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Incredibile notizia! Dopo mesi di assenza ricompare una probabile macchia del ciclo 23!

latest5Niente da dire, il magnetismo appartiene al ciclo 23 che era dato per morto e sepolto, mentre oggi risorge così dalle ceneri… non so ancora come evolverà la suddetta regione, nè tanto meno se verrà contata, ma sono felice come se avessimo riraggiunto un’altra serie di 20 giorni spotless di fila! Perchè questo è un inequivocabile segnale che il vecchio ciclo non è ancora scomparso del tutto come molti asserivano, e che ci troviamo di fatto in un minimo che non ha ancora voltato pagina completamente verso l’inizio del ciclo 24! Ciò si traduce inevitabilmente che questo minimo potrebbe essere ancora più lungo di quanto ci si potesse già aspettare a tutt’oggi! Più lungo è questo minimo, più effetti vi saranno sul clima, e più salgono le possibilità che il ciclo 24 sia un ciclo debole! Saranno presto prese in considerazione con un altro post le “stranezze” del VP in questo inverno 2008-2009 rispetto gli anni precedenti. Ci si aspettava un VP a palla ed inesorabile a causa dell’appena passato stratcooling con HP sopra di noi come gli scorsi anni, ma non è esattamente così. Per quanto le future fasi saranno di stampo atlantico e zonale quindi, ciò testimoniano una maggiore forza dello stesso VP a scendere a latitudini più basse, non portandoci il vero freddo almeno in questo primo momento, ma altre piogge, dove fino all’anno scorso la stessa ripresa del vortice polare ci portava invece solo HP! Mentre nei mesi di novembre e dicembre, esso appariva stranamente oblungo nel suo asse, e ha portato il vero inverno su tutta Europa compreso il nostro nord Italia. Ma sarò di certo più chiaro in futuro, conscio del fatto che poco si sa del comportamento del VP nel corso di minimi solari eccezionali come quello in corso!

Simon

La teoria di Svensmark…

Molti di noi avranno sentito parlare dello studioso danese e delle sue ricerche riguardo l’interazione dei raggi cosmici nell’atmosfera terrestre. Ad oggi questa interessantissima teoria non ha il consenso unanime della comunità scientifica mondiale, anzi sono più i dissensi che i consensi. Tuttavia, resta al momento una delle teorie più plausibili che mettono in evidenza la correlazione tra attività solare ed andamento delle temperature terrestri. Qui sopra un interessantissimo grafico prodotto dallo stesso Svensmark e CO. che esplicita tale relazione. Nella prima parte del grafico, sono considerati i rapporti tra temperatura troposferica e raggi cosmici annettendo anche altre variabili che possono interferire con l’andamento climatico del nostro pianeta (eruzioni vulcaniche, fasi di Nino e Nina, ect), mentre nella seconda parte tali variabili sono omesse. C’è da dire che questo grafico che riassume lo Svensmark pensiero è stato messo sotto critica perchè secondo alcuni non mostrerebbe alcuna correlazione tra raggi cosmici ed anomalie di temperature, al contrario secondo me, la correlazione si vede e come, se il grafico lo si legge come dovrebbe essere letto, cioè ammettendo un lasso temporale tra gli aumenti ed i cali dei raggi cosmici e le anomalie di temperature registrate.

Cosa ne pensate?