Archivi tag: noaa

Il NOAA fornisce valori di temperatura inattendibili (parte prima)

L’agenzia Noaa sembra non essere “sotto attacco” solo per i conteggi delle macchie solari…

leggete qua:

Almeno in Italia il mese di maggio 2009 passerà alla storia della meteorologia. Anche Il GHCN NOAA, che assieme al NASA GISS e all’Hadley CRUT3v fornisce i dati di temperatura, ha proclamato tale mese il quarto più caldo degli ultimi 130 anni. I dati satellitari della NASA, nel frattempo, mostravano che è stato il quindicesimo più freddo degli ultimi trenta (i dati satellitari sono disponibili solo da trent’anni a questa parte). Questa divergenza non è nuova e ne avevamo già discusso nel seguente articolo:
http://daltonsminima.wordpress.com/2009/04/22/e-molto-difficile-potersi-fidare-dei-dati-giss/

La differenza fra i dati rilevati dalle stazioni meteorologiche e quelli satellitari è dipesa dal fatto che circa i due terzi delle stazioni è stata abbandonata a partire dal 1990. L’abbandono ha riguardato soprattutto le stazioni rurali. Mentre, le stazioni urbane non hanno subito nessun tipo di adeguamento pur essendo la popolazione mondiale passata da 1,5 miliardi a 6,7 miliardi dal 1900. Inoltre il 70 % della Terra è coperta dal mare e la rilevazione su tutta questa superficie è pressoché nulla.

La differenza di copertura la potete vedere in queste due immagini (dati GISS: Aprile 1978 rispetto ad Aprile 2008).

1

fonte: http://icecap.us/images/uploads/GISS1978.jpg

2
fonte: http://icecap.us/images/uploads/GISS2008.jpg

Le grandi lacune sono in Canada (dove maggio è stato molto freddo), in America Latina, in Africa, in Asia occidentale, in Groenlandia e in Australia. Molte di queste stazioni abbandonate sono situate in aree rurali, dove l’inquinamento urbano non è presente.
Il problema dell’isola di calore urbana
La presenza delle stazioni in aree abitate è un serio problema, perché i centri urbani generano di per sé una cappa, un’isola di calore, in inglese Urban Heat Island (UHI). Nonostante il problema sia stato discusso da molti scienziati, il NOOA ha rimosso l’aggiustamento dovuto all’UHI e non ne ha mai realizzato alcuno sui dati globali. In un recente articolo, ad esempio, dal titolo ”Urbanization effects in large-scale temperature records, with an emphasis on China”, gli autori hanno dimostrato come i dati di temperatura in Cina fossero contaminati dall’UHI. Questa rimozione ha comportato una maggiore tendenza al riscaldamento, come ci si aspetterebbe, e come si vede nella figura (tranne il raffreddamento durante gli anni trenta)

1fonte: http://icecap.us/images/uploads/USHCNV2-V1.jpg

La rimozione dell’ UHI per gli Stati Uniti ha determinato un incremento rispetto ai dati GISS (che ancora fa un adeguamento dell’UHI che sembra funzionare per gli USA) di un valore pari a 0,42 C (0,75 F) a partire dal 1940 (vedi immagine).

2fonte: http://icecap.us/images/uploads/DIFFGISSNCDC.jpg

Il problema della cattiva ubicazione delle stazioni di rilevamento
Anthony Watts ha chiaramente dimostrato che la cattiva ubicazione delle stazioni può portare a distorsioni verso il caldo (come riportato nel link: http://www.heartland.org/books/PDFs/SurfaceStations.pdf). Negli ultimi anni un team di oltre 650 volontari ha ispezionato e documentato fotograficamente più di 860 di queste stazioni di temperatura. Costoro hanno riscontrato che l’89 per cento delle stazioni – quasi 9 su 10 – non soddisfano i requisiti di ubicazione del National Weather Service (essere distanti almeno 30 metri da un sistema di riscaldamento artificiale o radiante/riflettente una fonte di calore). L’immagine è un esempio di dove vengono messe queste stazioni, ma ne hanno trovate molte vicino ai ventilatori dei condizionatori d’aria o vicino agli impianti di depurazione delle acque. In altre parole, 9 stazioni su 10 hanno segnalato una temperatura superiore, perché situate male. La conclusione è inevitabile: la registrazione di temperatura degli Stati Uniti è inattendibile. Gli errori in fase di registrazione superano di un ampio margine il preteso aumento di temperatura di 0.7C (circa 1.2F) avvenuto durante il ventesimo secolo.

fonte foto: http://gallery.surfacestations.org/main.php?g2_view=core.DownloadItem&g2_itemId=12972&g2_serialNumber=21
ANGELO

Il Sidc a maggio conta altri 2 giorni con macchie in più del Noaa…

Ecco qui i dati Sidc: http://sidc.oma.be/products/ri_hemispheric/

E qui quelli Noaa degli ultimi 30 giorni: last 30 days

Nello specifico il centro belga conteggia in più di quello americano il giorno 4 maggio che se non ricordo male si trattava di una macchia del ciclo 23, ed il giorno 22. (in quella serie il Noaa contò solo il giorno dopo, cioè il 23).

