IL FENOMENO DEL NIÑO – OSCILLAZIONE DEL SUD (ENSO)

SINTESI

Nel mese di agosto si sono mantenute le anomalíe positive della temperatura superficiale del mare (TSM) nell´oceano Pacífico equatoriale centrale e orientale, che a est de 140°W hanno superato +1.0°C. Le condizioni attuali indicano la continuitá di un Niño, che d´accordo con la recente evoluzione delle condizioni atmosferiche e oceaniche , cosí come anche i pronostici computerizzati, se manterranno fino ai mesi di dicembre/ febbraio 2010.

SITUAZIONE OSSERVATA NEL PACIFICO EQUATORIALE

Nel mese di agosto persistono anomalie positive della TSM al largo del bacino dell´Oceano Pacifico equatoriale. In particolare ad est di 140° W dette anomalie hanno superato +1.0° C (Figura 1), mentre a ovest della linea della TSM erano tra il normale e il superiore al normale.

1

Con rispetto alla evoluzione settimanale delle anomalie della TSM giornaliere nella regione Niño, si é avuta una tendenza positiva, eccetto nella regione Niño 1.2, dove nella prima parte del mese si é osservato un leggero raffreddamento. Le anomalie finali del mese sono state di: +0.9° C. nella regione Niño 3, +0.9° C. nella regione Niño 3.4 e + 1.0° C. Nella regione Niño 4.

I venti alisei al largo del Pacifico equatoriale in generale si sono mantenuti deboli nel mese di agosto. In scala settimanale, si mostrano piú intensificati, predominando da est e da ovest nel Pacifico orientale. Nei livelli superiori dell´atmosfera la circolazione praticamente non ha presentato anomalie significative, eccetto delle anomalie ad ovest ed est del Pacifico, tra 80° W e i 120° W.

Con rispetto ai livelli sotto-superficiali del Pacifico equatoriale, come nei mesi precedenti, in agosto ha continuato ad osservarsi lo spostamento verso l´est del nucleo delle anomalie positive. Nell´ultima settimana di agosto la regione delle acque piú calde del normale si estendevano attorno ai 100 – 125 mt. di profonditá, dal 170° E avvicinandosi ai livelli superiori superficiali. Il nucleo di maggior anomalia (superiore ai 4° C) era situata attorno ai 50 mt. di profonditá ad est del 110°W.

Come nella seconda metá del mese di luglio, in agosto l´indice delle Oscillazioni del Sud (SOI), ha continuato diminuendo e quindi ricominció ad aumentare nuovamente (Figura 2 evoluzione dell´indice come media mobile di 30 giorni), arrivando ad un valore medio mensile di –5, valore vicino alla neutralitá. L´attivitá convettiva sopra la zona equatoriale é diminuita rispetto al mese di luglio, però aumentó nuovamente nella ultima settimana di agosto, essendo cosí maggiore del normale. Nella regione dell´Indonesia e Australia la convenzione é stata inferiore al normale.

1L´evoluzione dell´indice Oceanico del Niño, media mobile di tre mesi della anomalia della TSM sulla regione Niño 3.4, riflette il riscaldamento mensionato. Il valore corrispondente ad aprile-giugno fu di +0,2°C e ha continuato aumentando in giugno-agosto arrivando a +0,7° C.

PREVISIONI;

Riguardo alla evoluzione del fenomeno ENSO per i prossimi tre mesi. I pronostici dei modelli dinamici e statistici coincidono in un aumento delle anomalie positiva della TSM nel Pacifico Centro-orientale. In particolare per la regione Niño 3.4, le anomalie della TSM previste per il trimestre settembre- novembre (SON) 2009 oscillano, eccetto che per tre modelli, tra +0,5°C e + 1,8°C (figura 3). Espresso in valori probabilistici, esiste un 85% di probabilitá che si osservino condizioni Niño nel trimestre settembre-novembre 2009 e 75% nel trimestre dicembre 2009 – febbraio 2010. Ossia, malgrado la diminuzione del fenomeno del riscaldamento, é alta la probabilitá che si osservino le condizioni Niño almeno fino ai mesi Dicembre 2009 febbraio 2010

1IN CONCLUSIONE:

Attualmente, le condizioni oceaniche mostrano un riscaldamento dell´oceano Pacifico equatoriale, e le maggiori anomalie positive della TSM si trovano ad est del 140° W (maggiori di 1 grado) ·

Iventi alisei in generale sono deboli.

