Nature …. ovvero come dare un colpo al cerchio e uno alla botte !

Dare un colpo al cerchio e uno alla botte significa destreggiarsi in una situazione contraddittoria, senza schierarsi veramente per nessuna delle due parti opposte e, al contrario, facendo un passo verso ciascuna delle due direzioni possibili. Questo detto deriva direttamente dal lavoro degli artigiani che, nel costruire le botti, incastrano delle liste di legno ricurve all’interno di cerchi metallici.

http://www.radici-press.net/italiano-espresso-n-47/modi-di-dire-detti-e-proverbi

….

…..

Modo di di dire che si adatta molto bene alle conclusioni di questa ricerca ( Vedi parte evidenziata in grassetto )

🙂

 

La recente interruzione del riscaldamento globale legata al raffreddamento superficiale del pacifico equatoriale

Nature doi:10.1038/nature12534

Ricevuta il

 

Nonostante il continuo aumento delle concentrazioni dei gas serra in atmosfera, la temperatura media annuale globale non è aumentata nel ventunesimo secolo 1, 2, sfidando l’opinione prevalente che il forcing antropogenico causa il riscaldamento climatico. Sono stati proposti diversi meccanismi per questa interruzione del riscaldamento mondiale 3, 4, 5, 6, ma la loro relativa importanza non è stato quantificata, ostacolando le stime osservazionali della sensibilità climatica. Qui mostriamo che  il recente raffreddamento nella parte orientale del Pacifico equatoriale si riconcilia con le simulazioni climatiche e le osservazioni. Presentiamo un nuovo modello climatico dei meccanismi per il cambiamento della temperatura globale, prescrivendo, oltre al forzante radiativo, la storica temperatura superficiale del mare, sopra il centrale pacifico tropicale orientale in un modello climatico. Anche se la prescritta temperatura superficiale è limitata a solo il 8,2% della superficie globale, il nostro nuovo modello riproduce la temperatura media annuale globale notevolmente bene con coefficiente di correlazione r = 0,97 per il periodo che va dal 1970-2012 (che include la corrente accelerazione nel riscaldamento globale). Inoltre, la nostra simulazione cattura le principali caratteristiche stagionali e regionali della pausa, tra cui l’intensificazione della circolazione di walker, il raffreddamento invernale nel nord-ovest del Nord America e la prolungata siccità nel sud degli Stati Uniti. I nostri risultati mostrano che il corrente trend fa parte della variabilità naturale del clima, legato specificamente alle decennali raffreddamenti della ninà. Anche se simili eventi decennali potrebbero verificarsi in futuro, la tendenza al riscaldamento multi-decennale è molto probabile che continui con l’aumento dei gas serra.

 

Temperatura simulata dai modelli di tendenza (a destra) ottenuti grazie ai modelli climatici creati presso la Scripps Institution of Oceanography, UC San Diego, mostrano una forte intesa con le temperature estive boreali osservate (immagine a sinistra) per il periodo che va dal 2002-2012. JJA acronimo di giugno luglio agosto. Immagine per gentile concessione di Nature.

 

 

Fonte : http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature12534.html

 

Michele

13 pensieri su “Nature …. ovvero come dare un colpo al cerchio e uno alla botte !

  1. Beh, certo, se la Terra non si riscalda più una ragione deve pur esserci. E l’ENSO è sicuramente una ragione, magari non la sola.

    Però giorni fa ho letto un articolo su MTG, secondo il quale il NOAA ha evidenziato come le acque oceaniche profonde (700m, dice l’articolo) si stiano in realtà ancora riscaldando in modo apparentemente inarrestabile. La conclusione è che, probabilmente, questo stop al riscaldamento globale è solo temporaneo.
    Mi chiedo quale fenomeno faccia riscaldare acque così profonde e non quelle più superficiali o l’atmosfera. L’articolo però non lo dice.

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  2. Quindi quando si raffredda è l’ENSO.
    Quando si riscalda è la CO2.
    Il sole è una pura costante insignificante.
    Hanno sempre ragione.
    Giustificano se stessi.

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  3. coefficiente di correlazione r = 0,97 per il periodo che va dal 1970-2012
    se allargano la finestra temporale … salta il modello ?

    I nostri risultati mostrano che il corrente trend fa parte della variabilità naturale del clima
    anche perchè mi devono spiegare chi guida la variabilità naturale …

    mi sa che questi non sono neppure capaci a fare le botti …

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  4. Luigi Lucato :

    mi sa che questi non sono neppure capaci a fare le botti …

    🙂

    Pensavo che i partiti politici esistessero solo in politica…
    poi ho sentito diversi amici e il loro racconti sul modus operandi nei diversi atenei …
    poi mi son messo in questi anni a leggere, studiare, i vari abstract pubblicati dalle varie riviste, dai diversi impact factor…

    Ci sono tanti partiti politici…
    presi

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  5. sbergonz :Quindi quando si raffredda è l’ENSO.Quando si riscalda è la CO2.Il sole è una pura costante insignificante.Hanno sempre ragione.Giustificano se stessi.

