SPE – Solari protoni eventi energetici dal 1600 ad oggi, alcuni dati e osservazioni su cui discutere

La passata settimana le 4 (inaspettate :smile:) fiammate  di Cat. X generate dalla regione AR 1748 e le ripetute dichiarazioni della Nasa ( scopiazzate dalle varie testate gionalistiche online ), circa la probabilità di forti tempeste solari nel corrente mese di maggio, hanno istantaneamente rianimato l’audience su questa piattaforma. Inaspettate non tanto ….. e capirete presto il perchè….

Il dibattito e gli interrogativi, sorti fra i vari utenti qui su Nia, riguardavano in particolare, le grandi esplosioni solari. Di seguito, riporto alcuni degli interrogativi emersi :

Quanti eventi SPE si sono registrati nel recente o lontano passato ? E’ più probabile che un evento SPE si registri in un minimo solare oppure in un massimo ? E’ possibile identificare un collegamento fra tali manifestazioni e le configurazioni planetarie del momento ?

Ho deciso quindi di fare una veloce indagine, ricerca, nel tentativo di trovare delle riposte o spunti di riflessione agli interrogativi sopra riportati.

Ad esempio, se partiamo analizzando la configurazione planetaria, che ha preceduto la grande tempesta solare (evento Carrington), del 1 Settembre 1859, scopriamo che una settimana prima, un preciso alllineamento planetario ( sulla direttrice del Sole ) era presente. L’allineamento Terra-Venere-Marte-Saturno.

Allineamento Terra-Venere-Marte-Saturno del 22 Agosto 1859

 

Una coincidenza ? In seguito torneremo su l’ipotesi planetaria.

Mettiamo quindi, un attimo da parte, questa preliminare osservazione, per passare invece su una nota di stampo più didattico, riportando una parte del testo, ripreso dalla carta di Cliver & Svaalgard del 2005.

Sezione di nostro interesse, perchè che ci fornisce la ricostruzione degli eventi solari protonici dal 1560 al 1950. Citazione :

 “…..McCracken et al. (2001a, b) hanno utilizzato la composizione dei nitrati nelle carote di ghiaccio per ottenere un elenco dei grandi energetici protonici eventi solari (SEP), eventi che si sono verificano fra il 1561-1950, hanno esteso l’elenco per l’anno 1994, utilizzando i dati ionosferici e satellitari. La figura 3 adattata da McCracken et al. (2001a), mostra i tempi di insorgenza di tutti > 30 MeV eventi protonici con fluenze superiori a 10^9 pr cm^-2 tra il 1855-2000 (aggiornamento al 2000 sulla base di M. Shea, comunicazione personale, 2004). Un elenco dei nove maggiori eventi con fluenza >30MeV, durante questo intervallo, è riportato nella tabella II, dove si può vedere che l’evento 1859 è di un fattore di 1,7 (possibilmente un fattore di 3,4, McCracken et al. (2001b)) più grande del secondo classificato evento. E ‘importante notare che gli eventi elencati nel 1960 e nel 1972 ha coinvolto più eventi eruttivi (Svestka e

 

 Simon, 1975; Coffey, 1973.  McCracken et al, 2001a . La grande tempesta geomagnetica iniziò il 2 settembre 1859 (evento Carrington) è stata preceduta da una forte tempesta il 28 agosto (Stewart, 1861, Loomis, 1859; Cliver, 2004)….”

 

Figura 3.  I tempi di occorrenza di tutti gli eventi protonici > 30MeV con fluenze superiori a 10^9 pr cm^-2 tra il 1855-2000 (adattato da McCracken et al, 2001a e da M. Shea, comunicazione personale, 2004). Anteriormente al 1950 i valori sono basati sulla composizione dei nitrati nelle carote di ghiaccio e i valori successivi si basano su misure ionosferiche e sulle dirette osservazioni satellitari.

 

Figura 10. Tempi di occorrenza per gli eventi SEP > 30 MeV con fluenze superiori a 10^9 pr cm^-2 sono mostrati nel pannello inferiore. Il modello del numero annuo macchie solari è mostrato nel pannello superiore (McCracken et al., 2001b).

