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L'eruzione in Islanda può essere stata causata dal GW!

Il nome del vulcano islandese che ha riempito le cronache dei giornali, televisioni e commenti su vari blog, ha un nome assolutamente impronunciabile, Eyjafjallajokull, ma d´ora in poi lo chiameró con altri nomi, tanto capirete lo stesso.
Anche in questo caso la globalizzazione ha permesso a tutti di vedere cosa stava succedendo in tempo reale, ma il tempo reale ha peró avuto un piccolo neo. Non ho ancora ascoltato fino ad oggi nessun guru dell´AGW dare la colpa delle eruzioni al riscaldamento globale causato dall´uomo e quindi alla CO2.
Ma siccome la madre degli stupidi é sempre gravida mi aspetto da un momento all´altro qualche idiozia in merito.
E tanto per dare l´idea a qualche lettore che ancora crede alle stupidaggini dell´AGW ne suggerisco almeno 3 che mi sono venute in mente.
1) L’aumento costante e crescente dei mari e degli oceani dovuto allo scioglimento dei ghiacciai mondiali della calotta polare artica, antartica e marziana ha fatto infiltrare acqua salina all’interno delle faglie idriche profonde dell’Islanda. L’acqua scendendo negli strati più profondi è venuta a contatto con il magma fuso del vulcano sottostante il ghiacciaio con quel nome e ha scatenato l’eruzione.

2) Il ghiacciaio col nome impossibile si sta sciogliendo come tutti i ghiacciai in giro per il mondo a causa dell´aumento delle temperature globali causate dall´aumento della CO2 presente nell´aria e il contatto dell’acqua con il magma sottostante ha dato il via all’eruzione.

3) Questo è solo il primo evento. Eminenti studiosi e scienziati del Met Office, della Nasa della Columbia University , del CRU e della croce rossa, prevedono che vi sarà una reazione a catena e un po’ alla volta tutti i vulcani della Terra torneranno in attività, magari anche quelli spenti da milioni di anni, e soprattutto le grandi caldere come Yellowstone esploderanno entro il 2100 a causa dell´aumento della temperatura globale di oltre 2° C.

Poi ci sono le ipotesi catastrofistiche della New Age.
1) Questa eruzione e i terremoti presenti e futuri erano giá stati ampiamente descritti dai Maya nel codice di Dresda. Dicembre 2012 si sta avvicinando e con lui la distruzione della Terra.
2) Sono i segnali indiscutibili dell´avvicinarsi di pianeti sconosciuti che orbitano oltre il sistema solare., e che si avvicinano a noi ogni 28329 anni e 4 mesi.
3) Sono gli abitanti di pianeti sconosciuti che entrano nella nostra dimensione e per mostrare la loro potenza fanno succedere terremoti a catena, tsunami, cicloni, solchi nel grano, eruzioni vulcaniche e anche eruzioni cutanee tipo foruncoli.

Potrei anche continuare ma mi fermo qui perché sono sicuro che tra poco, se giá non é avvenuto, sentirete queste storie.

Io spero solo che le ceneri servano ad abbassare le presunte temperature globali di qualche decimo di grado, ma non ci credo molto, convinto come sono che il 2010 deve essere per forza il piú caldo della storia dell´umanitá. Un poco come quanto dichiarato dal GISS secondo cui il mese di marzo in Finlandia é stato con temperature quasi estive con una temperatura a Sodankylä che ha raggiunto una media di + 1,5°C.

Peccato peró che i servizi meteo finlandesi non sono della stessa opinione dei nostri fantastici riscaldatori globali.
E il meteorologi finlandesi, termometro in mano, dicono che la temperatura media di Sodankylä in questo mese di marzo é stata di -10,3 ºC, tre gradi inferiore del valore medio del 1971 -2000 (-7,5 ºC).
Il valore medio dato dal GISS é solamente di quasi 12° c. superiore!!
Sará anche questo solamente un piccolo errore come quello dei ghiacciai himalaiani. Certo é che tutta quella zona rovente é molto sospetta!

Ecco anche perché mi attendo a breve qualche idiozia da parte di questo bando di incompetenti riguardo alle eruzioni vulcaniche islandesi.

SAND-RIO

Terremoti, Eruzioni Vulcaniche e Minimo Solare: coincidenza, causalità o casualità ?

Volevo allontanarmi un attimo dai temi del blog per proporre un argomento che spesso viene frainteso talora in buona, talora in cattiva fede.

Quando e come e’ possibile dire se due eventi (che potrebbero essere due terremoti, un minimo solare ed una serie di terremoti, un terremoto ed una eruzione vulcanica) hanno una qualche parentela ?