    Il fatto è che, storicamente, il Sole incide molto su tempi lunghi per noi (svariati decenni e secoli). Basta solo vedere la successione dei tre grandi minimi, dal 1280 al 1645, e l’andamento del clima europeo in quei secoli. E’ la scusa buona per dire che è invariante.
    Ma qualche conseguenza dell’attuale ciclo 24 nei prossimi anni credo si vedrà comunque.
    Inoltre, se davvero il ciclo 25 sarà debolissimo, o addirittura assente del tutto, gli effetti li vedremo di certo. In quest’ultimo caso, mi riferisco però a conseguenze climatiche cui non assisteremo prima di 15-20 anni.

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  6. Con un trend costantemente in salita è abbastanza semplice realizzare un modello che ci prende al 97%, dando ad un parametro (anche frutto della fantasia) il rango di variabile fondamentale.

    Ma è solo un modello la cui affidabilità andrebbe limitata al periodo di analisi, non per far previsioni.
    Nessun modello prevedeva l’attuale fase di blocco dell’aumento delle temperature, ci sarà un motivo.
    Semplicemente sono sbagliati e inadatti per far previsioni, ma sono l’ideale per muovere a proprio piacimento quantità di denaro inimmaginabili.

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  7. @Matteo
    E’ un po’ come i modelli di previsione mensile o stagionale, che tuttora difettano parecchio quanto ad attendibilità.
    A maggior ragione, pretendere di azzeccare il trend di temperatura globale nell’arco di decenni è perlomeno presuntuoso, se non si conoscono con buona precisione i meccanismi che influenzano le temperature nelle varie aree della terra, comprese le tante retroazioni.

    In ogni caso, errori simili sono salutari, specie se saranno ripetuti: per ora i modelli “corretti” (ne ho visto qualcuno) indicano una ripresa della crescita delle temperature. Se ciò non avverrà, tra 10-15 anni ci ritroveremo di nuovo a parlare di modelli sbagliati e, prima o poi, qualcuno li correggerà.

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  8. è mancata una componente della circolazione atmosferica. per forza non rispondono i modelli matematici, sicuramente ha ragione Simone in meteo è un problema convettivo. vari stalli atmosferici e ondate calde estive alte in latitudine, sull’emisfero boreale non indicano ciò nonostante un riscaldamento globale terrestre.
    attualmente è il vortice polare che bilancia tra Siberia e artico canadese il freddo…

    potrei pensare che a tavolino si potrebbe aver urbanizzato aree appositamente .. studiato in senso di preparare l’apparente riscaldamento globale. Nel 1970 e 1980 per far sembrare più caldo, perché il cemento e asfalto aumentano incredibilmente le temperature a suolo. L’aria più calda in inverno è sospinta verso la bassa non appena qualche vortice freddo atlantico porta una -5 dall’alta padana verso la bassa. In alcuni periodi l’aria puzza d’inverno.. c’è come un ristagno.. infatti via via che l’aria calda si mescola …
    qualcuno mi spiega come può piovere a Ferrara con 0°C e nevicare sulla Venezia euganea, dove durante tutto l’arco invernale c’è quasi sempre uno o due gradi in più ? Vado spesso verso Padova e leggendo le temperature in macchina mi è venuto il dubbio..

    Non andiamo tanto in alto in Italia, più che altro ci espandiamo sul territorio.

    In India ci sono km di foreste, e le aree urbane sono limitate anche se ampiamente strutturate e con elevate densità di popolazione. direi che l’uomo vive in un suo spazio in armonia con il subcontinente indiano.

    Tutto è localizzato.. non esistono grandi cospiratori, il più delle volte una componente maggiore climatica prende il sopravvento. un non inverno australe corrisponde ad un non inverno boreale su scala continentale.. un inverno freddo australe corrisponde ad un inverno freddo boreale e cosi via..

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  9. La terra é soggetta cicli di riscaldamento e raffreddamento, sappiamo benissimo che fenomeni del genere sono accaduti con periodi glaciali e interglaciali, siamo del tutto certi che questi fenomeni accadranno nuovamente. Bisognerà mettersi in testa che non siamo in grado ancora capire cosa stia avvenendo, conosciamo alcune sequenze alcuni pattern ma é tutto molto complicato. Ne segue che chiunque faccia delle previsioni a breve a medio e lungo termine e pretende di raccontare verità é sicuramente in malafede, perché non ha e non è può avere scientificamente parlando la certezza di quanto ci sta raccontando. Ciance, chiacchiera, fantascienza, favole, fiabe … bufale, palle, stronzate, cazzate che diventano dogmi per costrurci sopra una religione.

      (Quote)  (Reply)

  10. Luci0 :
    Ciance, chiacchiera, fantascienza, favole, fiabe … bufale, palle, stronzate, cazzate che diventano dogmi per costrurci sopra una religione.

    11

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