The Layman and NIA’s Count: proviamo a ricavare i dati di questo minimo

Come tutti avete potuto notare i centri internazionali hanno contato una macchia che non era neanche piccola, non esisteva proprio, e Simon si è incavolato davvero!

Parte quindi il NIA’s Count, che, nonostante la mancanza di mezzi tecnologici adeguati, ha come scopo quello di poter dare un’idea di quello che i centri internazionali avrebbero contato se ancora oggi fossero in uso gli strumenti e i metodi di conteggio del passato, il nostro non è quindi un metodo concorrente, ma uno standardizzante.

Sappiamo che nel 2009, fino al giorno 21 Ottobre i giorni spotless con il conteggio Layman sono stati 271, questo conteggio è molto simile se non del tutto uguale a quello che utilizzeremo noi, percui prendiamo come prima approssimazione quella di considerare lo stesso numero di giorni spotless.

Dobbiamo quindi prendere un dato sui cui poter fare un confronto per poter estrapolare i giorni spotless degli anni precedenti.

Il metodo che ho utilizzato io è stato quello di considerare tutti i giorni spotless contati dal SIDC, che è l’ente sui cui pesa l’obbligo scientifico di mantenere un confronto con il passato, ma sappiamo che un po’ per la tecnologia superiore e un po’ perché esso presenta tra le proprie fila l’osservatorio di Catania questo non avviene più, a cui ho aggiunto tutti i giorni spotless contati solo dal NOAA ( che utilizza strumenti all’avanguardia ), questo perché è inammissibile per il SIDC contare delle macchie che neanche il NOAA riesce a vedere.

Ci troviamo quindi con 242 giorni spotless contati dai centri internazionali e 271 con il nostro metodo, entrambi sono derivati dallo stesso numero di giorni.

Facciamo il rapporto tra di essi e troviamo come risultato 1.12, ora dobbiamo solamente calcolare i giorni spotless “ufficiali” anche per gli altri anni e moltiplicare questo dato per 1.12

Dico subito che però facendo così il dato sarà solo empirico e non avrà alcun valore scientifico, serve solo per “avere un’idea” di come sarebbe stato il conteggio supponendo che il rapporto tra i due dati resti invariato.

Per avere una base scientifica bisognerebbe reperire le aree di tutte le macchie contate ed eliminare quelle troppo piccole, Simon starà certamente lavorando anche su questo, ma per ora accontentiamoci di queste approssimazioni.

Utilizzando questo metodo per il 2008 il numero di giorni spotless “ufficiali” è di 276, che moltiplicato per 1.12 da 309 giorni spotless, di seguito elenco anche gli altri anni, indicando prima il numero calcolato con il metodo sopra descritto e il dopo il risultato della moltiplicazione con il fattore 1.12

2007: 164 – 184

2006: 78 – 87

2005: 19 – 21

2004: 4 – 4

Ci troviamo quindi con 2 sommatorie completamente diverse, la prima da infatti come risultato 783 giorni spotless, ricordando però che al 21/10/09 i giorni spotless totali del minimo per il NOAA sono 745 e per il SIDC 743, mentre la seconda, che sarebbe il nostro conteggio, da ben 876 giorni spotless, poco più di 100 giorni di differenza.

Questi dati servono solo per avere un’idea di come poteva essere stato il conteggio se il rapporto tra i giorni spotless fosse rimasto costante, il dato infatti potrebbe variare di molto, infatti se prendiamo come errore un intervallo di ± 10 giorni, calcolando lo stesso errore ( rapportandolo al diverso numero di giorni spotless ) per gli altri anni si ha un errore complessivo di 876 ± 32, quindi l’intervallo di valori possibile è praticamente triplicato di grandezza, questo considerando come errore un cifra piuttosto piccola, perché 10 su 271 equivale al 3.7% come errore percentuale, quando io invece avrei considerato come base minima il 5% che porterebbe l’intervallo di variabilità a 876 ± 44

Concludiamo questo articolo dicendo quindi di non prendere troppo sul serio questi dati e di utilizzarli solo come confronto elementare con il passato.

