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Variazioni del livello degli Oceani misurate dal Satellite GRACE

Questa animazione della NASA mostra le variazioni del livello del mare, quindi, l’aumento e la diminuzione in risposta alle variazioni dei campi gravitazionali e della rotazione terrestre. Impressiona la riduzione del volume di ghiaccio che ricopre la Groenlandia. Le principali modifiche delle massa d’acqua possono causare aumenti o riduzioni localizzate e variazioni nella gravità, a volte con effetti apparentemente controversi. Lo scioglimento dei ghiacciai, per esempio, causa vicino al ghiacciaio stesso, una riduzione del livello dell’acqua determinata dalla perdita di massa, di conseguenza, la loro attrazione gravitazionale rallenta e l’acqua di mare viene allontanata aumentando progressivamente. In questa animazione, calcolata dai dati raccolti tramite i satelliti gemelli GRACE tra l’Aprile 2002 e Marzo 2015, si osserva come il livello del mare diminuisca vistosamente intorno alla Groenlandia a causa del rapido scioglimento (arancione, giallo). Invece, nei pressi della costa ad una distanza sufficiente, il livello dell’acqua aumenta nuovamente (blu). Il metodo di calcolo è descritto nello studio di Adhikari et al. (2016, Geoscientific Model Development).

Fonte : http://geoscienze.blogspot.it/2016/07/variazioni-del-livello-degli-oceani.html

Il contenuto di calore nel nord atlantico sta scendendo rapidamente

L’ottimo sito di Ole Humlum, Climate4you, ha appena pubblicato l’ultimo aggiornamento dei dati sul contenuto di calore nel nord atlantico, fino a marzo 2016. I dati mostrano che stanno accadendo alcune cose interessanti nel Nord Atlantico.

In primo luogo, diamo un’occhiata alla zona evidenziata qui sotto :

Mappa che mostra la zona del Nord Atlantico all’interno 60-0W e 30-65N, per i quali il contenuto di calore da 0 -700 m è mostrato nei due seguenti schemi .

Anomalia del contenuto di calore mensile globale (GJ / m2) tra 0 e 700 m dell’oceano Nord Atlantico (60-0W, 30-65N), dal gennaio 1955. La linea sottile indica valori mensili, e la linea spessa rappresenta la semplice media su 37 mesi (c. 3 anni). Fonte dei dati: Nazionale Oceanographic Data Center (NODC). Ultimo periodo indicato: gennaio-marzo 2016. Ultimo aggiornamento al 7 Giugno 2016.

Stiamo prendendo sempre più familiarità con il blob freddo che si è sviluppato superficialmente nella parte settentrionale del Nord Atlantico, durante l’ultimo paio di anni. Ma è anche evidente che detta zona si sta sempre più raffreddando. Le temperature adesso si sono portate ai livelli dei primi anni 90. (E’ anche interessante notare che il 1970 ha segnato il periodo più freddo nelle registrazioni). Sfortunatamente non abbiamo i dati per anni caldi come il 1930 e il 1940.

Ole, qui sotto,  mostra anche i dati di Argo per l’59 N, 30-0W. (Sulla mappa in alto, si può vedere che questi si riferiscono alla linea che va da Shetland a ovest dell’Islanda). Questa particolare sezione è ritenuta importante perché si trova lungo la parte principale della Corrente nord-atlantica.

Temperatura media lungo 59 N, 30-0W, profondità 0-800m, corrispondente alla parte principale della Corrente nord-atlantica, dati di Argo. Fonte: Global Marine Argo Atlas . Ultimo mese indicato: marzo 2016. Ultimo aggiornamento dello schema: 7 giugno 2016.

Ancora una volta vediamo un rapido declino occorso negli ultimi anni. Sotto, possiamo trovare anche il significativo diagramma di profondità – tempo.

Schema della temperatura Tempo – Profondità, lungo 59 N, 0-800 m di profondità, al di là dell’Atlantico corrente del Nord. Le temperature in gradi Celsius. Fonte: Global Marine Argo Atlas . Ultimo mese indicato: marzo 2016. Ultimo aggiornamento schema: 7 giugno 2016.

