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La Rubrica di NIA – Ghiacci Artici ed Antartici, situazione generale con Record che non sentirete in TV

Dopo una lunga assenza di aggiornamenti sulla situazione dei ghiacci artici mi sembrava giusto dare qualche informazione per il mese di Settembre che fa da spartiacque per le due stagioni artiche ed antartiche.

Si registra infatti in questo mese il minimo stagionale al polo nord ed il massimo stagionale al polo sud, di questi due fenomeni ne abbiamo parlato spesso su questo blog, ma è inutile ripetere che nei media nazionali ed internazionali ci siano informazioni solo su uno di tali fenomeni, come se l’altro non contasse nulla.

Capirete ovviamente il perchè di tutto questo.

Artico

Partiamo dall’artico parlando dei primi mesi di questo 2013.

Nel mese di Marzo è stato registrato il massimo stagionale, in linea con quello degli ultimi 10 anni ma ovviamente sotto-media rispetto alla trentennale 1981-2010.

Nel corso dei mesi di fusione primaverili ed estivi si è potuto osservare come questa fosse decisamente migliore degli ultimi due disastrosi anni, soprattutto con quello del 2012.

Nei mesi di Giugno e Luglio avevamo un bilancio attivo di 0.6milioni di kmq rispetto ai suddetti anni, la fusione ha poi continuato su livelli assolutamente differenti da quelli del 2012 per chiudere con un’estensione minima nel mese di settembre di 5.3milioni di kmq, seconda solo a quella del 2009 se guardiamo gli anni post 2007.

La speranza è che questo trend possa rimanere positivo e che non sia un caso isolato come si è poi verificato nel 2009 prima citato.

 

Il grafico qui sotto rappresenta le anomalie annue dell’estensione nel mese di settembre (minimo stagionale) dove si possono notare gli ultimi anni tutti molto negativi con il valore del 2012 molto distante da quello del 2013.

 

 

Antartico

Arriviamo infine a parlare del polo meno conosciuto dell’universo visto che le poche informazioni che circolano sono spesso false o alterate rispetto alla realtà.

Diciamo subito che i ghiacci marini antartici subiscono una variazione annua molto più accentuata rispetto a quelli artici, durante il periodo invernale crescono del 500% dal minimo stagionale fino al mese di Settembre.

Il minimo si ha nel mese di Febbraio e nonostante in media si registri un valore di “soli” 3milioni di kmq anche questa misura presenta notevole variabilità annua.

Nel 2013 il valore minimo registrato è stato il 3° più alto dal 1979 (anno di inizio delle misurazioni), con una misura di 3.8milioni di kmq, dietro agli anni 2008 e 2003 entrambi a 3.9milioni, anche qui è praticamente inutile sottolineare come il trend risulti essere in crescita, ma dati i valori irrisori è ovvio ricordare che si tratta di un trend assolutamente non rilevante sia dal punto di vista statistico che fisico.

Chiaramente partire da un minimo “alto” non significa poi avere di conseguenza un massimo “alto”, ma in questo 2013 l’Antartide ha voluto ovviamente stupire e smentire i soliti detrattori, infatti dopo aver mantenuto un ritmo di congelamento durante il periodo invernale superiore alla norma ha poi deciso di stracciare il vecchio record di massima estensione, registrato solamente nell’anno precedente, ovvero nel 2012.

Se l’anno scorso la scusa della mancata diffusione globale di tale notizia era imputabile a quella ben più importante riguardo il record negativo dell’artico fa invece stupire il totale ed assoluto silenzio che si è avuto questa estate, soprattutto perchè scarseggiavano anche le notizie sull’artico (insolitamente in salute “buona” rispetto alle previsioni) e ciò è solamente spiegabile dal fatto che tale notizia comporterebbe una perdita di consenso pubblico da parte dell’IPCC.

Fa inorridire il fatto che all’IPCC preferiscano agire sul consenso mediatico per avvalorare le loro tesi piuttosto che trovare finalmente una spiegazione a tutti quei fenomeni contrari alle loro previsioni catastrofiste riguardo all’irreversibile AGW.

 

Il grafico qui sotto rappresenta le anomalie annue dell’estensione nel mese di settembre (massimo stagionale) dove si può notare come il nuovo record registrato questo inverno sia stato assolutamente incredibile, si nota anche il trend positivo.

 

Infine alcuni dati riguardo al computo totale dei ghiacci marini (somma di quelli Artici ed Antartici) – i dati sono espressi in milioni di kmq

Gen13: 19.6 (media 19.7)

Feb13: 18.5 (media 18.4)

Mar13: 20.3 (media 19.9) – migliore estensione dal 2003

Apr13: 22.5 (media 22.3)

Mag13: 24.6 (media 24.2)

Giu13: 26.2 (media 25.8) – migliore estensione dal 2003

Lug13: 25.6 (media 26.1)

Ago13: 25.0 (media 25.3) – migliore estensione dal 2001

Set13: 25.1 (media 25.3)

 

Come si può ben vedere non si tratta di valori catastrofici come vogliono farci credere, anzi, molti mesi sono stati sopra-media

FBO

 

 

Il livello totale dei ghiacci marini non è diminuito da 30 anni a questa parte, anzi…

global-sea-ice-area-anomaly-bootstrap-algorithm

FONTE del grafico: www.wattsupwiththat.com

Leggendo ancora una volta l’ottimo blog di Anthony Watts, mi sono imbattuto su questo articolo a dir poco sbalorditivo!

