Meteo

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Major Stratospheric Sudden Warming – January 7, 2013, showing the breakdown of the polar vortex into three smaller vortices

Questa è la pagina di NIA dedicata alla Meteorologia, non avete vincoli regionale ne nazionali, si parla di tutto il Mondo indistintamente

Allegate pure le immagini dei principali modelli , sbizzarritevi in previsioni più o meno lunghe, ed ovviamente sarà più che gradito anche il nowcasting!

Infine allego un ottimo link con tutti i principali indici teleconnettivi:

http://www.meteoarcobaleno.com/index.php?option=com_content&view=article&id=227:indici-climatici&catid=3:climatologia&Itemid=3

Simon


26.473 pensieri su “Meteo

  1. FabioDue:
    https://www.meteogiornale.it/notizia/54444-1-meteo-verso-il-freddo-invernale/amp

    Sarebbe a mio avviso un’occasione per misurare finalmente la reale portata del Global Warming di origine antropica.

    Lo stesso MTG, in un altro articolo, cotinuava a rimarcare che questi fenomeni sempre più estremi siano causati dall’AGW. Ne ho lette tante a proposito e davvero non so cosa pensare; sono certo la persona meno preparata per esprimere un opinione in tal senso e l’unica cosa su cui posso basarmi è il ragionamento logico in base agli eventi della storia.
    Oggi si parla sempre più di fenomeni “estremi” che sono causati da tale riscaldamento. Sarebbe interessante capire se tali fenomeni accadevano anche nei periodi di caldo dei secoli passati (tipo il periodo medioevale), oppure sono “apparsi” solo negli ultimi anni…
    Ciò non toglie, certo, che con lo sviluppo incontrollato che ha avuto negli ultimi decenni in tutti i settori, l’uomo ha sconvolto del tutto l’equilibrio planetario. E’ vero che un eruzione di un supervulcano può cambiare drasticamente le condizioni di vita dell’intero globo, ma è altrettanto vero che l’essere umano è l’unica specie vivente “intelligente” che si sta sviluppando in modo del tutto incontrollato e nella quasi totale mancanza di rispetto verso la terra che gli consente di vivere ogni giorno… ok, chiudo questo OT. 🙂

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  2. Riguardo invece la discesa fredda prevista per la prossima settimana, oggi le previsioni suggeriscono isoterme ad850hpa moderatamente negative. Nulla di che, insomma.
    Un altro antipasto, in attesa, forse, di un attacco invernale più consistente?
    Staremo a vedere.

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  3. jack1973: E’ vero che un eruzione di un supervulcano può cambiare drasticamente le condizioni di vita dell’intero globo, ma è altrettanto vero che l’essere umano è l’unica specie vivente “intelligente” che si sta sviluppando in modo del tutto incontrollato e nella quasi totale mancanza di rispetto verso la terra che gli consente di vivere ogni giorno…

    Concordo.
    Anche io fatico a trovare chiavi di lettura che vadano al di là delle semplici sensazioni del momento, anche solo per poter dare un peso alle varie cose che si leggono e sentono in giro sull’argomento, per avere qualche riferimento, farsi qualche idea limitando condizionamenti dovute a partigianerie o interessi.
    Penso tuttavia che occorra analizzare periodi temporali di anni per rilevare tendenze.
    Certo è che una situazione climatica più o meno equilibrata se si sbilancia provoca fenomeni importanti, la natura è potente.

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  4. giampi,

    Riguardo il Global Warming, stiamo ai fatti: negli anni 80 e 90 del secolo scorso, in effetti le temperature medie sono aumentate. Ma soprattutto i nostri ghiacciai si sono ritirati, i giorni di gelo e neve invernali si sono ridotti, le estati sono divenute più calde e spesso più lunghe.

    Ma al tempo stesso i ghiacci artici non sono affatto scomparsi, quelli antartici men che meno, il livello dei mari non é cresciuto in modo significativo (5 centimetri in 100 anni), non si sono verificate catastrofi che abbiano messo in ginocchio le popolazioni delle aree piú povere del mondo: anzi, l’aumento delle temperature ha rafforzato i monsoni, portando le piogge dove negli anni 70 faticavano ad arrivare (Sahel). E, infine, finora la produzione agricola ha tenuto il passo dell’incremento della popolazione mondiale.

    Insomma, fa più caldo, discutiamo finché vogliamo del perché (colpa nostra o del Sole o di entrambi), ma al calduccio per ora non si sta male.
    Ricordo inoltre che le prime grandi civilità nel mondo (Egizi, Sumeri, popoli della valle dell’Indo, Cinesi) si sono sviluppate in climi caldi, eventualmente anche aridi ma vicino ai fiumi.

    Ricordo infine che i modelli di previsione delle temperature del futuro finora hanno fatto cilecca, sovrastimandole di parecchio.

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  5. FabioDue:
    giampi,

    Riguardo il Global Warming, stiamo ai fatti: negli anni 80 e 90 del secolo scorso, in effetti le temperature medie sono aumentate. Ma soprattutto i nostri ghiacciai si sono ritirati, i giorni di gelo e neve invernali si sono ridotti, le estati sono divenute più calde e spesso più lunghe.