Nei livelli sotto la superficie del Pacifico equatoriale si é avuto in generale un rallentamento del riscaldamento rispetto al mese di luglio. Le sole anomalie positive si osservano attorno ai 50 mt di profonditá (Superiori ai +4° C)

· IL SOI di agosto é stato di –5 un valore che rappresenta condizioni neutre.

· Nell´equatore, la nuvolisitá é stata inferiore al normale durante la maggior parte del mese di agosto, tranne che nell´ultima settimana in cui é stata leggermente superiore al normale·

La maggior parte dei modelli predicono per il trimestre settembre- novembre TSM superiori al normale nella regione Niño 3.4 indicando la continuitá dell´evento Niño.

Questo è il primo articolo di SAND-RIO il quale ringrazio…

27 pensieri su “IL FENOMENO DEL NIÑO – OSCILLAZIONE DEL SUD (ENSO)

  1. complimenti per l’articolo..

    intanto su Scienze..

    L’attuale periodo caldo interrompe una tendenza al calo delle temperature dall’1 al 1950 dopo Cristo
    Poi l’aumento dei gas serra ha invertito la curva delle temperature..

    ROMA – Nel vivace panorama internazionale di studi sul clima, questa settimana emerge una scoperta che aggiunge nuove prove alla tesi dell’effetto serra causato dalle attività umane. Dalla nascita di Cristo alla metà del Novecento le temperature medie della Terra mostrano un’inequivocabile linea di tendenza verso il raffreddamento, pure considerando l’avvento di periodi relativamente più caldi come il cosiddetto optimum medioevale. Poi, nell’ultimo mezzo secolo abbondante, si è manifestata una netta inversione: per la prima volta in 2000 anni, non solo la Terra sta attraversando un periodo eccezionalmente caldo, ma di ampiezza tale da rovesciare la precedente e consolidata discesa verso il freddo (vedi grafico).

    NUOVI REPERTI – Oltre che nel risultato, l’importanza di questa ricerca, che ha ricevuto l’onore della pubblicazione sull’ultimo numero di Science (D. Kaufman et al., Recent Warming Reverses Long-Term Arctic Cooling, 4 Sept, 2009), sta nel tipo di reperti che hanno permesso di trarre le citate conclusioni: si tratta di sedimenti lacustri, carote di ghiaccio e anelli di accrescimento di alberi, tratti da 23 siti, tutti al di sopra dei 60° di latitudine Nord, in quella vasta area artica considerata dai ricercatori come il luogo più idoneo della Terra a registrare le variazioni climatiche di breve e di lungo periodo. In altri termini, siamo di fronte a indizi concreti, raccolti sul campo, e non a estrapolazioni basate su astratti modelli matematici. Collezionati durante cinque anni di lavoro, e analizzati con i moderni metodi offerti dalla geochimica, i reperti climatici (climate proxies, come si definiscono in letteratura scientifica anglosassone) hanno fornito indicazioni così attendibili delle temperature esistenti sul nostro pianeta nel periodo di tempo considerato, da permettere di valutare in 0,22 gradi centigradi per millennio la tendenza all’abbassamento delle temperature, prima dell’attuale inversione.

    GAS SERRA – Ma la parte più stimolante della ricerca sta nelle cause attribuite dagli autori all’abbassamento delle temperature medie terrestri fra l’1 e il 1950 dopo Cristo, e all’inversione di tendenza successiva. Riassume il leader del progetto Darrel Kaufman: «Il raffreddamento su scala millennale evidenziato dai nostri studi è coerente con le lente e ben note variazioni dell’orbita terrestre attorno al Sole, stando alle quali la tendenza al freddo sarebbe dovuta continuare. Nessuno dei fattori naturali che hanno agito in passato è in grado di spiegare l’attuale anomalia calda e l’inversione di tendenza delle temperature che l’ha accompagnata. Deve fare riflettere il dato di fatto che questo fenomeno si sia verificato in coincidenza con la notevole crescita dei gas a effetto serra immessi dall’uomo nell’atmosfera». Finanziato dalla statunitense National Science Foundation, lo studio ha coinvolto una dozzina di ricercatori appartenenti a numerose università e centri di ricerca americani ed europei.
    Franco Foresta Martin
    10 settembre 2009
    http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_settembre_10/rialzo_temperature_storico_d75dcb4e-9de7-11de-8f8c-00144f02aabc.shtml