Ciò dimostra chiaramente che il freddo sta partendo dal basso. Si è affermato in quest’ultimi anni che “lo scioglimento dei ghiacci dell’Artico” è stato il responsabile delle SST più fredde nell’area. I dati ARGO dimostra che questo non è vero ! Ricordiamo che si tratta di oceani e che i loro cicli dominano il clima della Terra.

L’AMO sta continuando a marciare su un territorio piatto, in territorio positivo, ma le figure OHC sono il primo segno che le cose potrebbero iniziare a cambiare ?

http://www.esrl.noaa.gov/psd/cgi-bin/gcos_wgsp/tsanalysis.pl?tstype1=91&tstype2=0&year1=&year2=&itypea=0&axistype=0&anom=0&plotstyle=0&climo1=&climo2=&y1=&y2=&y21=&y22=&length=&lag=&iall=0&iseas=1&mon1=0&mon2=11&Submit=Calculate+Results

Riferimenti

Climate4you, gli aggiornamenti mensili sono disponibili qui : http://www.climate4you.com/

 

Fonte : https://notalotofpeopleknowthat.wordpress.com/2016/06/13/north-atlantic-ocean-heat-content-dropping-rapidly/

Meteorologo Joe Bastardi : Le temperature dell’emisfero sud stanno facendo da vasca per il prossimo raffreddamento globale

Nota : Spero di aver tradotto in maniera corretta il titolo di questo post. Post depositato sul blog del Dr.Pierre L. Gosselin  😀

…………

Il meteorologo Joe Bastardi ha depositato su Twitter un interessante post sugli ultimi sviluppi delle temperature oceaniche. Joe ha twittato il seguente grafico del Dr. Ryan Maue :

Questo grafico mostra come la temperatura superficiale per l’emisfero meridionale è ben al di sotto del territorio più freddo del normale. Adesso la temperatura è vicina ad un grado Kelvin rispetto al picco registrato ad aprile. La linea nera rappresenta la temperatura globale. Tutto questo dimostra che il  raffreddamento è in corso e ci stiamo avvicinando alla media 1981-2010.

Mentre ci avviciniamo alla Niña, le temperature globali scenderanno quasi sicuramente  sotto il normale. Le trace di CO2, ovviamente, saranno in grado di intrappolare il calore e bloccheranno ancora le temperature superficiali su valori elevati. Piuttosto … è importante osservare come le temperature superficiali sono guidate (nel breve periodo) da oscillazioni oceaniche e nel corso dell’ultimo anno principalmente dal ciclo ENSO.

Che cosa possiamo aspettarci allora dal futuro?

Se seguiamo tutti i modelli, questi ci parlano di un maggiore raffreddamento ! Per esempio, JAMSTEC proietta un periodo di temperature normali pari a 2 anni, nella grande regione di El Niño 3.4.

 

Un modello proietta anche un evento massiccio di raffreddamento, che nessun sano di mente potrebbe mai sperare che accada. Tenete in mente che le proiezioni gettate in questo momento sono piene di speculazioni e congetture avventurose.

Anche le più recenti previsioni NCEP CFSv2 vedono La Niña in cantiere. Questa situazione si tradurrà in un notevole raffreddamento superficiale del globo, entro la fine dell’anno.

Entro la fine di questo anno questo raffreddamento sarà probabilmente diventato abbastanza evidente nei dati satellitari (RSS e UAH). Implicazione: tutti i discorsi sul riscaldamento si esauriranno.

Non solo il mondo si rinfrescherà, ma mi aspetto anche che tutta la retorica sul riscaldamento globale sarà messa in ghiaccio per un bel pò. La ripresa nel riscaldamento sarà stata un brevissimo momento, mentre la pausa si estenderà a 2 anni … e poi stop.

Sicuramente le teste calde allarmistiche sposteranno la loro attenzione al ghiaccio marino artico, agli anomali eventi meteorologici, lo sbiancamento dei coralli o l’acidificazione degli oceani. E così la porta girevole degli scenari intimidatori e falsi continuerà.

