Archivio mensile:Novembre 2009

Ancora spotless!

Cosa sta accadendo nuovamente al Sole???

Niente, sembra che la quiete sia tornata!

Le regioni attive che fino alla settimana scorsa spuntavano come funghi, ora sono sparite dalla superficie solare, ed anche lo Stereo Behind testimonia quanto testè esposto!

Rimango dell’idea che il ciclo 24 sia ripartito (anche se col freno a mano), quindi mi aspetto sempre qualcosa spuntare dal nulla anche nelle prossime ore…

Per il Sidc siamo fermi ad un RI mensie di 4.1, basterebbe solo una regione con macchie al suo interno per superare i 5, ed alla fine di novembre mancano ancora 5 giorni utili:

http://daltonsminima.wordpress.com/dati-sole-in-diretta/

Vi anticipo che in bozze vi è già un articolo di Ale pronto a far accapponare la pelle a chi veramente crede di essere in procinto di un super minimo! (Soon su NIA)

Se rifiliamo un’altra serie spotless importante, il sottoscritto, non saprebbe più cosa pensare…ma finchè sono io a non riuscir a dare spiegazioni ci può anche stare, ma vorrei vedere i vari guru del Noaa e compagnia bella che direbbero…

per il resto l’attività dei maggiori indici solari resta “very low”, se ora rispariscono anche le AR…

A very strange Minimum…soprattutto se continuano ancora ad apparire regioni con polarità del ciclo 23:

Simon

Questa è la lista degli scienziati solari e non che hanno predetto un Grand Minima e un Global Cooling

Questo articolo era già pronto in bozze da tempo, di certo oggi come oggi dopo lo scandalo Climate Gate, speriamo che alla voce di tanti studiosi che venivano offuscati dal sistema pro-AGW, venga dato lo spazio e l’attenzione che si meritano!

1. Dr. Habibullo I. Abdussamatov: Russian Academy of Scientists. Head of space research at the Pulkova Observatory, St. Petersburg.

Comment: RIA Novosti, August 25, 2006: “Khabibullo Abdusamatov e i suoi colleghi hanno affermato che un periodo di forte raffreddamento simile a quello della Piccola Era Glaciale potrebbe partire dal 2010-2015 e toccare il suo picco nel 2055-2060 a causa di un profondissimo minimo solare del tutto simile al Maunder.”

2. David Archibald. Summa Development Limited. (Australia).

From his paper: Archibald, D.C., (2006), Solar Cycles 24 and 25 and predicted climate response, Energy and Environment, Vol.17, No.1.

“Basato sul fatto che sia il ciclo 24 che il 25 avranno un picco di 50 SSN , c’è da aspettarsi un declino della temp globale di 1.5°C intorno al 2020.”

3. Dr. O.G.Badalyan, and Dr.V.N. Obridko, Institute of Terrestrial Magnestism. Russia, Dr.J.Sykora. Astronomical Institute of the Slovak Academy of Sciences, Slovak Republic.

From their paper: Balalyan, O.G., V.N. Obridko, and J. Sykora, (2000), Brightness of the coronal green line and prediction for activity cycles 23 and 24, Solar Physics, 199: pp.421-435.

Comment from paper: “Un lento aumento dell’attività del ciclo 23 ci permette di affermare che il prossimo ciclo 24 avrà un picco SSN pari a 50 equivalente al Minimo di Dalton.”

4. Dr. B. P. Bonev, Dr. Kaloyan M. Penev, Dr. Stefano Sello.

From their paper: Bonev, B.P., et. al., (2004), Long term solar variability and the solar cycle in the 21st century, The Astrophysical Journal, Vol. 605, pp.L81-L84.

“Siamo arrivati alla conclusione che la presente epoca di riscaldamento globale è al termine a causa dell’inizio di un lungo periodo di bassissima attività solare”

5. John L. Casey, Director, Space and Science Research Center. Orlando, Florida

From the center’s research report: Casey, John L. (2008), The existence of ‘relational cycles’ of solar activity on a multi-decadal to centennial scale, as significant models of climate change on earth. SSRC Research Report 1-2008 – The RC Theory, www.spaceandscience.net.

