Starei un pò attento a questa regione…

(IMMAGINE STEREO AUTOAGGIORNANTE)

In basso a destra, con polarità del ciclo 23:

(MAGNETOGRAMMA GONG AUTOAGGIORNANTE)

Stamane non era così evidente, ed è cresciuta un pò nelle ultime 3-4 ore…

Al momento niente macchie, lo conferma anche il fatto che siamo spotless pure oggi, (45° giorno consecutivo), ma è bene tenerla sott’occhio nelle prossime ore.

Stay tuned, Simon

UPDATE: Attenzione perchè la regione in questione è aumentata ancora, non vi sono ancora macchie al suo interno, ma di certo rappresenta l’area di attività più importante di questi 45 giorni spotless.

Vi sono già discrete possibilità che domattina Catania (quindi il sidc) la conti, e se si sviluppa ancora pure il Noaa, interrompndo così la serie dei giorni spotless consecutivi.

Unica cosa positiva sarebbe che la regione presenta polarità del vecchio ciclo, e non è poco a questo punto…

staremo a vedere domani, ma al momento posso dire che ci avevo visto giusto sulla potenziale crescita della suddetta regione!

29 pensieri su “Starei un pò attento a questa regione…

  1. Marcello, te lo dico piano piano, tanto ci ascoltano in pochi…anch’io faccio il tifo perchè agosto finisca a 0 e la seire spotless continui…e sono l’editor capo…

    😉

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  2. Non siamo in pochi Simon, sei in buona compagnia! 😀

    Secondo me Rick non sbaglia nella sua analisi, chi sbaglia, come giustamente fai osservare tu Simon, è invece il SIDC: se è vero che una rondine non fa primavera non può un solo osservatorio condizionare il comportamento dell’Ente che dovrebbe garantirci il legame con il passato, non credete?
    Poi se viene dimostrato che 15 osservatori su 21 hanno visto quelle “macchie” allora ritiro tutto e prenoto una visita specialistica da un’oculista!
    Piuttosto Simon, hai accennato ad un conteggio da parte di due ricercatori indipendenti o ho letto male?
    Bruno.

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  3. sarò più burbero io ma secondo me le osservazioni di catania dovrebbero essere prese ed escluse nella maniera più assoluta da confronti col passato,non dovrebbero neanche arrivarci al sidc. Non ha alcun senso scientifico far proseguire una serie sunspot vecchia di secoli con strumentazioni così moderne…l’unica cosa da fare è far partire una nuova serie con tali strumenti e mantenere la vecchia con stumenti adeguati(per il confronto col passato).

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  4. Questo discorso è stato affrontato più volte su NIA ed io ho sempre sostenuto la necessià di non perdere il legame con il passato in quanto, secondo me, sarebbe impossibile pensare di poter imbastire qualsiasi tipo di studio o di modello con dei dati palesemente disomogenei, ergo bisogna che qualcuno si prenda la briga di effettuare osservazioni e conteggi con metodo e strumentazioni paritetiche a quelle che si sarebbero usate all’inizio del ‘900.
    In alternativa si dovrebbero omogeneizzare i dati relativi alle osservazioni del passato, perdendo così la possibilità di fare raffronti diretti.
    Ciao, Bruno.

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  5. Pongo una domanda che probabilmente ha poco senso:
    osservando il magnetogramma, sia soho che gong, pare che nell’emisfero nord vi sia una predominanza di poli neri mentre nell’emisfero sud predominanza di poli bianchi.
    Quest’impressione ha un qualche significato tipo ” i poli lentamente stanno splittando e le polarità lentamente rinvigoriscono negli emisferi di rispettiva nuova competenza” oppure è solo una chimera amatoriale?
    Grazie a chi mi risponderà senza insolenze

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  6. Chi lo sa Marcello…ho avuto modo di cahttare con un utente americano del forum di solar cycle 24, e lui è quasi onvinto che stanno iniziando a comparire regioni con polarità del ciclo 25 ai poli…

    è solo un ipotesi, molto suggestiva, ma bisogna aspettare…

    Simon

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  7. Simon, noto che ogni volta che si cita Catania mi parti per la tangente…
    Io non ho scritto nulla altro che “Catania conta se ha contare qualcosa.” sottointendendo che mi farebbe piacere che si smettesse di imputare a Catania di fare il suo lavoro.

