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Indici solari di nuovo ai minimi…

Il sole è ripartito, niente da ridire, ormai sta divenendo sempre più difficile non solo raggiungere serie spotless importanti ma anche singole giornate senza macchie solari…

Ma diamo uno sguardo agli indici solari:

Kp-index piatto

X-ray uguale

Vento solare stimato intorno ai 250 Km/s

Non si vedono nuove regioni attive nè nel lato visibile:

nè in quello Behind:

Se non fosse spuntata la 1039 avremmo anche battuto il 2008 come giorni spotless totali, anche se poco importa…

Prossimi 3 mesi decisivi per le sorti di questo Minimo!

A domani per gli auguri di capodanno!

Simon

Intanto la regione 1023 oggi è già in fase di forte decadenza, ed il solar flux resta a 67.5!

1Come potete osservare dal sat di Big Bear, le macchie stasera appaiono notevolmente ridotte rispetto a ieri, già da domani intempi “normali” si dovrebbe tornare spotless, ma già sappiamo che non sarà possibile.

Intanto oggi alle ora 17 il solar flux fa registrare un valore di 67.5, ciò vuol dire che le 2 regioni non sono state in grado di dare particolari scossoni all’attività magnetica della nostra stella.

Siamo in un periodo in cui le macchie non latitano più come prima, ma in cui però il sole continua la sua lunga fase di minimo, grazie a tutti gli altri suoi indici che ancora non si sono decisi ad aumentare.

Lo vedremo meglio il 30 giugno, ma intanto vi anticipo che vi è una grande, anzi grandissima, discrepanza tra il flusso solare ed il suo rapporto con l’SSN rispetto al mese di maggio scorso,ad indicare come è anche ben scritto da Angelo nel suo articolo, un forte cambiamento nel conteggio delle sunspots, cambiamento iniziato dal 1996 circa grazie all’uso del sat Soho, ma ultimamente esacerbato dai conteggi Noaa assolutamente falsificati a causa di ragioni più grandi di noi.

Il vento solare stamane è un pò risalito grazie al buco coronale transequatoriale che latitava da un mese, domani dovrebbe essere già in calo. Gli altri indici solari sono sempre a valori molto bassi.

Simon

Uptate: alle ore 20, solar flux a 66.8!!!

AP Index mai così basso da quando lo si misura…

…cioè dal 1932!

ap-index-1932-2008-520

Fonte grafico: www.wattsupwiththat.com

Quello che vedete su è un grafico fatto dal Dr. Archibald che calcola l’A-Planetary index dal 1932 ad oggi. Come si evince facilmente, dall’ottobre 2005 ad oggi stiamo vivendo un periodo in cui suddetto indice è in calo costante, proporzionalmente all’attività del campo magnetico solare a cui tale indice è in stretta connessione. Ma non solo, perchè ha anche raggiunto il livello più basso ormai da quando lo si misura. ( Per saperne di più sugli indici solari: http://daltonsminima.wordpress.com/2008/10/15/facciamo-un-po-di-chiarezza-sugli-indici-solariquali-incidono-di-piu-sul-clima/ ). Sarebbe curioso e direi molto interessante sapere oggi come sarebbe stato il Planetary index ai tempi dei minimi importanti passati per poter fare delle interessantissime correlazioni col minimo attuale. Di certo ci sono davvero tutti gli ingredienti per confermare, anzi straconfermare, che quello che stiamo vivendo è Storia! Se gli uomini di scienza spendessero un pò di più del loro tempo a studiare le relazioni tra sole e clima invece di sperperare inutile denaro e risorse per arrampicarsi sopra gli specchi pur di giustificare le loro mistiche pseudo teorie catastrofiste pro-AGV, credo farebbero un immenso bene non solo alla scienza in quanto tale, ma a tutta l’umanità!

Simon

Facciamo un pò di chiarezza sugli indici solari…Quali incidono di più sul clima?

Campo magnetico solare: è generato dal movimento del plasma (gas ionizzato costituito da elettroni e ioni a carica neutra) nella sua zona convettiva ( strato interno del sole in cui l’energia termica è trasportata in superficie). Esso è all’origine di diversi fenomeni che prendono il nome di attività solare, tra cui sono inclusi le macchie, i flare e l’intensità del vento solare. Il campo magnetico solare è in sostanza l’espressione della “forza” solare, il cui indice di misurazione fisico è dato dal Flusso solare, ossia il tasso di scorrimento di Energia solare che passa ogni secondo in un cm2 della superficie di un oggetto. Per farla breve, il flusso solare misura la forza energetica del sole ed è inversamente proporzionale alla distanza sole-terra, cosicchè più il nostro pianeta sarà vicino alla nostra stella, più il flusso sarà maggiore e viceversa. Il Vento solare invece è il flusso di particelle emesse dall’atmosfera superiore del sole, carico di particelle solari. Esso quindi trasporta con sè il campo magnetico del sole, ed aumenta quando questo aumenta o se sono presenti buchi coronali che fanno liberare una maggior quantità di particelle solari. Il Vento solare è dunque un indice molto importante che ci segnala l’intensità del campo magnetico del sole. Se il vento solare è molto elevato, può dare vita ai “flare” (brillamenti solari) e alle aurore boreali ed astruali ai poli del nostro pianeta. Le macchie solari le conosciamo tutte, anch’esse indice diretto dell’attività solare e quindi del suo campo magnetico, più alto è il flusso solare quindi, più intense e numerose saranno le macchie!

Da ricordare che il vento solare e quindi il campo magnetico solare, interferiscono con l’arrivo dei raggi cosmici sul nostro pianeta, in quanto più sono elevati, più i raggi cosmici sono deviati, e secondo una interessantissima teoria tuttavia ancora da dimostare oggettivamente, minore sarà la formazione nuvolosa, e viceversa.

In conclusione, più il campo magnetico è debole, più i suoi indici principali lo saranno, influenzando direttamente (minor campo magnetico, minor energia in forma di “calore” liberata) ed indirettamente (minor vento solare, maggior interazione dei raggi cosmici sulla nostra atmosfera) il clima terrestre! Qui sotto, a tal proposito, il campo magnetico degli ultimi 20 anni, notate qualcosa? Alla prossima.