“Come risultato della nostra teoria, si può predire che il prossimo minimo solare potrebbe partire entro i prossimi 3-14 anni e durare per 2-3 cicli solari. Abbiamo stimato che ci sarà un calo della temperatura globale di 1-1.5°C se non maggiore,almeno come accadde durante il minimo di Dalton.

6. Dr. Peter Harris. Engineer, retired, Queensland, Australia.

Dalla sua analisi dei cicli glaciali e interglaciali egli ha concluso che c’è la probabilità del 94% di un imminente Global Cooling e dell’inizio di una nuova era glaciale.

7. Victor Manuel Velasco Herrera. Researcher at the National Autonomous University of Mexico.

Questo il suo commento rilasciato ad agosto 2008: “… in 2 anni o poco più inizierà un periodo di global cooling che sfocerà in una piccola era glaciale che durerà per 60-80 anni”

8. Dr’s. Y.T.Hong, H.B. Jiang, T.S. Liu, L.P.Zhou, J.Beer, H.D. Li, X.T.Leng, B.Hong, and X.G. Qin.

From their paper: Response of climate to solar forcing recorded in 6,000-year (isotope) O18 time-series of Chinese peat cellulose. The Holocene 10.1 (2000) pp. 1-7.

Mostrando la loro ricerca sulle misurazioni dell’ isotopo O18 che era più elevato durante i periodi più freddi del clima terrestre hanno concluso che: ” Se il trend dell’O18 dopo il 1950 continua così…il prossimo massimo dell’O18 ce lo aspettiamo tra il 2000 ed il 2050 con conseguente diminuzione della temp globale”

9. Dr. Boris Komitov, Bulgarian Academy of Sciences, Institute of

Astronomy, and Dr. Vladimir Kaftan: Central Research Institute of Geodesy, Moscow.

From their paper: Komitov, B., and V. Kaftan, (2004), The sunspot activity in the last two millennia on the basis of indirect and instrumented indexes: time series models and their extrapolations for the 21st century, paper presented at the International Astronomical Union Symposium No. 223.

Commento alla loro ricerca: “Dalle nostre estrapolazioni per il 21° secolo, ne viene fuori che un minimo solare supercentenario avverrà entro le prossime decadi. Esso sarà simile al minimo di Dalton, ma probabilmente più lungo…”

10. Dr. Theodor Landscheidt (1927- 2004), Schroeter Institiute for Research in Cycles of Solar Activity, Canada)

Questo il suo commento dopo lunghi anni di ricerca sull’attività solare: ” Contrariamente a quanto affermato dall’IPCC riguardo l’inquinamento antropico come causa del riscaldamento globale, io affermo invece che ci sarà un lungo periodo i global cooling chetoccherà la sua fase massima intorno al 2030..”

11. Dr. Ernest Njau: University of Dar es Salaam, Tanzania.

From his paper: Njau, E., (2005), Expected halt in current global warming trend?, Renewable Energy, Vol.30, Issue 5, pp.743-752.

Commento dal suo lavoro: “…la media della temp globale ha toccato il suo picco nel 2005, dopo del quale noi ci aspettiamo un netto trend di decrescita…”

12. Dr. Tim Patterson: Dept. of Earth Sciences, Carleton Univ., Can.

Da un articoloal Calgary Times: May 18, 2007: ” Entro il 2020 il ciclo 25 sarà il più debole dopo la piccola era glaciale…”

13.Dr’s. Ken K. Schatten and W.K.Tobiska.

From their paper presented at the 34th Solar Physics Division meeting of the American Astronomical Society, June 2003:

“Il risultato sorprendente delle nostre predizioni sui cicli solari è un rapido declino dell’attività solare, a partire dal cclo numero 24. Se questo trend continuasse noi potremmo rivivere un altro Minimo stile Maunder…”

14. Dr. Oleg Sorokhtin. Merited Scientist of Russia and Fellow of the Russian Academy of Natural Sciences and researcher at the Oceanology Institute.

Dai suoi ultimi articoli riguardanti i cambiamenti climatici egli ha affermato: ” Gli astrofisici conoscono 2 cicli solari, di 11 e 200 anni…la Terra ha passato il suo picco del periodo più caldo e presto una nuova fase fredda sopraggiungerà, a partire dal 2012. Il vero freddo arriverà intorno al 2041 quando l’attività solare avrà raggiunto la sua più bassa fase e durerà per almeno 50-60 anni…”

15. Dr’s. Ian Wilson, Bob Carter, and I.A. Waite.

From their paper: Does a Spin-Orbit Coupling Between the Sun and the Jovian Planets Govern the Solar Cycle? Publications of the Astronomical Society of Australia 25(2) 85-93 June 2008).