Osservazioni

La figura n°10, ad una prima e veloce analisi, ci dice che il periodo 1960-2000, periodo di grande attività solare è stato costellato da una scarsa presenza di eventi SPE, viceversa, il periodo  1890-1910 (Sc 13-14), periodo di bassa attività solare è stato prodigo di eventi SPE, sia in intensità che in numero.

Attenzione però, i minimi solari dalton e maunder (si osservi la figura n°3) non sembrano rispettare la regola : Minor attività solare e/o irregolare, maggior numero di eventi SPE. I dati restano comunque molto fumosi e dispersi e lasciano, a mio modesto parere, diversa interpretazione, specie sulla scala presente nella figura 3.

A questo punto dell’analisi, possiamo gettare delle preliminari conclusioni ?

Credo che a questo punto dell’analisi l’unico ed inequivocabile parametro di valutazione del rischio di un prossimo evento SPE, non sia l’attività solare presente nel periodo, ma l’eccezionale allineamento planetario che fa da vero e proprio detonatore o innesco di queste fenomenologie rare e straordinarie per la loro portata energetica rilasciata.

Infatti a mio parere, la risposta non la si trova esclusivamente nel singolo caso documentato del 1859, ma andando a ritroso indietro nel tempo.

Infatti se attiviamo la nostra time-machine ( i simulatori planetari ) e ci lanciamo nel 775 DC, troviamo che recentemente Usoskin, rifiuta il grande evento cosmico proposto da Miyake ( leggi il riassunto riportato di seguito ) et al. (2012, Nature, 486, 240, M12), attribuendo viceversa, l’origine dell’anomalia registrata negli alberi, al più grande evento solare, su una scala temporale multi-millenaria.

 Secondo una sorprendente nuova ricerca portata avanti dagli astronomi Valeri Hambaryan e Ralph Neuhauser, una vicina esplosione di raggi gamma potrebbe aver causato un’intenso lampo di radiazioni ad altissima energia che ha colpito la Terra nell’VIII secolo dopo cristo. I due scienziati, dell’Istituto di Astrofisica dell’Università di Jena in Germania, hanno pubblicato i loro risultati nel giornale “Monthly Notices of the Royal Astronomical Society”.

Nel 2012, Fusa Miyake annuncio di aver rilevato altissimi livelli degli isotopi Carbonio-14 e Berillio-10 negli anelli degli alberi che si sono formati nel 775 CE, suggerendo che un lampo di radiazione potrebbe aver colpito la Terra tra il 774 ed il 775. C-14 e Be-10 sono isotopi che si formano quando la radiazione proveniente dallo spazio collide con atomi di azoto, che decadono in forme più pesanti di carbonio e berillio. Le prime ricerche avevano escluso la possibilità di una supernova vicina dato che non fu registrato nulla nelle osservazioni del tempo e non ci sono segni di eventuali resti di supernove.

Il prof. Miyake ha anche considerato la possibilità di un brillamento solare incredibilmente intenso ma non sono possibili brillamenti tali da causare un eccesso nel Carbonio-14 come quello osservato. Grandi brillamenti sono accompagnati anche da espulsioni di massa coronale, che portano alla formazione di spettacolari aurore, e qualcosa di così intenso avrebbe portato alla formazione di aurore eccezionali ovunque, di cui ne sarebbe rimasta memoria.

Infatti, l’ulteriore prova,  a favore dell’ipotesi di Usoskin, l’ho trovata proprio nella straordinaria configurazione planetaria che si è verificata nel 769. Si tratta però del 769, quindi alcuni anni prima del 774-775 !?!? Ricordo però, che le ricostruzioni degli isotopi presentano sempre un certo errore o delta (variazioni) nelle misurazioni (vedi i grafici ufficiali prelavati dalla carta ed inseriti nell’immagine sotto riportata – la linea di colore rosso, indica l’origine dell’evento SPE del 774- ).

Osservate la straordinario allineamento, il numero dei pianeti coinvolti, nella linea dei pianeti e l’angolo molto stretto ( analisi con Solex ) che si è registrato.

A questo punto dell’indagine, non mi sembra quindi così errato ipotizzare un collegamento fra la straordinaria configurazione planetaria e il grande evento solare ipotizzato dallo stesso Usoskin. Alla luce anche d quanto abbiamo in questi anni compreso con le relazioni geologico-astronomiche. Si veda anche l’opera di raffaele bendandi.