FABIO

N.B.: NASCE LA PAGINA “THE LAYMAN&NIA’S COUNT, la trovate in alto a fianco alla pagina dati sole in diretta, andateci subito a dare un’occhiata perchè al momento nessuna delle macchiette apparse stamane ha superrato la prova del L&N’s count.

http://daltonsminima.wordpress.com/the-laymannias-count/

36 pensieri su “The Layman and NIA’s Count: proviamo a ricavare i dati di questo minimo

  1. si ho notato, ma per quelle cose aspetto Simon, adesso che è partito questo nuovo conteggio preferisco non sbilanciarmi.

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  2. Dimenticavo…
    http://www.persicetometeo.com/public/popup/sunspot.htm

    Comunque macchie sempre più vicine all’equatore….Flux e TSI in leggero trend ascendente…. forse siamo prossimi al massimo di questo ciclo24?
    E la “zona” solare maggiormente attiva rimane comunque la solita, con fluttuazioni minime e tempi di “ritorno” delle AR e conseguenti proto-macchie di cira 20 giorni.
    Dalle immagini STEREO A e B sembra che ci sarà un nuovo periodo di quiete dopo il passaggio di queste AR sul lato visibile.
    Che ne pensate?
    Bruno

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  3. Sicuramente la fase più profonda del minimo l’abbiamo passata però c’è qualcosa che non mi torna nel senso che abbiamo una bassissima attività e le regioni che si formano sono sempre più da massimo che da minimo perchè sempre più vicine all’equatore.

    E se avesse ragione il nostro David Hathaway quando prevedeva un massimo nel 2010 però con un picco di macchie molto più basso rispetto a quello da lui previsto se si dovesse andare avanti così e questo potrebbe provocare un non cambio di polarità del campo magnetico solare o sto dicendo una fesseria?

    E questo cosa potrebbe provocare?

    Un interruzione del normale susseguirsi dei cicli e di conseguenza un nuovo minimo di Maunder?

    Anche perchè ho letto non so dove e neanche chi lo ha detto forse Archibald ma non sono sicuro che un tale minimo è sempre più probabile.

    Aspetto un vostro chiarimento perchè qui non si capisce più niente il numero spotless aumenta sempre più e le macchie che si formano sono sempre più in zona equatoriale e sempre più deboli e poi si dice che il sole deve ripartire ma indubbiamente con un’attività bassissima ben lontana dagli 80 spot di media mensile prevista insomma a cosa andiamo incontro realmente? un Damon, un Dalton o un Maunder?

    E le teorie di Livingston-Penn e Niroma qui c’è una gran quantità di carne al fuoco ma non si capisce come andranno realmente le cose

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  4. che strano, da me c’è!

    ho cancellato la pagina “classifica blog” ed ho messo questa.

    Prova ad aggiornare…nn so cosa dirti…

    Gli altri la vedono?

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  5. Solo una precisazione: nella didascalia allegata alle immagini hai scritto “venerdì 23 AGOSTO” anzichè OTTOBRE.
    Giusto per la cronaca….
    Bruno

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  6. Alle volte wordpress fa sti casini…

    provare a riaggiornare o uscire dal blog e riconnettervi…

    o al massimo spehete il pc e riaccendetelo…

    io la vedo, deve vedersi! 😉

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  7. RAGAZZI PROVATE A SCOLLEGARVI DA NIA E RIENTRARE.

    Cmq commentando l’articolo di Ninendo, credo che l’ipotesi di un centinaio di giorni spotless in più sia più che legittimo!

    Ottimo lavoro Fabio!

    simon

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  8. risolto l’arcano, IE riesce a visualizzare la pagina, Firefox no ( non so dire per gli altri browser ), e da quello che ho capito il programma di mozilla non ci riesce perchè la barra è troppo corta e non ci stanno tutte le parole, bisogna accorciarne una.

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  9. Cmq ragazzi, abbiamo una macchia che più a livello equatoriale non si può, macchia da massimo pieno!

    questo la dice lunga su come sia messo il sole!

    Se questo è il suo massimo, siamo proprio messi bene, 1 annetto da adesso praticamente come gli ultimi 40 giorni (magari un pò di più) e poi si ricala verso il minimo…

    le cose iniziano a farsi sempre più interessanti!

    simon

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