Meteo

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Major Stratospheric Sudden Warming – January 7, 2013, showing the breakdown of the polar vortex into three smaller vortices

Questa è la pagina di NIA dedicata alla Meteorologia, non avete vincoli regionale ne nazionali, si parla di tutto il Mondo indistintamente

Allegate pure le immagini dei principali modelli , sbizzarritevi in previsioni più o meno lunghe, ed ovviamente sarà più che gradito anche il nowcasting!

Infine allego un ottimo link con tutti i principali indici teleconnettivi:

http://www.meteoarcobaleno.com/index.php?option=com_content&view=article&id=227:indici-climatici&catid=3:climatologia&Itemid=3

Simon


26.501 pensieri su “Meteo

  1. FabioDue: Dunque il 1990 fu un’avvisaglia, ma non lo sapevamo….

    Il riscaldamento avvenuto, a prescindere dalle cause, ha a mio avviso prodotto un certo spostamento verso nord delle fasce climatiche. È come se ci fossimo avvicinati un poco all’Africa, con quelloche ne consegue in fatto di persistenza altopressoria.

    L’intensa attività solare dalla fine degli anni 30 ai primi anni del 21mo secolo ha lasciato il segno, ma si è notato solo qualche decennio dopo l’avvio, perchè negli anni 50, 60 e 70 gli indici teleconnettivi hanno in qualche modo “mascherato” tali effetti; poi hanno cambiato segno e il riscaldamento si è palesato.
    Nei prossimi anni cambieranno ancora segno (PDO, AMO e vedremo l’ENSO dalla prossima estate se virerà in negativo) e immagino cene accorgeremo.
    Se così non sarà, allora credo che per la prima volta avremo la misura degli effetti sul clima dell’attività di noi esseri umani.

    Sono d accordo se nn cambia nulla col cambio degli indici allora potremo davvero dire che l uomo c entra

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  2. dario: Sono d accordo se nn cambia nulla col cambio degli indici allora potremo davvero dire che l uomo c entra

    Io invece non sono affatto d’accordo o quantomeno non vedo dove stia il nesso: il clima si è scaldato, ok, lo vediamo tutti ma non ne conosciamo esattamente il motivo.
    E dunque perchè mai se dovesse scaldarsi ancora un po’ dovrebbe essere per forza colpa dell’uomo? Non conoscendo esattamente le dinamiche che hanno portato al riscaldamento attuale non possiamo nemmeno escludere che queste stesse dinamiche possano portare ad un ulteriore riscaldamento anche senza intervento umano.
    Tra l’altro, influsso umano o meno, non credo che basti un inversione degli indici per ridarci un clima come 40/50 anni fa, perchè se all’inizio come dice Fabio2 hanno potuto mascherare il riscaldamento, è perchè l’aumentata attività solare era appena iniziata e non aveva ancora fatto in tempo ad accumulare calore.
    Adesso la situazione di partenza è diversa e ci vorranno decenni di bassa attività solare perchè possa ritornare come allora e perchè gli indici possano tornare ad avere l’effetto di un tempo.
    Sempre che sia il sole la causa di tutto ciò, ovviamente.

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  3. Federico,

    Le dinamiche che hanno portato al riscaldamento le conosciamo, invece, almeno di base: una intensa attività solare, durata per decenni, i cui effetti si sono manifestati quando il sistema climatico terrestre lo ha “consentito”. È già accaduto nei secoli scorsi, dunque nessuna sorpresa.
    A questo, potrebbe essersi sommata l’influenza dell’attività dell’uomo. Ma non sappiamo se e quanto.
    Personalmente mi aspetto lo scopriremo quando ad esempio PDO e AMO saranno negative e l’ENSO ci proporrà più eventi di Niña che di Niño.