 

Fonte : http://notrickszone.com/2016/06/15/meteorologist-bastardi-s-hemisphere-surface-temps-really-tanking-as-globe-cools/

La rivoluzione industriale che ha messo fine a 1.800 anni di raffreddamento dell’oceano

10321Università autonoma di Barcellona

L’alta frequenza e l’ampiezza delle eruzioni vulcaniche possono essere stata la causa del progressivo raffreddamento delle superfici oceaniche per un periodo di 1800 anni. Ciò è reso evidente in uno studio internazionale pubblicato di recente sulla rivista Nature Geoscience. Studio, che ha coinvolto il ricercatore P. Graham Mortyn dell’Istituto per la Scienza e la tecnologia ambientale (ICTA-UAB) e il Dipartimento di Geografia UAB.

Lo studio sottolinea il fatto che questa tendenza si è conclusa con l’inizio della rivoluzione industriale e il conseguente riscaldamento globale causato dalle attività umane. Esso mostra inoltre che le temperature più basse nei primi 1.800 anni dell’era comune sono stati registrati tra il 16° e il 18° secolo, un periodo noto come la “Piccola Era Glaciale”.

Precedenti ricerche avevano già dimostrato che le esplosioni vulcaniche causano un raffreddamento dell’atmosfera. Il presente studio dimostra che gli oceani possono assorbire e catturare più calore che l’atmosfera per periodi di tempo più lunghi, attenuando in tal modo i cambiamenti della temperatura globale nel breve termine. Queste alterazioni di temperatura possono essere prolungati quando le eruzioni vulcaniche sono concentrate in un breve lasso di tempo.

Questi risultati, portano una nuova prospettiva per lo studio delle variazioni regionali e globali di temperatura oceaniche di superficie nel corso dei secoli, prima della comparsa del cambiamento climatico antropogenico (umano, attività indotta).

I ricercatori, hanno combinato per la prima volta, 57 opere precedenti sulle variazioni di temperatura della superficie del mare, che sono state calcolate da resti fossili estratti da oceani di tutto il mondo, dai poli ai tropici. I risultati sono stati confrontati con i dati di indicatori terrestri, quali … gli anelli degli alberi o nuclei di ghiaccio. Questi hanno rivelato una simile tendenza al raffreddamento.

Per indagare le cause di questo raffreddamento – più robusto tra gli anni 800 e 1800 – hanno usato i modelli climatici e hanno esaminato come la superficie dell’oceano ha reagito a fattori come l’attività solare, cambiamenti orbitali della Terra, uso del suolo, i gas a effetto serra e l’attività vulcanica . L’ultimo di questi si è rivelato di grande importanza. Al fine di analizzare le tendenze nel lungo periodo, la squadra ha raggruppato i dati in periodi di 200 anni.

P. Graham Mortyn è un membro del gruppo Ocean2k, che ha oltre 75 soci collegati ad una rete di 600 scienziati di grande esperienza. Mortyn, pone l’accento su come questo gruppo ha lavorato con i dati ripresi da precedenti pubblicazioni disponibili e banche dati pubbliche che soddisfano criteri estremamente rigorosi e altre risorse tecnologiche innovative.

I ricercatori sottolineano che la comprensione di come questi fattori ( di come loro hanno causato i cambiamenti nella temperatura dell’oceano nel passato ) ci potrebbe fornire una visione migliore dei futuri cambiamenti climatici.

Fonte : http://www.eurekalert.org/pub_releases/2015-09/uadb-tir090915.php

Tom Wysmuller : Nessun collegamento fra CO2 e livello del mare

Nel corso degli ultimi 20.000 anni, il livello del mare è aumentato, causa lo scioglimento del grande ghiaccio presente nel nord america (il ghiacciaio delle Laurentide). Su gentile concessione dell’università del Colorado (1) :

