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L’anatomia delle macchie solari

Gli scienziati stanno ancora studiando il Sole per cercare di svelare i suoi misteri e oggi essi dispongono di strumenti incomparabilmente piú potenti e precisi di quelli del tempo di Galileo, ma giá nei secoli passati si potevano osservare le macchie con abbastanza precisione anche se certamente i telescopi di allora non avevano la risoluzione che hanno i moderni apparecchi.

Galileo e gli altri potevano osservare il Sole solo con la luce visibile e non gli ultravioletti, gli infrarossi, i raggi X e i raggi gamma, ma pur con tutti questi strumenti ancora oggi il mistero delle macchie solari, della loro formazione e della loro morte non é ancora completamente svelato.

Cerchiamo allora di fare una “anatomia” ad una macchia solare.

La macchia solare é costituta da 2 parti: l´ombra e la penombra, la differenza é dovuta alla diversa temperatura:
la temperatura dell’ombra delle macchie solari oscilla fra 4000 e 5200 K, mentre la temperatura della penombra è di circa 5500 K.

Immagine di una grande sunspot.

pur nella loro diversitá di grandezze possiamo affermare che una sunspot é mediamente grande come il pianeta Terra anche se a noi appare piccolissima.

Per capire l´anatomia di una macchia dobbiamo fare un piccolo passo indietro e vedere rapidamente come é fatto il Sole e come funziona. Gli scienziati pensano che il Sole sia fatto di vari strati, la zona centrale in cui avviene la fusione é chiamata ‘core’ da questa fusione viene prodotta ed emessa l´energia che si dirige verso la zona di convenzione e da qui i flussi di gas caldo “plasma” trasportano l´energia verso la superficie del Sole o fotosfera. Sono stato estremamente sintetico e semplicistico, ma il succo é questo e per eventuali approfondimenti ci sono molti articoli su questo blog.

Questo movimento é all´incirca quello che avviene con una pentola che bolle. I flussi plasmatici che si muovono verso l´esterno rilasciano il loro calore e poi riprecipitano verso l´interno per essere riscaldati di nuovo.

Questo movimento circolare della zona di convenzione forma il pattern granulare che possiamo osservare sulla superficie all´esterno delle macchie solari.

Ogni granulo é un flusso separato di plasma.

Inoltre il Sole, come la Terra e altri pianeti, produce un campo magnetico. Sinteticamente diciamo che la “zuppa” calda del plasma contiene molti elettroni e protoni e il plasma spostandosi verso la superficie provoca il magnetismo, come un filo collegato ad una batteria che in questo caso é la parte centrale del Sole dove avviene la fusione, questo movimento meccanico genera i campi magnetici e di conseguena le macchie solari.

Le regioni dove ci sono macchie solari hanno un forte campo magnetico, e le linee di campo sono talmente potenti da provocare a volte dei loop, proprio come avviene con gli schizzi di salsa di pomodoro quando bolle!!
I forti campi magnetici che escono dalle macchie solari tendono a rallentare il ciclo delle celle di convezione perché impediscono al gas di ridiscendere una volta raffreddatosi in superficie; le macchie sono infatti regioni più calme rispetto alla turbolenta fotosfera e da esse fuoriesce molta meno energia che non dai granuli della fotosfera. Il contrario avviene nelle facole, zone leggermente più calde e più energetiche di quelle circostanti, sovente associate a grandi gruppi di macchie, forse proprio perché il cammino dell’energia, ostacolato dalla presenza delle macchie, deve avere modo di liberarsi.

Una immagine di un loop solare

Per capire una macchia solare immaginiamo una bolla che si forma proprio nella pentola con la nostra salsa. Per esistere, la bolla che si forma deve avere una pressione interna uguale alla pressione esterna attorno alla bolla. Sulla superficie del Sole si ha solo la pressione del gas che dipende dalla temperatura, mentre all´interno della macchia solare si ha la pressione del gas e la pressione del campo magnetico che si combinano tra loro. Quindi per esistere una macchia solare é necessario l´equilibrio e cioé che la pressione magnetica all´interno delle macchie solari deve essere inferiore alla pressione del gas circostante.

All´interno delle macchie solari: All´esterno delle macchie:

P (gas) + P( magnetico) = P (gas)

E dato che le macchie solari sono scure significa che sono piú fredde della zona circostante e che questo raffreddamento é dovuto alla presenza proprio della pressione magnetica!
Gli studiosi del Sole classificano le macchie in base alla loro classe magnetica, e cosí abbiamo:
ALPHA Regione unipolare;
BETA Regione bipolare;
GAMMA Regione complessa;
DELTA esistono ombre di polarità opposta entro una penombra in gruppi di tipo BETA e GAMMA.
Una RA con un Mag Type GAMMA o ancor meglio DELTA sara` sicuramente potenziale produttrice di brillamenti e tempeste magnetiche, o protuberanze solari molto vaste oppure ancora di potenti burst coronali.