Gli esempi che ho fatto non sono casuali (ovviamente) e mi piacerebbe analizzarli insieme (giusto per dare anche spunti alla discussione). Cominciamo dall’ultimo.

Terremoti ed eruzioni vulcaniche si verificano nelle stesse aree della terra.

Se qualcuno se ne stupisce e’ solo perchè non ha studiato a scuola la teoria della tettonica a zolle (mia figlia l’ha imparata in terza media, a grandi linee ovviamente) . Il rapporto e’ quindi di causalità: sono entrambe manifestazioni dello stesso fenomeno che produce la deriva dei continenti e che mantiene vivo il campo magnetico terrestre . Chiaramente non si riesce a calcolare e a prevedere uno o l’altro evento ma, diciamo, e’ perche’ non si conoscono in modo preciso le”condizioni al contorno” che vincolano il fenomeno.

Un minimo solare ed una serie di terremoti e’ un caso decisamente differente. Potrebbe essere l’osservazione di un gruppo di persone più sveglie , come potrebbe essere un grande abbaglio. Non avendo una plausibile teoria su cui basarsi si cerca di eseguire uno studio statistico. Ma attenzione: per fare una cosa seria (all’inizio fu fatta per validare la teoria della tettonica a zolle…) servono milioni di dati e misure. Serve una elaborazione corretta dei dati e, soprattutto, imparziale. Serve quindi che gli stessi dati vengano elaborati da fonti diverse e i dati prodotti da differenti metodi di misurazione vengano elaborati dallo stesso modello statistico . E che alla fine diano gli stessi risultati. Prima dell’esecuzione dello “studio” possiamo parlare di COINCIDENZA. Se lo studio dà esito positivo possiamo cominciare a supporre una causalità , ma senza un adeguato supporto teorico non si potra’ ancora avere la certezza, si tratterà di una “legge empirica”.

Se invece dallo studio dei dati non emerge significativa correlazione si dovra’ parlare di casualità. E qui arriviamo all’ultimo punto.

Due terremoti che avvengono in tempi vicini ma in luoghi abbastanza distanti . A prima vista potrebbe sembrare che ci sia una forte correlazione tra gli eventi e che ci sia un comune “motore” . Ma in questo caso ci viene in aiuto la statistica pura. Eventi come terremoti, esplosioni di novae e supernovae, ma anche piu’ prosaicamente deragliamenti di treni, incidenti aerei etc. vengono classificati in statistica come “eventi rari” (eventi la cui probabilità di accadere è molto bassa rispetto alla normalità). Tramite calcoli puramente teorici si trova che la probabilità di tali eventi e’ distribuita secondo la cosiddetta “curva di Poisson”. Procedendo nei conti e’ possibile calcolare (sempre in modo puramente teorico) la probabilità che un evento raro capiti dopo un certo tempo da un altro. E si trova una cosa apparentemente “mistica” ma interessantissima. GLI EVENTI RARI ARRIVANO A SCIAMI . Ho detto “mistica” perche’ il risultato si applica a un qualsiasi evento raro (dall’incidente aereo al terremoto) a prescindere dalle cause scatenanti. All’osservatore sembrerà che ci sia una “volontà superiore” o , quantomeno una correlazione tra gli eventi. E invece no.

Se ci pensiamo bene , se non arrivassero a sciami sarebbero equispaziati…Ma allora non sarebbero piu’ eventi casuali, oltre che rari…

Sarebbero perfettamente prevedibili …

Per i curiosi , la legge esatta e’

Pk (t) = e^(-?) *(?T)^(k)/k!

che indica la probabilità che in un tempo T si verifichino k eventi (indipendenti e completamente casuali) la cui frequenza media nell’unità di tempo è ? mentre ?T è il numero medio di eventi nel tempo T).

Altri approfondimenti: http://it.wikipedia.org/wiki/Distribuzione_di_Poisson

By LUCA NITOPI

Intanto eruzione in Islanda: L’attenzione rimane comunque alta: stando ad esperti, non è escluso che l’attività vulcanica prosegua già nell’immediato visto anche come in passato le eruzioni presso il ghiacciaio di Eyjafjallajokull precedessero di poco un più intenso risveglio del vicino vulcano Katla. «Sappiamo che un’eruzione ad Eyjafjallajokull può innescare l’attività del vulcano Katla»”

Fonte: http://www.corriere.it/esteri/10_marzo_21/eruzione%20vulcano-islanda_2eb529f4-34d4-11df-b226-00144f02aabe.shtml

Per saperne di più sul vulcano Katla: http://en.wikipedia.org/wiki/Katla