Di sicuro c’è, che aver riscontrato, che in due grandi eventi solari, sono presenti particolari e rari allineamenti particolari, non significa certo che ogni evento SPE del prossimo futuro sarà preceduto da un particolare e raro allineamento planetarie, ma che maggiore è la probabilità che si verifichi un qualcosa di particolare e raro sulla nostra stella, in special modo nei decenni di attività solare non armoniosa o regola, vedi i minimi solari.

In conclusione, anche se breve questo post, io credo, che possa getta interessanti dati e osservazioni da poter sottoporre alla vostra valutazione e da approfondire nel dibattito. Quindi, un preliminare punto di partenza e di indagine, su cui potrebbe iniziare una seria ricerca e studio, per risalire una volta per tutte alle vere origini (gli input), di queste fenomenologie tanto discusse in questi anni.

Tanto discusse,  perchè forse figlie di un contesto più cinematografico hollywoodiano, che scientifico, ahimee…

😉

Vi saluto, lascio a voi ulteriori osservazioni e considerazioni in merito.

 

 

Fonti :

http://www.leif.org/research/1859%20Storm%20-%20Extreme%20Space%20Weather.pdf

http://www.leif.org/research/Gleissberg-McCracken.pdf

http://tallbloke.files.wordpress.com/2013/03/usoskin2013a.pdf

http://www.link2universe.net/2013-01-24/unesplosione-di-raggi-gamma-ha-colpito-la-terra-nel-medioevo/

 

 

Michele

11 pensieri su “SPE – Solari protoni eventi energetici dal 1600 ad oggi, alcuni dati e osservazioni su cui discutere

  1. Molto interessante…..chissà se la possibile relazione tra allineamenti planetari ed attività solare è già oggetto di studi alla NASA….

    Intanto l’attività solare sembra essersi attenuata: il solar flux è un po calato (comunque non aveva superato quota 160, dunque non record) e le macchie sembrano essersi acquietate. Ormai da una settimana non si registrano eventi di rilievo, cioè flare di classe X.

    L’allineamento planetario si è concluso e dunque il Sole ora piano piano tornerà ai livelli dei mesi precedenti?

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  2. FabioDue :
    Ormai da una settimana non si registrano eventi di rilievo, cioè flare di classe X.

    L’allineamento planetario si è concluso e dunque il Sole ora piano piano tornerà ai livelli dei mesi precedenti?

    Il passato allineamento planetario Saturno-Terra-Sole-Marte di inizio Maggio e il successivo allineamento Sole-Mercurio-Venere-Giove hanno per così dire destabilizzato il sole. Vedi i 4 flare di Cat.X, ma non hanno impresso una vera e propria accelerazione al ciclo, ad oggi.
    Questo lo si nota facilmente dal solar flux, che non riesce a superare la soglia dei 160.
    Il SSN è cresciuto, ma la spinta non c’è stata. Ritengo questi eventi singoli, figli più di dinamiche elettriche che onde mareali tidali.

    Adesso ci proietteremo verso una nuova fase interessante a metà agosto, ma credo di portata minore a quella appena trascorsa.

    Saturno-Venere-Sole-Mercurio, del 5 Agosto e poco dopo Giove-Marte-Mercurio-Sole del 13 Agosto.

    Poi ci lanceremo verso la chiave di volta di questo SC24 l’ingresso di Giove-Terra-Venere-Sole tra Dicembre e Gennaio 2014

    Lì credo che capiremo, monitorando anche il polar field le sorti questo ciclo solare e se l’emisfero sud invertirà…

    Poi non vedo proprio con quale forza il Sole possa uscire da questo stallo…
    Detto brutalmente ma che può render l’idea….i pianeti gli girano intorno ma questo fa tanta fatica in questo ciclo a uscire da questa empasse ….

