sono tropicalizzate, ma perché amplificano le strutture anticicloniche attorno l’Europa. Non si può dire che in futuro sarà sempre cosi, basta pensare anche solo il 2013, ricordo un’inverno particolarmente caldo-umido…
    Questo vuol dire che la situazione, passo dopo passo si evolve e muta, molto rapidamente…

    Ci sono configurazioni bariche invernali innominabili, che potrebbero stravolgere le certezze dell’uomo.
    Un inverno secco come quello scorso, non l’ho mai visto.
    Forse gli archivi sveleranno l’inganno anche questa volta?

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  3. Secondo mese più caldo dal 1800 sempre secondo la media di rif dal 1970 al 2000..
    e se si prendesse ipoteticamente la media di rif dal 1920 al 1950??
    sarebbe curioso sapere di quanto sarebbe l’anomalia….. 🙂

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  4. Ivan,
    Non ci sono sufficienti dati, così come non ci sono stazioni comparabili e utilizzabili. A giugno parlavano ancora di siccità al nord, Po in secca ecc., a luglio parlano di incendi al centro sud, a agosto parleranno di inferno senza fine. Provate a vedere le minime al centro-sud: In molte conche appenniniche si viaggia ad una cifra ed in qualche caso non lontana da 0’C…

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  5. Brigante,
    Vero.. infatti basta pensare che ad inizio secolo, si facevano misure con il termometro al mercurio. Vedendo negli archivi le +25 e le +20 attorno all’Italia, in un arco di tempo che va dal 1880 al 1940 circa, (per stare gagliardi..) fa pensare che certe temperature si sono già raggiunte.
    In città ho visto più di un termometro, per esempio quelli fuori dalle farmacie, ( ma c’è ne sono anche di più autorevoli..) segnare oltre 40°C. La mia stazione di riferimento segnava circa 33°C.
    Tutto ciò fa pensare… il cemento amplifica il caldo, ma la sensazione di fresco all’ombra in città è totalmente equiparabile, se non migliore che quella in campagna..
    In campagna il sole compie un arco completo, quindi la luce e l’ombra hanno intervalli regolari. In città alcune zone sono sempre all’ombra. Quindi la sensazione la fa quello che vedi e senti attorno. Partendo da quello si lamenta al tuo fianco, a quello che ti ha messo la pulce nell’orecchio.. parlandoti di Africa.

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  6. Salve:

    giusto per dare un’idea di come vedano questa ondata di calore africano all’estero… qui in Francia su BFM TV, una specie di CNN francese, passano la banda scritta sulla parte bassa dello schermo che riporta le dichiarazioni del loro meteorologo “esperto”… cerchero’ il nome piu’ tardi: dice che “se non si fa qualcosa” (???) “… le temperature potrebbero salire di 6-8 gradi C”.

    Pazzia pura.

    Come vedete… anche all’estero l’informazione seria e’ merce rara.

    Saluti.

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  7. robertok06:
    dice che “se non si fa qualcosa” (???) “… le temperature potrebbero salire di 6-8 gradi C”.

    In effetti, si potrebbe dirgli di accendere il condizionatore. Immagino che si riferisse alla stanza da cui parlava, no?

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  8. Di nuovo io… scusate… non ho trovato il nome del meteorologo climatocatastrofista… ma ho trovato questo…

    “Suisse: un couple retrouvé momifié dans un glacier, 75 ans après sa disparition”

    Trad.: Svizzera: coppia ritrovata mummificata in un ghiacciaio, 75 anni dopo la scomparsa.

    http://www.bfmtv.com/breves-et-depeches/suisse-un-couple-retrouve-momifie-dans-un-glacier-75-ans-apres-sa-disparition-1219046.html

    “Le directeur du domaine skiable pense que le couple est probablement tombé dans une crevasse et que le glacier a rendu les corps à la suite du réchauffement climatique.”

    … che per quelli che non capiscono la lingua di Moliere vuol dire che il ghiacciaio svizzero ha liberato i corpi della coppia che era sparita nel 1942… e lo ha fatto “a causa del riscaldamento climatico”… ovviamente! 🙂

    Se andate in montagna quest’estate… attenti agli zombie!… courtesy of CAGW! 🙂

    Sono forti, non c’e’ niente da dire.

