Roma, 19 ott. (Adnkronos) – Stop al catastrofismo ambientale: il riscaldamento della Terra e’ in stand by e il governo italiano fa bene dunque a riflettere sulla politica del settore. A sostenerlo e’ il meteoclimatologo Paolo Ernani, autore tra l’altro di “Effetto serra e macchie solari” (Sovera editore), che si schiera con la tesi recentemente sostenta da John L. Casey, responsabile dello Space and Scienze Research Center (Ssrc, dipartimento dipendente dalla Nasa), secondo il quale il riscaldamento globale, ossia l’aumento della temperatura del Pianeta, e’ in fase di rallentamento. “Cio’ – spiega il colonnello Ernani all’ADNKRONOS – costituirebbe il segno di un’inversione di tendenza (secondo noi evidenziata anche dai fenomeni meteorologici di questi ultimi tempi, insolitamente assai turbolenti) a causa della quale la Terra si incamminera’ verso un periodo caratterizzato da temperature sempre piu’ meno calde”.
“Tale conclusione – prosegue – ci trova del tutto d’accordo poiche’ nel dettaglio il dr. Casey afferma che il motivo di questo cambiamento climatico sarebbe da ricollegare ai cicli delle macchie solari e nel caso specifico proprio alla diminuzione del numero delle macchie solari. Questa circostanza e’ simile alla ipotesi (inizio di una piccola era glaciale) che abbiamo prospettato proprio nel libro ‘Effetto serra e macchie solari”‘. Inoltre, secondo Ernani, “sintomi che qualcosa di insolito stia accadendo nella geofisica marina e atmosferica e nella criosfera” sono evidenziati da alcune circostanze. Innanzitutto, “nell’anno 2007 la temperatura globale della Terra, rispetto al 2006, e’ scesa di 0,62 gradi centigradi” e “una diminuzione cosi’ marcata da un anno all’altro non si era mai verificata negli ultimi 130 anni”. Quindi, “per l’estate 2008 si dava per scontato che i ghiacci del polo nord si sarebbero cosi’ assottigliati tanto da aprire il famoso passaggio a nord-ovest. Tutto cio’ non e’ accaduto. Anzi la superficie coperta dal ghiaccio, rispetto all’estate scorsa, si e’ maggiormente ampliata”.
Ancora, sottolinea Ernani: “Questo anno, nel continente Antartico, l’espansione dei ghiacciai ha raggiunto un livello record mai registrato negli ultimi 30 anni e il Perito Moreno, uno dei piu’ grandi ghiacciai della Patagonia (Argentina) che misura 32 Km di lunghezza e 5 di larghezza, e’ talmente avanzato che ha inghiottito le passerelle di metallo poste in essere per consentire ai visitatori di osservare piu’ da vicino questo ghiacciaio imponente. Tra l’altro dalla parte frontale si staccano enormi blocchi di ghiaccio a causa della pressione, della spinta longitudinale esercitata dal ghiacciaio stesso che si sta gradualmente espandendo”. Infine, “da 50 anni circa la bassa stratosfera (tra i 21-22 km e 27-28 km di altezza circa) ha subi’to un progressivo marcato raffreddamento prodromo di una potenziale situazione di forte instabilita’ termica con gli strati dell’alta troposfera (tra i 12 e 20 km di altezza ) molto piu’ caldi . Tale condizione non potra’ protrarsi all’infinito e necessariamente dovra’ verificarsi una azione di riequilibrio con l’aria fredda piu’ pesante che sprofondera’ nella troposfera e l’aria calda piu’ leggera della troposfera che salira’ invece verso la stratosfera. Questo rimescolamento termico potra’ sfociare in fenomeni meteorologici di inusitata violenza”.
“Il tempo probabilmente ci dara’ ragione – sostiene Ernani – D’altro canto anche il fisico dell’atmosfera S .Fred Singer (premiato nel 2007 insieme ad Al Gore col Nobel per la pace) ha portato un duro attacco al dilagante catastrofismo ambientalista. Egli in particolare sostiene che i cambiamenti climatici sono legati all’esistenza di cicli naturali (e tra questi va annoverato anche quello delle macchie solari (ritorna la nostra ipotesi e quella del dr. Casey) e non alle emissioni di Co2 di origine antropica (Attivita’ umane) . Inoltre tra le altre cose Singer evidenzia che da un controllo piu’ accurato risulta che l’anno piu’ caldo del secolo scorso non e’ stato il 1998 (pare ci sia stato un errore di calcolo) ma il 1934”.
“E ancora – prosegue il meteorologo – Nel 2005 il dr. J.Hansen, uno dei maggiori esperti climatologi dell’Ipcc, asseri’ di aver trovato la prova del riscaldamento globale proprio nell’aumento della temperatura degli oceani. Cosa che in realta’ non e’ avvenuta perche’ la messa in sito di circa 3000 boe oceaniche di acquisizione dati, ha rilevato misure in un certo senso sorprendenti che alcuni scienziati faticano a digerire (perche’ contraddicono le loro certezze). L’analisi dei dati delle boe oceaniche ci dicono che la temperatura degli oceani negli ultimi 5 anni ha smesso di crescere anzi in alcuni casi e’ addirittura diminuita mettendo con cio’ in angustia e in stato d’ansia i fautori del riscaldamento”.
“Tutto cio’ – conclude l’esperto – non fa che rendere attuale e necessario un ridimensionamento di coloro che del catastrofismo hanno fatto una fede incontestabile e chi dunque tenta in qualche maniera di contraddirli viene messo all’angolo. Cio’ e’ abbastanza comprensibile dato che in ballo ci sono una marea di risorse finanziarie irrinunciabili!
“E ancora – prosegue il meteorologo – Nel 2005 il dr. J.Hansen, uno dei maggiori esperti climatologi dell’Ipcc, asseri’ di aver trovato la prova del riscaldamento globale proprio nell’aumento della temperatura degli oceani. Cosa che in realta’ non e’ avvenuta perche’ la messa in sito di circa 3000 boe oceaniche di acquisizione dati, ha rilevato misure in un certo senso sorprendenti che alcuni scienziati faticano a digerire (perche’ contraddicono le loro certezze). L’analisi dei dati delle boe oceaniche ci dicono che la temperatura degli oceani negli ultimi 5 anni ha smesso di crescere anzi in alcuni casi e’ addirittura diminuita mettendo con cio’ in angustia e in stato d’ansia i fautori del riscaldamento”.
“Tutto cio’ – conclude l’esperto – non fa che rendere attuale e necessario un ridimensionamento di coloro che del catastrofismo hanno fatto una fede incontestabile e chi dunque tenta in qualche maniera di contraddirli viene messo all’angolo. Cio’ e’ abbastanza comprensibile dato che in ballo ci sono una marea di risorse finanziarie irrinunciabili!