Aleksandr Ivanovič Voejkov

“…. Conoscete questo personaggio ? Io credo di no…. se invece vi dico, Ponte di Weikoff, ora si, adesso ci siamo….ecco da chi prende il nome !

Allora che cosa ho fatto ….

In settimana, spinto dalla curiosità e per il ritorno in auge, di questa particolare e tanto amata configurazione climatica invernale, sono andato in cerca di informazioni del padre fondatore. Informazioni, sulla passata vita, opere e scoperte, di questo straordinario scienziato, che definire, come uno dei veri e propri padri della climatologia, non è per niente esagerato !

Conosciamolo.

Voyeikov Alexander (8 maggio 1842 - 9 Febbraio 1916)
Voyeikov Alexander (8 maggio 1842 - 9 Febbraio 1916)

Aleksandr Ivanovič Voejkov fu un instancabile ricercatore russo, vissuto fra l’ottocento e il novecento, è stato un climatologo e geografo, membro dell’accademia delle scienze di San Pietroburgo (1910). Nato a Mosca, nel 1860 è entrato nella facoltà di Fisica e  Matematica dell’università di San Pietroburgo, ma dopo gli studi universitari, che  si sono interrotti con l’agitazione studentesca in russia, si reco a studiare all’estero.

Nel 1865 Voyeikov ricevette presso l’università di Göttingen il dottorato di ricerca, ed discusse una tesi a titolo : ” Sull’insolazione diretta su diversi luoghi della superficie della terra “

Al suo ritorno in Russia, venne eletto membro della Società Geografica Russa, che per 50 anni venne associata a tutte le sue attività scientifiche e sociali. Su iniziativa di Voejkov nel 1870 è stata organizzata la commissione della Società Meteorologica, in cui lavorò per diversi anni è ne fu il segretario.

Attraverso questa commissione, Voyeikov organizzò una rete, su scala nazionale, di corrispondenti volontari, che  sistematicamente rilevavano osservazioni meteorologiche, vedi  temporali, pioggia e altri elementi del clima. I risultati del trattamento del materiale vennero pubblicati nelle pubblicazioni della Società. Nel 1872-1876, Voyeikov si impegnò in diversi grandi viaggi verso l’Europa occidentale, l’america del Nord , il centro, sud America , l’india , la Cina, Java e il  Giappone . I risultati delle osservazioni durante questi viaggi sono stati pubblicati da lui sotto forma di numerosi articoli e saggi in varie riviste.

Nel 1880 Voyeikov presso l’Università di Mosca, ottenne un dottorato in geografia fisica , e l’anno successivo divenne docente presso l’Università di San Pietroburgo. Nel 1885 fu eletto professore straordinario, e nel 1887 professore ordinario nel dipartimento di fisica. Dal 1881 partecipò in qualità di rappresentante della Società Geografica Russa in tutti congressi geografici internazionali e conferenze.

Nel 1884 pubblicò una grande opera, a titolo ” Il clima del mondo, in particolare in Russia “. Lavoro, per il quale, ottenne l’anno successivo, una medaglia d’oro dalla società geografica russa. In questo studio di climatologia, Voyeikov, riassume la sua vasta esperienza di ricerca e ci fornìsce, non  solo la descrizione del sistema climatico, ma mette in evidenza anche il problema del controllo dei fenomeni meteorologici e la struttura dei processi climatici. Voyeikov, cercò di trovare i fattori chiave, per lo sviluppo e per determinare la percentuale e l’importanza dei fattori climatici .

Nonostante il fatto che Voyeikov possedeva relativamente piccoli elementi di fatto, l’essenza fondamentale delle sue scoperte, nella grande maggioranza dei casi, ad oggi, è rimasta costante. Il lavoro precedentemente riportato, contiene il primo studio fondamentale della circolazione atmosferica, in particolare, nella zona del monsone tropicale (in Estremo Oriente).

Asse Воейкова
Asse di trasferimento delle masse d'aria

 

La scoperta di Voejkov guadagnò l’accettazione generale nella scienza. Nella stessa opera Voyeikov sviluppò l’idea dell’interazione di diverse aree climatiche con il trasferimento di masse d’aria (vedi immagine ) e stabilì la presenza della figura anticiclonica, che si estendevano dalle steppe della Siberia, alle zone occidentali Europe (“ il grande asse continentale “), e chiarì il suo ruolo nella distribuzione dei venti nelle pianure russe.

Voyeikov, fu il primo nella storia della geografia che applicò un metodo equilibrato per lo studio dei fenomeni climatici ( l’equilibrio di umidità dell’aria e dell’acqua, il saldo della massa d’acqua nei ghiacciai, ecc..). In primo luogo richiamò l’attenzione sulla necessità di esaminare gli strati superiori dell’atmosfera per la comprensione del clima in superficie. Voyeikov fu il primo ad avviare lo studio dei cambiamenti climatici attraverso l’analisi della sezione geologica, iniziando così una nuova scienza, la paleoclimatologia.

Cessata l’attività della commissione, la società geografica meteorologica russa riaprì nel 1883, sotto la presidenza di Voyeikov, il quale diede un ampio slancio al ripristino e l’espansione della rete di osservatori volontari. L’attenzione principale di Voyeikov, fu rivolta ad una ricerca direttamente correlata alla pratica dell’agricoltura . L’elaborazione delle osservazioni in questo settore, gli permisero di gettare le basi, per lo studio della agrometeorologia e fenologia e le conoscenze sul clima russo. Al fine di promuovere la conoscenza meteorologica, la commissione iniziò a pubblicare nel 1891, sotto la direzione di Voyeikov, una prima rivista di divulgazione scientifica per la meteorologia e climatologia russa.

