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Nowcasting planetario-solare-natalizio

Sembra che la mia previsione invernale rilasciata il 4 Dicembre sia online. La configurazione planetaria di questi giorni sta sollecitando elettromagneticamente la nostra stella ?

helioIn visione eliocentrica : Giove, Marte, Venere su un lato. Mercurio e Nettuno sul lato opposto

La cronca delle ultime 48h. – Tutti i parametri solari sono in leggera ascesa. Il flusso solare corretto registrato nella passata giornata ha toccato il valore di 128. Le regioni solari AR 2472 & AR2473, in spostamento verso il fronte Terra e dalla coalescenza magnetica beta-gamma, stanno generando deboli brillamenti solari di categoria M.

L’ultimo flare registrato è stato di categoria M4.7. Al momento, questi deboli eventi non sembrano essere accompagnati da significative esplosioni di massa coronale (CME).

L’interrogativi – Il ciclo solare si trova sulla strada di un terzo picco, oppure ci troviamo di fronte ad un isolato episodio occorso all’inizio della lunga discesa del ciclo solare SC24 ? Al momento la coalescenza magnetica delle regioni solari sembra essere già in fase di flessione. E’ possibile che le macchie solari quando escono dai due spicchi o angoli, uscendo dall’influenza planetaria perdano la loro frizzantezza EM ?

helio 2

Attendiamo e monitoriamo.

Al momento non mi resta che augurarvi un sereno e felice natale !

Natale

😉

Michele

Tra linee planetarie e piccole riprese dell’attività EM solare.

Cari lettori di Nia, un veloce aggiornamento fine settimanale sull’attività solare. Allora, la cronaca delle ultime 48h., ci parla di una iniziale discesa del ciclo solare, che sembra aver trovato un preliminare ostacolo da superare.
Infatti, la comparsa di una nuova e interessante macchia solare, la regione Ar 2443 ( che nel giro di una settimana si posizionerà fronte Terra), sembra (usiamo per la seconda volta il condizionale) aver arrestato momentaneamente la discesa del flusso solare.
La traccia del flusso solare parla chiaro, è in corso una preliminare pausa.

Questo vero e proprio cambio di marcia, è stato intercettato dal nostro affezionato utente, Alessandro, il quale si/ci domandava in un precedente articolo :

“C’è qualche allineamento planetario? il sole nonostante il sf ancora basso, porta macchie più consistenti ..”

Si alessandro, la risposta non può che essere affermativa.
Ben due linee planetarie si sono formate (e sono in evoluzione) in quest’ultimi 10 giorni.

Nella prima linea planetaria i pianeti coinvolti sono : Giove, Venere e la Terra con Marte leggermente fuori asse. Nella seconda linea, i pianeti coinvolti sono : Nettuno in allineamento con il Sole, Mercurio e Giove.

Nelle immagini che ho incollato di seguito è chiaramente evidente che l’evoluzione della nuova regione solare è probabilmente iniziata, nel settore solare, dove la seconda linea planetaria lo attraversa (vedi i puntini rossi che ho riportato sul Sole nell’immagine sotto riportata). Chiaramente, l’azione deve essere però considerata nella sua intera totalità (due linee).

Allineamento Giove-Venere-Terra

Allineamento Nettuno-Sole-Mercurio-Giove

Adesso c’è solo un’interrogativo, al quale dobbiamo trovare una soluzione :
Quanto potrà durare questa destabilizzazione ? Credo che un buon simulatore planetario ci possa essere d’aiuto, per le prossime settimane, mesi.

C’è solo una conclusione, questo è l’ennesimo esempio d’interazione planetaria – attività solare. P.S. : Non ho più avuto notizie dal Dott. Nicola Scafetta (prossimi lavori-studi/progetti) . Adesso gli scrivo una mail.

😉

Buon fine settimana,

Michele

David Archibald : Aggiornamento solare di Ottobre 2015

Introduzione

Mentre il ciclo Solare 24, è nella sua fase di declino, in termini di flusso solare e nel conteggio del numero delle macchie solari, diversi tipi di attività solare sono aumentati notevolmente nel corso 2015. La pressione del flusso del vento solare, per esempio, è ora ad un massimo, come non lo si registrava da due decenni. Questo significa che il basso conteggio dei neutroni, per questo ciclo, potrebbe essere fuori di un anno. Questo significa inoltre, che anche il tanto atteso raffreddamento solare,  potrebbe essere in ritardo almeno di un anno, con la conseguenza che l’altopiano della temperatura terrestre continuerà anche per un altro anno. E’ anche possibile, che il ciclo Solare 24 potrebbe finire con l’essere una strana combinazione : breve e debole. Il miglior ciclo solare analogo al ciclo solare 24 potrebbe essere il ciclo solare 2, lungo nove anni. Infine, l’intensità del campo magnetico del Sole suggerisce che il ciclo solare 25 sarà debole come previsto.

