Archivi giornalieri: 14 Gennaio 2009

Facciamo un pò di chiarezza sul Numero di Wolf: i coefficienti K e C

Sono stato bollato come cospiratore, anti-scientifico, creatore di un sito da 4 soldi, ect ect…

Allora per fare chiarezza sulla metodologia di conta delle macchie solari, in questo link ho trovato le risposte alla diatriba…

http://sole.uai.it/Calcolo_Wolf.htm

Andiamo con ordine:

Nell’ambito della sezione Sole il numero di Wolf R si calcola secondo la seguente formula:

R = Kc * (10*G + M)

dove KC: fattore di correzione (strumentale e di condizioni atmosferiche)

G: numero di gruppi osservati

M: numero di macchie complessive osservate

E fino a qui tutti d’accordo… procediamo con l’analisi di k e c:

1. strumento impiegato (K): nel caso dello strumento di riferimento, il rifrattore da 80mm, il suo valore è pari ad 1. Strumenti con apertura maggiore sono caratterizzati da migliore risoluzione, e quindi consentono di individuare un maggiore numero di macchie minute. Al di sopra di 80mm di apertura, non si hanno però ulteriori vantaggi connessi al miglioramento della risoluzione, vista la dimensione tipica della granulazione se osservata da Terra (circa 1″). Strumenti di minore apertura, al contrario, portano a una stima inferiore del numero di macchie. Di seguito la tabella usata nella sezione con i valori di K in funzione all’apertura del telescopio usato:

Apertura (mm) K
40 1.5
45 1.38
50 1.28
60 1.14
70 1.10
77 1.01
80 1.00
90 0.97
100 e oltre 0.95

2. trasparenza dell’atmosfera (S1): la presenza di foschia rende meno evidenti i particolari minuti e le piccole macchie e porta a sottostimare il numero di macchie. Di seguito la tabella usata nella sezione sole con i valori si S1 in funzione dell’umidità:

Sereno 1 0.00
Sereno, poca foschia 2 0.01
Sereno, foschia 3 0.02
Sereno, molta foschia 4 0.03
Sereno con nebbia 5 0.04
Velato, spariscono le macchie minute nella penombra 6 0.05
Velato, spariscono le macchie minute fuori della penombra 7 0.15
Velato, si distinguono solo le macchie medie e grandi 8 0.35
Velato, si distinduono solo le macchie grandi 9 0.45

3. seeing (S2) : la turbolenza dell’atmosfera ha effetto sulla risoluzione. In condizioni di alta turbolenza la risoluzione è minore, quindi sono individuate meno macchie minute. Di seguito la tabella usata nella sezione sole con i valori si S2 in funzione dell’umidità:

Immagine stabile, senza oscillazioni ne sul disco ne al lembo 1 0.01
Immagine con moti contenuti entro 2″, oscillazioni solo al lembo e non sul disco 2 0.03
Immagine con moti contenuti entro 4″, oscillazioni visibili sul disco ed al lembo, lembo pulsante o ondulante 3 0.05
Immagine con moti entro 8″, impossibile distinguere bene tra ombra e penombra, lembo che oscilla notevolmente 4 0.07
Immagine con moti superiori di 8″, comparabili alle macchie solari, lembo che oscilla pesantemente 5 0.09
Immagine instabile, impossibile definire la posizione delle caratteristiche osservate 6 0.11

Riassumendo si ha che k è ugluale ad 1 per il Noaa anzi anche 0.95, quindi ininfluente nel calcolo finale, passiamo ora ai fattori S1 e S2:

S1 può variare da 0 a 0.45, mentre S2 da 0,01 a 0.11… il tutto ovviamente sommato ad 1 (valore di k).

Ma c’è un però, un grande però:

  • Osservazioni condotte in condizioni tali per cui s1 sia maggiore o uguale a 6 e s2 sia maggiore di 5 non vengono considerate attendibili ai fini statistici nel calcolo del numero di Wolf, ma possono comunque costituire un riferimento per l’astrofilo che intenda accertarsi dell’evoluzione di un dato fenomeno.

Cosa c’è scritto sopra? O meglio come lo vogliamo interpretare?

Ebbene io lo interpreto così: S1 maggiore o uguale a 6 corrispondente a 0.05 e S2 maggiore di 5 corrispondente a 0.09, la cui somma mi dà 0.14, sarebbe il massimo consentito dalla scienza affinchè vengano considerati attendibili ai fini statistici per il calcolo del numero di Wolf!

In poche parole se ho solo una macchia visibile ad essa devo moltiplicare per 1.14 = 12.54 invece che 11!

Praticamente un numero di Wolf amplificato di pochissimo (1.50), di sicuro nn tanto da giustificare i 5 punti in più dell’altro ieri!

Ma ora, avendo spiegato tutto questo e sapendo che per condizioni di S1 e S2 nei limiti giusti affinchè appunto siano statisticamente affidabili per dare un numero di Wolf corretto, e sapendo anche che valori di S1 e S2 maggiori a tali limiti sono tuttalpiù un riferimento per l’astrofilo, e sottolineo astrofilo, che ce li abbiamo mandati a fare i vari satelliti solari, per far le luci a Cesenatico (diceva una volta il mitico benzinaio romagnolo), perchè le luci Cesenatico ce le ha già!

E’ chiaro per concludere, proprio perchè sono uomini di scienza e non possono basarsi di certo solo su calcoli e calcolini di un cielo più o meno velato, che in condizioni di incertezza atmosferica, usino anche i satelliti che eliminano certe variabili umane e danno responsi chiari ed univoci! Di certo, questo bisogna ammetterlo, le immagini sat a loro disposizione sono più sofisticate e quindi di maggiore risoluzione di quelle del web, ma se una macchia c’è o non c’è credo che ne siamo in grado di capirlo anche noi a grandi linee, possono avere immagini più chiare, che mostrino maggiori dettagli delle macchiette in questione,ma non di certo immagini che possono inventarsi delle macchie quando non esistono!

Spero di aver fatto chiarezza una volta per tutte, e che le polemiche finiscano qui. Io posso anche sbagliarmi, di certo finora i fatti mi stanno dando ragione. Chiunque può intervenire e dire la sua in questo Blog, affinchè lo si faccia in modo costruttivo ed educato, ulteriori interventi provocatori ed offensivi nei riguardi del Blog e del sottoscritto che per pura passione sta portando avanti questo progetto amatoriale, non saranno più tollerati e per tanto non verranno pubblicati.

Simon