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  9. robertok06:
    Salve:

    giusto per dare un’idea di come vedano questa ondata di calore africano all’estero… qui in Francia su BFM TV, una specie di CNN francese, passano la banda scritta sulla parte bassa dello schermo che riporta le dichiarazioni del loro meteorologo “esperto”… cerchero’ il nome piu’ tardi: dice che “se non si fa qualcosa” (???) “… le temperature potrebbero salire di 6-8 gradi C”.

    Pazzia pura.

    Come vedete… anche all’estero l’informazione seria e’ merce rara.

    Saluti.

    Si sono inventati tanto nella meteo, da inventare una struttura anticiclonica, e attribuire a questa caratteristiche dinamiche. Il risultato è che il più delle volte fanno cilecca sul medio e lungo periodo, si sbaglia, ma ci sono siti che sono affidabili. I modelli metereologici sono al rialzo, sembra quasi che sono antropici.

    Sopra ho scritto riscaldamento dell’Atlantico e Mediterraneo. Intanto parlo della situazione atlantica europea, secondo il Mediterraneo è già da qualche anno molto caldo, l’anno scorso era in una situazione peggiore.
    Letteralmente hanno scoperto l’acqua calda.
    Nonostante siano molto calde le acque europee, l’Atlantico sta cedendo calore e si raffredda. Facendo questo aumentano i flussi tropicali, i clicloni e le alte pressioni. Quindi infine si avranno grandi siccità + fenomeni estremi stagionali.
    Il Mediterraneo è caldo, ma ci sono due anomalie negative, l’anno scorso la situazione non era la stessa. Prima o poi scaricherà da qualche parte tutta quella energia.
    Quindi teniamoci stretto tutto questo calore marino, un giorno ci farà comodo…
    Guardate qui:

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  10. Burian,

    mah..concordo il tuo discorso sulla sensazione di caldo..ma resto dell’idea che è sempre meglio il fresco di un albero in mezzo al nulla della campagna assolata, che il fresco di una zona perennemente in ombra di una città(escluso la qualità dell’aria)

    🙂

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  11. Ivan,
    Per una zona perennemente in ombra ce ne sarà un’altra perennemente al sole, quindi il bilancio va in pari; ma l’inerzia termica delle superfici urbanizzate e’ molto più alta di quella delle aree verdi. Pertanto la temperatura in città, soprattutto di sera, scende più lentamente che in campagna, e con l’elevata umidità la sensazione di caldo e’ a volte insopportabile. C’È poi un’inerzia stagionale che si fa sentire specie in agosto settembre, quando con termiche a 850mb più basse, corrispondono temperature al suolo 3-5 gradi più alte che a maggio giugno. E l’effetto si estende anche a diversi km fuori città… A volte è necessario allontanarsi anche 20-25 km…

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  12. Ivan,

    Non saprei, per la mia esperienza in certi casi si sta bene solo nei parchi. Dove si resta all’ombra del sottobosco, che permane tutta la giornata. Per il resto il clima ferrarese, tende ad essere caldo umido d’estate e nebbioso d’inverno. Per esempio adesso alla notte, nonostante tutto c’è una discreta umidità e c’è la sensazione di freddo. A volte nei parchi in città o nei pressi dei boschetti, ci sono le uniche condizioni per sopravvivere.. Non è secco come altre zone italiane, la sensazione è quella del terreno che emana calore ed umidità.
    Nelle strutture antiche e quelle case costruite nella prima metà del 1900, i muri sono più spessi, c’è fresco anche se al di fuori ci sono 35°C..

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  13. Burian,

    Beh parchi boschi sono il top ovunque… cmq per esperienza è calda anche la campagna se ci sono poche zone in ombra(alberi, oppure al mattino vicino a muri degradanti sulle colline)..se c’è più alberi e quindi più verde il terreno è meno caldo di conseguenza. Il clima ferrarese sò essere abbastanza invivibile per i tassi di umidità in media elevati..quì in Liguria il caldo estivo è in media umido..quando arrivano le avvezzioni calde da S-SW nelle aree interne di Toscana Lazio Emilia si fanno 36 gradi qui di solito nn oltre i 30-32 gradi ma con umidità al di sopra del 60% e trovi sollievo solo in collina o vicino al litorale, perchè ora con mare caldo la brezza è meno potente dei mesi di maggio e giugno e tende ad azzerarsi con la metà del pomeriggio, trovando difficoltà a spingersi nelle bassure interne. Cmq di gran lunga meglio i 33 gradi secchi dove la sera c’è un buon irraggiamento per via della secchezza dell’aria, che 28-30 ma con umidità oltre il 70e minime difficilmente sotto i 19/20