“Riteniamo che il livello di attività solare diminuirà significativament nella prossima decade e rimarrà bassa per circa 20-30 anni. Tutte le volte che il sole ha avuto scarsa attività prolungata ne passato, le temperature sono scese mediamente di 1-2°C”

16. Dr’s. Lin Zhen-Shan and Sun Xian. Nanjing Normal University, China

From their paper in Meteorology and Atmospheric Physics, 95,115-121: Multi-scale analysis of global temperature changes and trend of a drop in temperature in the next 20 years.

“…Noi crediamo che i cambiamenti climatici globali entreranno in una fase di raffreddameto globale nei prossimi 20 anni…”

Questi sono solo stralci del pensiero di alcuni scienziati che ritengono il sole o i cambimaenti naturali intrinseci del pianeta i principali artefici dei cambiamenti climatici e che prevedono una controtendenza delle temperature globali dai prossimi anni in poi. Solo il tempo ci dirà chi avrà ragione, o l’IPCC o i cosidetti “negazionisti”.

Dispiace solo vedere che tra questi scienziati non sia presente il Grande Timo Niroma… Riposa in pace Timo…

Fonte: http://www.spaceandscience.net/sitebuildercontent/sitebuilderfiles/researcherswhopredictsolarhibernationorclimatechangetocoldera9-22-08.doc

Simon

Climate Gate: un riassunto in terza persona di quello che potrebbe essere il contenuto di alcune e-mail scottanti!

Ecco un riassunto concettuale fatto in terza persona su alcune e-mail che fanno parte dell’ormai famoso “Climate Gate”—

In generale sembrerebbe che le e-mail legate al “CRUgate” siano genuine, ma avvertiamo che ci potrebbe essere qualcosa di meno affidabile che sia stato messo dentro .

Alla luce dei fatti, ecco alcune sintesi dei file “CRUgate”. Tra parentesi i file delle e-mail:

  • Phil Jones avrebbe scritto all’ Università di Hull per cercare di fermare la scettica Sonia Boehmer Christiansen appartenente all’Università di Hull. (1256765544)
  • Michael Mann avrebbe illustrato come distruggere un giornale che ha pubblicato dei documenti scettici. (1.047.388,489 mila)
  • Tim Osborn avrebbe illustrato come i dati vengono troncati per fermare un apparente trend di raffreddamento come mostrerebbero invece i risultati (0939154709). Analisi di impatto qui.
  • Phil Jones avrebbe incoraggiato i colleghi per cancellare informazioni soggette a richiesta Foi. (1.212.063,122 mila)
  • Phil Jones avrebbe detto che ha usato il trucco di Mann … “per nascondere il declino “. (0.942.777,075 mila)
  • Mann avrebbe ritenuto opportuno di mettersi in contatto con Richard Black della BBC per scoprire perché a un altro giornalista della BBC, è stato permesso di pubblicare un articolo vagamente scettico. (1255352257)
  • Kevin Trenberth avrebbe detto che non si possono spiegare la mancanza di riscaldamento negli ultimi tempi e che è una cosa “grottesca” il fatto che non ce la facciano. (1255352,257 mila)
  • Mann avrebbe detto a Jones che sarebbe bello ‘ “contenere” l’eventuale Periodo caldo medievale’. ( 1054736277 ) (1054,736277 millions)
  • Tom Wigley avrebbe detto a Jones che il riscaldamento terrestre, dal 1980 è stato due volte il riscaldamento degli oceani e che questo potrebbe essere usato dagli scettici come prova per le isole di calore urbano. (1257546975)
  • Overpeck avrebbe detto di non di non ricordarsi di aver detto che voleva “liberarsi del Periodo Caldo Medievale”. Pensa che potrebbe essere stato citato fuori contesto. (1206,628118 millions)

A tal proposito leggere come NIA aveva predetto i tempi: http://daltonsminima.wordpress.com/2008/10/24/lincubo-dellipcc-dobbiamo-sbarazzarci-del-periodo-caldo-medievale/