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  4. alessandro1,

    Il dibattito è aperto, come dice l’articolo, perchè forse si riescono a spiegare le variazioni climatiche del presente (dal 1950 ad oggi), ma non quelle del passato.
    Comunque ne riparliamo quando PDO ed AMO virano in negativo………

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  5. FabioDue:
    alessandro1,

    Il dibattito è aperto, come dice l’articolo, perchè forse si riescono a spiegare le variazioni climatiche del presente (dal 1950 ad oggi), ma non quelle del passato.
    Comunque ne riparliamo quando PDO ed AMO virano in negativo………

    ma secondo te il vortice polare si romperà ad aprile?

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  6. Purtroppo l’inverno sta scivolando via con un nulla di fatto gigantesco.
    per ora non si vede una via d’uscita nemmeno per i primi di Febbraio come era auspicabile vedendo la situazione di Gennaio.

    Poi come sempre l’estate si ricorderà bene chi è e come fare per farci morire di caldo

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  7. Io continuo a far mia, anche se non è frutto del mio sacco, questa frase che ritengo sia un saggio sunto di come spiegare quello che sta accadendo a livello mondiale su , catastrofismi, CO2, indici climatici, ghiacciai che si sciolgono ecc, una risposta a coloro che si arrogano il diritto di pretendere di aver capito il funzionamento del termostato climatico mondiale.

    “Mi fa sorridere l’idea che si possa “contenere” un aumento di temperatura di origine incerta attraverso delle misure politiche nel momento in cui i modelli climatici attualmente a disposizione sono incapaci persino di spiegare il comportamento delle temperature nel passato, un passato costellato di fallimenti previsionali a dir poco clamorosi.”

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  8. Renato,

    Condivido il fatto che manchino certezze: sospetto ci sia un ruolo del Sole; non so invece quanto pesi il fattore umano, in assenza di prove solide.

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  9. Ad oggi, e almeno per i prossimi 10 giorni, non si prospettano particolari novità: una modesta perturbazione atlantica transiterà al Nord ed al Centro tra qualche giorno; prima e dopo, solo alta pressione.
    Inoltre, la MJO sta di nuovo declinando, dopo un breve periodo di intensità elevata e dunque anche per l’inizio di febbraio le prospettive sono le stesse di oggi.

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  10. FabioDue:
    Renato,

    Condivido il fatto che manchino certezze: sospetto ci sia un ruolo del Sole; non so invece quanto pesi il fattore umano, in assenza di prove solide.

    Il problema secondo me è che tutta questa isteria per il clima mette in secondo piano i veri problemi del pianeta. Un riscaldamento del clima porta sicuramente dei problemi ma anche dei grossi vantaggi: storicamente i periodi caldi hanno sempre facilitato la vita rispetto a quelli freddi. Si tratta solo di adattarsi.
    Invece tutti a strepitare che siamo sull’orlo del collasso perchè fa più caldo, anzi da quando mi ricordo secondo i media abbiamo già passato il punto di non ritorno almeno una decina di volte (e altri ci aspettano ogni momento).
    E nessuno più parla di inquinamento di aria e acqua (se non come scusa per mettere gabelle alle auto), delle montagne di rifiuti che non si sa dove mettere, della cementificazione selvaggia e della devastazione delle risorse della terra. Il fatto è che per risolvere questi problemi bisognerebbe andare a toccare grossissimi interessi economici e, in ultima analisi, bisognerebbe ripensare in toto il sistema economico attuale che sta in piedi solo se continua indefinitamente a crescere. In questa direzione solo qualche proclama (tipo vietare la plastica monouso) che poi tra eccezioni, deroghe e pagliacciate varie finisce in un nulla di fatto.
    Invece criminalizzare la co2 è molto comodo: la producono tutti (anche noi mentre respiriamo) e si sa che se la colpa è di tutti alla fine è come se non fosse di nessuno. Un po’ di traffico di certificati verdi, la piantumazione di qualche albero e tutti sono liberi di continuare a devastare con la coscienza pulita e l’economia è salva.
    In sintesi si è preso l’ultimo dei problemi della terra e lo si è trasformato nel primo e unico.

