Meteo

fig_2_epv_jan7

Major Stratospheric Sudden Warming – January 7, 2013, showing the breakdown of the polar vortex into three smaller vortices

Questa è la pagina di NIA dedicata alla Meteorologia, non avete vincoli regionale ne nazionali, si parla di tutto il Mondo indistintamente

Allegate pure le immagini dei principali modelli , sbizzarritevi in previsioni più o meno lunghe, ed ovviamente sarà più che gradito anche il nowcasting!

Infine allego un ottimo link con tutti i principali indici teleconnettivi:

http://www.meteoarcobaleno.com/index.php?option=com_content&view=article&id=227:indici-climatici&catid=3:climatologia&Itemid=3

Simon


26.506 pensieri su “Meteo

  1. jack1973:
    FabioDue,

    Anche perché, 6000 anni fa non esisteva alcun tipo di attività umana che potesse contribuire all’innalzamento dell’effetto serra…

    E tutte le emissioni delle grigliate di mammuth dove le metti?

    🙂

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  2. jack1973:
    FabioDue,

    Anche perché, 6000 anni fa non esisteva alcun tipo di attività umana che potesse contribuire all’innalzamento dell’effetto serra…

    Non solo 6000, ma nemmeno 2000 né 800 anni fa.

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  3. FabioDue: Non solo 6000, ma nemmeno 2000 né 800 anni fa.

    Certamente Fabio, era solo per citare quanto riportato dall’articolo… 😉

    Comunque, secondo me, sia in epoca romana che nel periodo medievale, si sono inventati qualcosa per aumentare l’emissione dei gas serra; probabilmente sono aspetti che ancora non conosciamo… 😀

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  4. Ho messo a confronto le anomalie superficiali attuali con quelle del 2015, anno del super Niño: le immagini parlano da sole…

    http://www.ospo.noaa.gov/data/sst/anomaly/2017/anomnight.6.15.2017.gif

    http://www.ospo.noaa.gov/data/sst/anomaly/2015/anomnight.6.15.2015.gif

    E’ impressionante notare quante anomalie fortemente positive ci fossero, durante questo periodo del 2015, in tutto l’emisfero boreale.
    Da notare anche che, d’altra parte, i ghiacci polari erano decisamenti più estesi di quelli attuali.

    Per quanto riguarda la situazione attuale, mi spaventa un po’ quella vasta area di anomalie negative nell’atlantico. Se dovessero spostarsi verso il portogallo, temo che l’africa verrebbe a bussare alle nostre porte… 😐

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  5. Grafici ensembles mettono il picco della prossima ondata di caldo tra il 23 ed il 25 giugno, poi bisogna vedere quelle depressioni iberiche, senza quelle l’anticiclone africano non ha la forza di invadere il mediterraneo occidentale. Dai grafici si vede una rottura di tale condizione durante la prima decade di luglio. In poche parole io penso che l’anticiclone Europeo ha la forza di mitigare il caldo Mediterraneo, mentre l’anticiclone delle Azzore credo inizierà ad essere più dinamico e manterrà le perturbazioni alte sul Nord Atlantico.

    L’Anomalia è che si sta raffreddando l’intero Atlantico, che sia Boreale che sia Australe.. sembra una condizione a tripolo Positivo.. ma chiaramente non lo è…

    jack1973,
    Da monitorare l’anomalia che staziona attorno a Capo Verde, Africa. Più che Tripolo Positivo… guarda invece come si sta posizionando bella centrale la grossa anomalia negativa atlantica, penso andiamo verso una condizione a Tripolo Negativo 🙂

    Comunque è tutto un anomalia… PEG che incombe..

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  6. In Pianura Padana fa piuttosto caldo di giorno, tuttavia le minime fuori cittá sono tuttora sotto i 20 gradi e dunque le “notti tropicali” finora sono state rare.

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  7. Burian,

    Secondo i dati NOAA/NESDIS le anomalie sono diverse rispetto ai dati UNISYS.

    http://www.ospo.noaa.gov/data/sst/anomaly/2017/anomnight.6.19.2017.gif

    L’anomalia nei dintorni di Capo Verde non esiste, tantomento la vasta anomalia a ridosso dell’equatore nell’atlantico centrale.

