Finché gli umani hanno camminato sulla Terra hanno guardato verso il cielo in cerca di segni di cose a venire. Gli antichi osservatori del cielo assiro hanno persino scolpito i loro risultati su tavolette che ora hanno rivelato quando una grande tempesta solare ha colpito il pianeta.
Gli antichi documenti di pietra erano messaggi ai re di astrologi professionisti pagati per interpretare presagi, come le comete, le meteore e il movimento dei pianeti.
Alcune delle arcane osservazioni sopravvivono fino ai giorni nostri e gli scienziati affermano di averli aiutati a concentrarsi su quando la Terra fu catturata da una tempesta solare estrema.
Recenti analisi hanno rivelato che l’evento straordinario che era così potente da lasciare particelle radioattive negli anelli degli alberi in tutto il mondo intorno al 660 a.C. Un altro studio ha trovato segni simili di una tempesta di questo periodo sepolto nelle profondità del ghiaccio della Groenlandia.
Su richiesta di questi due studi, un team di ricercatori giapponesi ha analizzato nei testimoni rapporti di testimoni oculari per i resoconti sul tipo di spettacolari spettacoli di luci che di solito accompagnano questi enormi eventi geomagnetici.
Molte delle relazioni non erano datate, ma i ricercatori potevano produrre intervalli di date in base all’astrologo che ha scritto la relazione. Sono riusciti a trovare tre antiche tavolette che menzionano un insolito bagliore rosso nel cielo che si abbina al lasso di tempo per le concentrazioni di radiazioni negli anelli degli alberi.
Queste osservazioni furono fatte circa 2.700 anni fa a Babilonia e nella città assira di Ninive ed entrambe sono menzionate contemporaneamente nella Bibbia.
Una tavoletta afferma che “il rosso copre il cielo”, mentre un altro menziona una “nuvola rossa”. Gli scienziati affermano che questi sono stati causati dalle particelle del Sole che interagiscono con l’atmosfera in seguito all’enorme tempesta.
“Questi risultati ci consentono di ricreare la storia dell’attività solare un secolo prima rispetto ai record precedentemente disponibili”, ha spiegato l’autore senior dello studio, Yasuyuki Mitsuma. “Questa ricerca può aiutarci a prevedere le future tempeste magnetiche solari, che possono danneggiare i satelliti e altri veicoli spaziali.”
Fonte: http://www.tsukuba.ac.jp/en/research-list/p201910160935
64.4
https://www.spaceweather.gc.ca/solarflux/sx-4-en.php
Michele(Quote) (Reply)
E’ un valore minimo?
sbergonz(Quote) (Reply)
Da grande minimo…
Il record dovrebbe essere 64.2
https://wattsupwiththat.com/2008/07/16/sun-in-deep-slumber-107-solar-flux-hits-record-low-value/
Michele(Quote) (Reply)
Wow! Interessante.
Grazie.
sbergonz(Quote) (Reply)
Quindi nel 660 a.c. deve esserci stato un super evento di Carrington.
Quando un evento simile anche solo a quello del 1859 si ripeterà saranno cavoli amari.
Se poi fosse potente come quello dell’articolo… Non oso pensare.
Allora andavano a cavallo e si illuminavano con lumini ad olio.
Oggi penso alle linee elettriche, ai satelliti e…. alle centrali nucleari.
Fukushima ultrasicura è stata distrutta da un maremoto.
sbergonz(Quote) (Reply)
nice information
URL
URL
URL
el pebri(Quote) (Reply)