  • Mann avrebbe lanciato RealClimate alla comunità scientifica. (1.102.687,002 mila)
  • Reazione al McIntyre documento 2005 in GRL. Mann ha contestato GRL editor-in-chief oltre la pubblicazione. Mann è preoccupato per i collegamenti del direttore del giornale James Saiers con U Virginia [vuol dire Pat Michaels?]. ( 1106322460 )
  • Tom Wigley avrebbe detto che se Saiers è uno scettico che dovrebbe passare attraverso i canali ufficiali GRL per ottenere lo spodestato. (1106322460) [Avviso ai lettori – Saiers è stato successivamente espulso]
  • Più tardi Mann si riferisce alla perdita di GRL essere collegato. (1.132.094,873 mila)
  • Jones avrebbe detto di aver trovato un modo per aggirare il fatto di rilasciare commenti sull’ AR4 a David Holland. (1210367056)
  • Mann arebbe detto a Jones dice che egli è ormai a bordo e che si sta lavorando verso un obiettivo comune. (0926010,576 mila)
  • Mann avrebbe detto a Revkin che di McIntyre non c’è da fidarsi. (1.254.259,645 mila)
  • Jones avrebbe detto che lui e Kevin terranno alcune carte fuori dal prossimo rapporto IPCC. (1.089.318,616 mila)
  • David Parker avrebbe discusso della possibilità di cambiare il periodo di riferimento per l’indice della temperatura globale. Pensa che questo non dovrebbe essere fatto, perché confonde la gente e perché farà in modo che le “cose” sembrano meno calde. (1.105,019698 millions)

Fonte originale:http://go2.wordpress.com/?id=725X1342&site=daltonsminima.wordpress.com&url=http%3A%2F%2Fbishophill.squarespace.com%2Fblog%2F2009%2F11%2F20%2Fclimate-cuttings-33.html

Fonte tradotta con Google: http://go2.wordpress.com/?id=725X1342&site=daltonsminima.wordpress.com&url=http%3A%2F%2Ftranslate.googleusercontent.com%2Ftranslate_c%3Fhl%3Dit%26sl%3Den%26tl%3Dit%26u%3Dhttp%3A%2F%2Fbishophill.squarespace.com%2Fblog%2F2009%2F11%2F20%2Fclimate-cuttings-33.html%26rurl%3Dtranslate.google.it%26usg%3DALkJrhjiNBZhVp8XoREPPFj76CAWQvd_sA

Alcune informazioni generali sulla stella SOLE

Negli ultimi mesi si sono avvicinati al blog di NIA molti amici, che pur essendo come noi dei dilettanti, si sono appassionati al “sole”.
Molte volte vengono rivolte delle domande sul funzionamento del sole, e per questo motivo penso che sia opportuno dare delle istruzioni di base per comprendere il funzionamento della nostra stella e le caratteristiche e manifestazioni che tanto ci stanno appassionando. La pagina sará sempre disponibile come “informazioni base del sole”.

Il Sole, il corpo centrale del Sistema Solare, e’ una sfera di gas incandescente, per lo piu’ idrogeno ed elio, della massa di 2 1033 g (2 miliardi di miliardi di miliardi di tonnellate), pari al 99.9 % della massa totale del Sistema Solare stesso.
Il diametro del Sole e’ di ben 1.392.000 Km, 109 volte quello terrestre, e corrisponde, visto da Terra, ad un diametro angolare di circa 32 minuti d’arco, quasi pari a quello della Luna: questo da’ luogo al fenomeno delle eclissi; cioe’ alla sovrapposizione apparente del disco lunare e di quello solare. La densita’ media del Sole e’ di 1.4.

Il moto del Sole

Il Sole partecipa al moto di rotazione della Galassia, spostandosi, rispetto alle stelle vicine, alla velocita’ di 19.7 km/s verso un punto della volta celeste detto apice del moto solare.
Inoltre possiede anch’esso, come i pianeti, un moto di rotazione intorno al proprio asse, inclinato di 7o 15′ sul piano dell’eclittica, con velocita’ angolare variabile secondo la latitudine; infatti, trattandosi di una sfera di gas, non ruota rigidamente ma presenta una rotazione differenziale, cioe’ piu’ lenta ai poli e piu’ veloce all’equatore.
All’equatore, il periodo di rotazione e’ di circa 25 giorni.