    Nel grafico
    l’andamento delle temperature negli ultimi 2mila anni
    http://img6.imageshack.us/img6/7923/55502154.jpg

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  2. Attualmente sia il CIMA (Centro di investigazione Mare e Atmosfera) argentino

    http://www.cima.fcen.uba.ar/~gonzalez/sclima/index.htmhttp:

    Che il centro meteorologico cileno che sempre segue da vicino l´evoluzione del Niño per le implicazioni della pescositá nelle sue acque costiere.

    http://www.meteochile.cl/comunicado_20090813.html

    Che l´istituto meteorologico cubano, molto avanzato nelle ricerche climatiche per il frequente passaggio di urugani sull´isola.

    http://www.met.inf.cu/asp/genesis.asp?TB0=PLANTILLAS&TB1=PERSPECTIVASC&TB2=/clima/PerspectivasClimaticas.htm

    Indicano lo sviluppo di un Niño debole nel 2009 e in veloce decadenza dopo il mese di febbraio 2010.
    Ma naturalmente loro non hanno i computer del NOAA…

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  3. X Bora, il grafico da te postato, è da circa 3 anni che è stato dimostrato essere falso, cioè costruito con dati scelti apposta per dare quel risultato e oltretutto la linea temporale non viene fatta con lo stesso rilevamento, ma con più rilevamenti non compatibili tra loro.

    ovvio che quindi anche la notizia che ci sta dietro non è vera.

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  4. Salve…. non capisco una cosa, perchè era stato previsto un nino forte, in base a quali paramentri, se ne esistono, alcuni mesi fa è stato detto questo? Digitando el nino si trovano delle cose allucnanti, del tipo inverno 2009/2010 assente o cose simili… mha non potevano dire solo che: ci sarebbe stato un nino vediamo come si sviluppa!? Ripeto mi pare che a sparare sentenze si fa presto, ma a parlare di cose reali o magari di un sole spotless facciano fatica booooooooooo….. 🙂 cmq ottimo il NIA ottimi articoli Buona giornata

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  5. 🙂 quel grafico del corriere è proprio divertente….

    ma a parte la sua palese erroneità, quel che ritengo più assurdo è che si voglia mettere in relazione la tendenza millenaria della temperatura con l’oscillazione di qualche decennio e da ciò trarne delle conclusioni…

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  6. Tu riassumi bene il concetto Sand-rio…alla fine sarà un nino debole-moderato,al massimo fino ai primi mesi del prossimo anno…

    nessun nino strong (oh, almeno da domani nn parte a razzo, ma nn credo visto il Soi che sta ritornando positivo e la mei di agosto che si sta positivizzando ma nn h ancora superato il fatidico 1.5)…

    ciò però comporterà che la troposfera, soprattutto la bassa troposfera si è scaldata,a nche se nn come a lglio proprio perchè ad agosto el nino ha un pò mollato l’osso…

    sarà interessante vedere come evolve…

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  7. Quindi potremmo, molto anche al minimo solare, avere un nino più debole ed anche frenato dalla pdo e perchè no dall’amo…

    provate a pensare un trio fatto da nino-debole (nina)-pd0- ed amo-?

    Ciao ciao GW!