Figura 1: L’indice Ap dal 1932 al 2015

L’Indice Ap è una misura dell’attività geomagnetica ripresa da otto stazioni in tutto il pianeta e riflette i disturbi nella componente orizzontale del campo magnetico terrestre. L’attività è aumentata dall’inizio del 2015.

Figura 2: Pressione del vento Solare dal 1971 al 2015

Allo stesso modo, la pressione del flusso del vento solare è aumentata drammaticamente.

Figura 3: Campo Magnetico interplanetario dal 1966 al 2015

Anche in questo caso, il campo magnetico interplanetario si è portato a dei livelli superiori, rispetto al raffreddamento registrato nel 1970.

Figura 4: Conteggio dei neutroni dal 1964 al 2015

Il flusso dei raggi cosmici galattici fuori l’eliosfera è costante. L‘interno dell’eliosfera è modulata dal campo magnetico portato dal vento solare, che varia con il ciclo solare. C’è un ritardo di un anno tra la forza del campo magnetico interplanetario e il flusso dei raggi cosmici galattici nell’orbita terrestre. Data la forza del campo magnetico nel 2015, la prossima flessione del conteggio dei neutroni, non può essere raggiunta fino alla fine 2016. Questo implica un ritardo nella formazione (aumento) delle nubi a causa della pioggia dei raggi cosmici. Quindi, per avere il raffreddamento causato dall’aumento del flusso dei raggi cosmici, durante il declino del ciclo solare, c’è da attendere un altro anno o giù di lì.

Figura 4: Angolo d’inclinazione della corrente eliosferica

Come misurato dall’inclinazione eliosferico, ora siamo ben oltre il massimo del ciclo solare 24.

Figura 5: Flusso solare dal 2014-2015

Il flusso F10.7 è una misura delle emissioni del Sole a 2800 MHz (10.7 cm), ed è correla con il numero di macchie solari. Si tratta di una misura più pulita rispetto al numero delle macchie solari, numero che non è soggetto a singole espressioni o osservazioni soggettive. C’è un limite fissato a 64. Sulla base della correlazione con il livello del mare, con  un flusso F10.7 superiore a 100 abbiamo un riscaldamento, sotto un raffreddamento. Il flusso F10.7 si trova in una strettoia, in calo di banda di attività oltre il 2015, il che suggerisce che c’è qualche processo disciplinato che operano sul sole. Al ritmo attuale di declino, un limite inferiore dell’attività verrà raggiunto con il valore di 64, nel  gennaio 2016.

Figura 7: Campo Magnetico Interplanetario dal 4000 aC -al 2015 dC

Questa figura, in combinazione con la ricostruzione del campo magnetico interplanetario (figura 3), mostra il campo magnetico interplanetario (IMF), per gli ultimi 6000 anni di Steinhilber et al (dati sotto concessione del Dr Gargett). Questa ricostruzione indica che la causa del periodo caldo moderno è probabilmente dovuta all’alto livello dell’attività solare, registrato nella seconda metà del 20° secolo.

Figura 8: Ciclo Solare 24 sovrapposto al ciclo solare 2

Ci sono alcune indicazioni che il ciclo solare 24 può essere un breve ciclo relativamente debole di forse otto o nove lunghi anni. In tal caso, analogo e più vicino alla registrazione dal ciclo solare 2. La figura 8 mostra il ciclo Solare 24 (in rosso), ad oggi, sovrapposta al ciclo solare 2 (in blu).

Figura 9: Dipolo solare dal 1976-2015

Questo dato è stato ripreso dall’osservatorio solare di Wilcox e mostra che la componente polare del flusso magnetico del Sole sta declinando da 30 anni. Si è recuperato poco durante il massimo del ciclo solare 24, questo suggerisce che il ciclo solare 25 sarà molto debole.

 

Fonte : http://wattsupwiththat.com/2015/10/08/solar-update-october-2015/

Solstizio d’estate 2015, tra manti nevosi tardivi, nuvole nottilucenti, aurore boreali e l’AR 2371

  • Nowcasting solare con la macchia solare AR 2371

1° Capitolo  : Tutto dipende dai punti vista, mentre per alcuni, questa situazione potrà sembrare una grossa novità, per altri, sarà solo una piccola macchia. Analizziamo la situazione …

AR_CH_20150618

Cari utenti di Nia, eccoci quà, a raccontare le vicende solare delle ultime 48h, che vedono, la presenza di una singola regione solare dalla complessa struttura beta-gamma-delta in fase di crescita. Battezzata come sunspot Ar2371,  la regione, sta per posizionarsi fronte Terra e nelle passate 48h. ha generato un flare di categoria M3.0 con eruzione solare (CME) associata. Intanto, il NOAA, segnala che un probabile colpo di striscio (impatto con la magnetosfera terrestre) potrebbe realizzarsi proprio a cavallo del solstizio d’estate (next 24h.). Attualmente siamo sotto una decisa doccia protonica.