Emissione di energia del Sole

Il Sole viene classificato come una stella nana di tipo spettrale G2; la sua temperatura superficiale e’ di circa 5.700 gradi ed esso emette radiazione elettromagnetica prevalentemente nella regione ottica e nel vicino infrarosso, tra 2.000 Angstrom e 3 micron, con una potenza di 400.000 miliardi di miliardi di KW (4 1033 erg/sec).

L’origine di questa emissione, che nel secolo scorso era stata attribuita alla contrazione gravitazionale del Sole e al conseguente riscaldamento del suo interno, risiede invece nella fusione nucleare che avviene nel centro: a causa della sua grande massa, le regioni interne del Sole vengono compresse fino a raggiungere temperature elevatissime (15 milioni di gradi) e ad innescare cosi’ la fusione, che richiede alte pressioni e temperature.

La fusione nucleare consiste nella trasformazione di quattro nuclei di idrogeno (il costituente principale del Sole) in un nucleo di elio; la massa di quest’ultimo e’ leggermente minore della somma delle masse dei nuclei di idrogeno; la differenza viene trasformata in energia.

Schema della fusione nucleare all’interno delle stelle (Michiel Berger)

Ogni secondo, 594 milioni di tonnellate di idrogeno vengono trasformate in 590 milioni di tonnellate di elio; la differenza, 4 milioni di tonnellate, corrisponde all’energia che il Sole irradia in un secondo, per la legge E=mc2, dove E e’ l’energia prodotta, m la massa trasformata in energia e c e’ la velocita’ della luce.

La fusione nucleare e’ autoregolata in modo tale che l’emissione di energia sia stabile nel tempo; le riserve di idrogeno nel nucleo non sono pero’ i llimitate e la durata totale di questo processo e’ di circa 10 miliardi di anni.
Poiche’ l’eta’ del Sole e’ stata stimata 5 miliardi di anni, tra altri 5 miliardi di anni la fusione cessera’ ed esso comincera’ a trasformarsi, diventando piu’ freddo e meno luminoso, cioe’ una gigante rossa; i suoi strati esterni si espanderanno inghiottendo i pianeti piu’ vicini, tra cui la Terra, dopodiche’ finira’ la sua vita come nana bianca, diventera’ cioe’ una stella molto calda e densa ma poco luminosa, e si spegnera’ lentamente.

Immagine del Sole in raggi X.
Le regioni piu’ chiare sono sorgenti
di emissione X piu’ intensa.
(Calvin J. Hamilton e Yohkoh)

La struttura del Sole

Le altissime temperature all’interno del Sole fanno si’ che il gas sia quasi completamente ionizzato, cioe’ che gli elettroni vengano strappati alle loro orbite e si muovano liberamente nel gas. La temperatura decresce da 15 milioni di gradi nel centro fino a circa 5.700 gradi alla superficie.

Anche la densita’ del gas decresce verso l’esterno, da circa 158 g/cm3 al centro fino a 10-7 in superficie; in realta ‘ il Sole non possiede una superficie fisica ben definita: quella che noi possiamo vedere e’ soltanto una superficie detta fotosfera: uno strato di gas molto sottile (dello spessore di circa 200 Km), che circonda la zona interna e che emette radiazione nella banda ottica.

La struttura interna del Sole
(NASA/ESA)

L’interno e’ composto da un nucleo, nel quale avvengono le reazioni di fusione, circondato da uno strato di gas detto zona radiativa, a sua volta circondato da uno strato detto zona convettiva dello spessore di 150.000 Km.
Nella zona radiativa, l’energia prodotta dalla fusione nucleare viene trasportata verso l’esterno tramite fotoni che vengono trasferiti da uno ione all’altro, in un processo molto lento, che richiede qualche milione di anni; muovendosi verso l’esterno la temperatura del gas diminuisce e gli atomi degli elementi piu’ pesanti cominciano a ricombinarsi con i propri elettroni.
Gli elettroni cosi’ ricombinati possono assorbire un fotone e venire strappati nuovamente all’atomo; questo provoca un rallentamento del cammino della radiazione verso l’esterno.
Si sviluppano cosi’ dei moti convettivi nel gas, cioe’ delle bolle di gas caldo s’innalzano verso la superficie, dove si raffreddano, facendo da veicolo per l’energia che altrimenti resterebbe intrappolata all’interno. Questi moti, simili a quelli che si producono in una pentola d’acqua in ebollizione, fanno affiorare in superficie delle bolle di gas che dan no origine alla granulazione della fotosfera, cioe’ ad un aspetto irregolare simile ad un insieme di grani di riso molto luminosi e visibili nella banda ottica dello spettro.

