Vulcani&Terremoti

VesuvioEruption history of Vesuvius, Naples

Questa è la pagina di NIA dedicata all’osservazione di tutti i fenomeni Geofisici che avvengono in ogni regione del Pianeta

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Michele

 

9.740 pensieri su “Vulcani&Terremoti

  1. Michele,

    Michele, leggo Nia da diverso tempo e ogni tanto scrivo anche qualche commento.
    Gli articoli sono sempre molto interessanti.
    In questi giorni, dopo l’ultimo terremoto a Rieti c’è una domanda che mi continua a girare per la testa.
    Nei terremoti degli ultimi anni, così a memoria Assisi, Marche, Emilia, Aquila, Molise e l’ultimo oltre alle case moderne e non antisismiche sono crollati palazzi, chiese e costruzioni di centinaia di anni fa.
    Allora mi chiedo se erano ancora intatti ai nostri giorni vuol dire che un terremoto di tale portata non c’era mai stato.
    Cosa è successo recentemente che ha alterato gli equilibri?
    Nuova faglia, terremoti più forti o solo una percezione errata?

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  2. Matteo,

    Ciao Matteo,
    ci sono stati e sempre ci saranno i distruttivi.
    Il problema va inquadrato in termini di area sede della maggiore sollecitazione.
    E poi…una M6 a 4-6km. di profondità fa danni.
    Una M5.5 … a 10km. meno…
    Non è così semplice la risposta.
    La risposta alla tua domanda credo che possa essere trovata nelle “tempistiche di ritorno locale” di questi eventi. Questa immagine, in riferimento a quest’ultimo sisma di M6 occorso in centro italia può essere un’ottima risposta alla tua domanda. I tempi di ritorno di questi eventi (quelli distruttivi) sono come minimo ben oltre il secolo, se presi su scala locale.

    Guarda i quadrati di colore arancio che stanno ad indicare le M6+ vicino Amatrice .. non ci sono.

    https://ingvterremoti.files.wordpress.com/2016/08/rieti_storica.jpg

    [img]https://ingvterremoti.files.wordpress.com/2016/08/rieti_storica.jpg[/img]

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  3. Michele,

    Grazie Michele.
    Quindi da quello che vedo negli ultimi 800 anni non ci sono stati terremoti così forti in zona.
    Forse le case erano costruite per un sisma di magnitudo inferiore.

    Sarebbe interessante sapere cosa sta succedendo sotto gli appennini, visto che i terremoti a pochi km di profondità sono numerosi.

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  4. In Islanda il vulcano Katla ha dato ultimamente segni di un cambio di passo nella sua attività, con due scosse principali di 4,5 M, ha liberato più energia in un solo sciame che in tutti gli anni da quando è monitorato con dei sismografi. E’ possibile che si stia preparando ad un’eruzione; è da monitorare in questo senso la sua attività nelle prossime settimane per capirlo. In base alle eruzioni note di questo vulcano la sua media è tra il VEI 4 ed il VEI 5, generalmente esplosive, con polveri fini che creano problemi al traffico aereo. A differenza di molti altri vulcani islandesi si trova più vicino ad insediamenti umani e le sue eruzioni possono creare anche grandi inondazioni.
    Se e quando erutterà, considerando che dovrà sfondare un “tappo” di ghiaccio con spessore minimo di 300 metri, penso lo farà con un gran BOOOMMM.

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  5. Ovviamente ad ogni eclissi solare totale non corrisponde un terremoto e viceversa. E’ sufficiente considerare la sola sproporzione numerica fra le due classi di eventi: di eclissi solari totali centrali se ne verificano 1-2 all’anno, talvolta nessuna. Ma si può rilevare che:

    1) il terremoto della Calabria del 1905 di magnitudo stimata 7.1 fu preceduto 9 giorni prima da un’eclissi con cono d’ombra, a circa mezz’ora dalla fase massima, direzionato verso la Calabria.

    2) il terremoto di Messina del 1908 di magnitudo stimata 7.1 fu preceduto 5 giorni prima da un’ eclissi con fase massima sul meridiano di Parigi.

    3) il terremoto di Verona del 1891 di magnitudo stimata 5.86 si verificò il giorno successivo ad un’eclissi.

    4) il terremoto del Friuli del 1976 di magnitudo 6.4 fu preceduto 6 giorni prima da un’ eclissi con cono d’ombra massimo sul Mar Mediterraneo, poi direzionatosi verso l’Italia.

    5) il terremoto dell’Emilia del 2012 di magnitudo 5.9 si verificò lo stesso giorno di un’ eclissi solare.