Ebbene cari amici, se qualcuno di voi pensava che i ghiacci marini del pianeta sono in costante trend di scioglimento, si sbagliava e di grosso, perchè anzi il trend mostratoci dal grafico sopra, dimostra che l’area totale dei nostri ghiacci negli ultimi 30 anni è addirittura in crescita! E precisamente come affermato da Watts “La tendenza di aumento dell’anomalia del ghiaccio marino dal 1978 a fine 2006 è di 804 km ^ 2 per anno. Il che significa che al tempo attuale l’algoritmo bootstrap dice che la terra ha AGGIUNTO 22.000 km ^ 2 totali di superficie di ghiaccio dal 1978 al 2006 incluso appunto!”

Alla peggio, togliendo dal grafico di sopra i disturbi relativi alle variazioni stagionali, ne viene fuori una situazione di stallo da 30 anni a questa parte!

global-sea-ice-area-variation-bootstrap-algorithm1

Conclude Watts: ” Il fatto che il ghiaccio polare marino non sia in fusione, non è un punto insignificante. E ‘anche importante inoltre rendersi conto che le modifiche sono troppo piccole per essere in linea con le dichiarazioni circa la tendenza dello scioglimento dei ghiacci fatta dall’IPCC. Non lo dirò mai abbastanza, Questa è una forte indicazione di errori sostanziali nei modelli dei computer e nei dati di temperatura che deve essere affrontata prima di buttare quel che resta della nostra economia globale al vento. Come fa infatti l’area di ghiaccio marino totale della Terra ignorare tale sostanziale riscaldamento? E ‘una buona domanda che merita una risposta.

Per leggere tutto l’articolo tradotto da Google translate si rimanda al seguente link: http://209.85.135.104/translate_c?hl=it&sl=en&tl=it&u=http://wattsupwiththat.com/2008/12/14/global-sea-ice-trend-since-1979-surprising/&usg=ALkJrhit6PcWuwmQzgWm4YvzKbdhy9mJ9g

AGGIORNAMENTO: I dati presenti nel grafico sopra non terrebbero conto di altri dati importanti prima del 1987, ossia la mancanza di circa 1 milione di km2 dei ghiacci artici prima appunto del 1987. La correzione è avvenuta nel sito di Watts, e riporto ciò che è scrito lì… Ma la situazione è comunque ancora non pienamente risolta… mi scuso coi lettori di aver dato una notizia non reale riportandola comunque dal sito di A.Watts. L’errore in essere non è di Watts in realtà, ma di un altro studioso americano al quale lo stesso Watts, come ho fatto io, si è basato per scrivere il suo articolo. Simon

Aggiornamento e la correzione:

To my readers, Anthony Watts received a comment from our friend Tamino on the ice data I used for the area analysis. Per i miei lettori, Anthony Watts ha ricevuto un commento dal nostro amico Tamino sul ghiaccio I dati utilizzati per la zona di analisi. Unfortunately for me he is right this time. Purtroppo per me ha ragione questo momento. It appears that a correction to the data is required prior to 1987 which will create an approximate negative trend of 0.88 million sq kilometers per 30 years. Sembra che una correzione di dati è necessario prima del 1987, che creerà un andamento negativo approssimativo di 0,88 milioni di km ² per 30 anni. It is a fairly small trend in the scheme of a 20million sq kilometer signal, but understand this mistake is entirely mine and is unrelated to Anthony Watts excellent blog. Si tratta di una tendenza abbastanza piccola nel sistema di un 20million sq km segnale, ma capire questo errore è tutto mio e non è correlata a Anthony Watts ottimo blog.

Unfortunately the change makes the Area signal difficult to determine prior to 1988 because the percent fill is unknown. Purtroppo il cambiamento rende il segnale Spazio difficile determinare prima del 1988 perché la percentuale di riempimento è sconosciuta. Anthony cannot check every detail of a post which took me days of research and he simply requested if he could copy it here. Anthony non possono controllare ogni dettaglio di un post che mi ha portato giorni di ricerca e ha semplicemente chiesto se poteva copiare qui.

The link to my corrections is: Il link al mio rettifiche è il seguente:

http://noconsensus.wordpress.com/2008/12/16/sea-ice-decreases-despite-the-air-vent/ http://noconsensus.wordpress.com/2008/12/16/sea-ice-decreases-despite-the-air-vent/