Mi continuo a chiedere come faccia il sidc che dovrebbe avere a sua disposizione dei telescopi non satellitari (come il Noaa) ma in teoria da 80 mm per garantire la connessione col passato, riuscire a conteggiare più giorni con macchie del Noaa che invece usa i telescopi spaziali di Soho!

Continuiamo pure così…

Simon

Catania si "ingelosisce" del Noaa, ed oggi rivuole prendersi il primato delle macchie impossibili…

Fonte: http://www.ct.astro.it/sun/solef.jpg

Come potete vedere dal bollettino ufficiale dell’osservatorio siciliano, http://www.ct.astro.it/sun/drawp.jpg, Catania oggi conta qualcosa sempre dalla vecchia regione 1017 che però dallo loro stessa immagine (vedi sopra) non si vede… è probabile che i catanesi, invidiosi del fatto che ieri non avevano contato mentre il Noaa si, oggi abbiano voluto ricordare chi è il primo della classe…hiiiiiiii :)…

Vediamo cosa fa il Noaa, ma in teoria oggi non dovrebbero contare perchè la macchia ormai è sparita completamente da 2 giorni ormai (ambè loro contano anche quelle presenti a mezzanotte ed un minuto come capitato ieri e come di certo facevano anche nel 1913 (: ) come si può anche evincere dal Soho continum qui sotto:

Forse nel sondaggio ho dimenticato di mettere un’altra opzione: cioè quella contano ogni cosa per vedere chi è più bravo a scovare moscerini spiaccicati nel monitor… magari avrebbe avuto la maggiorparte delle preferenze…

Si scherza eh…anche se qui c’è ormai davvero poco da scherzare…

Stay tuned, Simon

UPDATE: Grazie ad Ale, mi sn accorto che in realtà stanno contando la regione 1016, quella del ciclo 23…

Si vede il solito micro-puntino ma sforzandosi molto eh…

cmq se il noaa la conta, altra macchia del ciclo 23!

UPDATE2: Mettiamo le mani avanti:

se contano questa...Catania ha contato un’altra cosa impossibile nella regione 1016 del ciclo 23…vediamo se il Noaa la segue…

Ma io mi chiedo…ma tutte le altre macchiette evidenziate col cerchio ed uguali a quella contata, poi non si offenderanno????

UPDATE3: Il Noaa nn conta: Catania-Noaa 1-1, palla al centro…

Incredibile: il Noaa fa Catania per un giorno e conta 11…

Mi ero illuso che oggi non contavano, mentre il Noaa riesce a vedere una macchia anche oggi!

http://www.swpc.noaa.gov/alerts/solar_indices.html

Giudicate voi…credo che a sto punto il punto 3 o 4 del sondaggio siano i più giusti…io avevo messo il 2…ma oggi nn c’è davvero niente, manco i bruscolini di ieri…poi per aver messo 0 Catania…

brutta storia questa per il Noaa

Lo scienziato solare Ken Tapping: "ancora nessun segno del nuovo ciclo solare"

Così riferisce lo scienziato del Noaa K.Tapping tramite un e-mail spedita ad un amministartore del blog climateaudit:

“Sono appena tornato dalla rinunione della Space Weather (Noaaa), che si è tenuta a Boulder, Colorado. L’idea che ne è venuta fuori è che il prossimo ciclo è in arrivo, anche se le previsioni sono per un ciclo basso e con una partenza in ritardo. Ma i nostri radio telescopi non hanno ancora rilevato alcun segno del nuovo ciclo. Tuttavia uno studio statistico degli indici solari che ho fatto suggerisce che il sole non mostra un significativo cambiamento nel suo comportamento negli ultimi anni, e che le cose stanno cominciando a scivolare verso la situazione normale, il che potrebbe suggerire che il sole sta mostrando dei segni di risveglio. Ma un ulteriore ritardo non può essere escluso. L’attività resta infatti ancora molto bassa.”

Fonte: www.wattsupwiththat.com

Sarei proprio curioso di sapere quale sia lo studio statistico del Dr. Tapping sugli indici solari che ne vedono un imminente partenza negando pure che non vi è alcun comportamento anomalo nella nostra stella, forse loro avranno a disposizione più dati o li sapranno estrapolare meglio di noi comuni mortali, ma io mi ritrovo con un vento solare ancora ai minimi, l’assoluta o quasi mancanza di macchie del nuovo ciclo, che anzi vedono nel 2009 il maggior numero di quelle del vecchio, elevati livelli di raggi cosmici che mostrano proprio in questi ultimi tempi il picco di crescita, valori bassissimi di TSI, K-index quasi azzerato, e solar flux che pur mostrando un trend di crescita negli ultimi 2 mesi, non ha ancora prodotto quello scatto di aumento proprio di un ciclo che riparte!

Staremo a vedere, intanto la seconda regione non sembra al momento aver prodotto ancora macchie al suo interno, presto uscirà un interessantissimo articolo del nostro Alessandro da non perdere assolutamene che cercherà di fare chiarezza sulla relativa incapacità anche delle regioni più grandi ed attive, di riuscire a produrre macchie solari!

Simon