Le macchie solari (sunspot)

Un gruppo di macchie solari. La granulazione
deriva da eruzioni turbolente di energia alla superficie.
(National Solar Observatory/Sacramento Peak)

Sulla fotosfera si distinguono anche regioni oscure, di numero, forma e dimensioni variabili, dette macchie solari.
Queste furono osservate al cannocchiale da Galileo Galilei nel 1610, ma erano gia’ note nell’antica Cina. Le macchie appaiono spostarsi sulla superficie del disco solare, come conseguenza del moto di rotazione del Sole, e le loro proprieta’ variano secondo cicli di circa 11 anni. Esse hanno dimensioni comprese tra poche migliaia e piu’ di duecentomila Km e sono circondate da regioni di penombra.

Il ciclo di attivita’ delle macchie solari negli ultimi 250 anni. (Michiel Berger)

Il loro aspetto oscuro e’ dovuto al fatto che sono piu’ fredde (hanno temperatura di circa 4.500 K) e quindi meno luminose della fotosfera. Spesso si riuniscono a gruppi di decine, grandi e piccole. Lo sviluppo di un gruppo di macchie comincia con l’apparire di piu’ macchie piccole, che poi si espandono aggregandosi tra loro; questo processo puo’ durare da una settimana a qualche mese. L’origine delle macchie solari sembra dovuta al campo magnetico solare, come gran parte dell’attivita’ fotosferica: esse possiedono infatti un intenso campo magnetico. Inoltre appaiono sede di moti convettivi vorticosi, durante i quali gas proveniente dall’interno si raffredda arrivando alla superficie.
Anche il ciclo di 11 anni sarebbe spiegabile in termini dell’attivita’ magnetica solare, in particola re sarebbe dovuto alla rotazione differenziale del Sole , che deforma le linee del campo magnetico.

Il campo magnetico solare.
Le regioni scure sono sede di polarita’ magnetica positiva,
quelle chiare di polarita’ negativa.
(GSFC NASA)

Vicino alle macchie solari si distinguono aree brillanti dette facole, visibili in luce bianca. Esse sono prodotte da gas convogliato dall’interno lungo le linee del campo magnetico. Infine, nelle vicinanze delle macchie si notano i flares, o brillamenti, cioe’ esplosioni di brevissima durata durante le quali dalla superficie solare vengono emessi getti di gas e radiazione; la frequenza di questo fenomeno e’ legata all’attivita’ solare, in particolare a quella magnetica.

Un flare solare osservato in H alpha
(National Solar Observatory/Sacramento Peak)

L’atmosfera e la cromosfera

Sopra la fotosfera c’e’ l’atmosfera solare, la cui parte inferiore e’ detta cromosfera, uno strato di gas caldo (10-20.000 gradi) dello spessore di 2.000 Km, rivelata attraverso l’emissione di una riga spettrale dell’idrogeno a 6563 Angstrom, nella zona rossa dello spettro visibile. Se osservata con un filtro rosso, la cromosfera appare molto irregolare a causa di fenomeni che riguardano il gas degli strati i piu’ esterni. In particolare vi si distinguono le protuberanze, getti di gas caldo che appaiono come gigantesche lingue di fuoco emesse dalla superficie e scompaiono dopo pochi giorni o settimane; e le spicule, piccole lingue di idrogeno larghe qualche centinaio di chilometri, che si originano nella bassa e media cromosfera e scompaiono dopo pochi minuti.