    Ma al tempo stesso i ghiacci artici non sono affatto scomparsi, quelli antartici men che meno, il livello dei mari non é cresciuto in modo significativo (5 centimetri in 100 anni), non si sono verificate catastrofi che abbiano messo in ginocchio le popolazioni delle aree piú povere del mondo: anzi, l’aumento delle temperature ha rafforzato i monsoni, portando le piogge dove negli anni 70 faticavano ad arrivare (Sahel). E, infine, finora la produzione agricola ha tenuto il passo dell’incremento della popolazione mondiale.

    Insomma, fa più caldo, discutiamo finché vogliamo del perché (colpa nostra o del Sole o di entrambi), ma al calduccio per ora non si sta male.
    Ricordo inoltre che le prime grandi civilità nel mondo (Egizi, Sumeri, popoli della valle dell’Indo, Cinesi) si sono sviluppate in climi caldi, eventualmente anche aridi ma vicino ai fiumi.

    Ricordo infine che i modelli di previsione delle temperature del futuro finora hanno fatto cilecca, sovrastimandole di parecchio.

    Bravissimo ed equilibrato come sempre (soprattutto quando rilevi che il clima caldo ha sempre favorito l’uomo, invece del contrario).

    Mi sia consentito aggiungere tre cose, collegate fra loro:
    1) l’arretramento dei ghiacciai alpini non è affatto iniziato negli anni ’80 del secolo scorso, è invece già ben documentato almeno dagli anni ’50, quando effetti antropici sarebbero molto difficili da chiamare in causa;
    2) ci sono forti indicazioni secondo cui la Piccola Era Glaciale sia stato il periodo più freddo dell’attuale interglaciale, e che il trend di aumento delle temperature sia nient’altro che il recupero da allora;
    3) chi frequenta le valli alpine sa bene come in alcuni, se non molti, casi esse siano state colonizzate a partire dall’alto, e che i primi insediamenti (parlo del periodo caldo medievale, nella fattispecie) fossero ad altitudini ben superiori al fondo delle vallate che ospitano gli attuali villaggi. Questo indica come i passi alpini fossero più transitabili di adesso, e che in generale le temperature fossero superiori alle attuali.
    Certo, non c’era nessuno che si lamentava di non poter sciare…

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  6. Giorgio,

    Grazie davvero per l’intervento e le puntuali precisazioni.

    Riguardo al punto 1, anche il ritiro dei ghiacciai , iniziato molti decenni addietro (forse giá a fine ‘800) potrebbe configurarsi come un ritorno a condizioni pre-Piccola Era Glaciale.

    Riguardo il punto 3, ricordo di aver letto uno studio sulle evidenze di coltivazioni e insediamenti in Valle d’Aosta, in epoca romana e medievale, ad altitudini di qualche centinaio di metri superiori a quelle massime attualmente frequentate, chiara testimonianza di un clima piú mite di quello attuale.

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  7. jack1973,

    da profano, se ti riferisci alla parte piatta iniziata a fine novembre, non mi pare nulla di sconvolgente né di inedito.
    Puoi chiarire perché la cosa ti colpisce?

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  8. A me sa tanto che anche quest’inverno a parte alcuni episodi coreografici con nevicatine insignificanti non si vedrà nulla di serio…
    Anche quest’anno come in quelli passati su alcuni siti meteo è partito il balletto dei roboanti titoloni acchiappa clik ad uso e consumo pubblicitario in cui “”casualmente”” di settima in settimana vengono prospettati scenari meteo ultra invernali che poi regolarmente di titolone in titolone si evolvono in un nulla di fatto o in poco o niente. Irruzione artica di qua irruzione fredda di la che regolarmente all’avvicinarsi del fatidico giorno si ridimensionano verso lo zero in caso di minimo rischio neve a bassa quota …. Freddo ? Forse ne farà… Neve ? A basse quote solo coreografia, (se ne vedremo un poi di decente, sara ad inverno finito ovvero fine febbraio inizio marzo) intanto proseguirà il balletto dei roboanti titoloni…
    guai però ad ammettere che con la geoingegnieria ormai con il meteo ci fanno quel che vogliono…

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  9. Oscar,

    Credo che ciò dipenda dal fatto che i modelli non siano ancora così affidabili… a parte gli esempi già citati da Fabiodue, non dimentichiamoci che non è solo la neve a creare danni e disagi. Le alluvioni che ci sono state nel nord e nel sud Italia, e nel sud della Francia e che, direi, si riptetono tutti gli anni? Questi fenomeni non incidono sull’economia di una nazione? Se si legge questo articolo… https://www.meteogiornale.it/notizia/54590-1-meteo-avverso-50-mila-morti-in-piu-in-gran-bretagna-lo-scorso-inverno-per-ondate-di-freddo per la Gran Bretagna non vale questo discorso?

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  10. alessandro1,

    Di sicuro la rotazione del VPS e il suo posizionamento col nucleo in Siberia, nei prossimi 10 giorni, avrà delle conseguenze sul meteo in Europa.
    Mi piacerebbe capire quali…..

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