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  14. Di solito prima di postare di nuovo le SST aspetterei almeno una decade..
    Palese il fatto che il riscaldamento globale è causato dal vapore acqueo come gas serra, si vede molto bene nell’evolzione rapida delle temperature superficiali atlantiche.
    Molto rapida l’evoluzione delle SST nel Mediterraneo. L’Adriatico meridionale, ed i Mari attorno alla Grecia raffreddano. Ed è presente la solita anomalia nel Mediterraneo occidentale sul Golfo del Leone.
    Quindi ragazzi qui c’è qualcosa di grosso che bolle in pentola…

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  15. Brigante:
    Ivan,
    Per una zona perennemente in ombra ce ne sarà un’altra perennemente al sole, quindi il bilancio va in pari;

    Dissentirei da questa affermazione. Il bilancio non è pari perchè a fronte di una zona d’ombra generata da un palazzo ci sono il tetto e le facciate del palazzo la cui area sommata è sicuramente maggiore di quella della zona rimasta in ombra.
    In una città come Milano, dove vivo, la superficie che accumula calore è molto maggiore della semplice estensione della città.
    Per cui, aggiungendo l’inerzia termica del cemento e dell’asfalto come giustamente facevi notare, le temperature in città sono decisamente più elevate che in campagna, e per più tempo.
    Al punto che parecchie volte ho notato una brezza sostenuta nelle ore più calde che secondo me ha tutta l’aria di essere termica, generata cioè dalla massa di aria più calda che si forma sul territorio urbano e che tende a salire richiamando aria dal basso. Ma forse è solo una mia idea 🙂

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  16. Federico,

    Certamente non si può paragonare Ferrara a Milano, come amplificazione del caldo estivo, nemmeno pensare alla modernità delle strutture milanesi, rispetto quelle ferraresi. Nemmeno l’estensione cittadina. Rimane un dato, l’attuale modo di cementificare è totalmente contro corrente, rispetto l’ambiente circostante.
    Forse dovrei specificare meglio, però il principio è quello scritto sopra..
    In città a Ferrara ci sono corsi e viali lunghi alberati, o meno verdi dove passi d’estate con termiche sahariane e senti l’ondata di caldo. Nella zona stadio/ferrovia, ci sono alberi e zone di penombra, la sensazione di caldo.. si affievolisce moltissimo. Basta spostarsi non di tanto.., andando verso l’autostazione e proseguendo il sottomura verso un’area cittadina recente, zona poco distante e meno alberata e ritrovarsi nel forno più totale. Ma ci sono zone entro le mura cittadine, dove il verde e gli alberi mitigano le termiche africane.
    In pratica il verde in città fa la differenza.. logico che con una isoterma +20 a 850 hPa tutto va a farsi benedire, ma è sempre stato così …. 🙂

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  17. Il mio discorso tendeva a semplificare, allo scopo di far emergere il concetto di isola di calore che oggi, in aree urbanizzate estese, grandi come province (e’ il caso dell’area metropolitana di Milano, ma non di Ferrara) porta le temperature, sia massime che minime da 2-3 gradi, fino a 5-7 gradi, oltre quelle che si registrerebbero se la città non esistesse. Viene alterato inoltre qualsiasi parametro atmosferico, dall’umidità alla velocità e direzione del vento, con ulteriori conseguenze micro-climatiche e di temperatura. Il vero cambiamento climatico e riscaldamento e’ nelle città. In inverno le dinamiche sono un po’ diverse, ma l’effetto generale di riscaldamento e’ più o meno lo stesso, con punte straordinarie nelle minime che sfiorano i 7-8 gradi in più rispetto a quello che dovrebbe essere.
    Federico,

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  18. Luca74,

    si sono parecchio diverse….l’urbanizzazione porta ad avere un surplus termico quello è logico.

    @federico le termiche ci sono anche fuori città …solo che invece dell’asfalto o del cemento le crea il terreno ..il suolo cmq che si surriscalda. Quest’ano le brezze marine sono state sempre molto forti nelle ore centrali del giorno , forse per via di una superficie marina nn così co picchi elevati di temperaura con gradiente termico elevato suolo-mare

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