    Prendiamocela con il SIDC, semmai: ma visto che hai citato l’ultima macchia, porto comunque alle tua analisi proprio il giorno 30 luglio.
    Bollettino del 31: http://www.sidc.be/html/SWAPP/dailyreport/2009/meu212
    Dice in sostanza: Catania ha numerato una macchia MA più sotto: Today estimated ISN: 0 (zero) su 31 stazioni: tra queste 31 c’è Catania, anche se tanti troppi ritengono il suo dato come una wild card.
    Ovvero per il SIDC al 31 luglio non c’era ragione di contare.

    Dobbiamo attendere il 4 agosto per scoprire nel bollettino settimanale: http://www.sidc.be/html/SWAPP/weeklybulletin/2009/week448.txt che la macchia contata da Catania ha ricevuto uno EISN di 12. E’ stata vista anche da altri.
    Con TNT o DHL, anche in tariffa economica, un bollettino di osservazione credo possa arrivare in 4 giorni, non pensi?

    Due a questo punto possono essere le domande: la prima.
    In quanti hanno visto la macchia? Perché non ci viene fornito un dato grezzo di quanti osservatori hanno visto la macchia in questione (la 16)?
    Eppure sarebbe semplice, anche nel caso di forte attività con più gruppi contemporaneamente, scrivere: macchia 1 : 12 osservatori positivi, macchia 2 : 9 positivi, macchia 3 : 8 positivi.
    Quali sono gli interessi a non fornirci un elenco completo ed esaustivo di quanto sopra?

    La seconda.
    Non è che magari qualcuno “giochi sporco”, e piuttosto copi il lavoro (il bollettino messo on line da Catania sul suo sito, visto che a quanto pare “italians do it better”), per poter dire: “avete visto? siamo bravi anche noi?”.

    Prima di internet, prima dei bollettini on line, massima trasparenza per gli appassionati, non c’era possibilità di copiare… Ognuno doveva farsi il lavoro per i cavoli suoi, e se mandava bollettini assurdi, pieni di cacche di mosche, ma inverosimili se confrontati con gli altri, tempo un mese e gli tagliavano i fondi, o dal SIDC chiedevano la rimozione dell’osservatore.
    Adesso basta copiare: al limite sottodimensionare per non dare troppo nell’occhio.

    In risposta ad un altro tuo quesito: “Può il SIDC dare il compito ad osservatori super moderni e mantenere la continuità con il passato?”
    rispondo di sì, nel mio piccolo, perché è già successo nel passato. Facci caso, se nel 1913 gli osservatori avessero avuto a disposizione i cannocchiali che avevano i loro colleghi nel 1650, quante macchie avrebbero contato?
    Probabilmente sarebbero stati spotless per almeno 2 anni di fila, così come oggi saremmo spotless da giugno dell’anno scorso (salvo magari un paio di macchie qua e la’).

    Lo studio del sole non è limitato alle sole macchie. Quella è la parte più evidente, e uno dei fenomeni più conosciuti sulla superficie solare, ma da quando abbiamo a disposizione altri strumenti di analisi è solo un tassello di un quadro molto più complesso da descrivere e dal quale ancora abbiamo molto da imparare.

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  8. Appunto Rick, dovrebbero dirle tutte quelle cose che tu dici, bravo…

    così nn fanno altro che alimentare inutili diatribe…

    sul fatto poi che altri centri possano copiare catania per far vdere che anche loro sn bravi, nn ci avevo mai pensato, e spero di cuore che ciò nn accada!!!

    Ciao 😉

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