Un meteorologo tedesco afferma ….

“….I dati provenienti dalle Alpi, mostrano un chiaro raffreddamento da due, tre decenni ….”

Dati valutati da un meteorologo tedesco mostrano inequivocabilmente che le Alpi si stanno raffreddando nel corso degli ultimi 20 anni e forse molto più a lungo, ed in alcuni luoghi, massicciamente, grossolanamente e contraddicendo tutte le affermazioni forti, proiezioni, modelli e scenari fatti in precedenza dagli scienziati del riscaldamento globale .

Il meteorologo tedesco Dominik Jung ha analizzato alcuni dati provenienti dalle Alpi ed  ha concluso in lingua tedesca sul Huffington Post :

“…. Siamo ovviamente molto lontano da inverni più miti. La tendenza in realtà si sta muovendo nella direzione opposta! ….. “

Alcuni luoghi hanno visto un “raffreddamento massiccio”

Dominik Jung ha analizzato i dati provenienti da uno studio condotto dal Zentralanstalt für Meteorologie und Geodynamik (ZAMG), il servizio meteorologico statale austriaco, dati, che vanno indietro di 20 anni o più. Jung scrive inoltre che anche altre quattro stazioni ad alta quota, delle Alpi, sono state valutate: Zugspitze in Germania, Schmittenhöhe in Austria, Sonnblick in Austria e Säntis in Svizzera. Ad esempio, gli ultimi due inverni a Kitzbühel (nota località sciistica) sono in realtà i più freddi degli ultimi 20 anni .

Il risultato:

“……Tutte le analisi hanno dato lo stesso risultato sorprendente: gli inverni, nelle Alpi, negli ultimi decenni, sono diventate significativamente più fredde, i dati lo mostrano ….”

Jung scrive che i dati sono stati ricavati da lunghe serie, 20-30 anni e sono stati esaminati, come proprio i climatologi richiedono sempre. Jung informa poi i lettori, che ha chiesto agli esperti meteorologici austriaci sul posto, cosa ne pensassero dei risultati. Secondo Jung, la reazione è stata un silenzio di tomba indotto da shock, o tentativi di minimizzare i risultati.

La scienza umiliata

Jung ipotizza che la ragione per cui i meteorologi e i climatologi non vogliono sentir parlare di risultati opposti, è perché “non si adatta con la loro visione del mondo.”

Dopo tutto, solo pochi anni fa, erano tutti sicuri, circa le loro previsioni di inverni senza neve e che lo sci, sarebbe stato praticabile e disponibile solo ad elevate altitudini.

La scienza non poteva essere umiliata in misura maggiore.

Verso la fine del suo saggio sul Huffington Post, Jung commenta, riportando testuali parole : “il riscaldamento climatico è diventato una religione. Gli appartenenti ad essa non tollerano nuove scoperte “, anche quelle che derivano da osservazioni e misure solide. Il meteorologo Jung, conclude affermando che è scandaloso che le autorità competenti stanno semplicemente ignorando questi risultati.

 

Fonte : http://notrickszone.com/2013/11/22/austrian-meteorologists-stupefied-into-silence-data-from-alps-show-marked-cooling-over-last-2-3-decades/

Michele

7 pensieri su “Un meteorologo tedesco afferma ….

  1. Il re è nudo!!!

    @Jean
    I ghiacciai non sono legati solamente alla temperatura, altrimenti la Siberia, visto il freddo che fa in inverno, sarebbe sepolta dai ghiacci.
    Anche le precipitazioni giocano un ruolo fondamentale: se fa freddo, ma cade poca neve i ghiacci si ritirano.

    Poi bisogna anche considerare che se i bacini di raccolta escono da diversi anni negativi, la parte terminale del ghiacciaio è poco alimentata e non può avanzare.

    Riassumendo, i ghiacci sono un indicatore del trend di temperatura, ma non sempre dicono la verità in modo assoluto.

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  2. se ci sono stati periodi in cui non nevicava è perche cerano anticicloni o condizioni sfavorevoli alle precipitazioni….puo fare 3 gradi sullo zero ,ma anche -tre gradi sotto zero,ma se non ci sono sistemi perturbati organizzati o depressioni col piffero che nevica e i ghiacciai accumulano…..ma in quei periodi gli adriatici erano seppelliti dalla neve,nel momento cult del cosidetto GW
    e poi diciamola tuutta..a 4000mt ma quando mai cade pioggia…li nevica solo …la goccia di acqua non esiste…..risultato ..IL GW é una bufala costruita ad arte…citazione di antonino zichichi

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  3. max63,

    [img]http://www.cpc.ncep.noaa.gov/data/teledoc/poleur.timeseries.gif[/img]

    In un’interglaciale l’oscillazione inlandsis tra Groenlandia (NAO) e Scandinavia (EA/SCAND) contano di +, se stringiamo il cerchio.., le Alpi hanno anche processi di erosione, volevo chiedere a Matteo cosa pensa di questo? 🙂 se una frana, un crollo di una parete montuosa può compromettere la stabilità di un ghiacciaio alpino…

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  4. entropio33,

    Difficile da dire, dipende da tanti fattori.
    In genere se un ghiacciaio è grande una frana non gli fa niente, poiché ha una forza enormemente più grande: basta vedere le valli e i laghi che si sono formati a causa deliri passaggio.

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