    Parlare di PEG mi sembra prematuro, personalmente parlando, ma non ho competenze tali da poter esprimere un parere tecnico/scientifico. Ricordo però che la PEG ha effetti soprattutto per il comparto europeo centro/occidentale e, a memoria, non mi sembra che ultimamente abbiamo avuto stagioni invernali particolarmente rigide in queste aree.

    Mio personale parere è che, comunque, ne sappiamo ancora troppo poco, infinitamente poco, per azzardare previsioni nel lungo termine.
    I fattori sono infiniti, i dati storici praticamente pari a zero se si rapportano all’età della Terra, i reali effetti dell’attività antropica ancora indefiniti; insomma, navighiamo nel buio… basti pensare, giusto per citare un piccolo esempio, che l’improvvisa ripresa della QBO dell’anno scorso ha colto tutti di sorpresa! Ma cosa sono 60 anni di dati in confronto ai miliardi di anni del ns pianeta??? 😉

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  8. jack1973,

    Aggiungo un altro elemento: la PEG che conosciamo meglio (ma probabilmente anche le altre) ha avuto una genesi durata un paio di secoli almeno. Quindi mettiamoci comodi, comunque vada c’é tempo…….

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  9. jack1973,
    FabioDue,

    Secondo me si può parlare di PEG, abbiamo quasi due secoli: fine/metà 1800 e 1900. E secondo è atteso un cambio nell’oscillazione multidecennale atlantica. Circa abbiamo due secoli di preparativi in corso, anche perché secondo alcuni AMO cambierà entro i primi vent’anni del 2000, secondo altri circa attorno al 2040. Forse perché gli oceani stanno rilasciando il calore accumulato questi ultimi due secoli, facendo questo rilasciano vapore acqueo attorno al globo, aumentando l’effetto serra, aumentando i fenomeni estremi. Una volta finito tutto questo, il clima andrà verso una brusca raffreddata, almeno in certe aree del pianeta. Può essere per esempio più secco il clima durante alcune fasi delle ere glaciali, mentre più umido nelle fasi tropicali, con rinverdimento e tropicalizzazione di certe aree. Comunque il clima di ogni era geologica/climatica è da studiare e ricercare, bisognerebbe approfondire, per capire cosa non ci piace del clima della Terra.
    Viviamo in una sorta di terra di nessuno al momento…
    Gli oceani dell’emisfero australe secondo quei dati riportati, sono piuttosto freddi attorno l’Antartide, come fredde le acque attorno l’Artico e nel Nord Pacifico. E ci sono ancora importanti nevicate nell’Artico, ma di questo i media non ne parlano.

    Vediamo a fine settimana come evolverà l’ondata di calore.. aumenterà l’umidità o il clima resterà secco?
    Oggi 35°C con bassa umidità..

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  10. Comunque nella pianura piacentina il mese di maggio 2017 ha avuto una media totale di 20.5 °C contro quella dello stesso mese del fatidico 2003 di 20.1 °C.
    Vedremo quella di giugno, ma sospetto che sarà uguale o superiore.
    La siccità è decisamente peggiore.
    Poi, ovviamente, l’estate è lunga, nel 2003 mi pare che le temperature si mitigarono solo in ottobre…

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  11. Da diversi giorni tutti i modelli vedono una vasta area depressionaria interessare una gran fetta d’Europa a partire dagli ultimi giorni di giugno e la cosa sembrerebbe durare per un bel po’… l’Italia verrebbe interessata prima al nord e poi anche al centro. Parliamo di lungo periodo e, ovviamente, è tutto da confermare ma, se dovesse realizzarsi, di sicuro sarà un bel break estivo, con piogge, anche abbondanti, e calo di temperature…

    Ovviamente, il tutto coincide con il mio periodo di ferie…. 🙁

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  12. Il bello è che la vera ondata di calore, perché è meglio parlare di calore più che anticiclone africano.. deve ancora arrivare..
    il 25 giugno entrano le Azzorre sul continente e temporaneamente abbasseranno le temperature al centro nord, sucessivamente farà ancora caldo, ma per poco dopo il 29 si rompe la stagione..

    Ho salvato la carta di ieri e chiaramente si vede che l’ondata tanto temuta, almeno per il centro nord può essere ridimensionata.. ieri notte 25°C ma poca umidità… nulla a che vedere con annate passate
    e comunque i geopotenziali circa 1016 hPa, che sembravano invadere praticamente tutto il Tirreno.. erano di tutt’altra origine..non sò dove si vuole parare ad arrivare.. ma è come un contagio..

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