Una delle piu’ spettacolari protuberanze solari mai osservate, delle dimensioni di 588.000 Km.
E’ stata osservata dallo Skylab nel dicembre 1973 (NASA)

Immagine in luce ultravioletta di un’eruzione solare.
L’immagine e’ stata presa dal satellite SOHO
(SOlar and Heliospheric Observatory)
nel 1996. (ESA/NASA)

Oltre la cromosfera e’ presente una vasta regione di gas ionizzato e caldissimo ed estremamente rarefatto, detta corona solare; essa ha una luminosita’ molto inferiore a quella della fotosfera e pertanto non e’ normalmente visibile, se non durante le eclissi di Sole, che ne oscurano la parte piu’ brillante. La corona solare emette fortemente nella banda radio; il suo spettro indica la presenza di atomi di calcio privi di ben 14 elettroni, e di atomi di ferro privi di 13 elettroni: questo indica una temperatura del gas di oltre un milione di gradi.

Il gas coronale alla temperatura di un milione e mezzo di gradi, osservato dall’Extreme UltraViolet Imaging
Telescope sulla sonda SOHO
Si possono notare le strutture del campo magnetico solare. (ESA/NASA)

L’origine di questa altissima temperatura non e’ ancora ben nota. L’estensione della corona e’ difficile da determinare, perche’ la sua luminosita’ decresce gradualmente fino a molti milioni di chilometri dal Sole. Il Sole, inoltre, emette continuamente un getto di gas ionizzato, detto vento solare, ad una velocita’ variabile tra 250 e 850 Km/s.

In quest’immagine di un’eclisse totale del 1977 si vede bene la corona solare. (Calvin J. Hamilton)

Immagine di un’eclisse solare totale del luglio 1991, fotografata da Steve Albers in California.

Questo flusso di ioni, che si puo’ considerare un po’ come il prolungamento della corona, viene spinto fino a grandi distanze dal Sole e interagisce con la magnetosfera e la ionosfera dei pianeti, perturbandola e producendo fenomeni come le aurore polari.

Pennacchi di gas caldo che fuoriescono dal Sole, forse sorgenti di vento solare e di particelle cariche. Dall’alto verso il basso: il campo magnetico vicino al polo sud solare; immagine ultravioletta di un pennacchio alla temperatura di un milione di gradi, nella stessa regione; immagine ultravioletta di una regione di atmosfera solare piu’ qiueta e vicina alla superficie . (ESA/NASA)

SAND-RIO

Fonte: http://www.pd.astro.it/mostra/NEW/A2003SUN.HTM

Altro articolo interessante sulla struttura del sole qui:

http://astronomia.altervista.org/articoli/sole_struttura.php

Ritorniamo a parlare di sole che zitto zitto è tornato spotless e tranquillo!

Anzi più che altro è tornato spotless, perchè in fin dei conti tranquillo lo era sempre stato…

La regione 1033 è colassata, mentre al momento e da un pò di giorni, non si notano regioni degne di nota…anzi forse una con polarità dispari nel sud emisfero, la vedete timidamente ora, ma di certo avrebbe meritato più spazio nei giorni scorsi se non fosse esploso il “Climate Gate”!

Lo stesso Ale in un suo messaggio aveva infatti parlato di tale regione che sembrerebbe aver avuto anche macchie al suo interno nel periodo in cui era ancora nella parte non visibile del sole!

La faccenda si fa interessante soprattutto guardando lo Stereo behind:

Insomma, il tempo passa, le regioni del ciclo 24 ce la stanno mettendo tutta, ma al di là dei soliti conteggi moderni (un noto centro avrebbe contato anche oggi), la situazione resta sempre quella di sempre: non gliela fa!

Faccio notare che per il L&N’s count, abbiamo raggiunto con la giornata odierna la bellezza di 293 giorni spotless totali nel corso del 2009, a soli 18 giorni dal raggiungimento del record dei 311 giorni spotless del 1913:

http://daltonsminima.wordpress.com/dati-sole-in-diretta/

E’ inutile spero che vi ripeta che per il sottoscritto, l’unico metodo di conteggio delle macchie solari che può garantirci una certa continuità col passato (non si pretende la perfezione, per carità, ma sono convinto che ci andiamo comunque vicino soprattutto nei confronti degli altri enti più blasonati) è appunto il Layman’s count!

http://daltonsminima.wordpress.com/the-laymannias-count/

Avanti così dunque, con un attività solare che continua a rimanere very low:

Simon