    Saluti

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  8. Spencer sostiene che ogni unita della PDO corrisponde a oscillazioni energetiche di 1.7-2.0 w/mq.
    L’IPCC ha osservato un aumento della temperatura di 0,5 C corrispondente, quindi secondo il teorema di Spencer, a 1.6 w/mq.
    Ora la TSI è in calo rispetto agli anni passati di 0.5 w/mq.
    Quindi la PDO dovrebbe calare di 0,5C/3 (0,5 w/mq di calo della TSI è un terzo della potenza corrispondente alla variazione di 0.5C cioè 1.6w/mq)= 0,17C.
    Considerato che la PDO influenza direttamente il nino e che il nino determina la temperatura di tutto il pianeta, eccovi dimostrata la relazione tra minimo solare e temperatura terrestre.
    Dimenticavo di dirVi che per questa mia intuizione mi sono assicurato il NOBEL 🙂
    Ciao, e a Stoccolma offro io lo champagne.
    Marcello

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  9. va bene lo champagne, ma che sia di prima qualità! 🙂

    Però dire che il NINO determina la temperatura di tutto il pianeta mi sembra un po’ forte: per l’emisfero boreale, Europa in particolare, la correlazione finora non sembra essere netta, ma sembra dipendere dalla forza del NINO, come se ci fosse un valore di soglia oltre il quale l’effetto è marcato e al di sotto del quale appare trascurabile.

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  10. Fosse così semplice…ma per noi comuni mortali che nn mastichiamo tanto nemmeno di misure fisiche e converioni delle emdesime, potresti rifare l’esempio ancor più semplice?

    ORA HO CAPITO, MI MANCVA UN DATO CHE MI SN ANATO A RILEGGERE NEL LINK…

    INTERESSANTE CMQ TUTTO QUESTO…

    ALTROCHè LA CO2—

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  11. Intanto oggi il TG di RAI Uno ha dedicato qualche minuto al GW e allo sciogliemento dei ghiacciai che non vuole arrestarsi facendo persino catastrofiche ipotesi di innalzamento del livello dei mari e relative conseguenze a lungo termine…

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  12. Sono daccordo con Simon ci vuole pazienza tanta pazienza.Venti anni di forte attivita solare hanno portato a un piu 0,6 di temp globale.Pre tornare a livelli anni 70 ci vuole pazienza.Tutto dipende dal sole se continua il minimo per anni ancora si vedranno i risultati.Altrimenti se il sole riprendera a lavorare sara stato tutto una bolla di sapone el il GW fara festa.Il nino e una cosa temporanea che va e viene:Quello che conta e la tendenza pluriennale.Un anno fara piu freddo un”altro un po piu caldo ma quello che conta e la media negli anni.Simon faremo una somma fra dieci o qindici anni se il minimo perdura e sono sicuro che tu e non il gw vincera la battaglia.Credo in quello che fai continua cosi.La terra ha un sitema complesso di pesi e contrappesi che nessu”altro pianeta possiede:parlo di oceani che coprono i quasi tre quarti della superficie e un”atmosfera molto strutturata quindi i flussi solari non influscono istantaneamente.Qui la differenza tra il gw e noi e solo nelle cause che influscono sui cambiamento climatico.Il GW dice che e la co2 noi diciamo che e la TSI.Dobbiamo pregare che il minimo persista per poter ridere in faccia a questa gente che continua a manipolare la massa.Vai cosi Simon non mollare!!!!

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  13. Per Simon e Fabio2.
    Lo so, quanto ho scritto è tirato per i capelli, però potrebbe essere una chiave di lettura dell’interazione tra minimo solare e riscaldamento.
    E’ vero che il nino non influenza la temperatura di tutto il pianeta (lo dico perchè l’ho imparato da Voi, anzi ho imparato tutto da Voi perchè prima di leggere NIA, io…..ne sapevo proprio poco, non che ora ….sia maestro) però potrebbe influenzare soprattutto l’emisfero boreale e spiegare perchè l’antartide si espande e invece l’artide si restringe.
    Considerato che secondo Spencer il PDO influenza e forse determina il nino, in presenza di forte irraggiamento dovuto ad un sole molto attivo (quello degli ultimi 40 anni) il nino è stato molto presente ed altrettanto forte.
    Un nino forte riscalda l’emisfero boreale quantomeno america sett. ed europa, amplifica la corrente del golfo e chissà quali altri fenomeni a me sconosciuti.
    E cosi, in modo semplicistico, il sole, con una TSI rinforzata, avrebbe fatto alzare le temperature atte a sciogliere l’Artide.
    Boh, il nobel ovviamente non lo vinco, ma alla prima convention di NIA lo chaqmpagne, quello buono, lo offro io.
    Ciao
    Marcello

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