Si parla di autunno secco conl’arrivo di un NINO
ma in realtà, tale fenomeno non ha mai portato gli anticicloni a invadere costantemente il mediterraneo da settembre a novembre… qualsiasi sia stata la sua entità… ne nel’83 e ne nell’98..
Probabilmente è dovuto al fatto che durante il NINO o durante le fasi di Enso + si innescano meccanismi (come lo stop degli alisei) che generano grandi wave planetarie (ricordate le onde dello scorso anno pacifiche e atlantiche?) che vanno a dinamicizzare molto l’andamento stagionale..
Anche lo scorso anno ci ricordiamo che piega a preso l’autunno con le pioggie torrenziali da metà ottobre in poi…
Dunque tra questi meccanismi possiamo metterci sicuramente il SOI (che riguarda la differenza di pressione di due zone del pacifico) e il MEI (il quale analizza 6 fattori differenti basati sopratutto sulle SSTA della zona 4 e 3.4)
Se andiamo in reanalisi e plottiamo i dati, ecco cosa esce fuori dal periodo autunnale a 1000 mb…
Facendo lo zoom sull’europa
un anomalia negativa al quanto forte , sinonimo di una corda atlantica molto invadente (osservate come siano le zone tra francia e nord africa ad avere l’apice negativo)
è molto evidente che le fasi di NINO intense/moderate portino le maggiori anomalie negative… infatti se analizziamo solo gli anni con NINO debole vediamo che l’anomalia negativa autunnale non è cosi evidente ,seppur presente…
Dunque una fase di ENSO + ha sempre favorito un periodo prettamente instabile in sede europea a prescindere delle altre teleconnessioni (QBO AMO PDO…)
questo denota come tale fenomeno sia di importanza rilevante..
Ma ora viene il bello… perche dobbiamo parlare anche dell’inverno..
Necessariamente dobbiamo parlarne, in quanto le proiezioni sono di un NINO forte/moderato… e gia in tv e sui mezzi mediatici si parla di inverno “a maniche corte”.
Altra affermazione errata..
Dovremmo innanzitutto capire quando un NINO è considerato forte…
Come si fa a stabilire se un episodio di NINO sia forte o no?
Per fare questo si usa necessariamente il MEI standarizzato..
Infatti per convenzione NOAA se il MEI rimane intorno al +1.5 abbiamo un episodio moderato…se lo supera si parla di NINO strong…
Il MEI a differenza dell’ENSO non analizza solo le SSTA superficiali , ma anche le differenze bariche tra est e ovest e nord e sud delle zone tropicali, la componente del vento di superificie (alisei) e la pressione a livello del mare…
In parole povere mostra il coupling tra atmosfera e oceano..
Andiamo a vedere che è successo negli anni passati con un NINO moderato..
Notate l’estesa anomalia negativa sull’europa e quella positiva sulla groenlandia (sintomo di NEA2 – o di NAO e EA -)
E vediamo invece negli anni strong, molto forti
si mostra una situazione palesemente opposta..
Con una NAO prettamente positiva e gli anticicloni a invadere il mediterraneo…
sarà una coincidenza o forse no? che i NINO strong si sono incontrati con una QBO positiva?
Dunque un NINO strong ed una QBO- sarebbe un bel banco di prova per poter osservare quanto realmente e rilevante l’ENSO sul clima mondiale…
Ma non mi fermo qui, infatti l’indice MEI è di estrema importanza in quanto è in grado di avere dei riflessi anche sull’indice AMO…
Premetto che le temperature delle SSTA a livello globale sono lievemente in calo, almeno per quanto riguarda la visione satellitare…
E molto probabilmente a mio modesto parere che questi potrebbero essere i massimi effetti del NINO sulle temperature globali perché:
le SSTA del SH sono in calo netto, e il calo sarà molto repentino fino a raggiungere il minimo stagionale (ricordo che nell’emisfero australe è pieno inverno)
– C’è da attendersi una stabilizzazione della colona d’aria tropicale, infatti il NINO è partito in maniera repentina, e l’atmosfera è sensibile ai cambiamenti repentini, ma la strada che ci porterà verso il Massimo calore del NINO è in salita molto più graduale, infatti si notano i tentennamenti dovuti a onde kelvin fredde
– C’è da attendersi un Netto calo delle temperature del SH in quanto è davvero impossibile che l’AAO continui ad andare sul negativo, e probabilmente record a parte, tornerà molto presto a girare come una trottola..
dato che la maggior parte delle Anomalie del SH sono dovute all’antartide…
Tornando al discorso del MEI… ci sono moltissimi dati che mostrano che l’AMO anche se con un pò di ritardo rispetto al MEI, segue la sua oscillazione di breve termine…
Che significa?
Significa che le temperature dell’atlantico tenderanno a salire…
Attenzione perche non stiamo parlando delle attuali anomalie, perche così detto sembrerebbe che l’AMO debba schizzare alle stelle, invece l’AMO come ogni anno tenderà a calare con l’arrivo dei mesi più freddi (questa è la sua normale oscillazione stagionale…)
dunque intendo che le temperature al periodo minimo dell’atlantico saranno più alte delle temperature del periodo minimo dello scorso Anno, quando abbiamo toccato per 5 mesi di fila la negatività….
in più notiamo una cosa:
notiamo che a l’atitudini nordiche ci sono anomalie positive davvero elevate…
La questione è semplice, molte di quelle zone hanno acqua invece che ghiaccio…da qui nasce la forte anomalia… dal momento che al polo torneranno le tenebre ( in questo periodo l’insolazione è di 24 h al giorno senza restituzione di calore notturno e l’AO – è davvero deleteria) e che la temperatura ricomincerà a scendere col riformarsi del ghiaccio molte zone vedranno scendere quelle anomalie molto repentinamente (da qui l’elevata correlazione tra artico e AMO )
Dunque potremmo avere un tripolo atlantico favorevole alla generazione di buone onde planetarie… che poi potrebbero anche in un certo senso influenzare l’andamento stratosferico stagionale…
Ora molti si chiederanno: tante belle cose… ma il succo?
– il Nino nascituro potrebbe portare la situazione a movimentarsi a fine settembre/ottobre quando ormai saremmo certi di poterne avvertire gli effetti
Dunque si affaccerebbe un periodo davvero importante per le nostre zone occidentali che potrebbero vedere piogge importanti (andamento simile al 200
–Un banco di prova importante per l’inverno, ci saranno da valutare in loco, i fattori uno ad uno e sia ma scappasse questo 6 al super enalotto (metafora)
infatti nel caso ci trovassimo incontro ad un NINO medio avremmo sicuramente l’occassione per vedere forti fiondate del FP dovuto ad un aumento delle temperature in zone polari e sub polari (AO- e NAO-)
e aumento seppur lieve delle temperature in zone tropicali (decisa presenza sub tropicale nelle spinte anticicloniche dinamiche)
Nel caso invece ci trovassimo in un episodio di NINO forte da valutare la possibilità di un inverno mediamente mite nei comparti europei e NW americani, o la possibilità che la QBO- con il minimo solare possa ribaltare la situazione…
Dunque c’è davvero molta incertezza ed è incomprensibile come i media gia sentenziano certe cose…
Ringrazio l’amico Antonio (Pubblico) per avermi concesso il favore di pubblicare questo suo pezzo comparso su alcuni dei forum di meteorologia più importanti d’Italia.