    Le eclissi del 1976 e del 2012 sono da considerarsi eclissi gemelle, praticamente quasi identiche, in quanto esattamente distanti 13170 giorni, cioè due cicli di Saros (https://it.wikipedia.org/wiki/Ciclo_di_Saros).
    Senza considerare il terremoto del 20 maggio 2012 (verificatosi il giorno stesso dell’evento lunisolare), alle due eclissi del 1976 e del 2012, seguirono due forti terremoti, il 6 maggio 1976 dopo 6 giorni ed il 29 maggio 2012 dopo 9 giorni.
    Ogni corrispondenza eclisse-terremoto che ho elencato necessiterebbe di osservazioni e precisazioni, in particolar modo la concomitanza di Messina, ma l’argomento è molto sfaccettato e richiederebbe molto spazio.
    Non si può certo dire che sussista un legame stretto tra eclissi e terremoti. ma è pur vero che i due terremoti più forti degli ultimi 110 anni sono stati preceduti da due eclissi che hanno coinvolto l’Italia, e di eclissi simili se ne verificano raramente.
    Il cono d’ombra dell’eclissi del 1905 a pochi giorni dal terremoto M7.1 della Calabria :
    http://i.imgur.com/56HJBux.gifv
    https://it.wikipedia.org/…/Terremoto_della_Calabria_del_1905
    Il cono d’ombra dell’eclissi del 1976 a pochi giorni dal terremoto M6.4 del Friuli:
    http://imgur.com/4H42kJV.gif
    https://it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_del_Friuli_del_1976
    Il cono d’ombra dell’eclissi del 1908 a pochi giorni dal terremoto M7.1 di Messina:
    http://i.imgur.com/JMqp3kd.gif
    https://it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_di_Messina_del_1908
    (il prisma rosso sulla superficie terrestre rappresenta l’epicentro del terremoto)
    Non si deve valutare il cono d’ombra solo in sé perché sarebbe come identificare la forza gravitazionale lunisolare con l’ombra, con l’assenza della luce solare.
    La forza di gravità lunisolare non solo agisce sulla piccola porzione più oscurata, ma su tutta la superficie della Terra.
    Per inciso la Luna ed il Sole generano contemporaneamente anche maree atmosferiche e maree solide che ad ogni passaggio allo zenith dei due astri sollevano la crosta terrestre fino a 20-30 centimetri.

    Fra la data del terremoto di Norcia del 19 settembre 1979 e la data del terremoto dell’Umbria e delle Marche del 26 settembre 1997 intercorrono 6583 giorni (un ciclo di Saros meno due giorni).
    Potrebbe non essere solo una coincidenza che andrò a studiare sotto una certa ipotesi e ricalcolando più precisamente i giorni intercorsi.
    In assenza di eclissi, due date quando sono distanti tra loro un ciclo di Saros, hanno in comune l’identica inclinazione dell’asse della Terra e la stessa posizione della Luna rispetto al Sole.
    https://it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_di_Norcia_del_1979
    https://it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_di_Umbria_e_Marche_del_1997

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  6. ScienzaObsoleta,
    Si temeva già potesse eruttare anni fà quando eruttò il fratellino l’ejalk………. che bloccò il traffico aereo per vari giorni..
    Il Katla mi sembra fosse quello che aveva condizionato pesantemente il clima europeo durante la vigilia della rivoluzione francese..

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  7. ab2010,

    Bel post adriano,
    condivido in parte, ma non è gravità… è un qualcosa che non è stato ancora compreso, misurato ( e chissà se potra essere misurato ??!?)

    Anche perchè come ti ho sempre detto ci sono tutta una serie di fenomenologie che interessano i terremoti ( nei dintorni … data del sisma) che non sono state ancora chiarite… Qual’è la vera causa ?

    Anomalie ionosferiche, luci sismiche, plasmi, anomalie nella circolazione atmosferica, anomalie EM, anomalie gravitazionali, anomalie nell’ambiente biologico e vivente etc..

    😉

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  8. danyastoria,

    L’attuale sciame conferma un po’ le sensazioni sul cambio di passo della sua attività con le scosse 4+ M di fine agosto. Non che sia certa un’eruzione nel breve, ma qualche dubbio c’è; anche perchè è poco conosciuto il suo comportamento pre-eruttivo, non si sa esattamente che aspettarsi, se un lungo travaglio o un’esplosione senza eccessivi precursori… Da una parte è strano che tutte le scosse siano superficiali e non ci siano scosse più profonde di intrusioni di magma in profondità. Non ci resta che stare alla finestra e vedere se tutto si evolve in una bolla di sapone o in un fungo atomico….
    Se a qualcuno interessa, questo è il link ad un sismogramma in zona Katla:
    http://hraun.vedur.is/ja/drumplot/drumplot/god_highpass_2.0.png
    qua per il tremore vulcanico: http://hraun.vedur.is/ja/oroi/god.gif
    e qua la catalogazione e mappa degli eventi sismici in zona: http://en.vedur.is/earthquakes-and-volcanism/earthquakes/myrdalsjokull/#view=table

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  9. Tempesta geomagnetica con vento solare che ha toccato impulsivamente i 750 -800 Km/s, da due tre giorni.
    Più ingresso in luna nuova.
    Come sempre c’è astronomia a giostrare le possibili destabilizzazioni geologiche terrestri.

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  10. http://teoriaprevisioneterremoti.blogspot.it/2016/09/la-teoria-di-previsione-dei-terremoti.html

    I referee cosa diranno dei passi scritti in maiuscolo ed evidenziati.
    😆

    Di carte scientifiche che evidenziano un possibile collegamento fra dinamiche astronomiche e geologia ci sono e possono fornire una diversa chiave di lettura, una forzate esterna. Il problema è l’atteggiamento dei veri e propri sciacalli, che fanno cattiva pubblicità a questo settore di ricerca.

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  11. In effetti hanno fatto bingo. Poi comunque non sono un gruppo di grandi pretese , lo dicono pure loro. E’ una “ricerca” alla “bona”. Magari però può incentivare gli sforzi della ricerca anche in questa direzione; penso che serva una certa multidisciplinarità nella ricerca delle dinamiche geologiche, le quali potrebbero avere qualche correlazione anche con le dinamiche planetarie, o l’attività solare e magnetica, e chissà cosa che ignoriamo.
    Per ora buona parte dei geologi sono portati a riderti in faccia se solo accenni alla possibile correlazione con allineamenti planetari o attività solare.

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  12. Michele,

    a mio avviso dobbiamo tenere d’occhio i campi flegrei, tutte queste scosse potrebbero aprire fratture nel supervulcano e accellerare l’accumulo di gas. ci sarebbe da ridere se uruttasse.

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