1
Il rapido innalzamento del livello del mare si è verificato fra 14500 e 7500 anni fa (2).

2

L’innalzamento del livello del mare iniziò 7000 anni fa, lentamente, soprattutto a causa della dilatazione termica degli oceani e della fusione del ghiaccio in Groenlandia e in Antartide. Come la Terra aumentò di temperatura, anche l’acqua dei ghiacciai delle montagne si sommò a quella prodotta dalla fusione dei ghiacci in canada, groenlandia etc…
Il livello del mare 7000 anni fa era minimo, ed era accompagnato da variazioni di CO2 che variavano anche di meno. Questa costante di CO2 pari a 280 ppm, continuò per gli stessi 7000 anni e a quanto pare, non influenzò le temperature. Il grafico riportato di seguito compre i passati 2000 anini (Temp. vs CO2) ed i recenti 135 anni (3).

3
CO2 e crescita delle temperature per gli ultimi 135 anni (4)

4
A questo punto la CO2 inizia a crescere, raggiungendo un aumento del 38% negli ultimi 135 anni, (dal 1880). Probabilmente a causa di sviluppo industriale e agricolo. Nelle zone tettonicamente inerti, dove la terra né si alza né cade, come Portland, Maine, e Wismar, in Germania, il livello del mare continua il suo metodico costante aumento minimo. Nel lasso di tempo che la CO2 aumenta notevolmente, non vi è alcun segno che il livello del mare reagisce allo stesso modo (5).

5

Con un aumento del 38% delle emissioni di CO2, ci si dovrebbe aspettare almeno 1, 5, 12 o 25% (scegliete voi) di accelerazione del livello del mare. Abbiamo aumenti minimi, l’accelerazione del livello del mare è pari a zero nelle zone tettonicamente inerti. Oggi, se l’umanità decide di dire stop al carbone, alle centrali elettriche a gas, acciaierie, auto, aereo, treno e nave, e se torniamo ad ossa nude con una economia di sussistenza, con il minimo del fuoco e prodotti della combustione, potremmo essere in grado di ridurre la crescita dell’incremento medio annuo della CO2 a 1,5 ppm.

Quando un massiccio aumento del 38% di di CO2 non si avvicina nemmeno alla minima accelerare dell’innalzamento del livello del mare, quindi, come potremmo mai tentare di misurare qualsiasi caduta del livello del mare derivante da una quasi impossibile riduzione di CO2 pari 1ppm. Lo strumento che potrebbe misurare questa goccia deve essere ancora inventato !!!

Conclusione: Non vi è alcun collegamento misurabile tra livello del mare e CO2 !

Riferimenti :

(1) http://csdms.colorado.edu/wiki/Movie:Laurentide_Ice_Sheet

(2) Robert A. Rohde per Fleming et al. 1998, Fleming 2000 e Milne et al. 2005 https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Post-Glacial_Sea_Level.png

(3) Adattato da Loehle, C. e McCulloch, JH 2008. Correzione:. A 2000 anni di ricostruzione della temperatura globale basata sulla non-albero anello proxy Energia e Ambiente. 19: 93-100 http://nipccreport.org/ articoli / 2010 / dicembre / 22dec2010a5.html

(4) valutazione nazionale climatici (2014) Melillo, Jerry M., Terese (TC) Richmond, e Gary W. Yohe, Eds, 2014:. Cambiamenti climatici impatti negli Stati Uniti: The Third Nazionale di valutazione del clima. . US Global Change Research Program, 841 pp doi: 10,7930 / J0Z31WJ2. (Pagina 23)

(5) Britannico Servizio Permanente per il livello del mare http://www.psmsl.org/ & Lampe, REINHARD; ENDTMANN, ELISABETH; JANKE, WOLFGANG; MEYER, HINRICH; LÜBKE, HARALD; Harff, JAN; LEMKE †, WOLFRAM, 2005: Una nuova curva relativa livello del mare per il Wismar Bay, costa baltica N-tedesco. (Eine neue relativo Meeresspiegelkurve für die Wismarbucht, Norddeutsche Ostseeküste) .- Meyniana, 57:. 5-35,10 fico, scheda 2, Kiel..

 

Fonte : https://tallbloke.wordpress.com/2015/11/09/tom-wysmuller-no-link-between-co2-sea-level-none/