Minimo di Damon e di Eddy a confronto-Ultima Parte

Nel precedente artcolo abbiamo elencato le principali differenze statistiche tra i 2 minimi:

http://daltonsminima.wordpress.com/2009/10/06/minimo-di-damon-e-minimo-di-eddy-a-confronto-prima-parte/

Nel ricordarvi anche qui che ancora non è chiaro se ci troviamo in un semplice minimo, seppur profondo (come poteva essere quello introno al 1954 per intenderci) o in un Grande minimo, continuiamo le differenze stavolta con un semplice grafico che fa parte dell’archivio del dottor Svalgaard che poi spiegherò:

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In questo grafico, il dottor Svalgaard ricostruisce la forza magnetica solare ( Heliopheric Magnetic field strength=HMF) a partire dal 1835.

Per supplire al fatto che secoli fa non disponevamo degli strumenti attuali per misurare l’HMF, Svalgaard ha scoperto che ciò può essere supplito dal calcolo dell’IDV (Interdiurnal magnetic field) che già si praticava fin dal 19° secolo.

Fonte grafico e spiegazione su IDV:http://www.leif.org/research/IDV09.pdf

Infatti se guardate gli ultimi 50 anni del grafico, vedrete che il valore dell’ IDV (linea blu) e quello della Forza magnetica solare osservata oggi con moderni strumenti, alias AP-INDEX, (linea rossa), coincidono alla pefezione.

Il risultato a cui è arrivato lo sudioso del Noaa ci permette quindi di relazionare la forza del campo magnetico solare di oggi con quella di 150 anni fa, ovvero quando era in corso il Minimo di Damon!

La conclusione è sorprendente: l’attività magnetica solare di questi ultimi anni è inferiore non solo a quella dei primi cicli del minimo di Damon, ma è più bassa addirittura di quella dei minimi tra i cicli 13 e 14 e 14 e 15, il periodo più profondo del minimo di Damon stesso, in cui fa parte lo stesso 1913!

In parole povere al momento siamo a dei livelli geomagnetici più bassi rispetto a quelli del minimo di Damon, anche se come scritto nella prima parte del raffronto tra minimo di Damon e di Eddy, siamo ancora lontani come numero di giorni spotless e come lunghezza temporale.

Dico al momento, perchè da ora in poi potrebbe accadere di tutto…e cioè che il ciclo riparta normalmente, il minimo si approfondisce ancor di più entrando di fatto in un Grande Minimo di importanza storica, ect ect…

Come sempre, sarà il tempo a svelarci il mistero…

…e nel frattempo la mia posizione non cambia: altri 6-12 mesi ragazzi…ma da viverli giorno per giorno!

Simon

29 pensieri su “Minimo di Damon e di Eddy a confronto-Ultima Parte

  1. Ciao!
    Volete un parere dell’assaggatore di grafici??? 8)
    Quella linea verde che fa la media e’ charamente una sinusoide con periodo di 210-220 anni… Ed e’ altrettanto charamente sommata ad una retta (retta su quel periodo, ovviamente) che negli ultimi 200 anni ha fatto perdere il 25% della HMF…. Qualunque cosa possa significare 😉
    Ciao
    Luca

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  2. Ho dato una letta veloce all’articolo e posso dire che il dottor Svalgaard e colleghi (immagino orde di studenti sottomessi 8) ) hanno fatto un opera poderosa di riduzione dei dati !!!!
    Complimenti anche Simon che ha scovato l’articolo!

    Ciao
    Luca

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  3. Se quel grafico non ha errori, e non ho motivo di dubitare della sua correttezza, ci aspetta un bel gran lungo minimo solare.

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  4. L’unico problema è che se quel grafico è vero, va a farsi benedire anche la ricostruzione dei raggi cosmici basata sul Be10, che differisce di molto da questa ricostruzione. Le due cose dovrebbero infatti essere strettamente legate, un IMF più debole significa infatti maggior quantità di raggi cosmici. Quindi se fosse vero non ci sarebbe un vero e proprio trend secolare. Il corollario è che qualcos’altro oltre il sole deve aver determinato il cambiamento climatico degli ultimi 2 secoli.

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  5. Svalgaard ha già demolito l’ipotesi di una irradianza solare in ascesa dalla PEG, come proposto da diverse ricostruzioni precedenti. Quindi se anche l’ipotesi dei CR venisse a cadere diventerebbe un pò più difficile sostenere l’ipotesi “solare” del cambiamento climatico.

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  6. non solo nella fase discendente… se guardi bene tra i due massimi, il secondo e’ molto piu’ basso… e il trend continua a scendere…
    E’ un’oscillazione modellata su una retta che scende (dico retta, ma ovviamente non puo’ essere tale… se no tra 1000 anni con ci sarebbe piu’ HMF….