Il “bollettino meteorologico”.

Fino al 1916, ogni numero di questa rivista, conteneva, articoli originali, recensioni, saggi e note di Voyeikov. Anche dopo la sua morte, fino al 1921, gli articoli di Voyeikov venivano pubblicati. Voyeikov, nelle sue pubblicazioni, informava inoltre i lettori, anche di tutte quelle notizie, che interessavano altri scienziati russi e/o stranieri. Allo stesso tempo, Voyeikov pubblicava i suoi articoli in molte riviste internazionali, promuovendo le conquiste della scienza russa, “bollettino meteorologico” e svolse un ruolo fondamentale nello sviluppo del pensiero meteorologico in Russia.

Voyeikov fu redattore del reparto dell’enciclopedia geografica britannica e anche redattore della fisica, meteorologia e climatologia “Enciclopedia completa dell’agricoltura russa” (1900-1912). Tra il 1903-1904, realizzò, un grande e originale corso  di meteorologia, che pubblicò in diverse edizioni. Nel 1912 effettuò, per fini scientifici, un grande viaggio nell’asia centrale e nel 1915, nel sud degli Urali ed in Crimea. Alla fine del 1915 venne eletto direttore dei corsi superiori geografici, al primo istituto di istruzione superiore in Russia.

Morì a San Pietroburgo il 9 Febbraio del 1916.

 


Fonti :

http://www.alpklubspb.ru/persona/voeykov.htm

http://geographyofrussia.ru/voejkov-aleksandr-ivanovich/

 

Michele

16 pensieri su “Aleksandr Ivanovič Voejkov

  1. Ok, ma il ponte altropressorio che prende il suo nome?
    Nella sua biografia non c’è traccia, salvo gli studi sull’anticiclone siberano, che sono certamente attinenti.

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  2. @alessandro1
    Sì, la facciamo, ma nella seconda metà del mese, come al solito. Altrimenti risulterebbe monca, perchè non sarebbero disponibili tutti i principali indici meteo aggiornati. E, aggiungo, è bene aspettare alcuni giorni affinchè si faccia un minimo di chiarezza sull’evoluzione per fine anno e per gennaio.
    Riguardo l’AO, c’è in effetti una conferma della persistenza dell’indice in territorio negativo, ma anche una notevole dispersione dei membri previsionali, proprio dopo il 15 dicembre. Dunque, prima di trarre conclusioni nette aspetterei……

    Infine, non dimentichiamo che l’AO è un indice descrittivo, ovvero discende dalle previsioni (GFS) sulla distribuzione di alte e basse pressioni. Non è invece un indice con valore predittivo, come lo è invece l’ENSO o il QBO, i quali peraltro suggeriscono tendenze meteo-climatiche, e non solo meteo, dunque su scale temporali ben più lunghe dell’AO (mesi rispetto ad un paio di settimane): se ricordi, fin dalla scorsa estate il comportamento della QBO lasciava supporre un inverno interessante; già da ottobre l’ENSO fece capire che non avrebbe interferito negativamente con l’andamento dell’inverno europeo. Per l’AO tutto questo non si può assolutamente dire.

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  3. comunque segnalo il -9 di ieri sera nei campi di brescia, sono anni che non vedevo un valore così basso in dicembre

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  4. Comunque, penso che un altro importante record di minime, arrivi proprio dalla valle del gelo più assoluto, sito in zona Altopiano d’Asiago e cioè località Marcesina, circa quota 1350/1400m.. dove in questi giorni e soprattutto 3/4 giorni fa si è raggiunti i -18°.. non parlando delle minime a venire di questo periodo freddo, con il suo apice in metà settimana.. Davvero da Brividi per un inizio invernale in grande stile già da inizio dicembre!

    Che ne dite?

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  5. @FabioDue
    Credo di essere stato il primo in Italia a riportare, anche se brevemente, parte delle sue principali opere. Vedi la traduzione.

    Fabio, da wikipedia sono partito.
    http://it.wikipedia.org/wiki/Ponte_di_Voejkov
    Poi…… dopo aver constatato che in italiano (testi in rete), su Voyeikov, si trovava poco o nulla, allora e solo allora, sono andato alla ricerca di qualche breve testo in russo da tradurre.

    Cmq sto notando (a tempo di record) che qualcuno ha gia copiato la mia traduzione per poi postarla su un altro forum.

    http://www.russia-italia.com/aleksandr-ivanoviand-269-voejkov-vf35-vt17806-vp6776114.html

    Potenza del web.
    😀

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  6. Questo non è un commento.
    Nella serta di ieri 11 dicembre verso le ore 19 ho visto dei bagliori nel cielo, come delle scariche elettriche di colore arancio…. sai cosa potevano essere?
    Grazie.
    Ciao

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  7. Patrizia :
    Questo non è un commento.
    Nella serta di ieri 11 dicembre verso le ore 19 ho visto dei bagliori nel cielo, come delle scariche elettriche di colore arancio…. sai cosa potevano essere?
    Grazie.
    Ciao

    Dove ?

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  8. Michele :

    Patrizia :
    Questo non è un commento.
    Nella serta di ieri 11 dicembre verso le ore 19 ho visto dei bagliori nel cielo, come delle scariche elettriche di colore arancio…. sai cosa potevano essere?
    Grazie.
    Ciao

    Dove ?

    Nel forum del Centro meteo lombardo si parlava di lampi sulla Romagna con una leggera grandinata… avete notizie???

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