Un´altra classificazione delle macchie é la “Classificazione di Zurigo:

A singola macchia isolata senza penombra, chiamata anche “poro”.Deve essere contata sia come macchia che come gruppo.
B gruppo di due o più macchie ma in nessuna di esse si nota penombra.
C gruppo di macchie in cui una è principale ed è circondata da una zona di penombra.
D gruppo di macchie in cui due almeno sono circondate da penombra.
E gruppo di macchie simile a D ma molto più complesso, con molte macchie e complicate conformazioni.
F gruppo di macchie notevole e vasto con zone complesse e frastagliate, che può superare una estensione di 15° in longitudine
H residuo di un gruppo E o F in via di estinzione, di solito si nota una grossa macchia circondata da due tre piccole macchie

Da questo diagramma a farfalla (a proposito il diagramma fu inventato nel 1904 da Maunder) possiamo notare come rarissimamente le macchie compaiono sopra i 40° Nord e Sud e nella zona equatoriale inferiore ai 5°, ed inoltre vediamo come il massimo delle macchie e quindi il massimo del ciclo solare appare attorno ai 18° 13° Nord e Sud di latitudine altri dicono che il massimo si ha quando le macchie solari si trovano tra i 20° e i 10°, ma la sostanza cambia poco, perché questo significa che le macchie del ciclo 24 si stanno presentando alla latitudine suddetta e che quindi ci possiamo trovare vicino al suo massimo… io lo posso dire ma gli astrofisici non lo possono dire perché ció significherebbe che ci troviamo in prossimitá di un grande minimo solare e… bye bye AGW !!!

A questo proposito mostriamo il diagramma a farfalla attualizzato del ciclo 24 e da questo diagramma si vede come esistono due massimi solari uno per l´emisfero Nord e uno per il Sud., che in questo grafico di Catania sono segnati dai rettangolini neri. Inoltre osserviamo come nel ciclo 24 mancano quasi totalmente, fino ad adesso, le macchie con latitudine entrei 30° e i 40° Nord e Sud. È come se il ciclo abbia saltato tutta una fase iniziale e si trovo giá ben avanti verso il suo massimo.

SAND-RIO

Le regioni 1060 e 1061 già in decadenza, ma la 1061 ha avuto una latitudine da massimo!

Paradossalmente in questo inizio aprile abbiamo avuto 2-3 AR contemporaneamente che hanno fatto schizzare in alto i SN giornalieri (un pò anche a causa dei conteggi gonfiati), ma nessuna di esse ha avuto dimensioni interessanti, la riprova è il solar flux che come media finora è fermo a 78!

Inoltre è bene sottolineare altre 2 cose:

la latitudine della regione 1061 è di 13 nord come si può vedere dall’osservatorio di Alamagordo: (latitudine da massimo, nn da uscita da un minimo)

http://hirweb.nict.go.jp/dimages/solinfo/20100406.html

la tempesta geomagnetica ancora in corso, non dovuta di certo alle sunspots, ma al grande buco coronale con dipsosizione transequatoriale, anch’esso altro segno inequivocabile più di un massimo solare che di un ciclo in uscita da un minimo!

Le nostre sono solo ipotesi, osserviamo i fatti e li riportiamo, e sarebbe bello che alla Nasa-Noaa qualcuno iniziasse a parlare di questi strani segnali che il Sole ci sta mandando, invece di continuare a far finta di nulla come hanno fatto durante gli anni del grande minmo, continuando a cambiare previsioni una volta al mese. Chiediamo forse troppo?

Ai posteri l’ardua sentenza…

Simon

Le regioni 1054 e 1056 stanno scomparendo…Il Minimo di EDDY continua!

(Continum GONG autoaggiornante)

Ormai l’AR 1054 ha fatto il suo tempo, credo che da domani non riceverà più il conteggio da parte del L&N’s count, l’unico in grado di garantire la continuità col passato, mentre la 1056 nata ieri in realtà non è mai decollata, anzi oggi pomeriggio sembra già in fase di decadenza rispetto a ieri sera e stamattina (anche se la legge del Recinto non perdona).

Altre regioni solari non si vedono, curioso notare invece come una piccolissima AR abbia cercato di formarsi proprio a livello equatoriale senza ovviamente riuscirci, chissà se come ha detto Ale l’altro giorno, che anche questi non siano segnali sempre più chiari di un avvicinamento ad un pre-max!

Nel lato Behind, si aspettano le vecchie AR 1052 e 1053:

(Stereo Behind autoaggiornante)

Entro dopo-domani dovrebbero sbucare nel lato visibile del Sole.

Per finire, maggiori indici solari che rimangono a valori bassi-molto bassi, ed un’attività solare che ancora non vuole sentirne di decollare:

Il Minimo di EDDY continua…, stay tuned

Simon

Ce la faremo ad essere spotless domani?

Le 3 regioni che ci hanno accompagnato in questi ultimi giorni sono ormai giunte al capolinea, mentre non si vede al momento la formazione di nuove AR.

Premesso che per il nostro L&N’s count che segue i metodi di conteggio di una volta siamo già spotless da ieri, ce la faremo ad esserlo anche per i 2 enti ufficiali NOAA e SIDC?

Intanto l’attività solare continua ad essere a liveli davvero molto bassi:

Simon

Ancora bassa attività solare! (DA NON PERDERE DOMANI ARTICOLO DI ALE!!!)

(Magnetogramma Gong autoaggiornante)

Non ci sono al momento altre regioni attive nella nostra stella ranne la 1051 che appare oggi sfilacciarsi ulteriormente.

Indici solari di nuovo sotto i tacchi, guardate a tal proposito doe sono arrivati dopo tempo che non lo facevano più gli X-ray:

Ieri alle 22 solar flux che scendeva a 77!

Dal Behind si nota l’ormai imminente ritorno della 1045 (anche se pare solo un enorme plage al momento) e di un’altra regione che non so dirvi ora se nuova o già esistente prima:

Il mese di febbraio provvisoriamente con i dati da me presi giorno per giorno chiude a 31.0 per il Noaa e 18.6 per il sidc, contrariamente a gennaio che chiuse rispettivamente a 21.3 e 13.1.

Domani inizia marzo, vediamo come proseguirà quest’ascesa del ciclo solare 24!

Simon