La Corrente del Golfo che rallenta e fatica a raggiungere il nord Europa: quali impatti sul clima?

Guardatevi queste immagini, la prima sembra proprio quella presa per fare il film the day after tomorrow:

mentre invece è un immagine satellitare di qualche giono fa dell’Inghilterra completamente ricoperta di neve e ghiaccio.

La seconda è sempe un immagine satellitare stavolta dell’Islanda che mostra come la banchisa artica sia a sole 19 miglia dal raggiungere le sue coste nord-orientali:

Insomma, tutto un caso, o il rallentamento e deviazione che la CDG ha subito nelle ultime settimane ci ha messo lo zampino?

Non è mia intenzione fare del senzionalismo, ma semplicemente quella di capire insieme a voi alcune delle dinamiche che in molte zone del pianeta stanno portando ad un inverno storico; il discorso infatti è ben più ampio rispetto a ciò che è accaduto sinora in Europa, con le anomalie in negativo che infatti riguardano vaste aree della Terra, a partire dall’estremo oriente e a finire dagli States, il tutto grazie ad un Vortice Polare spappolato ormai da diverso tempo che anche con l’arrivo dell’inverno non è riuscito a ricompattarsi, facendo registrare dei valori negativi del’indice AO addirittura fuori scala!

Mi piacerebbe proprio sapere quale sia il ruolo del minimo solare in tutto questo…

Simon

42 pensieri su “La Corrente del Golfo che rallenta e fatica a raggiungere il nord Europa: quali impatti sul clima?

  1. se è vero che il meccanismo di innesco della CDG nel mare del nord viene attivato dall’affondo delle acque salate allora come è possibile che la corrente si diriga verso NW dove giorgio ha detto che le acque sono più dolci?? ci sono molti documentari in cui è stato spiegato che l’aumento delle acque dolci del nord atlantico dovuto allo scioglimento dei ghiacci avrebbe potuto bloccare la CDG perchè le acque non erano più in grado di affondare.Mi spiegate?

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  2. sicuramente. io frequento l’alta quota in valtellina e svizzera da parecchi anni ti posso assicurare che dal 2003 la stragrande maggioranza dei ghiacciai non è arretrata anzi qualcuna è anche avanzato. appena trovo quache link te lo scrivo. con questo non voglio dire che rispetto al 1900 non si sono sciolti.

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  3. Probabilmente le acque a NW sono meno fredde di quelle in zona Islanda. E cosi’ la CdG preferisce scegliere l’acqua meno gelida. Tu che faresti? 😛

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  4. X Giorgio: sapresti dirmi perchè le conseguenze dello spostamento del polo nord magnetico non sarebbero di poco conto? quali conseguenze si avrebbero? Inoltre vorrei capire se davvero a fronte di minimo solare è dimostrato che si abbiano crolli dell’ AO. no perchè è la prima questione che mi ero posto e avevo posto su NIA ma mi sembrava che nessuno sapesse se la cosa fosse dimostrata. Se così fosse esiste una spiegazione scientifica che spiega il meccanismo x cui il minimo solare agisce sull’AO?

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  5. Ciao Giorgio..
    Volevo commentare alcune tue frasi:
    Hai scritto:”Bene forse ti sfugge il fatto che la corrente e” da almeno 3 anni che si sta spostando verso NW:quindi l”ENSO questa volta se ha qualche influsso non e” certo determinante,Inoltre il ciclo di uragani e” praticamente ridotto da almeno 2 anni.”

    Bene.. Io sono un’oceanologo.. oltre che a seguire e a starmi tanto a cuore la situazione Antartica ( in merito ai ghiacci )… ecco spiegato il mio nick name….

    La corrente del Golfo ha i suoi cicli… a volte il flusso è deviato sin dall’inizio ovvero procede in modo quasi parallelo al tropico per poi dirigersi verso NE…
    In altri anni quasi costeggia la costa atlantica americana sino al Nord Carolina per poi dirigersi sempre verso NE…

    Le traiettorie sono sempre determinate da effetti Nino o Nina …. perchè ne deviano la IZCO ovvero la fascia equatoriale.
    Come dici tu la salinità è importante ma risiede in secondo piano quando si parla di temperatura…. la corrente scaturisce dalla differenza termica tra due fonti più è alta più la sua velocità diventa consistente… accentuata da una maggiore o minore salinità..
    Avere una maggiore salinità ( per il mare) determina un maggiore riscaldamento e viceversa.

    Hai accennato sugli uragani… ok… in fase Nina la regione caraibica è sottoposta ad un minore effetto degli uragani ecco spiegato il motivo.

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  6. Quest’anno ci dovevano essere più uragani rispetto agli altri anni (in zona caraibica in presenza di Nino) ma così non è successo… per un semplice motivo non c’erano le condizioni ideali affinchè si sviluppassero, ovvero, l’atlaltico settentrionale stava entrando in AMO – . quindi non c’erano le condizioni ambientali: dislivelli e pressioni bariche, temperature, venti zonali, itzco bassa, e quindi valori tutti pressochè negativi affinchè si sviluppassero gli uragani: questo evento meteo si forma se ci sono grossi sbalzi barici oltre che termici e quest’anno ( direi per fortuna) sono stati rari per questo.

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  7. se il minimo solare ha o sta iniziando ad avere effetti sulle temp dell’oceano, l’anomalia fredda presente nella sua parte sett. potrebbe rallentare la corrente del golfo che devia verso nord-ovest alimentando gli anticicloni in sede polare con vp destabilizzato (ao-) …???

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  8. Sand, cerca di preparare un bel articolo riassuntivo del freddo eccezional che sta interessando praticamente tutto l’emisfero boreale (adeccezione sembrerebbe di poche zone, tra cui il centro-sud Italiano 😆 )

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  9. Attenzione!E’ colpa del riscaldamento globale se mezzo mondo gela.
    Il Nuovo Minimo stà letteralmente facendo calare i pantaloni con tanto di mutante ai serristi.
    L’evidenza si nota da sola.
    Sono disperati e trovano tutti i mezzi possibili pur di credere ancora di aver ragione.
    OTTIMO ARTICOLO SIMON.
    Continua così NIA!!
    Alex

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  10. Per la prima tua domanda non possiamo dire nulla con certezza, non lo possono dire nemmeno i centri di ricerca, figuriamoci noi 🙂 Ma possiamo dire che una volta raggiunto il massimo solare potremmo dire con certezza l’entità di questo minimo.

    Per la tua seconda domanda chiedi un pò troppo, il clima è troppo complesso, e questo non lo vogliono capire in tanti (la sola CO2 non basta) quindi fare previsioni così complesse è troppo. Ma se il minimo continua verrà a mancare un fattore chiave, il flusso di calore dal sole ad una certa temperatura. Questo ha già provocato una diminuzione di temperatura nella alta atmosfera, non sappiamo come e quando avrà effetti, ma nel tempo, secondo me, si vedrà che cosa questo minimo comporterà per il clima terrestre.

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  11. Indubbiamente, secondo le previsioni, gli uragani dovevano aumentare di numero ed intensità, se così non stanno afcendo siamo difronte all’ennesima anomalia che confuta i modelli attuali.

    insomma, i modelli fanno acqua, in passato quando un modella cedeva sotto il fallimento di innumerevoli previsioni, il mondo scientifico si mobilitava o per correggerlo o per crearne uno nuovo.

    Perché oggi non sta più accadendo, e si ignorano i fallimenti?

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