Come nota importante, in quest’ultime 48h., troviamo questa interessante annotazione depositata su Spaceweather. Il portale riferisce infatti, che quest’ultima CME è la più forte eruzione solare registrata negli ultimi due mesi. Queste parole, non fanno altro che confermano nuovamente, come il corrente ciclo solare, si stia manifestando fino ad oggi (inizio della probabile discesa), con dei connotati EM decisamente miseri.

2° Capitolo : Ci troviamo di fronte ad una nuova possibile relazione con la singolare configurazione planetaria presente in quest’ultimi giorni ?

Credo proprio di si. Infatti, anche in quest’ultima situazione, un possibile collegamento con la geometria (linee) planetaria è decisamente fattibile. Tanto è vero, che l’impiego di un qualsiasi software semplicistico (reperibile in rete) di analisi delle dinamiche planetarie, mostra, non solo la congiunzione Saturno-Venere-Sole in fase di realizzazione, ma la contemporanea presenza del nostro pianeta e Mercurio in un ristretto settore eliosferico. Situazione, che come già testimoniato in svariate circostanze passate, può generare quelle destabilizzazioni necessarie per la nascita o deciso sviluppo di nuove macchie solari.

Attuale configurazione planetariahttp://www.solarsystemscope.com/it

Per il resto, credo che questo fine settimana gli abitanti dei paesi scandinavi dovranno tenere sotto controllo le loro emozioni. Infatti, un mix di spettacolari fenomeni naturali sembra che sia in pista. Si parte, da una rinvigorita situazione nevosa dura a morire, per finire con tramonti suggestivi, innescati da splendide nuvole nottilucenti (solstizio) e aurore boreali alle porte. Un fantastico mix di luci e colori, che esalterà sicuramente le loro emozioni al tramonto !

nubi-nottilucenti2

Buon weekend,

🙂

 Michele

Nowcasting solare infrasettimanale

Il Sole sta lentamente cambiando stile di guida ?

I principali e recenti indizi, su segnalazione di nostri due lettori e del nostro FabioDue.

Allora, lanciamo questo breve e veloce nowcasting solare infrasettimanale con in prims, una mia personale osservazione : Vi risulta che i buchi coronali stanno tentando sempre più frequentemente (ultimi due mesi) il distacco dai poli (attraverso una maggiore migrazione e/o spostamento sulla superficie del Sole) ? Dinamica evidenziata anche in quest’ultime settimane, dal vento solare e relativi indici geomagnetici (indice Ap) che si mantenendo da più giorni, su valori medio/medio-alti.

AR_CH_20150324

– Su segnalazione del nostro utente, danyastoria : “….Volevo porre l’attenzione sulla discesa del SF che si è registrato negli ultimi 10 giorni, nonostante una presenza consistente di macchie. Ricordo che nei mesi scorsi, in condizioni simili del Sole, il SF faceva registrare valori decisamente superiori, attorno a 130-140….”

Quindi, aggiungo io, monitoriamo attentamente il trend del SF, in relazione alla regioni solari che si presenteranno fronte terra, facendo particolare attenzione agli eventuali “buchi”, caratteristici delle dinamiche sussultorie (alti e bassi) che hanno contraddistinto  il trend del ciclo solare SC24, negli ultimi 2 anni.

SF– Questo è il quarto mese consecutivo che vede il smoothed sunspot number in calo. Su segnalazione del nostro editor, FabioDue. Anche l’osservatorio belga, il SIDC sembra allinearsi in questa direzione. Vedi immagine sotto riportata e relative proiezione evoluzione SC24.


– Probabile comparsa delle prime regioni a polarità invertita. Commento depositato nella giornata di ieri, dal nostro Marcello.

Marcello chiede conferma della sua osservazione. Se qualcuno di voi, vuole gentilmente commentare l’immagine del magnetogramma di SDO. Il magnetogramma solare e l’analisi della polarità delle varie spot, non è il mio pezzo forte.

Siamo al termine e rileggendo questo breve post e relative osservazioni, in cerca di una possibile chiave di volta, credo che ad oggi di sicuro ( in riferimento alle prossime vicende solari) ci sia solamente il “lentamente”…ma questa è una mia personale considerazione.

🙂

Voi cosa ne pensate ?

Michele