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  11. Federico: Il problema secondo me è che tutta questa isteria per il clima mette in secondo piano i veri problemi del pianeta. Un riscaldamento del clima porta sicuramente dei problemi ma anche dei grossi vantaggi: storicamente i periodi caldi hanno sempre facilitato la vita rispetto a quelli freddi. Si tratta solo di adattarsi.
    Invece tutti a strepitare che siamo sull’orlo del collasso perchè fa più caldo, anzi da quando mi ricordo secondo i media abbiamo già passato il punto di non ritorno almeno una decina di volte (e altri ci aspettano ogni momento).
    E nessuno più parla di inquinamento di aria e acqua (se non come scusa per mettere gabelle alle auto), delle montagne di rifiuti che non si sa dove mettere,della cementificazione selvaggia e della devastazione delle risorse della terra. Il fatto è che per risolvere questi problemi bisognerebbe andare a toccare grossissimi interessi economici e, in ultima analisi, bisognerebbe ripensare in toto il sistema economico attuale che sta in piedi solo se continua indefinitamente a crescere. In questa direzione solo qualche proclama (tipo vietare la plastica monouso) che poi tra eccezioni, deroghe e pagliacciate varie finisce in un nulla di fatto.
    Invece criminalizzare la co2 è molto comodo: la producono tutti (anche noi mentre respiriamo) e si sa che se la colpa è di tutti alla fine è come se non fosse di nessuno. Un po’ di traffico di certificati verdi, la piantumazione di qualche albero e tutti sono liberi di continuare a devastare con la coscienza pulita e l’economia è salva.
    In sintesi si è preso l’ultimo dei problemi della terra e lo si è trasformato nel primo e unico.

    Straquoto questa sintesi.

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  12. FabioDue:
    Ad oggi, e almeno per i prossimi 10 giorni, non si prospettano particolari novità: una modesta perturbazione atlantica transiterà al Nord ed al Centro tra qualche giorno; prima e dopo, solo alta pressione.
    Inoltre, la MJO sta di nuovo declinando, dopo un breve periodo di intensità elevata e dunque anche per l’inizio di febbraio le prospettive sono le stesse di oggi.

    https://www.wxcharts.com/?panel=default&model=gfs,gfs,gfs,gfs&region=polar&chart=10temp,850temp,snowdepth,snowdepth&run=12&step=384&plottype=10&lat=51.500&lon=-0.250&skewtstep=0 è interessante questa situazione? oppure inutile

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  13. Federico,

    Concordo su tutto: la CO2 ed il riscaldamento monopolizzano l’attenzione dell’opinione pubblica, mettendo in secondo piano la questione dell’inquinamento di terra, aria e acqua.

    Certo, occorrerà ridurre tutte le nostre emissioni, inclusa la CO2, ma tutte però.
    Ma vedo che USA e Cina, fra tutti, non ci sentono e loro ne ptoducono già un buon…….50%?

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  14. alessandro1,

    È un po lontana, dunque soggetta a modifiche importanti: 15 giorni sono tanti anche per le previsioni stratosferiche.
    In teoria sarebbe interessante in chiave artica, ma occorre attendere, diciamo fin verso fine mese.

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  15. FabioDue:
    alessandro1,

    È un po lontana, dunque soggetta a modifiche importanti: 15 giorni sono tanti anche per le previsioni stratosferiche.
    In teoria sarebbe interessante in chiave artica, ma occorre attendere, diciamo fin verso fine mese.

    https://www.wxcharts.com/?panel=default&model=gfs,gfs,gfs,gfs&region=polar&chart=10temp,850temp,snowdepth,snowdepth&run=12&step=384&plottype=10&lat=51.500&lon=-0.250&skewtstep=0 comunque sembra piuttosto potente, come l’anno scorso avremo l’inverno a marzo.

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