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  3. Linee planetarie….

    e i tre grandi solari raggi cosmici registrati nei nitrati in Groenlandia e in Antartide

    02-08-1972

    02-11-1960

    31-10-1989

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  4. Ottimo articolo ed è molto interessante la correlazione tra gli allineamenti planetari e l’attività solare…
    Le dichiarazioni della nasa sono state riportate da quotidiani nazionali nonché dall’ansa,testate teoricamnte di tutto rispetto…
    Ma perché la Nasa dovrebbe fare tali dichiarazioni avventate?
    Come si puo’ prevedere a distanza di anni un determinato evento in un determinato momento??
    Se non si riescono neanche a fare le previsioni del tempo esatte da qui ad una settimana,immaginiamo le previsioni solari a distanza di anni…
    Perché divulgare tali notizie???
    Qual è lo scopo reale???
    Ecco un altro post dove questa volta la dichiarazione viene riportata da sky tg 24:

    http://www.youtube.com/watch?v=jACtqL6MU7g

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  5. Ciao Michele.
    Gran bell’articolo !
    Ti faccio tutti i miei complimenti.

    Una domanda. Dal 750 al 1859 quanti altri allineamenti planetari importanti vi sono stati ? Questo sarebbe interessante saperlo, poiché oltre ad avere l’evento solare è necessario (swe si vuole la botta grossa) anche essere sulla rotta del plasmoide che ne consegue.

    Questo solo per capire se anche a fronte di altri eventi minori (perlomeno misurati a Terra) vi possa essere un legame con l’allineamento planetario.

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  6. Non ho mai commentato un articolo, ma questo tratta particolarmente la questione degli allineamenti planetari ai quali in una certa misura mi interesso anche io, quindi mi sento di poter dire che è un bel lavoro. Complimenti. ciao

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  7. Grazie a tutti voi, per i complimenti.

    Zambo :

    Una domanda. Dal 750 al 1859 quanti altri allineamenti planetari importanti vi sono stati ? Questo sarebbe interessante saperlo, poiché oltre ad avere l’evento solare è necessario (swe si vuole la botta grossa) anche essere sulla rotta del plasmoide che ne consegue.

    Questo solo per capire se anche a fronte di altri eventi minori (perlomeno misurati a Terra) vi possa essere un legame con l’allineamento planetario.

    Andrea effettuare questa operazione, non è cosa difficile ma laboriosa, senza gli opportuni strumenti software.
    Girare a suon clic sul mouse, su un simulatore planetario e paragonabile a cercare un ango in un pagliaio su una scala temporale così grande.
    Occorrerebbe uno specifico software di ricerca allineamenti planetari in relazione alla distanza fra i pianeti in visione geocentrica e eliocentrica. Il cruscotto di @ab2010 mi sembra di ricordare che possieda tale funzione, ma non ricordo e non sò fino a quale punto sia stata sviluppata e testata e se può arrivare al 750DC.

    Tuttavia ci può essere l’operazione, inversa, per così dire. Ossia, quella di una verifica su date passate presatabilite (date dove si sono verificati prestabiliti ed eclatanti fenom. solari o climatiche/geologiche sulla Terra. Vedi il mio precedente post con i tre allineamenti. Questa operazione può far risparmiar del tempo.

    ab2010 :

    Non ho mai commentato un articolo, ma questo tratta particolarmente la questione degli allineamenti planetari ai quali in una certa misura mi interesso anche io, quindi mi sento di poter dire che è un bel lavoro. Complimenti. ciao

    In buona parte, senza l’opera di bendandi non sarei mai potuto arrivere a questi risultati.
    Grazie adriano. Attendo con ansia il lavoro scientifico che pubblicherete e che credo e spero verrà pubblicato per esteso, ed in esclusiva (internet) oltre che sul sito dell’osservatorio, anche qui su Nia.

    Di sicuro, grande spazio, tempo e risalto, verranno lasciati a questa futura carta di vostra pubblicazione. Naturalmente, tutto questo quando i tempi saranno maturi.

    P.S.
    Magari al momento della pubblicazione, disporre di una copia in lingua italiano, mi farebbe risparmiare del tempo….
    🙂
    😉

      (Quote)  (Reply)

  8. Mi aggiungo ai complimenti degli altri… sono stato un po’ assente… azz, ci sono stati flare di classe x recentemente??? Con questo meteo, difficile vedere il sole… 🙁 e qualche lavoretto casalingo mi ha tenuto anche lontano dalla rete per aggiornarmi…

      (Quote)  (Reply)

  9. è tutto in relazione… è come un grande orologio… c’è chi ci arriva e c’è chi non c’è la fa.. poi ci sono gli interessi.. in mezzo.. tutto il mondo è paese… mi fermo qui
    😉

    complimenti Michele ottimo articolo 🙂

      (Quote)  (Reply)

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