    Ciao

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  7. ci sn altri studi che vanno in tutt’altra direzione…

    nicola scafetta ad esempio ed il progetto Astrometria dell’Accademia russa…

    Non è che Svalgaard tocca prenderlo come il vangelo…

    Nemmeno LUI sa…

    Domani pubblicherò un articolo riassuntivo sulla conferenza dove anche egli ha partecipato, e credo che sarà abbastanza eloquente a tal proposito, dato che lo stesso Svalgaard alla fin fine ammette che di certezze nn ve ne stanno!

    simon

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  8. Questo è il grafico in cui vi è anche la ricostruzione col Be10:

    http://wattsupwiththat.files.wordpress.com/2009/10/heliospheric_magnetic_to-be10_svalgaard.png

    Ci sn dell parti che nn collimano, è vero, forse centrano le esplosioni vulcaniche…ma se guardi gli ultimi anni, i dati tra HMF e BE10 sn praticamente sovrapponibili…

    da ignorante direi di nn dare nulla per scontato, nè nei cacoli di Svalgaard nè in quelli di Mc Creeck…

    Ciao

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  9. Su mtg è uscito un’articolo dove si dice che praticamente le eruzione solari distruggono le particelle d’acqua dell’atmosfera riducendo la copertura nuvolosa quindi se così fosse un aumento dei raggi cosmici presente negli ultimi anni dovuto al minimo solare attuale dovrebbero provocare l’effetto contrario quindi se questo minimo dovesse continuare, come ha tutta l’intenzione di fare, la copertura nuvolosa dovrebbe tornare ad aumentare favorendo una diminuzione delle temperature

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  10. Da luglio, che quì, sulla costa abruzzese fa caldo..ma tanto caldo…
    Lo fa anche altrove in Italia..Non ricordo 3-4 mesi con temperature così alte.
    Faeva caldo pure nel 2003, ma settembre e ottobre sono tornate in linea.
    Tra qualche sono preveste temperature in diminuzione, ma poi un’altra volta l’alta pressione delle azzorre.
    Che cosa avete notato o pensato, su questa ondata prolungata di caldo?

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  11. Andrea..n, lo dico anche a te…

    qui si sta parlando di un altro tema.ma dato che è la prima volta, ti risponderò—

    che ti devo dire figlio mio…

    L’europa ed in particolare il mediterraneo sembrano le terre emerse più “attaccate” dal GW.

    In altre parti del mondo (vedi sud america il passato inverno) o l’east coast americano (la scorsa estate), ma vedi anche l’inghilterra nel nostro continente, hanno avuto problemi opposti al nostro!

    A me nn piace fare sti paragoni, l’ho già detto più di una volta…

    presumo tu sia nuovo di questo blog:posso solo dirti di guardare a nord, sempre a nord…i cambiamenti inizieranno dalle alte latitudini per poi scendere…ma ci vuole tempo ragazzo mio!

    Forza e coraggio..e ben venuto!

    simon 🙂

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  12. Da luglio, che quì, sulla costa brasiliana di Rio de Janeiro fa freddo..ma tanto freddo…
    Lo fa anche altrove in Brasile..Non ricordo 3-4 mesi con temperature così basse.
    Faeva freddo pure nel 2002, ma settembre e ottobre sono tornate in linea.
    Tra qualche settimana sono preveste temperature in aumento, ma poi un’altra volta l’alta pressione delle azzorre.
    Che cosa avete notato o pensato, su questa ondata prolungata di freddo?
    Quando dimenticherete che il cortile di casa vostra non é l´ombelico del mondo???

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  13. se ho ben capito, il proseguimento di quella linea del grafico dovrebbe confermare il fatto che siamo in un minimo. Ma che stiamo ancora scendendo o che stiamo per risalire?

    In cambio della gentile risposta, non sapendo mai come ricambiare, volevo farvi guardare questo videino del behind : mi pare che si veda un corpo celeste a parte il sole… è breve ma interessante, ciao!
    http://stereo-ssc.nascom.nasa.gov/browse/2009/10/08/behind_20091008_cor2_512.mpg

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  14. Siamo in un trend di decrescita, poi dirti se continuerà…nemmeno Svalgaard stesso lo sa (mi è venuta anche la rima) 😆

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  15. X Simon: non sono ancora usciti i dati definitivi delle temperature satellitari, c’è il rischio che per domenica non escano, quindi potrebbe essere che l’articolo non riesca a scriverlo.
    per ora non ho ancora internet la, quindi la vedo dura.

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